Per le armi "il mercato americano è un mercato sicuro, anche nei prossimi decenni”. Nessun dubbio! D'altronde, mentre ha raggiunto uno stadio avanzato il processo di smantellamento delle Forze Armate (vedi ad esempio JUGOINFO del 14 luglio 2005), nella Serbia post- ed anti-jugoslava le armi servono solamente per l'esportazione, possibilmente a favore dei propri carnefici. IS
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/6126/1/51/
Zastava armi: nuova impresa con gli americani
22.09.2006
La Zastava armi e un partner americano daranno vita ad una nuova azienda comune. La Zastava Arms USA si dedicherà alla produzione e vendita di pistole, armi da caccia e fucili di precisione. Nostra traduzione
Di Milutin Djevic, Ekonomist, 4 settembre 2006, (tit. orig. Zastava oruzije. Nova firma sa Amerikanicima)
Traduzione per Osservatorio Balcani: Ivana Telebak
Il più grande mercato delle armi e delle munizioni, il mercato degli USA, entro la fine dell'anno si arricchirà di un'altra compagnia che si occuperà della produzione e della vendita di pistole, revolver, fucili a lunga gittata e componenti degli armamenti militari. La Zastava armi e uno dei sette partner americani interessati fonderanno questa compagnia come una azienda comune. La sede dell'azienda che si chiamerà Zastava Arms USA sarà ubicata nel luogo della sede del partner americano.
La compagnia di Kragujevac contribuirà al capitale iniziale per l'azienda comune, con la messa a disposizione di pistole e fucili a lunga gittata, mentre il partner americano investirà una somma di denaro pari al valore della merce consegnata. Il profitto sarà suddiviso in parti uguali.
I nuovi investimenti
Nel primo anno, la nuova azienda si occuperà soltanto del trasferimento delle armi, e nel secondo anno inizierà con l'assemblaggio delle pistole, dei revolver e del più famoso fucile serbo a lunga gittata, la “Freccia nera”.
Secondo le parole del direttore generale della Fabbrica militare Dragoljub Grujovic, nei prossimi mesi il management della fabbrica sceglierà per la collaborazione l'offerta migliore fra le sette offerte proposte.
“I partner potenziali ci hanno già consegnato dei piani d'affari completi dove si vede quali sono i prodotti che possiamo vendere sul mercato degli USA, a che prezzo e quale sarà il volume di vendite che sarà possibile realizzare. È importante che siamo riusciti ad ottenere tutta la documentazione iniziale, come il consenso del ministero per i Rapporti economici con l'estero, il consenso definitivo del ministro della Difesa, ed anche il nostro Consiglio d'amministrazione che ha preso la decisione di avviare la realizzazione di questo progetto”, dice Grujovic.
Fra l'altro, alla Fabbrica militare hanno calcolato che nel prossimo anno, insieme alla collaborazione con la Remington e con la nuova compagnia Zastava Arms USA, ci si potrà aspettare un aumento del volume di affari sul mercato americano di circa otto milioni di euro.
Il nome e il profitto
Con la fondazione della nuova azienda in America, la Fabbrica militare, secondo Grujovic, “dovrebbe prendere due piccioni con una fava”.
“Tutto ciò che la Remington ora non può accettare, e si tratta di pistole, di fucili a lunga gittata e di componenti delle armi militari, noi li venderemmo allo stesso prezzo a cui li vendono adesso i nostri importatori. Loro realizzano grandi profitti perché vendono le nostre armi addirittura quattro o sei volte più care del prezzo d'acquisto. Adesso, per la prima volta in America potremo vedere armi col nome Zastava e ai prezzi che realizzano gli importatori. E' una cosa molto importante, perché la quantità e l'assortimento dei prodotti e il volume degli affari potrebbero garantire un guadagno maggiore rispetto a quello che realizziamo adesso con la Remington e anche maggiore di quello che potremo ottenere con questa compagnia in futuro”, spiega Dragolljub Grujovic.
Nella compagnia di Kragujevac affermano che sul mercato americano c'è una grande richiesta per le armi militari che vengono esportate dai nostri stock militari. In Serbia ci sono addirittura 83 aziende che si occupano dell'importazione delle armi militari, e che comprano dai magazzini militari, e quasi tutte queste armi sono state prodotte proprio nella Fabbrica militare Zastava.
“Lo scopo è di piazzare la maggior parte delle armi che produrremo sul più grande mercato delle armi a prezzi più vantaggiosi per la fabbrica, di coprire tutte le spese del lavoro in fabbrica e di realizzare il profitto. I pacchetti di armi militari, nelle parti permesse dalla legge americana, sono molto richiesti. A questo mercato potremmo vendere un grande numero di 'Kalashnjikov' semiautomatici e un grande numero di pezzi. La ditta Zastava Arms USA dovrebbe coprire almeno il 50 percento del piano di affari della compagnia Zastava armi. Comunque, la cosa più importante è che il mercato americano è un mercato sicuro, anche nei prossimi decenni”, dice Grujovic.
Fra l'altro, fino ad ora aziende che producono armi della Bulgaria, Russia, Rep. Ceca e dell'Italia... hanno fondato aziende comuni insieme ai partner americani
La prassi è che tutti i più famosi produttori di armi in America hanno compagnie comuni.
Modernizzazione
Secondo il piano di ricostruzione, la modernizzazione della Fabbrica militare è iniziata quest'anno e dovrebbe terminare nel 2011. Per poterlo fare è necessario garantire un miliardo e 123 milioni di dinari.
Entro la fine di quest'anno in fabbrica dovrebbe arrivare la macchina 21 CNC con guida numerica. Il valore dell'investimento di quest'anno è di circa due milioni di euro.
Oltre all'acquisto di questa macchina più moderna, in fabbrica sono in corso dei lavori per installazione dell'impianto per l'aria compressa, che ridurrà gran parte dei costi di produzione. Questo investimento costa circa 100 milioni di dinari. Con la prima fase della modernizzazione, la capacità di produzione delle armi da caccia e sportive sarà raddoppiata.
Produzione record
Fino ad ora ad una delle più vecchie e più rispettabili aziende americane di armi, la Remington, sono state consegnate 15.000 carabine e fucili di piccolo calibro, e entro il 10 settembre dovrebbe partire anche la sesta consegna di 3.000 carabine.
Secondo le parole del direttore della fabbrica Dragoljub Grujovic, si tratta di un record nella produzione delle armi da caccia e delle armi sportive, perché fino all'embargo del 1992 la fabbrica aveva prodotto al massimo 16.000 pezzi all'anno.
“Il presidente della compagnia Remington, Thomas Millner, ha annunciato che per il prossimo anno potremmo iniziare anche con la consegna dei nuovi prodotti. Oltre ai fucili da caccia, ci sono doppiette dal design moderno, armi semiautomatiche, armi semi automatiche di piccolo calibro e simili”, afferma Grujovic.
Fra l'altro, la Remington ha intenzione di aprire un altro reparto in fabbrica e di trasferirvi una parte della sua produzione e della sua tecnologia. Il presidente della compagnia americana, Thomas Millner, nonostante fosse già accordata la consegna di 24.000 fucili di piccolo calibro e di carabine, chiede alla fabbrica di Kragujevac di aumentare le consegne. Millner afferma che il mercato americano riesce, quando si tratta di caccia e sport, ad accettare tutte le quantità che la Zastava produce.
In fabbrica sottolineano che la collaborazione con questa compagnia ha portato anche ad un aumento della richiesta sul mercato europeo, perché adesso le armi da caccia con il marchio “Zastava Remington” vengono quotate meglio e si vendono meglio.