L'HDZ SPECULA ECONOMICAMENTE SU TITO


Il 20 maggio scorso per la ricorrenza del compleanno di Tito e per la
Giornata della Gioventù - che nella Repubblica Federativa e
Socialista si festeggiava il 25 maggio - si sono radunate a Kumrovec
in Croazia, paese natio di Tito, tantissime persone giunte in
pullman da ogni dove. In effetti l'avvenimento, con il passare degli
anni, assomiglia sempre di più ad una gran kermesse dove si balla
persino il cocek e l'atmosfera rasenta la provocazione e la presa in
giro. Grande è infatti il desiderio, da parte dei nuovi padroni del
paese, di screditare quella che è tradizionalmente, insieme al 29
Novembre, la più grande festa jugoslavista. Ma il maggior guaio è che
l'amministrazione di Kumrovec è in mano all'HDZ, il partito
antijugoslavo ed ustascioide fondato da Tudjman (e da Mesic prima del
suo "salto della quaglia"); il sindaco ha preteso che ogni
partecipante alla kermesse pagasse 8 kune per accedere al sito - il
che moltiplicato per 10 mila persone fa più di ottanta mila kune
ovvero più di diecimila euro guadagnati per offendere la memoria di
Tito, non certo per festeggiarlo. Dopo un iniziale contrasto si è
venuti ad un compromesso tra gli organizzatori e l'amministrazione,
ma il tutto offre ancora una immagine scabrosa della Croazia e della
regione dello Zagorje. Per festaggiare Tito bisogna pagare la gabella
all'HDZ! "Fra poco ci faranno pagare anche l'aria che respiriamo,
questi maledetti", ritiene giustamente una compagna jugoslava della
Croazia.