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Attività congiunte dei partiti comunisti e operai

1) Bielorussia: Il Congresso dell'Unione dei Partiti Comunisti-PCUS / Il saluto di Aleksandr Lukashenko al Congresso (6/11/2014)
2) Ecuador: НКПЈ ПОЗДРАВИЛА РАД 16. СВЕТСКОГ САМИТА КОМУНИСТИЧКИХ И РАДНИЧКИХ ПАРТИЈА / Si è concluso a Guayaquil il 16° Incontro Internazionale dei Partiti comunisti e operai
3) Flashback, luglio 2014: Il massacro a scapito del popolo della Palestina deve finire adesso
4) Flashback, marzo 2014: Iniziativa contro l'anticomunismo, la messa al bando dei partiti comunisti e dei loro simboli


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http://www.marx21.it/comunisti-oggi/nel-mondo/24724-il-congresso-dellunione-dei-partiti-comunisti-pcus.html

Il Congresso dell'Unione dei Partiti Comunisti-PCUS
6 Novembre 2014 

da kprf.ru | Traduzione dal russo di Mauro Gemma


Il 1 novembre a Minsk, capitale della Bielorussia, si è svolto il XXXV Congresso dell'Unione dei Partiti Comunisti- Partito Comunista dell'Unione Sovietica (UPC-PCUS), che riunisce i partiti comunisti delle ex repubbliche sovietiche.

Ai lavori del Congresso hanno preso parte 119 delegati di 17 partiti comunisti, riuniti nell'UPC-PCUS.

Quale luogo per lo svolgimento del XXXV Congresso non a caso è stata scelta la capitale della Bielorussia – la città-eroe Minsk. Proprio qui, dal 1 al 3 marzo del 1898 fu celebrato il primo congresso del Partito Operaio Socialdemocratico Russo.

Il forum di partito ha avuto luogo nella sala delle conferenze del nuovo edificio che ospita il Museo di storia della Grande Guerra Patriottica.

Un telegramma di saluto al Congresso è stato indirizzato dal presidente della Bielorussia A.G. Lukashenko, che è stato letto dal leader dei comunisti bielorussi I.V. Karpenko. I partecipanti all'assise hanno accolto questo saluto con grandi applausi.

Il rapporto introduttivo è stato presentato dal presidente del Consiglio Centrale dell'UPC-PCUS G.A. Zyuganov. Il rapporto della Commissione di Controllo è stato letto da A.V. Svird.

E' stata quindi data la parola al Primo segretario del CC del Partito Comunista di Ucraina P.N. Simonenko, che, non casualmente, è intervenuto immediatamente dopo la lettura dei rapporti introduttivi. La ragione sta nel fatto che gli avvenimenti politici in Ucraina hanno suscitato turbamento tra tutti i delegati del Congresso. Le questioni riguardanti l'Ucraina hanno trovato ampio spazio nelle relazioni e praticamente in tutti gli interventi dei delegati.

Piotr Nicolaevich con toni forti ha descritto il regime arrivato al potere in Ucraina, definendolo “filo-occidentale e fantoccio”. A suo parere, il territorio dell'Ucraina si è trasformato in un banco di prova per l'imperialismo americano, che sta attuando la pratica del “caos controllato”.

Il governo di Kiev sottopone il proprio popolo a una psicosi senza precedenti, e ha scatenato la guerra civile.

Una campagna di menzogne e calunnie contro il Partito Comunista nei mezzi di comunicazione, arresti illegali e persino la tortura e l'assassinio di comunisti – tutto è diventato realtà nell'Ucraina di oggi. Il PCU è stato espulso dal parlamento, contro di esso è stato imbastito un infame processo. P. Simonenko ha affermato che le nuove autorità dell'Ucraina non nascondono neppure i loro piani di vietare persino l'ideologia comunista.

Ma, nonostante tutte le persecuzioni e le vessazioni, i comunisti ucraini non hanno perso il loro ottimismo storico. Essi sono convinti della giustezza della propria causa. Sanno che la vittoria sarà comunque loro.

P.N. Simonenko ha ringraziato i delegati del Congresso per l'aiuto e la solidarietà. Vede la reale minaccia della diffusione del fascismo e dello scatenamento di un'altra guerra mondiale. A questo proposito, egli ha fatto appello all'organizzazione di un possente movimento antifascista. A suo parere, tutte le forze progressiste antifasciste dovrebbero unirsi attorno ai comunisti.

Petro Nikolaevich ha anche proposto l'istituzione da parte dell'UPC-PCUS di un centro di studi del marxismo-leninismo. Secondo lui, c'è un disperato bisogno di un'analisi sistematica e di indagine in merito ai processi che avvengono nel mondo contemporaneo, a partire proprio da un punto di vista marxista.

La parola è stata data subito dopo al presidente del Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldova V.N. Voronin, che ha parlato anche della necessità di consolidare le forze comuniste nello spazio post-sovietico. In questo processo di unificazione ha voluto mettere in rilievo il ruolo fondamentale dei comunisti russi e personalmente di G.A. Zyuganov.

L'oratore ha descritto la situazione nell'attuale Moldavia. Dopo il colpo di stato, che ha visto i comunisti per la seconda volta all'opposizione, la vita dei cittadini comuni nel paese è peggiorata in modo drammatico. Ora i cittadini fanno un paragone tra la vita di oggi e quella del tempo dei comunisti. E il paragone non è certo favorevole al governo anticomunista.

E' intervenuto poi il leader dei comunisti georgiani T.I. Pipya. Egli sostiene che la Georgia ha vissuto l'avvento al potere dei fascisti ancora prima dell'Ucraina, se si ha presente il periodo del regime del presidente Saakashvili. A suo parere, anche oggi sul paese incombe la minaccia del ritorno al potere dei fascisti.

In Georgia è ancora in vigore il divieto dei simboli comunisti. Allo stesso tempo Pipya ha voluto evidenziare la crescita di sentimenti anti-americani nella società, mentre con sempre maggiore speranza e fiducia i cittadini comuni si rivolgono ai comunisti.

T.I. Pipya è convinto che solo l'unione fraterna con la Russia permetterà al suo paese e a tutti gli altri paesi, ex repubbliche dell'URSS, di sottrarsi alla dipendenza coloniale. Un compito unificante oggi è svolto dall'UPC-PCUS. Egli ha anche valorizzato il ruolo importante nell'integrazione dei nostri popoli svolto dal Presidente della Bielorussia A.N. Lukashenko.

Il Segretario del CC del Partito Comunista della Lituania C.I. Visotsky ha illustrato la situazione nel proprio paese. L'industria è stata distrutta, e la popolazione si è impoverita. I giovani se ne vanno per trovare lavoro in Europa. “I comunisti lituani sono condannati all'illegalità, le autorità li perseguitano e li buttano in carcere”. Ma i comunisti non si arrendono e continuano la loro lotta, nonostante tutti i divieti.

Dalla tribuna è intervenuto poi il leader dei comunisti della Transnistria O.O. Khorzhan, che ha letto un telegramma di saluto al Congresso del presidente della Repubblica Moldava della Transnistria E.V. Shevchuk. Egli ha descritto i buoni risultati economici della repubblica, affermando che questa esperienza va attentamente studiata e messa in pratica.

E' seguito l'intervento del Presidente del CC del Partito Comunista dell'Azerbaigian R.M.Kurbanov che ha parlato della necessità di rafforzare la disciplina di partito che, a suo parere, permette di unire attorno ad esso nuove forze sane. Nel 2015 in Azerbaigian si svolgeranno le elezioni parlamentari. Già da oggi i comunisti azerbaigiani si stanno preparando alla campagna elettorale. Nonostante la limitatezza dei mezzi, pensano di ottenere comunque dei seggi nel nuovo parlamento.

A nome dell'Unione Internazionale delle organizzazioni giovanili comuniste che partecipano al Congresso, è intervenuto I.I. Gasipov. Egli ha parlato del lavoro per il rafforzamento dei processi di integrazione tra i nostri popoli, condotto sulla base della linea della Gioventù comunista (Komsomol). A conclusione del suo intervento, Gasipov ha espresso la speranza che già il prossimo Congresso dell'UPC-PCUS possa svolgersi nella capitale di una rinnovata Unione delle repubbliche socialiste sorelle – Mosca.

Ha parlato anche il rappresentante del Partito Comunista di Ucraina, noto dirigente di partito ancora in epoca sovietica, G.K. Kriuchkov, affermando la necessità di nuovi orizzonti nella teoria rivoluzionaria e ha sostenuto l'idea avanzata da Simonenko della creazione presso l'UPC-PCUS di un centro di studi del marxismo-leninismo. Secondo Kriuchkov, il distacco della pratica dalla teoria conduce inevitabilmente al fallimento. Per questo, occorre occuparsi attivamente non solo del lavoro pratico, ma anche di quello teorico.

Le conclusioni sono state tratte dal Presidente del CC dell'UPC-PCUS G.A. Zyuganov. Egli ha assicurato che il sostegno alla sorella Ucraina da parte dell'UPC-PCUS sarà totale e il più deciso. I delegati del Congresso hanno salutato questa affermazione del Presidente con grandi applausi.

Zyuganov ha anche proposto di dedicare un Plenum del Consiglio dell'UPC-PCUS alla preparazione al 100° anniversario della Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre.

(Il Congresso si è concluso con l'approvazione dei documenti congressuali, di alcune risoluzioni e con l'elezione del nuovo Consiglio Centrale dell'organizzazione, con la riconferma alla presidenza di Zyuganov e di Taysaev a primo vicesegretario, ndt)



Il saluto di Aleksandr Lukashenko al Congresso
skpkpss.ru

“Voi difendete i diritti e gli interessi della gente semplice”

Il Presidente della Repubblica di Bielorussia A.G. Lukashenko ha inviato il seguente telegramma di saluto ai delegati del XXXV Congresso dell'UPC-PCUS:

Stimati compagni!

Saluto con calore i delegati e gli ospiti del XXXV Congresso dell'Unione dei Partiti Comunisti-Partito Comunista dell'Unione Sovietica in terra bielorussa.

Non è casuale che come luogo di svolgimento di questa iniziativa sia stata scelta la città di Minsk. Proprio qui nel 1898 fu celebrato il I Congresso del Partito Operaio Socialdemocratico Russo, da cui hanno avuto origine i partiti dei lavoratori dell'Unione Sovietica multinazionale.

Oggi i vostri partiti come nel passato sostengono l'idea della via socialista di sviluppo, difendono i diritti e gli interessi della gente semplice.

Belarus si è sempre pronunciata a favore del rafforzamento della partnership strategica con paesi e popoli, della collaborazione negli ambiti economici e sociali, del rafforzamento dei legami scientifici e umanitari.

Sono convinto che i vostri sforzi continueranno ad essere indirizzati nella lotta per la giustizia e l'uguaglianza delle opportunità, per una vita pacifica, per il diritto delle nazioni all'autodeterminazione.

Auguro ai delegati e agli ospiti del Congresso un proficuo lavoro, e buona salute a voi, ai vostri parenti e vicini.

Aleksandr Lukashenko

Le foto del congresso
http://kprf.ru/photoreports/266.html


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http://www.nkpj.org.rs/clanci-sr/tekst153.php

НКПЈ ПОЗДРАВИЛА РАД 16. СВЕТСКОГ САМИТА КОМУНИСТИЧКИХ И РАДНИЧКИХ ПАРТИЈА

Нова комунистичка партија Југославије (НКПЈ) поздравила је посебним писмом учеснике 16. Светског самита комунистичких и радничких партија који се ове године одржава у Еквадору.


НКПЈ је у писмо које је упутила учесницима 16. Светског самита комунистичких и радничких партија изразила жаљење што због материјалне ситуације у којој се налази Партија, као и велика већина грађана земље, није могла присуствовати овом значајном састанку који окупља комунистичке и радничке партије из целог света, што је иначе по први пут од када се овај најзанчајнији самит Међународног комунистичког покрета у години организује, да НКПЈ не присуствује. НКПЈ је узела учешће на свих петнаест до сада организованих састанака.

НКПЈ је у поруци нагласила да је: "ситуација у којој се наша земља налази катастрофална и по многима безизлазна, али да за комунисте не постоји немогуће и не постоје несавладиве препреке. И поред све већих пресија против наших чланова, напада и претњи ми данас са оптимизмом гледамо у будућност", додајући да се : "Светски комунистички покрет скоро три деценије налази се у тешкој идеолошкој, организационој и материјалној кризи. Суочени смо са ситуацијом да су многе комунистичке партије прешле на линију ревизионизма и опортунизма. Одрекле су се класне борбе и прешле на пут тзв. социјалног дијалога и компромиса са владајућом класом. Радничке маршеве и штрајкове заменили су удобним посланичким фотељама и кабинетима. Ипак „Ма какве биле тешкоће и могући привремени неуспеси или таласи контрареволуције - коначна победа пролетаријата је неизбежна“ (В.И.Лењин). Пред нама је да се улазак у последњу фазу капитализма-империјализам, као неизбежна пресудна борба између буржоазије и пролетаријата, усмери у корист пролетаријата, за опстанак човечанства и човечности".

НКПЈ је на крају изразила велику наду "да ће овакви састанци и надаље доприносити оснажењу револуционарних марксистичко-лењинистичких принципа у нашем заједничком деловању, као и у деловању наших партија понаособ. Настављамио даље борбу за свет социјалне правде и прогреса, за свет социјализма/комунизма, пожелевши нове успехе у борби до коначне победе".

Секретаријат НКПЈ,

Београд,

14.11.2014


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http://www.marx21.it/comunisti-oggi/nel-mondo/24763-si-e-concluso-a-guayaquil-ecuador-il-16d-incontro-internazionale-dei-partiti-comunisti-e-operai.html

Si è concluso a Guayaquil (Ecuador) il 16° Incontro Internazionale dei Partiti comunisti e operai

17 Novembre 2014

Erano presenti quest'anno 85 delegati di 53 partiti comunisti da ogni continente, tra cui quasi tutti i principali: brasiliani, cubani, colombiani, argentini, boliviani dall'America latina; sudafricani e sudanesi dall'Africa; libanesi e siriani dal Medio Oriente; portoghesi, greci, ciprioti, francesi, spagnoli, ceco-moravi, russi, bielorussi dall'Europa; cinesi, vietnamiti, indiani, coreani dall'Asia.

Dall'Italia presente il solo PdCI.

L'incontro si è concluso con l'approvazione di un documento che contiene gli impegni di iniziativa e di lotta assunti unitariamente da tutti i partiti per il prossimo anno. E con una dichiarazione a cura del PC dell'Ecuador che illustra in modo ampio le problematiche che sono state oggetto dell'incontro.

Entrambi i documenti, oltre agli interventi dei vari partiti, saranno resi pubblici nei prossimi giorni e sarà nostra cura farli circolare anche nel nostro Paese.

Dipartimento esteri PdCI

DI SEGUITO TROVATE ALCUNE FOTO DELL'INCONTRO E DEL CORTEO PROMOSSO DAL P.C.E. - CON TUTTE LE DELEGAZIONI INTERNAZIONALI - CHE HA ATTRAVERSATO IL CENTRO DELLA CITTA' DI GUAYAQUIL, IN OCCASIONE DELLA COMMEMORAZIONE DEGLI OLTRE 1000 LAVORATORI CHE IL 15 NOVEMBRE 1925 FURONO MASSACRATI NEL CORSO DI UNA MANIFESTAZIONE IN DIFESA DEI LORO DIRITTI

LE FOTO: https://www.facebook.com/PartidoComunistadelEcuadorCC/photos/a.404963239654157.1073741887.153281354822348/404963719654109/?type=1&permPage=1


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http://www.comunistisinistrapopolare.com/2014/07/16/il-massacro-a-scapito-del-popolo-della-palestina-deve-finire-adesso-comunicato-congiunto-di-partiti-comunisti-e-operai/

Il massacro a scapito del popolo della Palestina deve finire adesso. Comunicato congiunto di partiti comunisti e operai.

16 luglio 2014

Noi, partiti comunisti e operai che firmiamo questo comunicato congiunto condanniamo l’aggressione barbara e criminale dello Stato di Israele contro il popolo della Palestina.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà con il popolo della Palestina e chiamiamo i lavoratori di tutto il mondo a mobilitarsi affinché si rafforzi l’ondata di condanna contro Israele e a manifestare concreta solidarietà con il popolo della Palestina.
Gli Stati Uniti hanno grandi responsabilità per questi sanguinosi sviluppi in quanto appoggiano in ogni modo Israele nella continua oppressione e massacro del popolo palestinese.
Anche l’UE ha responsabilità in quanto mantiene una posizione di “equidistanza” tra aggressore e vittima mentre sviluppa la cooperazione con Israele a livello militare, economico e politico.
I partiti comunisti e operai firmatari di questo comunicato esigono:
• La condanna del crimine contro il popolo palestinese
• La fine immediata dei continui bombardamenti aerei contro il popolo della Palestina e la rinuncia delle operazioni di terra.
• Il ritiro dell’esercito israeliano d’occupazione.
• La liberazione di tutti i prigionieri politici nelle carceri israeliane.
• La demolizione dell’inaccettabile muro di divisione e l’abolizione di tutte le forme di blocco contro i palestinesi a Gerusalemme, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
• La cessazione degli insediamenti e il ritiro di tutti i coloni che si sono insediati al di là dei confini del 1967.
• Il diritto al ritorno di tutti i rifugiati palestinesi alle loro case, in base alle relative decisioni dell’ONU.
• La cancellazione delle esercitazioni militari e di tutti gli accordi di cooperazione militare con Israele.
• Uno Stato palestinese nei confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

1. Partito Comunista d’Albania
2. PADS, Algeria
3. Partito Comunista d’Australia
4. Partito del Lavoro d’Austria
5. Tribuna Democratica Progressista, Bahrain
6. Partito Comunista del Bangladesh
7. Partito Operaio del Bangladesh
8. Partito Comunista Operaio di Bielorussia
9. Partito Comunista Brasiliano
10. Partito Comunista Britannico
11. Nuovo Partito Comunista di Gran Bretagna
12. Partito Comunista del Canada
13. Partito Comunista del Cile
14. Partito Socialista Operaio di Croazia
15. AKEL, Cipro
16. Partito Comunista in Danimarca
17. FARC-EP, PCCC
18. Partito Comunista di Finlandia
19. Polo della Rinascita Comunista in Francia
20. Partito Comunista Tedesco
21. Partito Comunista di Grecia
22. Partito Operaio d’Ungheria
23. Partito Comunista d’India (Marxista)
24. Partito Tudeh, Iran
25. Partito Comunista d’Irlanda
26. Partito Comunista, Italia
27. Partito Comunista Giordano
28. Partito Comunista del Lussemburgo
29. Partito Comunista del Messico
30. Nuovo Partito Comunista dei Paesi Bassi
31. Partito Comunista di Norvegia
32. Partito Comunista Palestinese
33. Partito del Popolo Palestinese
34. Partito Comunista Peruviano
35. Partito Comunista Filippino (PKP-1930)
36. Partito Comunista di Polonia
37. Partito Comunista Portoghese
38. Partito Comunista di Romania
39. Partito Comunista della Federazione Russa
40. Partito Comunista Operaio di Russia
41. Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia, Serbia
42. Partito Comunista di Slovacchia
43. Partito Comunista dei Popoli di Spagna
44. Partito dei Comunisti di Catalogna, Spagna
45. Partito Comunista Sudanese
46. Partito Comunista di Svezia
47. Partito Comunista, Svezia
48. Partito Comunista Siriano
49. Unione dei Comunisti d’Ucraina


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In English:

Announcement of the INITIATIVE against anticommunism, against the banning of Communist Parties and their symbols (3/14/14)

http://www.initiative-cwpe.org/en/news/Announcement-of-the-INITIATIVE-against-anticommunism-against-the-banning-of-Communist-Parties-and-their-symbols/

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www.resistenze.org - pensiero resistente - movimento comunista internazionale - 16-03-14 - n. 490

Dichiarazione dell'INIZIATIVA contro l'anticomunismo, la messa al bando dei partiti comunisti e dei loro simboli

Iniziativa dei Partiti comunisti e operai d'Europa | initiative-cwpe.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

14/03/2114

Le vicende e fatti storici devono essere valutati sulla base dell'esperienza storica, col criterio della lotta e degli interessi dei lavoratori.

Dagli anni Novanta assistiamo alla continua falsificazione della storia. La volgare e intellettuale ondata di anticomunismo che ossessiona l'Europa sta tentando di screditare il contributo storico del socialismo in Unione sovietica e negli altri paesi socialisti. Questa campagna è in incessante aumento, proporzionalmente al continuo peggioramento del tenore di vita della maggioranza della popolazione dei paesi dell'Unione europea.

La "INIZIATIVA dei Partiti comunisti e operai per lo studio, lo sviluppo delle questioni europee e il coordinamento delle loro attività" denuncia l'immoralità degli argomenti delle forze anticomuniste, che oggi hanno il potere e il controllo dei meccanismi di propaganda.

1. Le modifiche del codice penale approvate dai parlamenti di alcuni paesi ex socialisti dell'Ue sono una continuazione dell'offensiva ideologico-politica della classe dominante per imporre i propri interessi.

2. La modifica del codice penale si basa sulle prevalenti teorie del totalitarismo, tracciate durante il XX secolo negli Stati uniti come arma ideologica nella lotta contro l'Unione sovietica, contro il socialismo. Esse stabiliscono un parallelismo tra nazismo e comunismo. Quella del totalitarismo è divenuta l'ideologia ufficiale dell'Unione europea e dei governi di molti stati membri, come di quelli di altri stati capitalisti. Il fine della legislazione anticomunista è il rafforzamento della dittatura del capitale. I sostenitori del sistema sono consapevoli del fatto che la maggioranza dei lavoratori non ha un'opinione positiva sul sistema, e si concentrano quindi sull'indottrinamento, la manipolazione e l'intimidazione dei popoli. L'obiettivo è la criminalizzazione della lotta per il socialismo, la vera alternativa al capitalismo, in modo che le persone siano intimidite e rinuncino alla lotta per l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo.

3. L'intensificazione dell'offensiva anti-comunista nel suo complesso e in particolare nei paesi ex socialisti, con il divieto dei simboli comunisti, è cresciuta durante la crisi del capitalismo, peggiorando la situazione della classe operaia, disilludendo gli strati popolari e accentuando la paura e l'insicurezza per il futuro. Caratteristico è il caso dell'Ucraina, dove Stati uniti e Unione europea sostengono un governo a cui partecipano anche i partiti fascisti. Denunciamo l'anticomunismo e gli atti di vandalismo contro i monumenti di Lenin e gli altri monumenti antifascisti. Condanniamo i piani per vietare il Partito comunista e l'ideologia comunista in Ucraina.

La campagna anticomunista ha anche esempi concreti in altri paesi europei, dove è portata avanti con meccanismi giuridici incentratati sull'impedimento delle attività dei Partiti comunisti e operai, con una campagna ideologica volta a screditare la lotta per il socialismo, mostrando quindi la paura della classe dirigente circa la possibilità di una crescita dell'azione rivoluzionaria tra le masse lavoratrici.

L'offensiva anticomunista va anche di pari passo con l'aumento dell'aggressività imperialista e tenta di ostacolare la lotta dei comunisti contro la guerra e gli interventi imperialisti di Usa, Nato ed UE dalle dolorose conseguenze per i popoli.

4. Dentro tali sviluppi si segnalano la crescita delle forze del fascismo ed il rafforzamento delle tendenze filo-fasciste, il razzismo, la xenofobia e il militarismo. Il capitalismo è la matrice del fascismo, il suo strumento contro la lotta del movimento operaio e comunista.

5. La modifica del codice penale rappresenta un supporto legale per i processi e gli interventi politici che ostacolano la ricerca storica oggettiva, pregiudicando le sue conclusioni e utilizzandole per calunniare socialismo.

La "INIZIATIVA dei Partiti comunisti e operai per lo studio, lo sviluppo delle questioni europee e il coordinamento delle loro attività" invita i lavoratori ad una maggiore resistenza contro la persecuzione e la messa fuori legge dei partiti comunisti e operai e dei loro simboli, per abolire nella pratica ogni misura anticomunista. La lotta della classe operaia deve considerare quest'azione come una priorità, in quanto la campagna anticomunista cerca di impedire sempre più il raggiungimento dell'obiettivo finale di emancipazione di tutti gli sfruttati. Portiamo avanti la nostra lotta nonostante queste leggi anticomuniste. I loro argomenti sono deboli, si sgretolano e possiamo combatterli con decisione in una lotta comune insieme alle forze popolari.