Riceviamo e volentieri giriamo, scusandoci per il ritardo nella comunicazione. CNJ-onlus
---

JASENOVAC – lo spettacolo multi linguaggio per scuotere le coscienze


La conferenza stampa di presentazione si terrà a Bari presso il Museo Storico Civico il 25 gennaio alle ore 12:00.


Si terrà a Bari il 27 e il 28 gennaio, presso l’*Auditorium “La Vallisa“, “Jasenovac – omelia di un silenzio” di e con Dino Parrotta: uno spettacolo per attore solo e video che, attraverso la pluralità dei linguaggi espressivi, una raccolta di testimonianze, documenti, dichiarazioni delle vittime e video originali dell’epoca, vuole offrire un momento di riflessione su una delle pagine più terribili della seconda guerra mondiale: il campo di sterminio per ebrei, ortodossi, serbi e zingari di Jasenovac, dove il movimento nazionalista cattolico croato /Ustasa/ trucidò circa 700.000.

La Compagnia Teatrale “Primo Teatro”,
le Associazioni Culturali “Most za Beograd”, “L’isola che non c’è”;
con il patrocinio della *Regione Puglia- Assessorato al Mediterraneo e
del Comune di Bari, I.P.S.A.I.C Puglia e in collaborazione con la
Biblioteca Multimediale del Consiglio Regionale della Puglia

INVITANO

lunedì 25 gennaio 2010

ore 12:00

alla conferenza stampa di presentazione dello spettacolo

“JASENOVAC – omelia di un silenzio”

di e con Dino Parrotta

presso il

Museo Storico Civico di Bari

Strada Sagges, 13 – Bari

Alla presentazione saranno presenti:

Prof. Vito Antonio Leuzzi
(direttore I.P.S.A.I.C.)

Prof. Andrea Catone
(storico e presidente A.C. Most za Beograd)

Dino Parrotta
(regista compagnia teatrale Primo Teatro)


---
Piccola Bottega Popolare

Piazza G. Matteotti, 12
70011 - Alberobello (BA)
tel. 3398987178


=== SCHEDA DELLO SPETTACOLO ===

Compagnia Teatrale PRIMO TEATRO (Ass.ne Cult.le) 
Via Manzoni, 14 Putignano (Ba) sede operativa: Palazzo Marchionale Romanazzi Carducci - Via Mulini,19  Putignano (Ba) www.primoteatro.it   Referente organizzativo:  tel/fax: 080.4058479 – 3480332347 – 


JASENOVAC
omelia di un silenzio

1941-45: l’infernale dittatura Ustasa in Jugoslavia


27 e 28 gennaio 2010
Ore 21,00
Auditorium “La Vallisa”
Piazza Ferrarese, 4 Bari

Ingresso libero

Compagnia Teatrale Primo Teatro in collaborazione con le Associazioni Culturali  “Most za Beograd” e “L’Isola che non c’è” 
Con il Patrocinio della Regione Puglia- Assessorato al Mediterraneo e del Comune di Bari;  I.P.S.A.I.C Puglia 
presenta:


Jasenovac è stato un campo di sterminio di ebrei, ortodossi, serbi, zingari.
Nel campo hanno perso la vita circa 74.000 bambini di età compresa fra zero e 15 anni.
La dittatura Ustasa (Ustasa: lett. Insorto –movimento nazionalista cattolico croato) è una delle pagine più terribili della seconda guerra mondiale.  Gli Ustasa hanno trucidato 700.000 persone in nome della pulizia etnica e tutto questo per anni è stato taciuto. In Italia è un argomento tabù, assolutamente assente  nei programmi scolastici. 
Lo spettacolo per attore solo e video nato nel febbraio del 2009 in occasione delle commemorazioni della Giornata della Memoria, si rivolge in particolar modo ai giovani.
Assistiamo nei nostri giorni alla crescita di gruppi giovanili che “si divertono” a cantare e agire secondo la logica dello sterminio e della pulizia etnica, come se la vita umana non avesse alcun  valore. Compito della conoscenza della storia è scuotere simili  tendenze, per offrire un momento di osservazione e autocritica collettiva.
La pluralità dei linguaggi espressivi utilizzati favorisce un rapporto diretto attore-pubblico, una comunicazione, che lasciando da parte gli standard della prosa classica, cerca  una via  comunicativa in grado di catturare, coinvolgere, immergere lo spettatore nell’azione scenica. 
Un racconto di silenzi, parole, suoni, immagini, musica, teatro/danza, video, maschere
Un racconto che mira all’anima, a scuotere le nostre (in)consapevolezze. 
Un racconto che vuol essere un grido, per segnare la nostra memoria…per dar voce al silenzio!



Il rapporto con la Puglia

Le atrocità ustascia lasciavano impietriti le stesse truppe naziste e fasciste.  Le truppe italiane pur essendo amici dei croati misero in salvo centinaia di ebrei e serbi, creando il malcontento ustascia. Centinaia sono i  profughi che giungono a Bari; a Carbonara vengono allestiti campi di accoglienza per slavi, così come a  Barletta e Gravina di Puglia.

Note:
Filo conduttore dello spettacolo è l’ipocrisia: il racconto di chi ha preferito il silenzio alla denuncia; di chi mascherava la sete di dominio con ideali e pensieri che nulla hanno a che vedere con i fondamenti a cui gli stessi ideali fanno riferimento. 

I testi dello spettacolo sono una raccolta di testimonianze, documenti, dichiarazioni delle vittime e dei carnefici. 

Il video (estratti di video originali dell’epoca, foto di archivio),contribuisce alla conferma di quanto è “raccontato” ,altresì si fa grido silente di quanto l’uomo possa perdere la propria dignità e manifestarsi nella più inverosimile violenza.

Di e con:  Dino Parrotta
Tecnico di scena: Gianluigi Carbonara
Ricerca testi e consulenza storiografica:  Prof. Andrea Catone, Paolo Vinella  
Archivio immagini e documenti: Ass.ne Most za Beograd, Ass.ne “L’isola che non c’è”
Scenografia Video: Pasquale Polignano
Scenografia: Primo Teatro

Per informazioni:
Primo Teatro: 3480332347 – 0804058479
e- mail: info@...

è possibile visionare una demo dello spettacolo su