alla Fiera del Libro di Torino
Sabato 16 maggio, alle ore 18,00,
all’interno dello stand della Regione Campania (Padiglione 2 al n. G18-H19) 
le Edizioni LA CITTÀ DEL SOLE presenteranno:

Slobodanka Ciric, Le ceneri e il sogno

“… E io rimango qui, ad una fermata clandestina tra la realtà e il sogno, a far da contrabbandiera di scomode storie, esiliata dalla vecchia e decomposta pelle jugoslava, senza identità, in attesa di asilo in questa mia nuova pelle serba. Attendo, nuda e vulnerabile, nascosta sotto il manto della napoletanità, che finisca la mia tormentata metamorfosi in corso.”
Nel racconto autobiografico emerge il difficile e tormentato processo di identificazione che si svolge in una duplice direzione: da una parte l’affermazione, per sé e verso gli altri, della propria identità in un paese nuovo e in una nuova realtà, identità contestualizzata senza mai prescindere dalla centralità del fattore umano, dall’altra il rafforzamento dell’appartenenza ad un popolo, quello serbo, lacerato dagli orrori di un conflitto costruito scientificamente, la cui presenza storica, spirituale e culturale rivive nella dolcezza dei ricordi che le impediscono di tradire se stessa e nella memoria orgogliosa che le riaccende la speranza.
“Mi chiedo se ha senso ustionarmi così come faccio io, rovistare tra le ceneri ancora bollenti delle verità bruciate, se ha senso gridare a squarciagola, e sentire nient’altro che l’eco delle proprie parole che cadono nel vuoto dell’indifferenza. Ha senso questo esilio dato ad ogni buon senso?”

(si veda anche la scheda del libro: https://www.cnj.it/documentazione/bibliografia.htm#ciric )

Radmila Todic Vulic, “Ciò che eravamo…”
Diario di una donna serba del Kosovo Metohija
Prima, durante e dopo i bombardamenti della NATO del 1999
Prefazione di Sanda Raskovic Ivic – Postfazione di Enrico Vigna

Il diario inizia un anno prima dei bombardamenti, nei tempi in cui la UCK si scatena e in cui ogni giorno lascia il territorio almeno una famiglia serba, che non riesce a sopportare il terrore, esercitato dai separatisti albanesi, che non riesce a sopportare l’incertezza e l’ansia sul domani. Sono i tempi del sospetto verso la sincerità e l’autenticità sia dei politici locali, sia dei rappresentanti della comunità internazionale, che, come i visitatori dello zoo, si alternavano e si costruivano una loro idea, sempre condita dagli interessi delle grandi potenze.
Sono descritte le distruzioni dei ponti, degli ospedali, delle ferrovie, dei treni con i passeggeri a bordo, delle colonne dei rifugiati. “Come faccio a mettere in una borsa l’anima di casa mia?”
L’odio è diventato l’energia politica dei “democratici” del “nuovo Kosovo”, tutti ex combattenti dell’UCK, molti dei quali coinvolti in attività criminali. Il Kosovo e Metohija sono stati “puliti etnicamente”: dal giugno del 1999, 250.000 serbi, rom e altri non albanesi se ne sono andati, sono state sequestrate 1.300 persone e uccise altre 1.000, distrutte 156 chiese, comessi atti vandalici contro 67 cimiteri. In Kosovo sono rientrati solamente 1.200 serbi.


La presentazione delle opere avverrà nel corso di un dibattito sul tema:

“Per non dimenticare”
A dieci anni dai bombardamenti della Nato sulla Jugoslavia

Ne discuteranno con il pubblico:
Slobodanka Ciric Autrice di “Le ceneri e il sogno”
Enrico Vigna Presidente di “S.O.S. Jugoslavia”
Sergio Manes Direttore editoriale delle Edizioni “La Città del Sole”