(italiano / srpskohrvatski)

Gli jugoslavi e Srebrenica

Insieme abbiamo combattuto, liberato e costruito la nuova Jugoslavia. Insieme l' abbiamo distrutta e ci siamo divisi. La criminale pulizia etnica è stata la caratteristica base di questa divisione. Le colpe di questo male e crimine contro i popoli e le nazionalità jugoslave sono evidenti. Testimonianza ne sono le tombe degli uccisi, le donne stuprate, le case e le chiese distrutte e saccheggiate, gli appartamenti espropriati, i profughi...
Si dice che "il crimine è individuale"! Si,"malo morgen" ["a domani", nel senso di "ne riparleremo"]. Il popolo  alle elezioni del 1990 ha portato al potere questi criminali, perciò è responsabile.  Ed ancora, più o meno dappertutto, li tengono al potere.
Gli Usa hanno ingaggiato i balisti [=nazionalisti, dal nome dell'organizzazione irredentista storica "Balli Kombetaer"] albanesi già dal 1989, e così hanno cominciato con la distruzione della Jugoslavia. I balisti non sarebbero stati capaci da soli in questa impresa, perciò il punto d' appoggio l' hanno spostato nella Slovenia, che li ha sostenuti ampiamente. La danza macabra perciò l' hanno iniziata gli sloveni di Rupnik con l' uccisione delle reclute militari della JNA [Armata Popolare della Jugoslavia] e con la  perfida cacciata dei "terroni" (serbi, rom, croati, albanesi).
Hanno continuato i croati. Loro avevano già tale esperienza della II Guerra mondiale. In  Bosnia ed Erzegovina è stato il peggio: massacravano e uccidevano sia i cetnizi filo-Draza [Mihajlovic, storico leader del movimento cetnico], sia i fascisti musulmani, che gli ustasa croati. Perciò in questa Repubblica è stato commesso il più grande delitto - a Srebrenica.
Il VMRO  ed i balisti in Macedonia si sono uniti al banchetto in ritardo, come pure i cetnizi seguaci di Djurisic in Montenegro, ma hanno fatto in tempo ad iscriversi all' albo dei criminali.
Soltanto i seguaci di Horty in Vojvodina sono stati assenti, avendo valutato che nella regione non ci sono le condizioni per ripetere il massacro di Novi Sad dei giorni di guerra del 1941- 1945.
I serbi hanno avuto sfortuna perchè la pulizia etnica non è stata effettuata soltanto dal partito al potere ma anche dall' opposizione che si voleva arraffare il potere. Primi nelle uccisioni si sono dimostrati i seguaci di Draskovic poi quelli di Arkan e di Seselj. Ce l' avevano con i musulmani, i croati, gli ungheresi, con la JNA in quanto "esercito antiserbo". I partiti DS e DSS che a loro modo si sono inseriti in questo trend etnico - Zoran Djindjic si faceva fotografare vicino a un bue arrostito e ai capi cetnizi serbi in Bosnia-Erzegovina, mentre Vojislav Kostunica sorridente teneva nelle mani eroiche un kalasnikov.
Dietro tutto a questo c'è una Europa di malaffare. Essa anche recentemente ha ordinato al governo serbo di emanare  una risoluzione di pentimento per Srebrenica, per poter così nascondere la sua propria colpevolezza e responsabilità nello spargimento di sangue in Jugoslavia, nel divampare di nuovo odio tra le nazionalità e di scontri tra di noi. Questo viene appoggiato anche dai protagonisti nazionali, dal monte Triglav al fiume Vardar. E si cerca di adossare tutto alla Serbia, concretamente al "sistema dittatoriale comunista" di Milosevic e a quello prima, di Tito, perchè la Serbia è ancora per diverse ragioni l' erede della RSF di Jugoslavia.
Cosi verrebbe la resa dei conti ideologica e politica con il socialismo e con la RSFJ: non c'è migliore dimostrazione del fatto che il capitalismo non è eterno e non è la fine della storia. Questo è un esempio chiaro di  anticomunismo e antijugoslavismo.
Il governo serbo, pronto a emanare questa risoluzione, dimostra quanto sia dipendente dell' UE. La motivazione per cui con questa risoluzione entreremmo a far parte della famiglia dei "popoli civilizzati" è ridicola. I numerosi delitti austriaci, tedeschi, bulgari, compiuti contro i serbi nella I Guerra mondiale, e gli stessi delitti compiuti dagli italiani e dagli ungheresi nella II Guerra mondiale, dimostrano che questa è innanzitutto una famiglia di barbari, e non di gente civile. Cosa poi dire dei bombardamenti del 1999! Gli Stati che per 3 mesi hanno gettato bombe e missili sulla RFJ non sono nemmeno sulla soglia della civilizzazione. Essi sono gli ultimi degni di fare della morale sul genocidio.
Se c'è un pentimento, esso può essere soltanto comune. Ci ammazzavamo a vicenda - a vicenda dobbiamo chiederci scusa, oppure non se ne farà niente! Continueremo con la pulizia etnica e questa è la nostra quotidianità. Nessuna risoluzione ci potrà  rappacificare - fintantochè non verranno cacciati i partiti ed i lacchè nazionalisti e sciovinisti dalla vita pubblica e politica.
Questo è un processo che richiede del tempo e nel quale i comunisti e gli jugoslavi sono i benvenuti, perchè sono tra i pochi che non hanno insaguinato le loro mani col sangue innocente dei loro - fino al giorno prima - fratelli e vicini.

Stevan Mirkovic, presidente Centro Tito
Belgrado, 20.1.2010

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Jugosloveni i Srebrenica

Zajedno smo se borili,oslobodili i stvorili novu Jugoslaviju, zajedno radili i živeli u miru, zajedno smo je ubili i razdvojili se. Zločinačko etničko čišćenje je osnovna karakteristika tog razdvajanja.Krivica za to zlo i zločine svakog od jugoslovenskih naroda i narodnosti vidi se kao na dlanu. Dokazi su grobnice pobijenih, silovane žene, spaljene i opljačkane kuće i crkve, oteti stanovi,izbeglice. Kaže se „zločin je pojedinačan“. Malo sutra. Narod je na izborima  199o. doveo na vlast te zločince i odgovoran je. I još ih, manje više, svuda drži na vlasti.
SAD su angažovanjem Albanaca balista pokušali da  1989. započnu
rušenje SFRJ. Balisti nisu bili dorasli ovom poduhvatu pa je težište preneto na Sloveniju, koja je baliste najvatrenije podržavala.Zato su smrtonosni pir počeli Slovenci rupnikovci ubijanjem vojnika JNA i perfidnim i bezobzirnim proterivanjem „južnjaka“ (Srba, Roma, Muslimana,Albanaca).Nastavili su Hrvati ustaše.Imali su i najviše iskustva u tome iz 2.svetskog rata. U BiH je bilo najstrašnije – klali su i ubijali dražinovci, muslimanski fašisti i ustaše. Zato se tamo i dogodio najstrašniji zločin – Srebrenica. Vmrovci i balisti u  Makedoniji uključuju se u nacionalistički pir sa zakašnjenjem , kao i Djurišićevi četnici u C.Gori, ali stižu na vreme da se upišu u knjigu zločinaca. Jedino su se  hortijevci pritajili ocenivši da u Vojvodini nema uslova da ponove novosadski masakr iz ratnih dana 41.-44.
Srbi su imali nesreću da etničko čišćenje ne vrši samo država, dakle partija na vlasti (SPS) već i  opozicione partije da bi se vlasti dočepale. Prvo su se ubijanjima „proslavili“ Draškovićevi četnici, pa Arkanovci, Šešeljevci. Meta su bili Muslimani , Hrvati i Madjari i JNA kao „antisrpska vojska“. I DS i DSS se na svoj način uključuju u ovaj etnički trend – Z.Djindjić se slika kraj pečenog vola sa vodjama srpskih četnika u BiH a V.Koštunica sa osmehom drži „kalašnjikov“ u junačkim rukama! 
Iza svega toga stoji stara kurva Evropa. Ona je nedavno  i  naredila srpskoj Vladi da donese pokajničku rezoluciju o Srebrenici da bi sakrila svoju krivicu i odgovornost za krvoprilića u Jugoslaviji i ponovo razbuktala medjunacionalnu mrznju i sukobe medju nama. To podržavaju i domaći akteri te drame od Triglava do Vardara. I sve se želi svaliti na ledja Srbije , konkretnije na „diktatorski komunistički sistem“ S.Miloševića i onaj raniji Titov, jer je Srbija još uvek po mnogo čemu naslednica SFRJ. Time bi se konačno izvršio ideološki i politički obračun sa socijalizmom i SFRJ , koji su najbolji dokaz da kapitalizam nije večan i nije kraj istorije.Čisti antikomunizam i antijugoslovenstvo.
Spremnost srpske Vlade da donese takvu rezoluciju pokazuje koliko je ona zavisna od EU. Obrazloženje da ćemo tom rezolucijom stupiti u porodicu „civilizovanih naroda“ je komična. Masovni zločini Austrijanaca, Nemaca i Bugara nad Srbima u I SR, istih i Italijana i Madjara u 2.SR pokazuju da je to pre porodica varvara nego civilizovanih ljudi.A tek bombardovanje 1999!Države koje su tri meseca zasipale SRJ aviobombama i raketama nisu ni na pragu civilizacije.One su poslednje koje mogu nekome držati moralnu pridiku o genocidu.
Ako ima kajanja ono može biti samo zajedničko.Zajedno smo ubijali -  zajedno se kajemo ili ništa od toga. Nastavljamo sa etnočišćenjem  i to je naša svakodnevnica. Nikakve rezolucije i unije nas ne mogu pomiriti – samo sklanjanje iz  javnog i društvenog života nacionalističkih i šovinističkih protuva i partija. A to je duži proces u kome su komunisti i Jugosloveni dobro došli jer su medju retkima koji  nisu uprljali ruke nevinom krvlju svoje svoje dojučerašnje braće i komšija.

Stevan Mirković, predsednik Centra Tito
20.1.2010.