PROBLEMI D'ALTRI TEMPI


(...) Alla prosperità è subentrata la crisi. Sono cambiate le forme, l'ordine di successione, la fisionomia delle singole crisi, ma le crisi continuano a essere parte integrante del regime capitalistico. I cartelli e i trusts, mentre hanno unificato la produzione, ne hanno accentuato al tempo stesso, e sotto gli occhi di tutti, l'anarchia, aggravando l'insicurezza del proletariato e l'oppressione del capitale e inasprendo così oltre ogni limite le contraddizioni di classe. Che il capitalismo proceda verso il crollo - sia nel senso delle singole crisi politiche ed economiche che nel senso della catastrofe completa di tutto il regime capitalistico - l'hanno dimostrato con singolare evidenza e in dimensioni particolarmente ampie i giganteschi trusts contemporanei. La recente crisi finanziaria in America, il terribile aggravarsi della disoccupazione in tutt'Europa, per non parlare dell'imminente crisi industriale, annunciata da molti sintomi, tutto questo ha fatto si che le recenti «teorie» dei revisionisti venissero dimenticate da tutti e, a quanto sembra, persino da molti revisionisti. L'importante è di non dimenticare gli insegnamenti che questa instabilità propria degli intellettuali ha dato alla classe operaia.


Estratto da: Lenin: Marxismo e revisionismo. Scritto nella prima metà di aprile (seconda metà di marzo) del 1908.
Pubblicato nella raccolta Karl Marx (1818-1883), Pietroburgo 1908. Firmato Vl. Ilin.
Ringraziamo Peter B. per la segnalazione.