(english / italiano)

Il "processo" contro Karadzic iniziera’ il 19 ottobre

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Nota importante:

Dal sito del "Tribunale ad hoc" dell'Aia -ICTY- sono state rimosse tutte le pagine con le trascrizioni dei "processi".
I materiali sono stati apparentemente spostati su di un'area riservata, a cui si accede attraverso registrazione online. I materiali sono adesso vincolati all'uso esclusivamente personale e ne è proibita la ridiffusione ("without any right to ... redistribute them or to compile or create derivative works therefrom": http://icr.icty.org/Registerform.aspx?e=dr21qt55jqrk1y55lgjqqsy4 )
L'adozione di queste misure conferma una volta di più il carattere non-trasparente e non-legale del "Tribunale ad hoc". Noi abbiamo provato a registrarci per accedere, ma senza successo. Invitiamo tutti gli interessati a provare a loro volta e a comunicarci l'esito della loro procedura di accesso all'archivio dell'ICTY.

All pages containing the "trials"' transcriptions have been removed from the website of the "ad-hoc Tribunal" in Den Haag - ICTY.
Those documents have been apparently moved on a reserved area, which can be accessed after online registration. The documents are now protected against non-personal use and their redistribution is said to be forbidden ("without any right to ... redistribute them or to compile or create derivative works therefrom": http://icr.icty.org/Registerform.aspx?e=dr21qt55jqrk1y55lgjqqsy4 ). 
These measures are nothing but the newest demonstration of the non-transparent and non-legal nature of the "ad-hoc Tribunal". We tried to register ourselves and get access to the pages, but without success. We invite all interested people to try registering themselves and to tell us if they can finally access the ICTY archive, or not.

(a cura di Italo Slavo per JUGOINFO)
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1) dispacci GlasSrbije.org 2009:
- Karadzic: la procura non possiede nessuna prova contro di me (1 luglio 2009)
- Karadzic ha chiesto la documentazione della NATO (23 luglio 2009)
- Karadzic chiede le informazioni sul commercio illegale di armamenti in Bosnia ed Erzegovina (6 agosto 2009)
- Karadzic: i fondamentalisti volevano uno stato islamico (17 agosto 2009)
- Karadzic incolpa le potenze occidentali per la guerra in Bosnia ed Erzegovina (21 agosto 2009)
- Kwan e’ il nuovo giudice che condurra’ il processo contro Radovan Karadzic (1 settembre 2009)
- L' Aia: Il Tribunale diminuisce le accuse contro Karadzic (1 settembre 2009)
- Il processo contro Karadzic iniziera’ il 19 ottobre (8 settembre 2009)
- Karadzic ha chiesto al tribunale dell’Aia di imporre alla Croazia a mandargli i documenti (14 settembre 2009)

2) KARADZIC TESTIFIES IN KRAJISNIK APPEAL
www.slobodan-milosevic.org - November 10, 2008

3) FLASHBACK 2008:
- KARADZIC REVIVES HOLBROOKE DEAL CLAIMS (www.iwpr.net)
- dispacci ANSA:
KARADZIC: TERMINATA UDIENZA, RINVIO / KARADZIC CONSEGNA DOCUMENTO SU ACCUSE A USA E IRREGOLARITA' / HOLBROOKE HA PIANO B, LA MIA LIQUIDAZIONE / INIMMAGINABILE PROCESSO GIUSTO AL TPI / GLI USA VOGLIONO LIQUIDARMI (01/08/2008)
- KARADZIC: PER ORDINE DELLA CORTE RICHIEDE I DATI SULL’ACCORDO CON HOLBROOKE (GlasSrbije 07.11.2008.)
- Serbian paper says U.S. paid $5 mln reward for Karadzic capture (Novosti)

4) Karadzic vs Holbrooke: lessons for Russia (Pyotr Iskenderov)

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See also: 

Karadzic Trial to Begin Next Month. New judge sets start date and asks prosecutors to cut indictment against accused once again.

By Simon Jennings in The Hague (TU No 615, 11-Sep-09)


Judge Investigates Karadzic Deal Allegations. He asks Swedish foreign minister to come forward with any information he might have.

By Simon Jennings in The Hague (TU No 604, 6-June-09)

http://www.iwpr.net/?o=353081&p=&s=f&apc_state=hena

Charges Against Karadzic Questioned. Judge asks prosecution to explain how all counts in indictment fit into single, “overarching” criminal plan.

By Simon Jennings in The Hague (TU No 600, 8-May-09)

http://www.iwpr.net/?o=352377&p=&s=f&apc_state=hena


Ashdown: Holbrooke may have lied (Tim Fenton)
including the original recirding of Ashdown's interview:
http://www.yugofile.org.uk/mp3s/20090525_PM_Ashdown_Holbrooke.mp3

KARADZIC TRIAL UNDERMINES NOTION OF INTERNATIONAL JUSTICE
NolanChart LLC - September 20, 2008
http://www.nolanchart.com/article4935.html

AN UNFAIR TRIAL: PROSECUTION LAYS OUT STRATEGY TO CONVICT KARADZIC
www.slobodan-milosevic.org - September 3, 2008 
http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg090308.htm

MURDERING RADOVAN KARADZIC
www.slobodan-milosevic.org - August 11, 2008
http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg081108.htm

VIDEO OF RADOVAN KARADZIC'S INITIAL APPEARANCE
http://video.google.com/videoplay?docid=-6657564891202183423&hl=en

RADOVAN KARADZIC'S LETTER TO THE HAGUE TRIBUNAL
August 2, 2008 (PDF File in English & Serbian) 
http://www.slobodan-milosevic.org/Karadzic_Letter.pdf
English HTML Version: http://www.slobodan-milosevic.org/news/rk080108.htm

THE KARADZIC-HOLBROOKE AGREEMENT - Kurir (Serbia) - August 2, 2008

http://www.slobodan-milosevic.org/news/kurir080108.htm 

Text of Agreement: http://www.slobodan-milosevic.org/news/kh.htm



=== 1 ===

www.glassrbije.org (Radio Serbia)
 

Karadzic: la procura non possiede nessuna prova contro di me

01. luglio 2009. 18:56

L’ex presidente della Repubblica serba Radovan Karadzic ha dichiarato alla conferenza statutaria nel tribunale dell’Aia che la sua procura non possiede nessuna prova contro di lui e per questa ragione con un numero elevato di testimoni cercherà di prolungare il processo. Il presidente del consiglio dei giudici Ian Bonomy ha detto che il processo contro Karadzic non comincerà prima di settembre. Karadzic ha dichiarato che sta aspettando le informazioni aggiuntive dall’Onu sull’accordo che aveva raggiunto con il diplomatici statunitense Richard Holbrook e che il capo attuale della diplomazia svedese Karl Bilt è disposto a collaborare con i suoi legali. Karadzic ha inviato il 25 maggio la richiesta al tribunale che l’accusa contro di lui fosse annullata, perché Holbrook gli aveva promesso che non sarebbe stato processato se si fosse ritirato dalla vita politica e pubblica. Il Dipartimento di Stato ha comunicato che con Karadzic gli Stati Uniti non hanno ottenuto nessun accordo al riguardo. La procura ha annunciato che 159 persone che saranno protette in qualche modo deporranno le testimonianze contro Karadzic. L’ex presidente della Repubblica serba si difende da solo, con l’aiuto di esperti. L’accusa modificata gli imputa il genocidio e gli altri crimini durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina tra l’anno 1992 e il 1995.     


Karadzic ha chiesto la documentazione della NATO

23. luglio 2009. 19:15

L’ex presidente della Repubblica serba Radovan Karadzic ha chiesto al tribunale dell’Aia che ordinare alla NATO che gli sia recapitata la documentazione che riguarda le consegne degli armamenti statunitensi all’esercito musulmano nell’anno 1995, nonostante fosse in vigore l’embargo. Karadzic ha chiesto che gli sia consegnata tutta la documentazione legata agli atterraggi allo scalo di Tuzla, nella zona del divieto di volo, tra il 10 e il 12 febbraio e nel marzo del 1995. Egli ha chiesto anche tutte le lettere che si sono scambiate gli Stati Uniti e la Turchia, le quali riguardano gli atterraggi all’aeroporto di Tuzla tra il 10 febbraio del 1995 e il 31 dicembre del 1996. Karadzic ha scritto nella sua richiesta di non aver ricevuto dalla NATO nessuna risposta al riguardo.    


Karadzic chiede le informazioni sul commercio illegale di armamenti in Bosnia ed Erzegovina

06. agosto 2009. 18:20    

L’ex presidente della Repubblica serba Radovan Karadzic ha chiesto al tribunale dell’Aia di imporre ai governi di Malta e Banglades di recapitargli la documentazione che riguarda il contrabbando di armamenti che erano destinati all’esercito musulmano durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina. L’ex lieder dei serbi bosniaci che è accusato di genocidio e gli altri crimini ha espresso la convinzione che i membri dell’Unprofor provenienti da Malta e il Banglades abbiano partecipato al contrabbando di armamenti in Bosnia ed Erzegovina tra l’anno 1992 e il 1995, nonostante in quel periodo fosse in vigore l’embargo delle Nazioni Unite sull’importazione delle armi in quel Paese. Il consiglio dei giudici ha comunicato anche oggi di aver imposto agli esecutivi dell’Italia e Austria di consegnare a Karadzic le informazioni legate al commercio illegale di armamenti.


Karadzic: i fondamentalisti volevano uno stato islamico

17. agosto 2009.

L’ex presidente della Repubblica Srpska ed accusato dell’Aja Radovan Karadzic afferma che molti fondamentalisti islamici sono arrivati in Bosnia ed Erzegovina durante la guerra per lottare dalla parte dei mussulmani bosniaci allo scopo di creare uno stato mussulmano in Europa e la base per gli attacchi terroristici come quello eseguito l’11 settembre 2001 negli Stati Uniti. Lo rende noto il Tribunale penale internazionale dell’Aja. Karadzic ha chiesto al Tribunale di ordinare ai governi dell’Egitto e della Giordania di consegnare la documentazione necessaria per la preparazione della sua difesa riguardante la partecipazione di gruppi islamici negli scontri in Bosnia ed Erzegovina. La polizia segreta di Aman ha annotato che sta osservando un gruppo famigerato di islamici giordani, temendo che possano tornare in Giordania per divulgare il terrorismo, ha fatto sapere Karadzic. Lui ha accusato l’allora amministrazione mussulmana in Bosnia ed Erzegovina, capeggiata da Alija Izetbegovic di aver, non solo approvato la presenza dei gruppi fondamentalistici in Bosnia, ma di essere stata anche strettamente collegata con loro. La corte giudiziaria ha chiesto oggi, su richiesta di Karadzic, ai governi di Germania e Polonia di consegnargli entro il 28 agosto la documentazione necessaria per la difesa.


Karadzic incolpa le potenze occidentali per la guerra in Bosnia ed Erzegovina

21. agosto 2009.

L’ex presidente della Repubblica Srpska, Radovan Karadzic afferma che la guerra in Bosnia ed Erzegovina è stata imposta dalle potenze occidentali, le quali hanno puntato i propri interessi strategici fra i gruppi etnici nei Balcani minandone cosi' la pace. "Spero che attraverso il mio processo davanti al Tribunale penale internazionale dell’Aja la gente in Bosnia ed Erzegovina possa capire che cosa ci hanno fatto i membri della comunità internazionale, e in che modo ci hanno manipolato", ha sottolineato Karadzic nell’intervista scritta rilasciata al londinese “Financial times”.


Kwan e’ il nuovo giudice che condurra’ il processo contro Radovan Karadzic

01. settembre 2009. 18:17    

Il presidente del tribunale dell’Aia Patric Robinson ha nominato il giudice sud-coreano Ogon Kwan presidente del consiglio dei giudici che condurra’ il processo contro l’ex presidente della Repubblica serba Radovan Karadzic. Kwan subentrera’ al giudice Ijan Bonomy, il quale ha rassegnato le dimissioni per le ragioni personali. Tra breve sara’ presa la decisione quando iniziera’ il processo contro Karadzic. Kwan e Robinson sono stati membri del consiglio dei giudici che conduceva il processo contro l’ex Presidente della Serbia e Jugoslavia Slobodan Milosevic, il quale e’ deceduto l’11 marzo nella prigione del Tribunale dell’Aia.


L' Aia: Il Tribunale diminuisce le accuse contro Karadzic

01.settembre 2009 ore 21,36 (fonte: Beta)


La procura del Tribunale dell' Aia, diminuira' il volume delle accuse contro l' ex presidente della Repubblica Srpska, Radovan Karadzic, per accellerare, su richiesta del Consiglio del Tribunale, il processo. La Procura ha annunciato la riduzione del numero delle prove sui crimini commessi in vari comuni della B ed E, come anche il numero dei testimoni. Con cio' si abbreviera' di molto il tempo prevvisto per la dimostrazione del materiale probatorio. Dei 214 testimoni prevvisti il Tribunale e' intento a chiamarne 152. La maggior parte delle accuse saranno improntate sull' assedio di Sarajevo ed il crimine di Srebrenica nel 1995.


Il processo contro Karadzic iniziera’ il 19 ottobre

08. settembre 2009.

L’inizio del processo al Tribunale dell' Aia contro l’ex Presidente della Repubblica serba di Bosnia, Radovan Karadzic, iniziera’il 19 ottobre. Lo ha comunicato il giudice che guidera’ il processo O-gon Kvon. Alla discussione odierna sul processo, Kvon ha detto che la conferenza preistruttoria si terra’ il 6 ottobre. Karadzic ha chiesto venerdi’ scorso che il suo processo fosse rimandato di 10 mesi, per avere tempo necessario alla preparazione della difesa. Egli ha ricordato che la procura gli aveva consegnato piu’ di 930.000 pagine , per la lettura delle quali sono necessari almeno 2.086 giorni. Karadzic e’ accusato di genocidio e crimini contro l’umanita’ durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina nel periodo tra il 1992 e il 1995.


Karadzic ha chiesto al tribunale dell’Aia di imporre alla Croazia a mandargli i documenti

14. settembre 2009. 19:24

L’ex presidente della Repubblica serba Radovan Karadzic ha chiesto al tribunale dell’Aia di imporre alla Croazia di concedergli l’accesso ai numerosi documenti che sono necessari per la sua difesa, includendo quelli che riguardano il contrabbando degli armamenti in Bosnia ed Erzegovina attraverso l’aeroporto Pleso a Zagabria. Il processo contro Karadzic iniziera’ il 19 ottobre. Karadzic ha chiesto che la Croazia gli recapiti i documenti che sono legati alla presenza dei specialisti militari statunitensi in Bosnia ed Erzegovina e quelli che dimostrano che l’Unprofor, gli ufficiali dell’Onu e delle organizzazioni umanitarie internazionali abbiano preso parte all’armamento dei musulmani bosniaci. Tra i documenti richiesti si trovano anche quelli che riguardano il massacro nel mercato Markale a Sarajevo nel febbraio del 1994 e dimostrano che i musulmani abbiano organizzato questo massacro. Karadzic ha chiesto che Zagabria gli consegni pure le informazioni sull’incontro che aveva avuto a Belgrado nell’estate del 1996 con Richard Holbrook, durante il quale si discutevano le sue dimissioni e l’immunita’ dai processi penali. 


=== 2 ===

http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg111008.htm

KARADZIC TESTIFIES IN KRAJISNIK APPEAL
www.slobodan-milosevic.org - November 10, 2008

Written by: Andy Wilcoxson

THE HAGUE (Wednesday, November 5, 2008) - Former Bosnian Serb President Radovan Karadzic appeared as a defense witness in an appeals hearing for former Bosnian-Serb parliament speaker Momcilo Krajisnik last Wednesday. 

The full scope of Karadzic's testimony is unknown because the Tribunal required the defense's evidence be given in the form of a written statement which is essentially inaccessible to the public.

What the public was able to see was prosecutor Alan Tieger's cross-examination of Dr. Karadzic. Although Tieger's questions were supposed to focus on the acts and conduct of Momcilo Krajisnik, the prosecutor used his 90-minute cross-examination to try and get Karadzic to incriminate himself. The strategy failed. The International Herald Tribune reported that "Karadzic largely avoided any incriminating slips."

Indeed, many of the prosecution's questions went unanswered. The Tribunal assigned an American lawyer named Peter Robinson to assist Karadzic. Mr. Robinson objected to the prosecutor's questions on many occasions saying at one point that they were "so far afield from what you are supposed to be interested in in this hearing. It is nothing more than a transparent attempt to use (Karadzic's) answers against him at his own trial" The judges sustained Robinson's objections and the prosecutor was forced to ask other questions.

The prosecutor asked several questions related to a document entitled "Instructions for the Organization and Activity of Organs of the Serbian People in Bosnia and Herzegovina under Extraordinary Circumstances" (also known as "Variant A and B") which had been distributed at a meeting of the SDS in 1991. According to the document, crisis staffs were to seize power in municipalities where the Serbs were in a majority (Variant A) or to form parallel institutions where they were not (Variant B). 

Karadzic explained that, "We allowed the document to circulate, but this was not our document. It was not looked at by the organs (of the SDS). It was not discussed. It was not adopted. It was simply an expert opinion proffered by officers who had witnessed the genocide in 1941 and who considered that the people should not be left without any defensive measures."

Even if it had been an official document of the SDS, Karadzic explained that "the authorities on the ground did not follow the instructions of the party because the state apparatus was not party based. People who were in key positions in the municipalities were not party members. And the municipalities as units had their powers in the sphere of defence, Territorial Defence, as part of the All Peoples Defence and social self-protection which was the defense doctrine during Tito's Yugoslavia." 

Next the prosecutor questioned Karadzic on the strategic goals of the Republika Srpska, which had been set out in a document in May 1992 as follows: the demarcation of Republika Srpska as separate from the Croatian and Muslim entities, a corridor between Semberija and Krajina, the elimination or softening of the Drina river as a border between the Serbs in Bosnia and the Serbs in Serbia, the partition of Sarajevo, and finally access to the sea.

Karadzic explained that the strategic goals outlined in the document were what had been proposed in the Cutileiro plan (also known as the Lisbon Agreement) by the European Community. He said, "We were promised a republic by the European Community, within the frameworks of the Cutileiro Plan and the conference for Yugoslavia. What we achieved is what we were given and promised in exchange for stepping down from Yugoslavia."

He said, "Republika Srpska was created before we had the army ... [it] was created when it was offered to us by the E.C." He explained that "The army defended what we received from the E.C. when all three sides accepted the Lisbon Agreement."

Karadzic was quick to point out the central flaw in the case against the Bosnian Serbs, namely that the Muslims provoked the war by signing and then withdrawing their signature from the Lisbon Agreement. He said, "had the war not occurred, and everyone accepted the Lisbon Agreement, then this would all have been moot." 

It wasn't until Krajisnik and his attorney Nathan Dershowitz (Alan Dershowitz's brother), were able to re-examine Karadzic that the proceedings turned to matters directly related to the acts and conduct of Krajisnik -- after all this was his appeals hearing.

Karadzic explained that throughout the term of the indictment against Krajisnik (March-December 1992) that the Bosnian-Serb presidency was made-up of three people: Biljana Plavsic, Nikola Koljevic, and Radovan Karadzic.

The tribunal, in its judgment against Krajisnik found that he was a member of the presidency on the basis of minutes taken during Bosnian-Serb presidency meetings. Karadzic explained that Krajisnik's presence at those meetings did not make him a member of the presidency. He said that he was invited to attend the presidency meetings in order to inform the presidency about the status of legislation in the assembly, but that he did not have a vote in the presidency's decisions.

When Karadzic was asked what role Krajisnik played in the government he explained what the speaker of the Assembly's job was. He said, Mr. Krajisnik "didn't really have any powers or authority whatsoever, MPs would propose a bill, the Presidency would process it, and then Mr. Krajisnik would put it on the parliamentary agenda."

Dershowitz asked, "Did Mr. Krajisnik ever make any comments encouraging, advocating, suggesting ethnic cleansing, the movement of civilian populations, the murder of Muslims or Croats or any of these other war crimes that he's been charged with?"

Karadzic responded, "Absolutely not. The Muslims themselves, asked that Mr. Krajisnik always be on the negotiating team because they had a good understanding."

Dershowitz asked, "was Mr. Krajisnik in a position to issue orders as a member of SDS?" and Karadzic said, "Absolutely not. He was not able to do that, nor did he do so."

The last question that Dershowitz asked was, "Was he in any way involved in the military operations either by being in a command position, an authority position, or right to issue any orders as it applied to the military part of what was going on at that time?" Karadzic's response was "Absolutely not."


Related Story See: http://www.slobodan-milosevic.org/news/smorg092806.htm

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IWPR’S ICTY - TRIBUNAL UPDATE No. 562, 1 August, 2008

KARADZIC REVIVES HOLBROOKE DEAL CLAIMS

Former Bosnian Serb leader claims the former US envoy told him that he would not be arrested if he withdrew from public life.

By Merdijana Sadovic

If Radovan Karazic’s initial appearance at the Hague tribunal is anything to go by, his trial will be one of the most interesting in this court’s history.

The former Bosnian Serb leader, and until recently one of the most wanted men in Europe, did not enter a plea this week, demanding more time to review the indictment.

However, during his first public appearance under his real name since he went into hiding 13 years ago, Karadzic caused quite a stir by restating a claim that has circulated for years that the former US envoy Richard Holbrooke made an agreement with him in 1996, allegedly promising that he would not be arrested if he withdrew from public life.

“This was offered to me on behalf of the United States in exchange for my withdrawal from …politics. I was determined not to jeopardise the Dayton peace agreement in any way, so I disappeared. In exchange, the US was to fulfill its part of the deal,” said Karadzic at his initial appearance at the Hague tribunal on July 31. He added that he wanted to appear before the Hague tribunal in 1996, soon after he was indicted, but was “in fear of being killed” if he did so.

But before Karadzic could elaborate further, he was interrupted by the presiding judge, Alphonse Orie, from Holland, who said these were not matters for the initial hearing and that he would be given an opportunity to explain this during the regular proceedings.

Judge Orie also indicated that Karadzic would have to provide some evidence to support his claims.

Over the last several years, media in the Balkans have reported rumours about the alleged deal between Karadzic and Holbrooke, and often cited Karadzic’s brother Luka who claimed this was the main reason why Radovan managed to escape arrest for more than a decade.

However, Holbrooke repeatedly dismissed these allegations as completely false.

"I have been hearing these claims for the past ten years. I will no longer pay any attention to them and I will not react," said Holbrooke in a 2007 interview with Sarajevo daily Avaz.

“It is amazing that there are still people in this world who trust the word of a war crimes indictee over that of the United States and the people who brought peace to the Balkans."

A reporter with Avaz who interviewed Holbrooke, Sead Numanovic, believes Karadzic invented the story about the alleged deal in order to justify his decade-long disappearance to the Serb people.

“I really doubt an experienced diplomat such as Holbrooke would ever make a deal with a man indicted for war crimes,” Numanovic told IWPR.

Karadzic, who was transferred to the Hague tribunal on July 30, appeared in court this week clean shaven and looking like his old self, only older and thinner. Dressed in a dark blue suit and tie, he bore little resemblance to the long-haired, bearded alternative health guru arrested earlier this month in Belgrade.

When Judge Orie asked him whether his family members were informed about his transfer to The Hague, Karadzic smiled wryly.

“I don’t believe there is a single person who doesn’t know I’m here,” he said.

He appeared to be quite relaxed throughout the hearing, and although he compared the tribunal to “a natural disaster one has to defend himself from”, he seemed rather cooperative and declared he would conduct his own defence.

Karadic was stone-faced as Judge Orie read counts of his indictment and said he would enter a plea only when he read the amended indictment he heard the prosecutors were preparing.

Prosecutor Alan Tieger confirmed to Judge Orie that he and his colleagues are currently reviewing the operative indictment and are planning to amend it as soon as possible.

Karadzic has been indicted on 11 counts of war crimes in connection with the 1992-95 war, including genocide and crimes against humanity.

Among the crimes Karadzic has been charged with are the killing of thousands of Bosniaks in Srebrenica by Bosnian Serb forces in July 1995 and the shelling of Sarajevo, as well as killing and terrorising the city's civilians during the three-and-a-half year siege

According to Hague prosecutors, Karadzic knew about the crimes that were being committed, but failed to take action to prevent them.

This week, Karadzic used his initial appearance to point out “numerous irregularities” about his transfer to The Hague. He repeated the claim his lawyer made several days ago that he was not arrested on July 21, as the Serbian government officially announced.

“I was detained on July 18 by three civilians whom I didn’t know and taken to a place I didn’t know, where I was held for three days before being handed over to the investigative judge,” he said.

Karadzic added that during those three days he was not allowed to make a phone call or send a text message to his friends who may have been worried about his disappearance.

Although there has been much speculation in relation to the actual date of Karadzic’s arrest and the identity of those who caught him – from bounty hunters to a foreign intelligence service – Numanovic believes the answer is probably quite simple. He says the way Karadzic was detained has similarities to the arrest of indicted Bosnian Serb army general Zdravko Tolimir several months ago.

Tolimir was officially detained by Bosnian Serb authorities as he was trying to cross the border with Serbia, but he claimed during his initial appearance in The Hague that he had actually been arrested in Belgrade and then transferred to Bosnia.

“It is quite possible that after they had captured Karadzic, Serbian security forces wanted to hand him over to the Bosnian Serb authorities, but they probably refused to take him fearing that would cost the Republika Srpska government too much because of the popularity Karadzic still enjoys there,” said Numanovic.

Meanwhile, Karadzic’s Belgrade lawyers have called on the Serbian authorities to help them get documents necessary for his defence. They have been told some assistance will be provided.

The lawyers also asked the Serbian police to give them a laptop and 50 CDs, which they claim were taken from Karadzic on the day he was arrested and which, they say, contain documents central to his defence case.

Head of the Serbian government’s office for cooperation with the Hague tribunal Dusan Ignjatovic could not confirm whether the Belgrade authorities were indeed in possession of these documents, but said they would provide all the material they have that could be of use to the tribunal.

“As far as we are concerned, we don’t see any problem with giving Karadzic’s lawyers those documents. But we first have to establish that he had them on him on the day he was arrested,” said ignajtovic. “We have to check whether those allegations are true.”

Merdijana Sadovic is IWPR’s international justice/ICTY programme manager. RFE reporter in Belgrade Milos Teodorovic contributed to this report.


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KARADZIC: TERMINATA UDIENZA, RINVIO AL 29 AGOSTO [2008]

(ANSA) - L'AJA (OLANDA), 31 LUG - E' terminata alle 17.10 l'udienza preliminare dell'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic davanti ai giudici del Tpi. Karadzic, che vestiva un completo blu ed ha risposto alle domande del giudice Alphons Orie parlando la sua lingua. ha confermato di volersi difendere da solo e ha chiesto piu' tempo per dichiararsi 'colpevole o innocente'. Il giudice ha deciso la data della nuova udienza, il 29 agosto, in quanto l'imputato deve fare la propria dichiarazione entro 30 giorni. Nel corso dell'udienza - duranta poco piu' di un'ora - Karadzic ha fatto riferimento al presunto accordo di immunita' che gli sarebbe stato garantito nel 1996 da Richard Holbrooke, plenipotenziario americano dell'amministrazione Clinton per i Balcani negli anni '90 ed ha detto di avere documenti che intende consegnare ai giudici. A questo proposito ha dichiarato di temere per la propria vita: ''e' una questione di vita o di morte'', ha detto Karadzic. L'ex leader serbo bosniaco, accusato di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita' per fatti compiuti durante la guerra di Bosnia Herzegovina, ha anche denunciato ''diverse irregolarita''' ed ha contestato la data del suo arresto. (ANSA). OS 
31/07/2008 17:46 

KARADZIC: CONSEGNA DOCUMENTO SU ACCUSE A USA E IRREGOLARITA'

(ANSA) - BRUXELLES, 1 AGO - L'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic ha consegnato stamattina al Tribunale penale internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia il documento contenente le accuse sulle ''irregolarita''' denunciate riguardo al suo arresto e alla sua estradizione all'Aja. ''Il documento e' stato consegnato stamattina e quindi reso pubblico'', ha riferito una portavoce del Tribunale. Nelle quattro pagine del documento, citato ieri in aula, Karadzic raccoglie le accuse formulate contro gli Usa e Richard Holbrooke, plenipotenziario americano dell'amministrazione Clinton negli anni '90, che nel 1996 gli avrebbe garantito l'immunita' in cambio dal completo ritiro dalla vita pubblica. La circostanza e' stata smentita ieri sera da Holbrooke. Nel documento Karadzic denuncia anche ''irregolarita'' sul suo arresto che sarebbe avvenuto tre giorni prima dalla data del 21 luglio comunicata dalle autorita' serbe. L'ex leader serbo bosniaco - accusato di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita' per i fatti compiuti durante la guerra di Bosnia - afferma di essere stato ''rapito'' per tre giorni da sconosciuti e di essere stato privato dei suoi diritti. (ANSA). OS 
01/08/2008 13:15 

KARADZIC: HOLBROOKE HA PIANO B, LA MIA LIQUIDAZIONE (2)

(ANSA) - BRUXELLES, 1 AGO - L'accordo con gli Usa, ''che avrebbe dovuto garantirmi la pace e la liberta', e' diventato percio' una fonte di grande pericolo per la mia vita e per quella dei miei familiari e anche dei miei amici'', scrive l'ex leader serbo bosniaco portando ad esempio ''un raid brutale'' che sarebbe stato condotto nella casa di un prete di Pale, Jeremija Staroslah, con l'intento non di arrestare qualcuno, ma di uccidere. ''Il desiderio del signor Holbrooke di vedere la mia scomparsa, se possibile prima che io riveli questa ed altre verita', e' ancora piu' valida e piu' forte oggi e le azioni tese a raggiungere questo obiettivo sono messe in atto senza risparmi di sforzi'', denuncia ancora Karadzic. ''Mentre questi tentativi continuano, e con questa minaccia alla mia vita, io devo sedermi in un posto che lui e i suoi amici conoscono. Non ci possono essere regolarita' in tutto questo - aggiunge Karadzic, che ha deciso di difendersi da solo - perche' io non so quanto lungo e' il braccio di Holbrooke o della signora Albright, oppure di qualcun altro del loro team, o se questo braccio mi puo' raggiungere fin qui''. (ANSA). OS 
01/08/2008 14:24 

KARADZIC: DOCUMENTO, INIMMAGINABILE PROCESSO GIUSTO AL TPI

(ANSA) - BRUXELLES, 1 AGO - Nel documento consegnato oggi al Tpi, l'ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic contesta come la prima delle ''gravi irregolarita''' che gli fanno ritenere inimmaginabile'' di potere avere un processo giusto al Tpi, e cioe' ''la caccia alle streghe'' dei media. ''Questa campagna - denuncia Karadzic - e' cominciata nei media musulmani prima ancora del conflitto armato e mi ha proclamato criminale di guerra in un momento in cui le sole vittime erano i serbi''. Karadzic, al quale ieri il Tpi ha contestato 11 capi di imputazione, tra cui genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanita', aggiunge: ''I media internazionali hanno poi continuato questa caccia alle streghe ed io non ero nelle condizioni di rispondere in modo adeguato cosicche' e' ora inimmaginabile che questa Corte possa assolvermi. Credo che questi fatti compromettano seriamente lo stesso processo ed escludano ogni possibilita' di regolarita'''. Ieri, l'ex leader serbo bosniaco ha annunciato che intende difendersi da solo ed ha chiesto piu' tempo per studiare le carte e fare la sua dichiarazione di innocenza o colpevolezza. L'udienza preliminare e' stata aggiornata al 29 agosto. (ANSA). OS 

01/08/2008 15:11 


KARADZIC: DOCUMENTO A TPI, GLI USA VOGLIONO LIQUIDARMI/ ANSA

(di Marisa Ostolani). (ANSA) - BRUXELLES, 1 AGO - ''Non in grado di tenere fede all'impegno preso a nome degli Usa, Richard Holbrooke e' passato al piano B: liquidare Radovan Karadzic''. Con queste parole, scritte in un documento di quattro pagine consegnate oggi al Tpi, che l'ha reso pubblico, l'ex leader serbo bosniaco conferma l'accusa mossa ieri agli Usa, durante l'udienza preliminare davanti ai giudici dell'Aja, di non avere rispettato un patto che sarebbe stato sancito nel 1996 con l'allora inviato speciale di Bill Clinton nei Balcani, secondo il quale gli americani gli avrebbero garantito l'impunita' in cambio della sua totale uscita dalla scena pubblica. Oltre a Holbrooke - che ieri sera ha rigettato come '''complete falsita' '' le dichiarazioni di Karadzic - l'ex leader serbo bosniaco tira in ballo anche l'ex sottosegretario di Stato Usa Madeleine Albright che avrebbe proposto a Biljana Plavsic, l'ex presidente della Repubblica serba di Bosnia, ''che io me ne andassi via, in Russia, Grecia o Serbia o aprissi una clinica privata o me ne andassi almeno a Bjelina, comunque lasciassi Pale''. Nel documento, Karadzic elenca una serie di ''gravi irregolarita''', tra cui le circostanze del suo arresto a Belgrado, che renderebbero per lui ''inimmaginabile'' la possibilita' di poter contare su un processo giusto. In cima alle irregolarita', l'ex leader serbo bosniaco, che ieri e' stato ufficialmente imputato di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanita' per la guerra di Bosnia, denuncia ''la caccia alle streghe'' cominciata dai media musulmani, che lo avrebbe ''proclamato criminale di guerra in un momento in cui le sole vittime erano i serbi'', e proseguita poi da quelli internazionali. ''Io non ero nelle condizioni di rispondere in modo adeguato cosicche' e' ora inimmaginabile che questa Corte possa assolvermi. Credo che questi fatti compromettano seriamente lo stesso processo ed escludano ogni possibilita' di regolarita''', denuncia Karadzic, 63 anni. Ieri, l'ex capo dei serbi in Bosnia ha annunciato di volersi difendere da solo ed ha chiesto piu' tempo per studiare le carte e fare la sua dichiarazione di innocenza o colpevolezza. L'udienza preliminare e' stata quindi aggiornata al 29 agosto. La parte piu' consistente del documento e' dedicata al patto di impunita' non mantenuto dagli Usa, che sarebbe stato siglato durante i negoziati di Dayton che misero fine alla guerra bosniaca (1992-95), dopo 100 mila morti e due milioni di sfollati. L'accordo ''che avrebbe dovuto garantirmi la pace e la liberta', e' invece diventato una fonte di grande pericolo per la mia vita e per quella dei miei familiari e anche dei miei amici'', scrive Karadzic. ''Il desiderio del signor Holbrooke di vedere la mia scomparsa, se possibile prima che io riveli questa ed altre verita', e' ancora piu' valida e piu' forte oggi e le azioni tese a raggiungere questo obiettivo sono messe in atto senza risparmi di sforzi'', denuncia ancora. ''Mentre questi tentativi continuano, e con questa minaccia alla mia vita, io devo sedermi in un posto che lui e i suoi amici conoscono. Non ci possono essere regolarita' in tutto questo perche' io non so quanto lungo e' il braccio di Holbrooke o della signora Albright, oppure di qualcun altro del loro team, o se questo braccio mi puo' raggiungere fin qui''. Da mercoledi' mattina, Karadzic e' recluso nel centro di detenzione del Tpi, a Scheveningen. Come anticipato ieri con le dichiarazioni rese in aula, il documento di oggi conferma l'intento di Karadzic di difendersi contrattaccando, trasformando il processo all'Aja in una tribuna politica contro l'Occidente e le protezioni ottenute durante la latitanza. Ma per l'ex inviato speciale nei Balcani, il ministro svedese Carl Bildt, il mancato arresto di Karadzic in questi 13 anni non e' dovuto a ragioni politiche, ma alla mancanza di volonta' di Washington, 'scottata' dalla perdita di 18 uomini durante un'operazione disastrosa condotta nel 1993 per arrestare un capo di guerra in Somalia. ''Credo che la sindrome di Mogadiscio - ha detto Bildt alla radio svedese - abbia salvato Karadzic durante tutti questi anni''. (ANSA). OS
01/08/2008 18:20 

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www.glassrbije.org (Radio Serbia)

KARADZIC: PER ORDINE DELLA CORTE RICHIEDE I DATI SULL’ACCORDO CON HOLBROOKE

07.11.2008.

L’ex presidente della Repubblica Srpska Radovan Karadzic, ha chiesto al Consiglio del Tribunale dell’Aia di ordinare alla Procura a consegnargli tutte le informazioni sull’accordo con Richard Holbrooke. In ottobre Karadzic ha già  richiesto il materiale. Una richiesta ha fatto alla Corte ed un altra alla Procura, che gli  ha risposto di non avere i documenti. L’accusato richiede che gli siano riconsegnate note, video, memoradum e lettere che rapressentano i riflessi di quello che succedeva durante l’incontro con Holbrook, Slobodan Milosevic e con gli altri il 18 ed il 19 luglio nel 1996.

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Russian Information Agency Novosti
August 6, 2008

Serbian paper says U.S. paid $5 mln reward for Karadzic capture 


BELGRADE - The U.S. State Department paid $5 million
as a reward to an anonymous recipient for assistance
in the capture of former Bosnian Serb leader Radovan
Karadzic, Serbian newspaper Press said on Wednesday. 

The wartime Bosnian Serb president first appeared
before The Hague court last Thursday. Official reports
said he was arrested in Belgrade on July 21 after more
than a decade on the run. 

"Payment number RW 20-036-008/2 was made to an
anonymous account on British Virgin Islands on July
23, two days after the news of Karadzic's arrest was
released, as a reward for information that helped
catch the dangerous fugitive," Press said, citing
Western diplomats. 

The paper said the money was paid by the State
Department's Rewards for Justice Program, which

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