Partito Comunista Portoghese
Comunicato sulla situazione internazionale
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8 maggio 2006

(Estratti da un comunicato del Comitato Centrale)

(…) 1. Nell’analizzare i più recenti sviluppi della situazione
internazionale, il Comitato Centrale ha messo in evidenza quale
principale tendenza la persistenza del quadro contraddittorio
analizzato nel 17° Congresso, in cui i pericoli per la pace, la
libertà e l’indipendenza dei popoli coesistono con una forte
resistenza e reali possibilità di avanzate progressiste e
rivoluzionarie.

2. Il Comitato Centrale del PCP mette in guardia rispetto ai nuovi
fattori che caratterizzano l’aggressiva offensiva dell’imperialismo
che, manifestatasi in modo particolarmente pericoloso nel Medio
Oriente, si estende all’Asia, all’America Latina e all’Africa,
continente in cui da qualche tempo è particolarmente attiva.

Il Comitato Centrale lancia l’allarme in particolare in merito
all’esplosiva situazione creatasi nel Medio Oriente, che è
conseguenza dell’occupazione imperialista dell’Iraq e
dell’Afghanistan, della crudele repressione sionista contro il popolo
palestinese e, in modo crescente, della scalata delle interferenze e
delle minacce di aggressione militare contro l’Iran, la cui
preparazione è da tempo in corso negli USA. Il Comitato Centrale
denuncia i piani sinistri di Israele, appoggiati dagli USA e
dall’Unione Europea, che prevedono l’annessione di Gerusalemme est,
della valle del fiume Giordano e di altri territori della
Transgiordania, che procureranno nuove sofferenze al popolo martire
della Palestina, con il pretesto della vittoria di Hamas.

Il Comitato Centrale esprime apprezzamento per le azioni di protesta
attuate a Lisbona e a Oporto in occasione del terzo anniversario
dell’invasione dell’Iraq e fa appello all’intensificazione della
lotta contro il militarismo e la guerra, per il ritiro delle forze di
occupazione e l’attiva solidarietà con i popoli di Iraq, Palestina e
tutti i popoli soggetti alle minacce e alle aggressioni
dell’imperialismo, in particolare con Cuba socialista e il Venezuela
bolivariano, che in America Latina sono alla testa della resistenza e
della lotta.

3. Nell’attuale contesto internazionale, i problemi dell’Europa e
dell’Unione Europea hanno un’enorme importanza per il Portogallo e
per la lotta del popolo portoghese contro l’offensiva del governo PS
(Partito Socialista), come è emerso nell’Incontro dei partiti
comunisti e delle altre forze di sinistra organizzato recentemente
dal PCP, in occasione del suo 85° anniversario.

Il PCP riafferma la sua forte opposizione alla proposta annunciata,
illegittima e illegale, di rilanciare la cosiddetta “Costituzione
Europea” e di trasformare la presidenza portoghese dell’Unione
Europea nella seconda metà del 2007 in un momento cruciale di tale
processo.

Il Comitato Centrale denuncia ancora una volta la politica del blocco
imperialista dell’Unione Europea, e l’attuale accelerazione del
processo di militarizzazione, ed esprime la propria opposizione alla
partecipazione del Portogallo al dispiegamento di una forza militare
nella Repubblica Democratica del Congo, con il pretesto dello
svolgimento di elezioni democratiche in quel paese. Ciò che ci si
aspetta ora non è una nuova partecipazione delle Forze Armate
Portoghesi ad operazioni dell’imperialismo, ma il ritorno in
Portogallo dei contingenti militari e di polizia dispiegati in Iraq,
Afghanistan, Bosnia, Kosovo e ai confini di Gaza con l’Egitto.

Il fatto che Cavaco Silva (Presidente della Repubblica) scelga una
visita in Bosnia e Kosovo come primo atto nel suo ruolo di Comandante
Supremo delle Forze Armate, e le dichiarazioni da lui rilasciate,
esprimono chiaramente l’intenzione di aumentare l’ingerenza straniera
e la partecipazione delle Forze Armate Portoghesi.

Il PCP mette in guardia sul serio significato della crescente
articolazione dei ruoli, a livello politico e militare, tra l’Unione
Europea e gli USA che, nonostante le rivalità economiche e le
contraddizioni, incrementano la loro cooperazione e rafforzano la
NATO quale braccio armato della loro strategia imperialista di
repressione della lotta di liberazione dei lavoratori e dei popoli e
di ricolonizzazione planetaria. Desta preoccupazione in particolare
il rilancio delle aspirazioni di grande potenza della Germania,
affermate chiaramente nella recente “Conferenza sulla sicurezza” di
Monaco dalla “grande coalizione” della destra con la socialdemocrazia.

Il Comitato Centrale richiama ancora una volta l’attenzione sulla
moltiplicazione e la crescente banalizzazione degli attacchi alla
libertà e ai diritti democratici, e sulle campagne indirizzate a
distruggere le garanzie contemplate dalla Convenzione di Ginevra e
dalle altre Convenzioni internazionali e, attraverso una cosiddetta
“riforma” dell’ONU, a legalizzare arretramenti molto seri in materia
di diritti democratici e umani. Il rilancio dell’anticomunismo e il
tentativo di farne un’ideologia di Stato, richiede una lotta ferma,
che raccolga il grido d’allarme lanciato da prestigiosi intellettuali
portoghesi.

Il PCP valorizza fortemente la resistenza e la lotta in tutto il
mondo, dall’Iraq alla Palestina, da Cuba al Venezuela, dal Sahara
Occidentale alla Bolivia, dal “No” francese e olandese al cosiddetto
“trattato costituzionale” alla grande lotta in Francia contro la
precarietà del lavoro, alle importanti lotte in Grecia, Germania e
altri paesi, alla sconfitta delle forze reazionarie nelle elezioni
italiane, dalle possenti dimostrazioni in India contro la visita di
Bush alle azioni contro la guerra in diversi paesi, in occasione del
3° anniversario dell’aggressione contro l’Iraq.

L’aggressività manifestata dall’imperialismo, lungi dall’essere un
segno di forza, costituisce una deliberata scelta tesa a fronteggiare
la crescente resistenza contro i diktats del grande capitale, ad
allontanare le masse dalla via della lotta e a prevenire il potere di
attrazione dei valori e degli ideali del socialismo e del comunismo.

Il Comitato Centrale del PCP sottolinea la rinnovata importanza
dell’internazionalismo nell’attuale situazione internazionale e
conferma la decisione del PCP di contribuire al necessario
rafforzamento del movimento comunista e del fronte antimperialista,
sia attraverso le sue estese relazioni a livello bilaterale che con
un’iniziativa a livello multilaterale, nutrendo la fiducia che la
combinazione della lotta a livello nazionale con la solidarietà
internazionalista porterà al rovesciamento del corso pericoloso
dell’attuale situazione internazionale (…)

Il Comitato Centrale del PCP

Traduzione a cura del
Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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