Informazione

Segnaliamo il sito della Lega Antiimperialista del Belgio:
http://www.peaceandresistance.org

---

Mercredi 20 décembre, à 20 h :

Mercredi de la Paix
animé par Michel Collon

Berlin et la Yougoslavie
Révélations sur 20 années d’actions clandestines

Matthias Küntzel,
auteur de "L’Allemagne, l’Otan et le Kosovo"

Les services secrets allemands ont-ils déstabilisé la
Yougoslavie depuis vingt ans ? Ont-ils armé et excité
l’UCK au Kosovo ? La rivalité Berlin – Washington
fut-elle un des moteurs de la guerre ? Et pourquoi le
ministre vert Joshka Fischer réclame-t-il à présent que
l’armée allemande s’installe en Yougoslavie ?
Un débat riche en révélations et auquel un
représentant des Verts allemands a été invité.

La période des élections et du coup d'état vue sur place
par Michel
Collon :

Journal de Belgrade
Diario de Belgrado
Giornale di Belgrado

Dossier élections yougoslaves

Dossier élections yougoslaves en
anglais
Forum : "Les événements de Belgrade,
révolution populaire ou coup d'état CIA?"
Donnez votre point de vue

Polémique Noam Chomski/Jared Israel

Atrocités serbes: mythe ou réalité?
Donnez votre opinion


Réactions au dernier livre
de Michel Collon:
Monopoly :
L'Otan à la conquête du monde





En fermant une usine à Kosovska Mitrovica, l'Otan
prépare l'invasion par l'UCK de la seule partie du Kosovo
où vivent encore des Serbes, des Tziganes et autres
minorités nationales qui ont été "nettoyées" partout
ailleurs.
Elle prend à présent le prétexte de "l'environnement"
pollué par une usine serbe. Etonnant quand on sait que
l'Otan a bombardé impitoyablement des usines chimiques
et déversé des armes à l'uranium appauvri qui
provoqueront une hausse énorme de cancers et de
maladies génétiques dans les mois et années à venir
dans toute la Yougoslavie.

La cassette du débat entre Jamie Shea et Michel
Collon est disponible dès maintenant au secrétariat de
la LAI
On peut commander la cassette en versant 308 FB (frais
de port inclus) sur le n° de compte 001-3178376-53 de
FSTM, Rue de la Caserne 68, 1000 Bruxelles, avec la
mention "vidéo débat".
En France on peut commander la vidéo en versant 360 FB
(frais de port inclus) avec un virement postal (MP 16) sur

le n° de compte 000-1617383-05 de Médecine pour le
Tiers Monde, Rue de la Caserne 68, B-1000 Bruxelles,
Belgique, avec la mention " vidéo débat ".
Le matériel sera envoyé dès réception.

Sur le site belgium.indymedia.org:

Débat en RealAudio entre Jamie Shea et Michel Collon


Citations...

L'appel de Bruxelles : Kosovo - Contre
l'oubli


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guerre du
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'syndrome des
Balkans'
examiné
mardi par
l'OTAN

Et
maintenant, chers
électeurs,
on va vous
licencier!

Agression
contre la

Yougoslavie, acte II

Des
soldats
belges ont
tué
un Serbe
du
Kosovo et
gravement
blessé un
autre
en 'tirant
en
l'air'

Les chiens
du
Pentagone

Alerte
OTAN!
n°3

La Chine
appelle
à
l'harmonie au
Kosovo

Une
initiative
des

communistes
des
Balkans :
Des
centres
d’action
anti-Otan

La prise
des
mines de
Trepca:
plans et
propagande

---

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ROMA CESENA PADOVA TRIESTE


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ROMA 9 GENNAIO

INVITO

Martedì 9 GENNAIO

ore 11.30

SALA DELLA SACRESTIA
VICOLO VALDINA, 3/A - ROMA

PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO SCIENTIFICO


"ALCUNE TESI E FATTI SULL'URANIO, SUL SUO USO NEI BALCANI, SULLE
CONSEGUENZE NELLA SALUTE DEI MILITARI E DELLA POPOLAZIONE"


Partecipano: on. Paolo Cento (Verdi), on. Maura Cossutta (Comunisti
Italiani), sen. Giovanni Russo Spena (Rifondazione Comunista), sen. Tana
De Zulueta (Democratici di Sinistra).

Intervengono: Prof. Massimo Zucchetti (Ingegnere Nucleare Politecnico di
Torino), Dott. Carlo Pona (Fisico Enea-Casaccia), Prof. Mauro Cristaldi
(Naturalista Università La Sapienza), Dott. Alberto Di Fazio
(Astrofisico Osservatorio Astronomico di Roma), Prof. Alberto Tarozzi
(Sociologo-Università di Bologna-), COMPONENTI DEL COMITATO SCIENZIATE E
SCIENZIATI CONTRO LA GUERRA



*PER ACCEDERE ALLA SALA E' OBBLIGATORIA LA GIACCA

---

ROMA 13 GENNAIO


Uranio 238 - LA NATO ED IL GOVERNO SONO I RESPONSABILI


Appare ormai sempre più chiaro il livello di responsabilità dei
governi D'Alema e Amato oltre ai vertici delle Forze armate sulle
morti dei soldati italiani presenti nei Balcani. Continuando l'azione
iniziata in Italia nel Novembre 1999, la sezione Italiana del
Tribunale Clark ripropone l'incriminazione dei nostri governanti
responsabili di crimini di guerra contro cittadini stranieri e contro
i propri cittadini e soldati inviati all'estero, attraverso le
cosidette " missioni di pace ". Ricordando e ribadendo la
formulazione delle numerose accuse con cui il Tribunale Indipendente
Internazionale contro i crimini della NATO in Jugoslavia ha "
condannato " i responsabili dei governi occidentali e della NATO
nella seduta del 10 giugno 2000 svoltasi a New York, la Sezione
Italiana riprende la sua attivita' indicendo una ASSEMBLEA PUBBLICA
IL GIORNO 13 GENNAIO ALLE ORE 16.00 PRESSO LA SALA VALDESE DI VIA
PIETRO COSSA Sui seguenti temi - URANIO 238 : responsabilita' della
NATO e del governo italiano sulle popolazioni della Bosnia e della
Yugoslavia, responsabilita' e reticenze sui rischi per le truppe
italiane e sulle organizzazioni volontarie. Il colpevole silenzio
degli ambientalisti governativi. - L'uso dell' Uranio 238 nelle basi
militari italiane per esercitazioni. - La partecipazione del
contingente italiano nel Kosovo prorogata pochi giorni fa fino al 30
di giugno 2001. - La sudditanza e la sovranita' limitata dell'Italia
nei confronti della NATO.


A questa prima iniziativa seguiranno nelle prossime settimane nuove
riunioni per presentare all'opinione pubblica nuove documentazioni e
denuncie sulle responsabilita' della NATO e del governo D'Alema ,
affronteremo nuovamente le numerose violazioni della Costituzione
Italiana e delle leggi dello stato. La riorganizzazione in funzione
bellicista del SISTEMA MILITARE ITALIANO( Esercito europeo, esercito
professionale, truppe di intervento rapido, porti nucleari) La
disinformazione strategica


All' Assemblea del 13 gennaio 2001 alle ore 16.00 in via Pietro Cossa
( P.za Cavour) sono stati invitati : FALCO ACCAME , GIOVANNI
RUSSOSPENA, ALESSANDRO CURZI, FULVIO GRIMALDI PASQUALE VILARDO, CARLO
PONA Presiede : Stefano de Angelis


L'assemblea e' indetta da Sez. Italiana Tribunale Clark, Commiss.
Diritto e Giustizia di Rif. Com. Comitato Gettiamo le Basi di
Cagliari.


Per adesioni ed informazioni : tel.0338/7963539, fax 068174010, e-
mail : tribunaleclark@...


---

INIZIATIVE A CESENA

Il coordinamento Romagnolo contro la guerra e la NATO ha lanciato
nel territorio iniziative di lotta contro la NATO e tutte le forme
d'imperialismo.
In questa prima fase la lotta si articola in una serie di banchetti
da tenersi a Cesena e
Ravenna al fine di raccogliere firme per una petizione contro le
atomiche nella base NATO di Pisignano
(tra Cesena e Cervia) che possa sfociare in una manifestazione,
nonchè in alcune
iniziative d'informazione e dibattitto su bombe atomiche, uranio
impoverito in Irak e
Jugoslavia, Turchia, Colombia guerra, embarghi e comunque più in
generale sulla politica imperialistica
americana
La petizione trae spunto da un'interpellanza parlamentare
sull'eventuale presenza di
armi atomiche nella base NATO di Pisignano alla quale il
sottosegratario alla difesa ha risposto
semplicemente affermando che l'Italia fa parte della NATO e la NATO
ritiene ancora indispensabile
la presenza nel proprio arsenale di armi atomiche e quindi l'Italia
non può astenersi da
questa incombenza.
Ieri, 06 gennaio 2001 abbiamo tenuto il primo banchetto allestendo
anche diversi pannelli
d'informazione con fotografie e articoli sugli argomenti dell'intera
campagna nonchè un
grande striscione ( URANIO IMPOVERITO, N.A.T.O. PER MORIRE).
In un clima festivo dovuto alla giornata festiva per l'Epifania con
musica popolare e vino caldo,
il nostro banchetto "stonava" riportando la gente ad argomenti più
tristi, ma anche più
importanti. Il bilancio finale è comunque stato molto positivo ed in
circa 3 ore di banchetto
abbiamo raccolto circa 80 firme, distribuito alcune centinaia di
volantini (il cui testo riportò
qui di seguito), ma soprattutto riproposto un problema ormai
dimenticato alla popolazione
locale.
Pensiamo che la lotta contro l'imperialismo passi soprattutto dalle
iniziative sul territorio
da moltiplicare in tutto il paese e dai piccoli successi ripartire
per obbiettivi più grandi.

RICCARO
PELLEROSSA - Cesena


TESTO VOLANTINO

FIRMATE !

contro le atomiche nato a Pisignano

Mai come in questi anni di governi di centro-sinistra si è attuata,
in Italia, una politica di riarmo e di asservimento dei territori
alle attività della nato mettendo a repentaglio la salute e la
sicurezza delle popolazioni.

Così, mentre cominciano a morire di leucemia i primi soldati italiani
"volontari" spediti nei Balcani, come cavie da laboratorio, a
contaminarsi di uranio impoverito della NATO; mentre si tace su
quello scaricato nell'Adriatico, apprendiamo dell'avvenuta
dislocazione di bombe atomiche per aereo presso la base aerea di
Pisignano (fra Cesena e Cervia), con il placet di amministrazioni ed
enti locali che tacciono, acconsentono e fingono di non sapere………..

Altra grave novità, con gravi ripercussioni per l'impatto ambientale,
sarà il dispiegamento di una nuova squadriglia di caccia-bombardieri
"F-16" (e poi non ci sono i soldi per asili, sanità…..) in grado di
trasportare bombe nucleari: un'ora di volo degli "F-16" inquina come
10/15 mila auto e causano un forte inquinamento acustico.

La NATO e le sue basi sono il braccio armato della globalizzazione
(10.000 civili uccisi dai bombardamenti in Jugoslavia, di cui 2.500
bambini, 50/60 mila morti stimati per i prossimi anni per
contaminazione), sono una costante minaccia per le popolazioni in
Italia, e solo l'ambizione criminale di D'alema , Veltroni e alleati,
può definirli strumenti di pace….

Ai signori della morte, cultori del profitto che divora esseri umani
e natura, contrapponiamo una radicale lotta per la vita costruendo
una tenace opposizione nel territorio.

A questo scopo invitiamo a firmare la petizione per la chiusura della
base di Pisignano, l'allontanamento e la distruzione delle atomiche,
ed a partecipare agli appuntamenti di carattere informativo che il
coordinamento promotore organizzerà nel prossimo futuro.


Coordinamento Romagnolo contro la guerra e la NATO

La petizione è scaricabile nello spazio del
Coordinamento romagnolo contro la guerra e la NATO

http://www.ecn.org/estroja/

-

Mercoledì 10/01/01 ore 21 presso SpazioLiberoAutogestito PELLEROSSA,
presentazione del libro "Il metallo del disonore: l'uranio
impoverito" come il Pentagono e la NATO praticano il genocidio.
Edizioni CHE FARE

---

PADOVA 11 GENNAIO


CONTRO GLI EMBARGHI, CONTRO GLI ARMAMENTI,

CONTRO L'URANIO 238 " IMPOVERITO ",

DA POPOLO A POPOLO, SOCCORSO POPOLARE !


PADOVA, giovedì 11 gennaio 2001, ore 20,45
Sala Polivalente Diego Valeri , via Valeri




FULVIO GRIMALDI
un giornalista di ritorno dalla Palestina presenta il suo video

" POPOLI DI TROPPO - EMBARGO! "


intervengono: Amalia Trolio per l'A.N.Ge.So.L.

Dott.ssa Karima Salama e Ali Sahman, della Comunità Palestinese di
Padova

Medicina per la Pace.



CONTRO I POPOLI CHE NON SI ARRENDONO AL POTERE IMPERIALE
VENGONO SCATENATE GUERRE " UMANITARIE " ED EMBARGHI " UMANITARI "



PER CONOSCERE, DISCUTERE ED ORGANIZZARE CONTRAPPOSIZIONE, VI
INVITIAMO ALLA PARTECIPAZIONE

DEL DIBATTITO PUBBLICO


SOCCORSO POPOLARE di Padova
Circolo " FURIO DA RE " del P. della Rifondazione Comunista

A.N.Ge.So.L. - Associazione Nazionale dei Genitori dei Soldati in
servizio di Leva

Medicina per la Pace IPPNW Sezione di Padova

---

TRIESTE 13 GENNAIO

Imperialismo e popoli di troppo

Neocolonizzazione:
la nuova trasformazione del Medio Oriente
secondo le esigenze dell'Impero

Un filo continuo lega la storia recente dei territori che si estendono
dall'Adriatico alle montagne afghane: dall'Iraq quotidianamente
bombardato, da più di un decennio smembrato e con la popolazione
decimata da un embargo totale genocida, al Kurdistan stato virtuale con
il suo popolo disperso e senza patria, alla Turchia dove all'intero
popolo kurdo è negata l'esistenza e allo stesso popolo turco negata la
pratica politica, alla Palestina e al suo popolo altrettanto disperso e
negato, alla Jugoslavia cancellata dalla carta geografica dell'Europa.
Un'area strategica di valore mondiale per le sue risorse idriche ed
energetiche, per il suo ruolo geografico di porta d'Oriente e di
transito delle rotte di petrolio e droga, un filone d'oro per il cui
controllo l'Occidente ha pianificato e sviluppato un'aggressione ad
intensità variabile, dalla disinformazione strategica alla
criminalizzazione di interi popoli, dall'occupazione militare a quella
economica-culturale, dalle bombe all'uranio allo sterminio chimico o per
fame.
Strumenti dell'aggressione, volta per volta diretta o strisciante, i
militari Nato o gli economisti del F.M.I, le agenzie di informazione e i
media o le Ong delle "missioni umanitarie"; nel Mediterraneo, gli
accordi economico-militari tra Turchia e Israele, poste a guardia dei
Paesi arabi non allineati come Siria e Giordania, e di un territorio che
si estende dai Balcani al Sinai e al Caucaso; a controllo
dell'Afghanistan trasformato in narcostato sono stati posti i talebani.
Per la Jugoslavia e per il Kosovo, ultima stazione del corridoio 8 verso
l'Occidente, è stata inventata l'"ingerenza umanitaria"; per la Turchia
il "terrorismo" di Öcalan e del PKK e la "sovversione" della sinistra
turca; per la Palestina il diritto sionista del suolo, secondo una
strategia degna della soluzione finale nazista.

VENERDI 12 GENNAIO 2001 - ore 17.00
Nella sala della Federazione del PRC di Trieste
VIA TARABOCHIA 3, TRIESTE

INCONTRO E PUBBLICO DIBATTITO CON:

FULVIO GRIMALDI: IRAQ E PALESTINA
GIORGIO STERN: ISRAELE E PALESTINA
HAISSAN: LIBANO
COMUNITA' KURDA DI TRIESTE: TURCHIA E KURDISTAN
GRUPPO ZASTAVA TRIESTE: JUGOSLAVIA

proiezione video POPOLI DI TROPPO di Fulvio Grimaldi

Organizza: Gruppo ZASTAVA! Trieste - e-mail: zastavatrieste@...

S.i.P. via Tarabochia, 3 - TS

---

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------- Forwarded message follows -------
From: "francesco iannuzzelli"
Organization: peacelink
Date sent: Mon, 8 Jan 2001 18:18:37 +0100
Subject: PeaceLink sull'uranio impoverito


Da anni PeaceLink denuncia l'uso di uranio impoverito e le sue
conseguenze sulla popolazione e sull'ambiente.
Solo recentemente, dopo la morte di alcuni soldati coinvolti nelle
operazioni militari nei Balcani, i media e le istituzioni hanno
cominciato a interessarsi al problema.

Per fornire informazioni dettagliate e approfondite sull'uranio
impoverito, abbiamo attivato una sezione del sito all'indirizzo

http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238

In essa potete trovare vari documenti e iniziative

--- Mappa dettagliata dei bombardamenti ---
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/mappe

Piantina aggiornata con le locazioni dei bombardamenti della Nato
del 1999, molto piu' chiara e dettagliata di quella fornita dalla Nato
stessa e dal Ministero dell'Ambiente

--- Ripartizione dei contingenti della Kfor ---
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/mappe/ripartiz.shtml

In base alle mappe abbiamo calcolato quanti siti (e quanti proiettili)
sono dislocati nelle varie zone di competenza dei diversi
contingenti della Kfor. Salta subito all'occhio la percentuale
sproporzionata del contingente italiano (che si ritrova il 56,47% di
tutti i proiettili all'uranio impoverito dichiarati dalla Nato) e la scelta
oculata degli USA di prendersi la zona meno contaminata.

--- Documento di Scienziate e Scienziati contro la guerra ---
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/documenti

"Alcune tesi e fatti sull'uranio impoverito (DU), sul suo uso nei
Balcani, sulle conseguenze sulla salute di militari e popolazione."
E' un documento fondamentale per comprendere le ragioni
scientifiche della pericolosita' dell'uranio impoverito

--- Petizione telematica per la messa al bando del DU ---
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/chefare/al_bando.shtml

Una petizione alla quale tutti possono aderire direttamente online
per testimoniare la propria protesta contro l'uso dell'uranio
impoverito, chiederne l'abolizione e il risarcimento delle persone
colpite

--- Lettera di PeaceLink al governo italiano ---
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/chefare/lettera.shtml

Proprio in questi giorni il Consiglio della Nato si riunisce per
affrontare il tema dell'uranio impoverito; e' importante inviare questa
lettera alle istituzioni politiche per chiedere il rispetto della
Convenzione di Ginevra e la conseguente messa al bando delle
armi con uranio impoverito

--- SOS soldati ---
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/sos_soldati

I soldati e i loro familiari sono lasciati nella piu' totale
disinformazione da parte delle autorita' militari; con questo servizio
intendiamo rimediare alle carenze dell'apparato militare e favorire lo
scambio di informazioni tra le persone colpite in modo da aiutare
tutti, militari, volontari e civili colpiti dall'uranio impoverito.

------

francesco iannuzzelli
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
----------------------------------


------- End of forwarded message -------

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Piotr Bein: PsyOp and Depleted Uranium

http://news.suc.org/bydate/2001/Jan_03/8.html

Piotr Bein,
piotr.bein@...,
Vancouver, Canada
January 2, 2001

New cases of victims of depleted uranium (DU) weapons
come to light from countries that sent soldiers for NATO
peacekeeping in Bosnia and Kosovo. Yet, NATO continues
to deny any danger to either soldiers or civilians in areas
where DU was used. Continued denial and distortions of
truth, particularly from Pentagon and the British Ministry of
Defence, raise suspicions of a systematic cover-up. As in
the demonization of Serbs over the past decade, special
services of NATO working in collusion with mainstream
media exert an effective control of public opinion.

Military information about DU has the characteristics of
information warfare. Information to the public about DU
weapon use and effects on life in the Balkans are one of the
subjects of information operations in NATO campaign in the
region. NATO used propaganda [1] to:

- demonize the Serbs in order to justify intervention in former
Yugoslavia;
- exaggerate Serb atrocities before the International Criminal
Tribunal for Former Yugoslavia;
- cover-up own military blunders in Yugoslavia; and
- induce overthrow of "unfriendly" government in Yugoslavia
and press for economic "reforms".

Information Operations

Information warfare is one of four instruments of power -
diplomatic, informational, military, and economic - that
nations wield to influence events and actions during peace
and conflict. Behavioural science and the use of mass
media and high technology are contemporary devices now
used in war. The military employs them through Information
Operations, as laid out, for example, in the US Field Manual
100-6. [2]

Information warfare and operations of US Department of
Defense (DoD) targets foreign nations and groups,
including foreign governments. DoD actions, "convey
and/or deny selected information and indicators to foreign
audiences to influence their emotions, motives, and
objective reasoning; and to intelligence systems and leaders

at all levels." [3]

DoD management of the foreign perceptions, "combines
truth projection, operation security, cover and
deception, and psychological operations."

In NATO, Psychological Operations (PsyOp) mean,
"planned psychological activities in peace and war directed
to enemy, friendly and neutral audiences in order to
influence attitudes and behavior affecting the achievement of

political and military objectives."

A companion of PsyOp is Public Affairs (PA), which
"provides objective reporting without intent to propagandize"
and disseminates information internationally. [4] Information
warfare uses propaganda - white (telling the truth), gray
(ambiguous) or black (lying) - often through Public Relations
(PR). In Selling a conflict - the ultimate PR challenge NATO
spokesman during Kosovo conflict Jamie Shea told a
Switzerland forum that "he won the war" by carrying out
daily briefings in a PR style. By doing so, Shea and his
employers lost all credibility, [5] but it was not the first use
of PR at a high level in the Balkan conflict.

American PR firm Rudder Finn arranged a protest of the
Jewry against alleged "Serb" death camps in Bosnia. Once
the Jewry protested, the rest of the world believed the
atrocity was authentic. [6] The PR stunt was highly
successful, regardless of whether the originators were the
warring factions of former Yugoslavia unfriendly to Serbia,
NATO, some other group or a combination. The most
convincing proof that Serb "death" camps were a hoax is in
a video [7] filmed in one of the camps by a crew from Radio
and Television of Serbia next to reporters of the ITN press
giant. ITN publicized around the world images of the camp
presented like a WW2 Nazi concentration camp.

The journalist profession in the West compromised the
ethical code for NATO campaigns, failed to verify information
and seldom reported the other side of each story.12 It
means a deep control of the media by military-government
Information Operations. Pop-culture is also exploited.
American movies contain subtle messages that influence
our perceptions. One famous author of historical fiction
compared atrociuos barbarians from Roman times to
contemporary Serbs.

The Supreme US Commander General Dwight Eisenhower
was responsible for drafting a plan for integrating most every
aspect of civic life with the military. His last presidential
speech in 1946 warned against growth of the
military-industrial complex. Today, half of American federal
taxes during peacetime go into military spending, including
information operations. The military-government-industry
complex battles for our minds, using mass media as the
vehicle for delivery of doctored information.

How it Works

Information operations prepared the world for NATO
engagements in Iraq and the Balkans by demonizing the
leaders and their people. These campaigns subordinated
mass media through Public Affairs of Psychological
Operations, which,

"are based on projection of truths and credible message
[that serve to discredit] adversary propaganda
or misinformation against the operations of US/coalition
forces [which] is critical to maintaining favorable
public opinion." [2]

To understand how PsyOp work in conjuction with other
special services and mass media, it is instructive to
consider the case of Racak "massacre" of January 15th,
1999. US ambassador William Walker and Kosovo
Liberation Army (KLA) staged the event. Walker was the
head of Kosovo Verification Mission of the Organization for
Security and Cooperation in Europe (OSCE) who
supposedly monitored compliance of both sides to
ceasefire. While the Yugoslav forces complied, KLA
operated unchecked.

In June 2000, Dr. Helena Ranta, the head of the Finnish
forensic team investigating Racak incident for NATO, told
me that the bodies had no signs of execution, were brought
from other locations and that NATO made her final report
secret. Had it proved Serb crime, the report would receive
prompt publicity. Instead, it was made secret to hide lack of
proofs, just like the "evidence" brought before the NATO
"court" in Hague by "witnesses" of a "massacre" of
thousands of Bosnian Moslems in Srebrenica.

KLA leader Hashim Thaci admitted in a March 24th, 2000,
BBC interview that a KLA unit operated at Racak and many
soldiers lost their life in battles with Yugoslav forces. KLA
intentionally killed 4 Serb policemen in order to enliven the
conflict and covertly killed Albanian peasants to win
sympathy for the separatist cause from the West.
Madeleine Albright admitted in the same BBC programme
that Racak incident needed preparation and was vivified in
order to keep pressure on European allies to intervene
militarily.

The Racak case indicates the following information warfare
elements:

- Mission: exert pressure on European allies to intervene
militarily against "Milosevic".
- Target audience: foreign governments and public opinion.
- Psychological objectives: i) cohesion of European allies, ii)
reinforce atrocious stereotype of Serbs.
- Timing: before Ramboulliet "negotiations".
- Theme: another "Serb" atrocity in Kosovo.
- Partners: US department of state, KLA, OSCE.
- Development: covert action, mass media.
- Filtering: select "friendly" media, ban Serb media from the
site of the "massacre".
- Blunders: i) mistakes in staging an execution; ii)
admissions by Albright and Thaci to BBC; iii) secret final
report.
- Damage control: deny the final scientific report by making
it secret.

The media supported NATO's Racak propaganda against
facts, logic and ethics. On the 1st anniversary of the Racak
"massacre" BBC News began a story with an usual
statement that Serb forces are guilty of the atrocity. The
truth was hidden at the end: Dr. Ranta's team was very
close to determining what happened. A reader must have
wondered at this point, given the beginning of the story.
Most people read only headlines and bylines. Between lie
and truth, BBC placed Thaci's opinion that Racak was a
turning point that misled the West's military intervention.
The story is typical for thousands of others dispatches on
the Balkan conflict in Western media since early 1990s.

The story contained no voice from Yugoslav and
Byelorussian investigators, who examined evidence at
Racak before the Finns. After experiencing a few messages
of this type, the reader or TV viewer begins to perceive them
as obviously biased against the Serbs. Reflecting on
September 2000 "democratic" elections in Yugoslavia,
University of Berkeley professor emeritus in history
Raymond Kent wrote, "the Serbs are suddenly transformed
from a nation of neo-Nazi 'subhumans' into a 'brave and
valiant people,' a decade of carefully nurtured Serbophobia
lurks in the background. A host of people in government,
politics, intellectual journals, scribal and audio-visual media
have gained in careers and prominence through hate-
mongering against the Serbs. This will not be given up
easily." [8] Kent alluded to the infiltration of media by the
power complex, "As an outgrowth of deceit and
disinformation needed to justify military interventions abroad,
an unusually intimate relationship of the major scribal and
audio visual media and the administration has emerged in
the shaping of foreign policy. While a 'patriotic mutuality' of
government and media was commonplace in major wars, it
never loomed as large in peacetime as in the last decade
while focusing on the Balkans and the Yugoslav tragedy."

Dutch paper Trouw reported that PsyOp officers worked at
two leading US news channels during the Kosovo war. A
liberal US commentator Alexander Cockburn remarked, "In
the Kosovo conflict [...] CNN's screen was filled with an
unending procession of bellicose advocates of bombing,
many of them retired US generals." However, the few interns
seen at CNN and NPR don't explain the systematic,
decade-long bias across the mass media in NATO
countries. The infiltration must be subtler. In fact, the story
in Trouw may have been a PsyOp trick designed to divert
public attention from permanent ties of the media with the
power complex.

PA involves press releases, media briefings and statements
by the military. In 1998 Dynamic Response exercises of
NATO peacekeeping SFOR, several military agencies and
commanders were involved in preparation and delivery of a
message, which "must be clearly communicated and
correctly interpreted by potential adversaries." After-action
reviews showed that former warring faction "leaders in
attendance and those watching the event through the media
received the intended message loud and clear." [9]

Integrated efforts of several types of special services, for
example, at the Racak "massacre" or at the October 2000
election coup in Belgrade, are possible with structures like
US Special Operations. It is a joint command that can
assemble teams of experts in different fields from the
different services as the mission requires. The commanders
decide who are the right people for a mission and what
units, including "friendly" terrorist organizations, British
Special Air Services or US Delta Commandos, should be
used in addition to PA and PsyOp. Attacks on anti-DU
activist, Dr. Doug Rokke, former Pentagon expert on DU,
may be steered by Special Operations in a broader
campaign of "fighting" the
truth about DU

Countering PsyOp on DU

Six months before Desert Storm, a report from Science
Applications International Corporation wrote about DU
weapons, "Short-term effects of high doses can result in
death, while long-term effects of low doses have been
implicated in cancer." US General Accounting Office report
GAO/NSIAD-93-90 of 1993 stated, "Inhaled insoluble [DU]
oxides stay in the lungs longer and pose a potential cancer
risk due to radiation. Ingested DU dust can also pose both a
radioactive and toxicity risk." A 1995 report of the US Army
Environmental Policy Institute warned, "If DU enters the
body, it has the potential to generate significant medical
consequences."

If DU was benign, why did not Pentagon disclose locations
of DU use in the Balkans? Public verification could end the
suspicions, and allow NATO to retain an effective
armour-piercer. Information Operations (with help from
Special Operations) chose a different approach for obvious
reasons. The Balkan DU case has the following information
warfare features.

- Mission: i) maintain tactical advantage over enemy's
armour; ii) suppress government-industry-military liability,
including storage of DU waste and past uses of DU
weapons in the Gulf, Bosnia and on testing ranges; iii)
maintain a
terrorist weapon against enemies.
- Target audience: domestic and foreign public opinion.
- Psychological objectives: alienate, dilute and delay global
public opposition to DU.
- Timing: i) until US and international laws ban the military
use of DU; or, ii) until a world tribunal sentences persons
responsible, whichever comes first.
- Theme: "As harmless as a handful of dirt from your
backyard." - Pentagon; "Radiaiton level no higher than a
household
smoke alarm." - British MoD.
- Partners: US and British departments of defense, DU
industry.
- Development: i) communication through spokesmen,
"scientific" reports and mass media; ii) intimidation of key
anti-DU
activists with "special" methods.
- Filtering: emphasize "friendly" reports, suppress
independent research results.
- Blunders: i) contradictory own reports; ii) delays in
divulging location of DU use over Yugoslavia; and, iii) failure
to warn
and protect NATO and UN forces, foreign workers and local
civilians.
- Damage control: i) suppress scientific evidence; ii) deceive
by emphasis on toxic effects if DU was ingested, but
harmless radioactivity of DU in solid form; iii) change
emphasis to possible other causes of Gulf and Balkan
syndromes.

How effective is the propaganda? A director of a respectable
US institute wrote me recently that DU risk is not high
because DU, a heavy metal, cannot disperse far. In fact,
upon oxidation of a DU bullet after impact, or through
corrosion of unexploded DU shell or shrapnel, the heavy
metal turns into microscopic particles that disperse easily
with any movement of air or water. One needs only one
particle to get sick.

The primary goal of anti-DU campaigns during US, British
and NATO military operations should be to warn local
population that might be affected. Long before international
and Yugoslav NGOs managed to prepare an anti-DU
warning brochure in Serbian language, Robert Fisk, Scott
Peterson and others have already described how Kosovo
children played with the DU shells while DU targets were
salvaged. To my knowledge, no organization prepared any
material in Albanian.

Present US and NATO means more "humanitarian
interventions" wherever and whenever globalisation interests
call for use of force to subdue states and destabilize
regions. Prohibited weapons such as DU are
indiscriminately used against civilians by NATO. Western
NGOs and concerned citizens should stand-by with money
and organizational resources necessary to issue and
disseminate DU brochures and posters, ads for local
newspapers, radio and TV and other "products" (to use
PsyOp jargon) to any region of the world in any language on
a short notice.

Long-term, nuclear misinformation de-bunking campaigns
raise public awareness with socially just meaning of "truth
projection", "objective reporting," "national," and "strategic"
objectives.

Conclusion

Public information about the effects of DU weapons used in
the Balkans fall within information warfare of NATO
campaign in the region. Information operations target foreign
and domestic groups, including foreign governments and
intelligence, in an attempt to influence their perceptions and
actions towards support of own national and strategic goals.
Distortions and half-truths about the post-combat hazards of
DU weapons flow from the objectives of "military advantage"
over enemy's armour and military installations, which stem
from objectives of "national" and "strategic" interests
disguised under "globalization" rhetoric of "human rights"
and "freeing the economies".

DU ammunition did not secure any military advantage in the
Kosovo crisis, but DU contaminated the environment. The
necessity to use slow-moving and low-altitude A-10 and
Apache against Serb tanks and mobile missile launches
spelled disaster to US equipment. Thousands of DU rounds
went into mock-ups of Serb armour and butchered refugees
when "Serb" armour was suspected in convoys. Yugoslav
army left the battlefields practically intact. Unexploded DU
shells, shrapnel and invisible DU dust greeted hundreds of
thousands of returning refugees, KLA and illegal newcomers
from Albania, as well as tens of thousands of NATO and UN
peacekeepers, humanitarian workers and Western
"re-builders" of former Yugoslavia. Only the Western groups
were informed about potential risk, albeit with delay.

The efects of DU on Balkan battlefields are similar to the
Gulf War syndrome from the 1991 war in Iraq, where DU
was used on a massive scale for the first time. Evidence is
also mounting about the risk of DU poisoning of aircraft
mechanics who never went to the Persian Gulf or the
Balkans, but became contaminated and sick from DU
counterweights they handled.

Potential for multi-billion dollar litigation by veterans and by
civilian authorities in the Persian Gulf hamper publication of
the truth. Cleanups of DU contamination on battlefields,
shooting ranges and at DU storage sites throughout the
world would also be extremely costly. It is in self-interests of
the military, the government and the defence industry to
continue attempts at "changing emphasis", deception,
half-truths, and straight lying about DU.

US and NATO strategy proves counterproductive. Moral
credit of the United States was tarnished in Western
Europe. The same regards majority of former Soviet block
people who invested great hopes in a better world
spearheaded by the US and NATO. USA is harming its own
national long-term interests and is letting down millions of
needy people in the process. Opposition to joining NATO
and European Union rose dramatically in Slav countries after
NATO attacked Yugoslavia. In Poland it is expressed by
about 60 to 70% of the population.

The US and NATO would not give up DU "military
advantage" voluntarily, though an alternative exists in
expensive tungsten. The military does not calculate full
social costs and has no incentive to switch to a more
benign material. Cheap DU was incorporated into the
sandwich armour of the newest American tank to make it
"harder". The problem concerns both DU ammunition and
DU used in flying bombs and aircraft, including civilian
applications.

Public must take a vigorous stand to protect present and
future generations of all life endangered by DU. Propaganda
is a weak point of the military-government-industry complex
who lost credibility through repeated blunders and lies.
However, the public does not question mainstream media
messages and does not have capacity to seek, analyse and
understand information about DU. Alternative information is
generally rejected. Government-military-industry information
warriors exploit this in their operations. Bonaparte's
assertion that "the sword is always beaten by the mind" is
challenging if one considers how the mind can be influenced
by black and grey propaganda. The public's self-preservation
instinct that came to fruition during successful protests
against nuclear mania gives hope for countering DU
propaganda.

Domination of biased messages undermines freedom of
opinion and the right to know the truth. The public is
manipulated with fabricated truth. Demonizing a nation to
justify aggression and covering up information regarding
crimes against humanity are crimes themselves. There are
indications of distorting recent medical reports from NATO
member countries about the cause of illness in soldiers from
Balkan campaigns. This effort will likely be growing, as
medical DU experts expect the incidence of the Balkan
syndrome to rise sharply in the next few months.

The degree of protection received by unconventional
information on DU will be a major working test of freedom
and democracy. Continuing exposure of truth to the public
should hopefully begin a desirable change, both in public
perceptions and in the participatory processes.

Sources Cited

1 http://www.most.org.pl/zb/internet/nato/index.html
2 Headquarters, Department of the Army, Field Manual
100-6: Information Operations, USGPO, Washington DC, 27
August 1996
3 Joint Chiefs of Staff, Department of Defense, JCS
Publication 1, Glossary Department of Defense Military and
Associated Terms, 1987,
http://www.pipeline.com/~psywarrior/glossary.html
4 Office of the Chairman of the Joint Chiefs of Staff, Joint
Publication 3-53, Joint Doctrine for Psychological
Operations, USGPO, Washington DC, 10 July 1996
5 Neue Zurcher Zeitung, March 30, 2000
6 Jacques Merlino, It Is Not Good To Tell The Truth About
Yugoslavia, A. Michel, Paris, 1993
7 Judgement can be ordered through http://www.tenc.net
8 R. K. Kent, Nationalisms and the absolute corruptibility of
imagined absolute power, October 7, 2000
9 Arthur N. Tulak, Information Operations in Support of
Demonstrations and Shows of Force,
http://www.abolishnato.com/abolishnato/natobriefs/intim.nonsence.htm

10
http://www.vorstadtzentrum.net/cgi-bin/joesb/news/viewnews.cgi?category=all&id=969989108

11 George Coryell, General spreads his wings, says farewell
to arms, The Tampa Tribune, October 27, 2000,
http://tampatrib.com/FloridaMetro/MGAXZCLATEC.html
12 Philip Hammond and Edward S. Herman (editors),
Degraded Capability: The Media and the Kosovo Crisis,
Pluto Press, London, 2000


---

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L'UOMO DELL'ANNO (CILIEGINA PER SAN SILVESTRO)

Lo dice anche l'oroscopo!
L'imbattibile Kostunica ormai è diventato più famoso di Gesù Cristo
(come nella omonima battuta di John Lennon), tanto che anche mensili
patinati quali Astra lo considerano meritevole di interesse, leggete
a proposito cosa predicono le stelle al Nostro per il nuovo anno:
Vojislav Kostunica (Ariete Asc. Leone) potrà dire grazie al buon
Giove che, transitando in sestile alla stretta congiunzione Sole-Luna
nella cosmopolita nona Casa e in congiunzione a Urano in undicesima
(amicizie e alleanze), promette appoggi internazionali vantaggiosi
(anche se qualcuno di questi non sarà duraturo, come segnala il
transito di opposizione di Marte a Saturno).
Hai capito?!?! non ci resta che sperare in Saturno...
E con questa ennesima boiata vi saluto e vi auguro uno strepitoso
2001.

(Serena)


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Cari amici,
Aqui la versione italiana di un recente articolo.
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-- Michel Collon

Don't hate the media, be the media.

Ed ora, cari elettori, vi licenzieremo

Inchiesta sulle elezioni in Serbia

Come spiegare la sconfitta di Milosevic? Il nuovo primo ministro Djindjic chiuderà molte fabbriche? E Bush cambierà la politica USA? Abbiamo controllato la temperatura a Belgrado e Washington?
MICHEL COLLON
Ex-opposizione DOS: 64%. SPS di Milosevic: 13%. E 13% per due partiti anti-NATO di destra. Washington, il FMI e la NATO hanno nuovamente brindato alla vittoria. Spiegazioni sul posto?
Per Andrej, le elezioni sono state falsate, da settembre, a causa delle nuove minacce di nuovi bombardamenti o di una invasione del Montenegro da parte della NATO. E a causa dei cento milioni di dollari degli Stati Uniti per finanziare una campagna di propaganda molto efficace per criminalizzare Milosevic agli occhi dei Serbi. Inoltre, i principali media sono stati strettamente controllati.
Gordana afferma: ?le persone sapevano che il SPS era più ?sociale? che il DOS, ma anche che l?Ovest avrebbe continuato a tener loro l?acqua alla gola fin tanto che Milosevic sarebbe rimasto al potere. Quattro guerre, l?isolamento, la demonizzazione, l?embargo: la politica serba non è fatta né per strada, né in parlamento, ma all?estero.? ?Tuttavia, aggiunge Tanja, il SPS limita i danni viste le circostanze e due scissioni che l?hanno indebolito.?.
Bata oppositore della NATO, si rassegna: ?La Serbia fa parte dell?Europa e deve riconoscere il modo di vita della maggioranza.? Secondo Natasa, favorevole al DOS, ?la cattiva situazione economica spiega perché la maggioranza dei suoi sostenitori hanno voltato le spalle a Milosevic. Le persone hanno visto troppa corruzione e i ?nuovi ricchi? dirigere il paese. Sono stati disgustati.? Che Milosevic non abbia espresso nessuna autocritica sulla rapida fortuna del proprio figlio o di altri dignitari, non ha aumentato la sua credibilità.
Domani, barba e capelli gratis?
Ma la cosa più importante è che si crede sempre alle promesse annuncianti grandi investimenti e aiuti dall?Ovest. Come nell?Europa dell?Est nel 1990, la quale, tra l?altro, aspetta ancora questi aiuti?
Anche in Yugoslavia il risveglio sarà doloroso. Gli ?aiuti? previsti dal Patto di stabilità tedesco per i Balcani sono in realtà dei? prestiti rimborsabili. Che permetteranno soprattutto alle multinazionali di intascare i benefici della ricostruzione e di arraffare a poco prezzo le fette migliori dell?economia.
Il programma dell?ex-opposizione prevedeva una ?terapia d?urto?: fin dai primi giorni, privatizzazioni di massa ed aumento dei prezzi. Ad esempio, il 90% degli operai della fabbrica d?automobili Zastava saranno sicuramente ?ringraziati?, per la più grande gioia del compratore Peugeot. Quanto all?attuale carenza di elettricità, il loro scopo sarà quello di mandare nel panico la popolazione prima di imporre una politica di privatizzazione e di enormi aumenti.
Ma, attualmente, il futuro primo ministro Djindjic annuncia la privatizzazione potrebbe durare due anni. Lui sa che incontra l?opposizione della maggioranza della popolazione. E alcune manifestazioni hanno già avuto luogo contro i tagli di elettricità.
In breve, l?affare è solo agli inizi. Tutti sanno che la coalizione al potere collasserà e che Djindjic si sforzerà di ridurre il suo ?alleato? Kostunica a un ?presidente-fantasma?, se non a un Gorbatchev riposto nell?armadio.
Dato che l?UCK separatista continuerà le sue provocazioni in Kosovo e in Serbia ?quando Kostunica è anche stato scelto da degli elettori che rimproveravano a Milosevic di aver ceduto di fronte alla NATO- Kostunica avrà un problema nei confronti della sua immagine.
Bush cambiato?
Il popolo serbo ha talmente detestato il suo boia Madeleine Albright (ministro USA degli esteri) che alcuni credono, o vogliono credere, che con Bush, gli Stati Uniti saranno meno aggressivi. D?altronde, ha promesso di ritirare le sue truppe dai Balcani.
La politica USA cambierà? No. 1. Bush e Gore erano due candidati ?gemelli? delle multinazionali. 2. I repubblicani hanno sempre avuto un?etichetta più ?isolazionista?, questo non ha però impedito a Nixon di aggredire il Vietnam, a Reagan Granada e Panama, a Bush padre l?Irak. 3. Ridurre il numero dei soldati USA e far pagare agli europei gli permetteranno di attaccare altri paesi, ma mai lascerà l?enorme base Camp Bondsteel costruita in Kosovo. E? strategica.

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(Emperor's new clothes) Elections in Serbia: Orwel 2000
By Aleksandar Djaja The parliamentary elections in Serbia gave forth the
convincing victory of DOS, which won 176 out of 250 seats in the
National Assembly of the Republic of Serbia. However, after 'coming to
the streets', one realizes that the DOS victory is, actually, far from
convincing - only 58% of the voters cast their votes, which means that
DOS will be ruling Serbia after winning the mere 1/3 of the total number
of eligible votes. As for the voting process itself, it should be said
that none of the political parties, nor any of the many foreign
observers, had any serious objections, and one might draw an off-hand
conclusion, that the elections were both regular and peaceful. The truth
is quite different, though. The events in the past three months, and
during the "election silence" in particular, were anything but regular!
Namely, never in the past ten-odd years since the renewal of the
parliamentary life in Serbia, the media have played such a perfidious
and shameful role, favoring one side (this time, the DOS), and
satanizing their political opponents. Never during the past ten years'
(and, possibly, during even a much longer) period, has appeared in this
region a political organization, based on the abuse of minors for
political purposes, and wrapped in a seemingly benign,
teenage-intellectual wrapping foil, such as the one named OTPOR.
Accidentally or not, by their own will, and/or by the will of the
experts for the subversive- and propaganda war from the western centers
of political power, the OTPOR through its pre-election, Orwellian, media
presentation, played possibly the crucial role in the intimidation of
the followers of SPS (the Socialist Party of Serbia) and of the other
political groups outside DOS, preventing them to freely express their
political notions in the 23rd October voting. The role of the so-called
"independent media", actually the strictly controlled printed and
electronic propaganda machine of DOS, in the election campaign was
three-fold. Firstly, to defame the former authorities, using all the
moral and (predominantly) immoral means, and half-truths (or,
half-lies). Secondly, to obscure, or rather to push into oblivion, the
last year's NATO aggression, while the NATO leaders, the war criminals
and the chief political and financial sponsors of the DOS campaign,
should not be just absolved for their war crimes, but even, if possible,
projected as the "victims" of the former "non-democratic regime", while
the aggression should be represented as the "necessary evil" which,
simply, was inevitable under "such a regime". And thirdly, the victory
of DOS at the parliamentary elections in Serbia should be trumpeted
daily as a "self-explanatory" fact, since otherwise even the Sun would
stop shining, while all the Serbs would be turned by the "civilized and
democratic West" into grasshoppers, or some other pests, and
pedantically sprayed by DDT every day, from airplanes... After all that
has come to us from the West in the past ten-odd years, indeed, our
average informed- and educated, but above-average tormented, fellow
countrymen were not hard to convince that even such a DDT option is
realistic. I wonder, how one might not believe our media, when even the
recent DOS co-minister (the term "co-minister" has not yet been
deciphered!) Ms. Biserka Matic, has coolly said that all the media in
Serbia are free, "except several of them, that have recently been
launched by the Socialists"(!??). Such demagoguery surpasses even the
old "Brozian" one, which the actual holders of the federal and republic
authority ostensibly disdain, while it conspiciously sticks out from
their, de-moth-balled "communist overcoat"? As for the technology of
vote casting, this time it was enriched by two novelties: the control
lamps, and the invisible dye sprays. O. K. We may disregard the fact
that voting like this one has not been seen anywhere, at least not in
the Western Europe and in the United States, only in the Republic of
Srpska; we may disregard also the fact that by such "marking", the
voters actually were branded, if not like cattle than for sure as
"suspicious individuals" with a tendency towards thefts and other kinds
of criminal behaviors; finally, we may also disregard the fact that
nobody bothered to ask the citizens of Serbia whether they really wish
to be lighted by violet-colored lamps, like monkeys in the cage in a
zoo, and sprayed by the "invisible dye" like scabby dogs and cats? Yet,
we must ask those who, on our behalf, agreed to such a "circus", whether
such mockery was really introduced just to prevent any individuals to
vote twice (which nobody in Serbia has ever intended to, anyway)? Or,
more likely, the well-known international company that produces
flashlights, torches etc., has been encountering financial difficulties
lately, and wanted to earn some extra cash in Yugoslavia. Likewise, the
sprays with "invisible dye" might have contained the hair spray instead,
whose time has expired, and as such was perfect for the development of
democracy in Serbia. In such a way, we come also to the OTPOR. "From
birth to death, the member of the Party lives under the surveillance of
the Mind Police. Even if he is alone, he cannot know for sure whether he
indeed is alone. Wherever he is, in his dreams on in reality, at work
and at leisure, in the bathroom or in the bed, he can be watched without
knowing it, without any warning. Nothing that he does is irrelevant. His
friends, the way he takes his rest, his attitude towards his spouse and
children, the expression on his face when he is alone, the words he
murmurs in his sleep, even his characteristic body motions, are
painstakingly observed... He has no freedom of choice in any direction."
("1984", by George Orwel) Did the citizens of Serbia have a choice,
after October 5th, the setting on fire of the federal parliament
building, seizing the power by the revolutionary committees (the "crisis
staffs"), the fascinating single-mindedness of the media in the service
of a single political group (the "DOS-mindedness", as George Orwell
might say) unprecedented in this area since the communist-partisan
takeover in 1945, and the enormous media, political, economical and
military pressure by the western power centers, as the supreme
transmission of the DOS election campaign? Here I mean, the essential
choice between different political options, which results from a
conscientious assessment of both the analytically reexamined past, and
the anticipated future? Or, possibly, like anywhere in the West, in the
countries with the multi-decade old model of parliamentary democracy
(obviously, decrepit by now), the choice was only formally offered as
the "grand finale" of the pre-election multi-media spectacle, which is
related to the reality as closely as Disneyland is to the hungry
children in the less fortunate parts of the world. The OTPOR, placarding
during the election campaign its symbol, the black-and-white clinched
fist (!), using billboards located at the busiest intersections in the
city, posters and TV spots, newspaper advertisements, even the floor of
a basketball arena (!), not only annulled the democratic election
procedure, but also lead to a paroxysm the, otherwise natural,
aspirations of the young people for changes in the everyday life. By its
three main slogans, "We are just watching you", "Stamp it!", and "Use it
(your brain)", this organization which had trumpeted the decisive role
of the young generation in the decisions regarding both their, and
other people's lives - actually established the role of the Dogma, as
the (dark) driving force, which is above life and above the destiny of
any individual. Who was the OTPOR "just watching", and at whom was the
bulldozed (from the billboards) aimed at, all set to crush any passer-by
that has different political views? What (and who) was to be "stamped"
at the December 23rd republic elections in Serbia? Why was, for this
purpose, used the notorious gangsters' idiom, with a well-known
connotation? As for those 2/3 (two thirds!) Serbian citizens, who either
have not voted, or voted for the "others", the OTPOR's message is that,
since they do not know how to "use their brains", they will their brains
"reconditioned" at OTPOR's expense. And at who's expense was organized
and directed the obvious "abuse of minors for political purposes",
unprecedented in the modern democratic world? And how long is its
lifetime? Or such question is already outdated. It is not sufficient to
say that the parliamentary elections for the National Assembly of the
Republic of Serbia of 23rd of December have a shadow of doubt over
them. They are a shadow. ---

Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
Sito WEB : http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra

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ARMI CHIMICHE


"La Repubblica" del 2 gennaio riportava dichiarazioni di ambienti vicini
al ministro Mattarella, secondo cui il problema dell'uranio impoverito
sarebbe una bufala e le morti potrebbero derivare dai vaccini cui
vennero sottoposti i nostri soldati per salvaguardarli dalle armi
chimiche di... MILOSEVIC. Pochi giorni dopo sulla prima pagina del
"Corriere della Sera" veniva presentato come un "segreto impenetrabile",
ben piu' arcano e preoccupante di quello dell'uranio impoverito,
l'eventuale dispersione nell'ambiente da parte della NATO dell'arsenale
chimico di... MILOSEVIC.
Sono venti mesi che aspettiamo che questi due giornali scrivano almeno
una riga di semplice cronaca della guerra chimica effettivamente
attuata, quella della NATO contro gli abitanti di Pancevo nelle notti
dell'aprile del 1999.

---

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"MEGLIO ULTIMI IN EUROPA CHE PRIMI IN JUGOSLAVIA"

Otto anni dopo il riconoscimento ufficiale della secessione dalla RFSJ,
la corsa della Slovenia verso l'integrazione nella UE e nella NATO -
attraverso la violazione dei diritti umani sul proprio territorio e la
partecipazione all'occupazione coloniale della KFOR in Kosovo e
Metohija.

---

http://www.kforonline.com/news/reports/nr_22dec00.htm

Ex Yugoslav Nation in KFOR
Text: Captain Monika Blikås - Photo: Sgt. Ömer Cankaya

They were the first nation to break out of the former Yugoslav
federation,
and after 10 days of war against the Yugoslav Army they
achieved their
independence. Now 10 years later, they contribute one
of the smallest yet
very important contingents to NATO's peacekeeping force
in Kosovo.

Three Slovenian Majors constitute the Slovenian
contingent at the multinational
KFOR Headquarters Main in Pristina. The same number of
Slovenian officers are
working in KFOR Rear in Skopje in the Former Yugoslav
Republic of Macedonia
(FYROM).

Working in three different branches, the peacekeeping
officers in Kosovo provide
a valuable contribution through their knowledge of the
Serb language and culture
in addition to their professional skills.

"We are very happy to be here, for many reasons. The
great experiences we
receive, and the stability in this area will be good
for our country. I believe that the
development of Slovenia will be faster and better if
that can be achieved here
too," explained Major Ante Grgantov, the Slovenian
Contingent's Senior National
Representative.

In NATO's waiting room

In 1993 Slovenia applied for a membership in the North
Atlantic Treaty
Organization (NATO), and in 1996 the first step towards
this goal was achieved
through a membership into the organization, Partnership
for Peace (PFP).

"We hope that the experience we receive from working
here at NATO
Headquarters will provide us valuable skills and act as
a good reference for us in
obtaining our NATO membership. This will be very
important for our
independence and the possibility to defend ourselves,
since we have a very small
country with only 2 million inhabitants," Major Ante
Grgantov continued.

Major Grgantov is working as a real estate officer in
the Joint Logistic
Coordination Center (JLCC); a new branch in KFOR that
deals with claims based
on KFOR confiscated properties. He gives guidance and
assistance to the
different Multi National Brigades (MNB's) in KFOR
concerning real estate and
environmental issues; he also helps them to avoid
unlawful claims and economic
compensations in the future.

Important counseling

Another one of the Slovenian officers is working as a
Press Information Officer in
the Media Analysis section. Every morning they monitor
and analyze local and
Serb media, as well as international media, such as the
BBC, CNN and Reuters.

"Our job is to monitor and comment on what the media is
writing about KFOR,
and to pass this information on to COMKFOR Lt. Gen.
Carlo Cabigiosu and his
staff. Everyday we brief the KFOR Headquarters Main and
the Supreme
Headquarters Allied Powers in Europe (SHAPE)," explains
Major Miro
Spacapan.

The third Slovenian officer is monitoring and
controlling the Military Technical
Agreement (MTA) in the ground safety zone between
Kosovo and Serbia, and is
in daily contact with the Yugoslav authorities to
discuss this sensitive issue. His
knowledge about the Serb language is very important in
his job.

"We receive requests from the Yugoslav side for escorts
for humanitarian
convoys that crosses the boundary into Kosovo. The
convoys provide
humanitarian aid to the Serb population living in this
province. I am also the point
of contact for the Yugoslav committee for cooperation
with UNMIK (United
Nations Mission In Kosovo)," said Major Franko Kukanja.

Increase effort

The small Slovenian KFOR contingent make a
recommendation to their nation to
increase the contingent, taken into consideration the
great experience and the
valuable effort that is attached to their involvement.

"I am proud to be a Slovenian in my heart. Now I am
here as a KFOR member,
which also makes me proud. I work to be a good
representative for my country,"
concluded Major Miro Spacapan on behalf of the group.

---

Von: Tina Purnat <Tina.Purnat@...>
An: Tina Purnat <Tina.Purnat@...>;
tpurnat@...
tpurnat@...>
Datum: Freitag, 29. Dezember 2000 04:45
Betreff: Slovenia, EU, and illegal immigrants


Hi all,

I was asked to forward this piece of information about the
concerning
behavior of the Slovenian police and the official policies against
the
illegal immigrants in Slovenia.
Looks liek Slovenia is on a good road to accepting all of the
policies
dictated by the EU accession teams.

Tina
--
FASCISM IN THE DEALING WITH IMMIGRANTS IN THE REPUBLIC OF SLOVENIA
AND THE
CALL FOR INTERNATIONAL SOLIDARITY


During the night between 18th and 19th December, an Iranian
citizen was
shot in the head by a member of Slovene special police forces. The
still
unidentified Iranian citizen who was killed by the Slovene police
while
attempting to cross the border between Slovenia and Croatia is one
of many
immigrants that try to reach Western Europe, where they are hoping
to find a
decent life.

The Slovene media cynically described the cold-blooded murder as
an
unfortunate incident and was used as a proof that the lives of
Slovene
policemen are in danger because of the illegal crossing of the
state border.
The Slovenian politicians or the media voiced no regret or
compassion with
the murdered immigrant.

Before this shameful event, a group of concerned citizens already
drafted
and tried to publish a public letter in which they warned the
representatives of the Republic of Slovenia that the way the state
deals
with the problem of immigration was gravely inappropriate and would
inevitably lead to disaster. Namely, the problem of migration in
Slovenia is
treated as a problem of public peace and order and as a problem of
state
security. The entire issue, which is of humanitarian, social and
political
nature, is therefore left for the police to handle. The field of
migration
regulation in Slovenia is interpreted by the police and the media
portrays
the "heroic struggle" of the Slovene police against illegal
immigrants at
the Slovene borders and recounting their big sacrifices in their
fight
against the waves of immigrants who are carriers of exotic epidemic
diseases. Through such treatment of migration and immigrants who
are
presented as criminals and as a plague that is going to infect
Slovenes, the
whole problematic has been shed of any human dimension.

The Slovene state and its administration is dealing with the
problematic of
migrations with the administrative and legal measures that have
only one
goal: to reduce the number of border crossing and to aggravate the
possibility for immigrants to receive asylum or to continue their
way to the
Western European countries. State representatives are talking about
the
misuse of the right for asylum and about the misuse of the right of
free
circulation by the foreign citizens. The media explains that
immigrants
misuse their ntitled human rights. In this context they accepted
the changes
in the law on asylum, which denies the asylum seekers the freedom
of
movement. All those that are going to be in the procedure to obtain
asylum
in Slovenia will be confined. One should know that Slovenia is an
extremely
xenophobic state. Only this year more than eleven thousand people
asked for
asylum, but less then 10 people obtained the asylum since
Slovenia's
existence as a recognized state. Through such a discourse by state
representatives, namely that asylum seekers are misusing their
right for
asylum and so on, they are creating the climate of distrust and
hatred in
the Slovene population against immigrants.

We also have to mention the shameful role of the European Union in
this
story. European Union has assigned to Republic of Slovenia the role
of the
sanitary cordon, which is going to stop the unwanted immigrations
to the EU
effectively.


We, the people who live in the Republic of Slovenia, understand
such
mistreatment of human beings which culminated in the cold-blooded
murder as
an attack on the very foundations of peaceful coexistence in
Slovenia. We
deem the institutions of Republic of Slovenia as illegitimate until
the
representatives of the state fulfil the following demands:

1. Suspension of all responsible for the abominable crime at the
border;
from the head director of the Slovene police to the immediate
superior to
the policeman who pulled the trigger. The latter has to answer for
his crime
and must be convicted according to the law of the Republic of
Slovenia.

2. The Slovene state must reconsider and entirely change its
policies
pertaining to migration. Migrations are the necessary consequence
of
globalisation and must be treated as other positive consequences of
globalisation. We demand from the state that it opens our borders,
so that
the Republic of Slovenia finally begins to respect the basic human
rights,
such as freedom of movement and the right to a decent life. In the
field of
migration we demand from the state that it begins to fulfil social
function
instead of a repressive one.

3. We demand from the Republic of Slovenia to bring up the
question of
migration/immigration in the European Union in the mentioned
anner. At the
same time we demand from the state not to be anymore submissive to
the
European Union's ultimatums and blackmailing regarding the
migration/immigration policies.


We hereby issue an appeal to all those individuals, groups,
associations,
and organisations that sees every man and woman as a unique and
equal
individual and not as a factor of production, to help us in putting
the
pressure on the Republic of Slovenia, so that it will fulfill all
of our
demands and there will again be a potential for further peaceful
coexistence.


NO JUSTICE, NO PEACE


More info: andrej.kurnik@...

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Dear friends,
This is a short comment (4400 signs) about the elections in Serbia, with
a very short link to Bush son of a…
If you have the possibility to translate it, that would be very useful,
please let me know.
Your comments and critics are very welcome too.
Many thanks anyway!
-- Michel Collon


Et maintenant, chers électeurs,
on va vous licencier!
Enquête sur les élections en Serbie
Comment expliquer la défaite de Milosevic? Le nouveau premier
ministre Djindjic fermera-t-il beaucoup d’usines? Et Bush
changera-t-il la politique US? Nous avons pris la température
à Belgrade et Washington…
MICHEL COLLON
Ex-opposition DOS: 64%. SPS de Milosevic: 13%. Et 13% pour
deux partis anti-Otan de droite. Washington, le FMI et l’Otan
ont à nouveau sablé le champagne. Explication sur place…
Pour Andrej, les élections ont été faussées, dès septembre,
par les menaces de nouveaux bombardements ou d’une invasion du
Monténégro par l’Otan. Et par les cent millions de dollars
des Etats-Unis finançant une campagne de propagande très
efficace pour criminaliser Milosevic aux yeux des Serbes. De
plus, les principaux médias ont été étroitement contrôlés.
Gordana approuve: "Les gens savaient que le SPS était plus
‘social’ que DOS mais aussi que l’Ouest continuerait à les
étrangler tant que Milosevic resterait au pouvoir. Quatre
guerres, l’isolement, la démonisation, l’embargo: la politique
serbe n’est faite ni dans la rue, ni au parlement, mais à
l’étranger." "Cependant, ajoute Tanja, le SPS limite les
dégâts vu les circonstances et deux scissions qui l’ont
affaibli.".
Bata opposé à l’Otan, se résigne: "La Serbie fait partie de
l’Europe et doit reconnaître le mode de vie de la majorité."
Selon Natasa, favorable à DOS, "la mauvaise situation
économique explique que la majorité de ses supporters aient
tourné le dos à Milosevic. Les gens ont vu trop de corruption,
et les “nouveaux riches” diriger le pays. Ils ont été
dégoûtés." Que Milosevic n’ait exprimé aucune autocritique sur
la fortune bien rapide de son propre fils ou d’autres
dignitaires, n’a pas augmenté sa crédibilité.
Demain, on rase gratis?
Mais le principal, c’est qu’on croit toujours aux promesses
annonçant un flot d’aides et d’investissements de l’Ouest.
Comme en Europe de l’Est en 1990, laquelle attend toujours
d’ailleurs…
En Yougoslavie aussi, le réveil sera douloureux. Les “aides”
prévues par le Pacte de stabilité allemand pour les Balkans
sont en réalité des… prêts remboursables. Qui permettront
surtout aux multinationales d’empocher les bénéfices de la
reconstruction et de rafler pour pas cher les meilleurs
morceaux de l’économie.
Le programme de l’ex-opposition prévoyait une "thérapie de
choc": dès les premiers jours, privatisations massives et
énormes hausses de prix. Par exemple, 90% des ouvriers de
l’usine automobile Zastava seront sûrement “remerciés”, pour
la plus grande joie du racheteur Peugeot. Quant aux actuelles
pénuries d’électricité, leur but serait de faire paniquer
l’opinion avant d’imposer une privatisation et des hausses
énormes.
Mais, à présent, le futur premier ministre Djindjic annonce
que la privatisation pourrait prendre deux ans. Il sait
qu’elle rencontre l’opposition de la majorité de la
population. Et déjà des manifestations ont eu lieu contre les
coupures d’électricité.
Bref, l’affaire ne fait que commencer. Chacun sait que la
coalition au pouvoir éclatera et que Djindjic s’efforcera de
réduire son “allié” Kostunica à un “président-chrysanthèmes”,
voire carrément à un Gorbatchev mis au placard. D’autant que
l’UCK séparatiste va continuer ses provocations au Kosovo et
en Serbie – alors que Kostunica a aussi été choisi par des
électeurs reprochant à Milosevic d’avoir cédé face à l’Otan –
et donc Kostunica aura un problème envers son opinion.
Bush différent?
Le peuple serbe a tant détesté son bourreau Madeleine Albright
(ministre US des Affaires étrangères) que certains croient, ou
veulent croire, qu’avec Bush, les Etats-Unis seront moins
agressifs. D’ailleurs, il a promis de retirer ses troupes des
Balkans.
La politique US changera-t-elle? Non. 1. Bush et Gore étaient
deux candidats blanc bonnet et bonnet blanc des
multinationales. 2. Les républicains ont toujours eu une
étiquette plus “isolationniste”, cela n’a pas empêché Nixon
d’agresser le Vietnam, Reagan Grenade et Panama, Bush père
l’Irak. 3. Réduire le nombre de soldats US et faire payer les
Européens lui permettrait d’attaquer d’autres pays, mais
jamais il ne lâchera l’énorme base Camp Bondsteel construite
au Kosovo. Elle est stratégique.

Dans quelques jours, une analyse développée de la politique
européenne et balkanique de Bush par Michel Collon sur: www.
peaceandresistance.org





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ELEZIONI IN SERBIA:
Su 6,493,672 di iscritti e 3,657,366 voti validi (57 per cento)
la coalizione DOS (18 partiti) ne ottiene circa 2400000, mentre
l'SPS resta il primo partito in termini assoluti con 515000 voti.
La coalizione comunista KORAK-NKPJ viene estromessa dalla consultazione
per un problema procedurale.


---

ELECTORAL COMMISSION MAKES PUBLIC FINAL RESULTS DOS VICTORY
BELGRADE, Dec 27 (Tanjug) The Republican Electoral Commission
made public Thursday evening the final results of the parliamentary
elections held last Saturday in Serbia.
The Democratic Opposition of Serbia (DOS) won a sliding victory
with 2,402,387 votes, or 64.08 percent, and will consequently have 176
seats in the Serbian parliament, Commission President Andrija Simic
said.
The Socialist Party of Serbia (SPS) won 515,845 votes (13.76
percent and 37 seats), Serbian Radical Party (SRS) 322,333 votes (8.59
percent and 23 seats), and Serbian Unity Party (SSJ) 199,847 votes (5.33
percent and 14 seats).
The Serbian Renewal Movement (SPO) won 141,296 votes (3.76
percent), Democratic Socialist Party 31,958 votes (0.85 percent),
Serbian
SocialDemocratic party 29,383 votes (0.78 percent) and Yugoslav Left
14,317
votes (0.41 percent). None of these parties won enough votes for getting
seats in the parliament.
The polls were organized at 8,711 polling stations, including
three districts in KosovoMetohija Kosovo, Pec and Kosovska Mitrovica,
but
were not held in two others Kosovsko Pomoravlje and Prizren.
The Commission received returns from 8,636 polling stations, or
99.13 percent.
Of the total of 6,493,672 registered voters, the turnout was
3,748,623, or 57.72 percent. There were 3,657,366 (97.60 percent) valid
ballots and 89,738 (2.39 percent) invalid ballots.
The Commission nullified the vote at 19 polling stations due to
irregularities in the work of electoral boards, but decided not to
repeat
the vote as it would not affect the total results.
A total of 56 polling stations did not open for security
reasons
in KosovoMetohija and in the Bujanovac and Presevo municipalities in
southern Serbia, but the Commission decided not to repeat the vote there
either.
There were about 20 complaints regarding the work of electoral
boards that the Commission rejected as unfounded or inadmissible. Four
complaints against the Commission's work were dealt with by the Serbian
Supreme Court, which ruled that they did not influence the elections.
Objections to the final results are expected (the SRS has
already
objected) but they will hopefully not delay the constitution of the
parliament, Simic said.
The new parliamentary parties should present to the Commission
their nominations for the distribution of seats by Jan 7, 2001, and all
legal proceeding should be completed by then too, Simic concluded.

---

Abbiamo contattato ieri telefonicamente Stevan Mirkovic della Lega
dei Comunisti di Jugoslavia. Mirkovic ci ha descritto i
risultati
elettorali, non ancora definitivi ma sostanzialmente
affidabili, che
vedono la DOS guadagnare circa i due terzi del parlamento
serbo (177
seggi), giovandosi cosi' clamorosamente del sistema
elettorale
introdotto dalla precedente coalizione. All'SPS andranno
una trentina
di seggi, al partito radicale di Seselj una ventina, al
partito
fondato da Arkan una decina.

La sorpresa piu' irritante per noi e' stata che la
coalizione KORAK-
NKPJ si e' vista respingere il ricorso sul cambiamento del
nome della
lista solamente due giorni prima del voto, e dunque non si
e' potuta
presentare. Mirkovic tuttavia non sembrava sfiduciato, sia
perche'
erano finalmente riusciti a trovare un accordo per una
lista comune,
sia perche' il crollo di SPS e JUL apre nuove prospettive
per la
sinistra comunista.

A detta di Mirkovic, le elezioni si sono tenute in un clima
di
sfiducia e delusione: la gente non crede piu' a nessuno e
tantomeno
alla DOS, che presto potrebbe dividersi nella miriade di
cordate
rivali che la compongono. L'astensione e' stata del 40 per
cento.

Dunque tutto lascia presagire che nel futuro si apriranno
nuove
profonde contraddizioni in Serbia. A meno che queste non
vengano
nascoste sotto montagne di dollari e marchi tedeschi (ma
devono
essere proprio montagne...)

(Coordinamento Romano per la Jugoslavia, 25 dicembre)

-------- Original Message --------
Oggetto: Dall'inviato a Belgrado
Rispedito-Data: Wed, 27 Dec 2000 13:00:08 +0100
Rispedito-Da: pck-yugoslavia@...
Data: Wed, 27 Dec 2000 13:00:06 +0100
Da: "Silvano Tartarini" <bebitartari@...>
Rispondi-a: pck-yugoslavia@...
A: pck-yugoslavia@...

Cari amici, vi invio le impressioni di Angelo da Belgrado sulle ultime
elezioni. Un caro saluto a tutti, Silvano.


-----Messaggio Originale-----
Da: Ambasciata di Pace di Belgrado <berretibelg@...>
A: <bebitartari@...>
Cc: <luccio@...>; <labate@...>;
<gianlucavalentini@...>; <angelo.gan@...>
Data invio: lunedì 25 dicembre 2000 11.47
Oggetto: dall'inviato a Belgrado


Buon Natale,
non so che cosa vi stiano raccontando in Italia sulle elezioni. Questa è
la mia personale testimonianza, se così posso chiamarla. Ovviamente
cercherò di verificarla recandomi oggi in centro, passando dagli
studenti
di Otpor! e dalle Zene u crnom.
Non ho notato una grande enfasi ieri, nei notiziari. I risultati presumo
siano noti:
- DOS al 64%,
- SPS (compreso lo YUL della consorte) al 14%,
- SRS (l'estrema destra di Voijslav Seselj) al 7%,
- SSJ (che non ho ben capito che cosa sia) al 5,8% e
- altri al 9,2% restante.
Dunque un risultato difficile da capire. Anche perché ieri mi è parso di
capire chiaramente che il vero leader di DOS è l'ultrafiloamericano
Zoran
Djindjic, che diventerà il primo ministro, mettendo probabilmente in
ombra
il presidente Kostunica.
E, dato che probabilmente il presidente americano George Walker Bush jr.
pare abbia tutte le intenzioni di togliersi l'impiccio balcanico, ed
inoltre Djindjic guardava agli USA clintoniani sarà tutto da capire
quali
saranno le future evoluzioni.
Se poi teniamo conto che DOS è una coalizione già bicefala, dal momento
che ha un suo peso anche il partito di Vuk Draskovic, ed è comunque
formata da una decina di formazioni politiche mi pare che ci sia il
rischio
oggettivo che il partito più votato in assoluto sia proprio l'SPS
guidato
dall'innominabile, che ieri sera non è comparso minimamente in tv
lasciando il campo ad altri esponenti.
Ho l'impressione che il modello, anche se non dichiarato probabilmente
sia proprio l'Ulivo italiano.
Altrettanto inquietante mi pare quel 7% dell'ultranazionalista
reazionario Srbska Radikal Stranka guidato da Seselj, che rischia in
assoluto di essere il secondo partito più votato. Ed è facilmente
comprensibile, data la presa che può aver avuto la pubblicità del suo
partito, con quelle immagini estremamente populiste del repellente
professore che, in maniche di camicia, presumibilmente in qualche
villaggio
baciava bambini stringendo mani un po' come il Berlusca di casa nostra.
Seselj poi in tv mi è parso uomo delle ricette facili, ma ha improntato
la
sua campagna elettorale su temi quali la sicurezza, la criminalità e il
terrorismo, con accenni ovviamente al Kossovo Metohija, sempre pronto a
interrompere con sarcasmo pesante gli interventi dei rappresentanti
degli
altri partiti. Per es. Seselj è l'unico che, in campagna elettorale, è
stato
sempre chiamato premettendo il titolo di professor e talvolta
aggiungendo
anche quello di dottor.
Un fatto che mi ha colpito è che YU Info Kanal, che ho l'impressione che
sia il più filo governativo, abbia mostrato per primo l'innominabile,
anche se per riproporre la laconica dichiarazione (quattro parole
probabilmente
augurali) pronunciate prima di salire in automobile, prima ancora di
quella di Djindjic, seguito dal presidente Kostunica, e poi da tutti gli
altri, anche se ha trasmesso prima la dichiarazione di Seselj che quella
di
Draskovic, ed è a Seselj che è stato dedicato più tempo, essendo stata
trasmessa integralmente la sua dichiarazione, mentre tagliata quella del
secondo leader di DOS.
L'unica emittente che ha avuto attenzione alle reazioni internazionali,
cominciando da Mosca, seguita da Roma e da Atene, vale a dire le
capitali
dei tre stati a cui la Srbija guarda con più attenzione in quanto le
vede
come possibili alleate, probabilmente puntando sul nostro paese come
facilitatore dell'ingresso nell'Unione Europea, è stata BK, che è stata
anche la sola a trasmettere immagini delle elezioni a Bujanovac e
Kosovska
Mitrovica. A Bujanovac pare vi siano stati incidenti (se ho capito bene
pare siano esplose tre granate attribuite a terroristi, quindi
probabilmente
all'UCK).
Sempre BK, l'unica a trasmettere le didascalie dei nomi degli
intervistati
in alfabeto latino (YU Info Kanal lo usa soltanto per indicare le città
ed
eventualmente qualche nome, su strisce che portano i colori della
bandiera
serba) e Politika hanno anche presentato dichiarazioni di persone,
probabilmente osservatori internazionali, che hanno attestato la
regolarità delle elezioni. L'unica dichiarazione presentata anche da
altre
emittenti è quella, se non ho capito male, di un inviato dell'Unione
Europea,
presumibilmente greco, sempre dello stesso tono.
Servizi da: Cacak, Novi Sad (Vojvodina), Nis, Subotica (confini con
l'Ungheria), Sabac, Kraljevo, a sera anche da Kragujevac (Politika),
Novi
Sad, Nis, Kragujevac, Bujanovac, Kosovska Mitrovica (BK) e a sera
Jagodina e Uzice (confini con la repubblica Srpska, la parte serba della
Bosnja, sempre BK) Non sono riuscito a veder B92, l'emittente che prima
delle elezioni presidenziali era stat oscurata dal governo in carica.
Modalità di voto: spalmato o spruzzato del liquido sul dito o prima o
dopo il voto, espressione su un banco con un separé presumibilmente di
legno a
croce e deposizione in un'urna trasparente.
Singolarmente il dito ripreso da tutte le emittenti è stato proprio
quello dell'innominabile, probabilmente per evitare di presentarlo il
più
possibile di persona. L'introduzione della scheda nell'urna da parte del
candidato premier Zoran Djindjic è stata quanto di più plateale
possibile,
essendo stato lo stesso ad attendere di essere ripreso dalla miriade di
fotografi e cameramen presenti. Nemmeno il voto del sobrio Kostunica è
stato ripreso con tanta enfasi. E' parso quasi che Djindjic, da buon
filo
americano attendesse le indicazioni di un regista per esprimere il suo
voto.

Mi pare di non dover aggiungere altro rispetto alle cose notate.
Chiudo questa parte di messaggio alle 13,05 circa.

Alle 14 BK ha trasmesso una lunga intervista a Djindjic, dalla quale ho
potuto notare lo stile clintoniano del candidato primo ministro, con
quel
volto da ragazzo, studente appena attenuato dai capelli grigi e bianchi
nella parte inferiore e quell'accenno di ciuffo opportunamente tagliato
che caratterizza anche il presidente Kostunica.
Attualmente il primo canale di una tv di cui non riesco a leggere il
nome, essendo l'immagine disturbatissima, sta dando le percentuali. E ha
trasmesso una dichiarazione di Adrian Severin, osservatore OSCE,
rispetto
all'andamento democratico delle elezioni stesse.
Mi viene da pensare che adesso DOS non potrà più definirsi opposizione e
quindi perderà la O. Si chiamerà forse semplicemente Demokratske Srbije,
vale a dire DS? Anche qui!
Chiudo questa parte di messaggio alle 15,05.

In questo momento, intervallando immagini pubblicitarie sulla voce, BK
sta intervistando due esponenti di Otpor!, che hanno anche accennato ai
loro
rapporti internazionali. Purtroppo l'immagine è disturbatissima ed è
molto
difficile riuscire a capire, mentre YU Info Kanal replica "Korpus",
trasmissione settimanale dedicata alle forze armate.
Chiudo questa parte di messaggio alle 15,25 circa.

A sera YU Info Kanal Vesti ha dato notizia delle reazioni internazionali
partendo dalla Gran Bretagna e mostrando prima Robin Cook, ministro
degli
Esteri e poi Tony Blair che, scontatissimi, se ho capito bene, l'unica
cosa che hanno saputo dire è che il "pericolo Milosevic" è ormai
allontanato,
poi delle reazioni in Germania, soffermandosi sulle notizie date da ARD
e
ZDF. E' stata poi la volta dell'Italia, della quale si è detto che si è
parlato soprattutto di Kostunica, e poi di Athina News, che ha dedicato
attenzione alle elezioni in Kossovo, infine della stampa di Sarajevo e
dell'Austria. Sempre YU Info Kanal, nella rassegna stampa "Planeta" ha
dato conto della reazioni, aggiungendo a quelle dei precedenti
notiziari,
quelle della tv privata tedesca NTV, delle televisioni di Skoplije,
della
Francia, e con una pagina italiana abbastanza ampia, nella quale sono
stati
citati "Repubblica" e il "Corriere della Sera", e, infine, negli Stati
Uniti
d'America. Nel nuovo parlamento dovrebbero sedere 179 deputati della
DOS,
35 del SPS dell'innominabile, 22 del Partito Radicale di Seselj e 22
dell'SSJ. Ivica Dacic, dell'SPS, ha dichiarato che l'opposizione del suo
partito sarà costruttiva. Largo spazio è stato dato anche alla notizia
sulla conferenza stampa dell'OSCE sulla regolarità di svolgimento delle
elezioni. Nell'edizione che sto seguendo si sono aggiunte le
dichiarazioni
di Bernard Kouchner e del rappresentante della Commissione dell'Unione
Europea nonché una citazione del New York Times.

Ho acquistato alcuni giornali: se ho capito bene, leggendo "Novosti" su
6.150.000 elettori hanno votato soltanto oltre 3.500.000 elettori di cui
oltre 1.600 mila per DOS. Non so se questi dati verranno resi noti. Ho
ragione di pensare che non sia così. Di "Blic" mi riesce difficile
interpretare il senso della fotografia in prima pagina di un bambino
che,
probabilmente a Kosovska Mitrovica, inserisce una scheda in un'urna e,
nella seconda in alto una foto di Mira Markovic, moglie
dell'innominabile,
in una specie di rubrica intitolata "Molim?!" (che è un'espressione che
ho
sentito usare rispondendo al telefono).
Mentre "Glas" mette in prima pagina il voto di tutti i principali
leaders
politici, con l'eccezione di Borislav Pelevic dell'SSJ.

Dovzenja!
Beograd, 24. - 25. dezembra 2000
Angelo


---

Bollettino di controinformazione del
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OKRUZNI SUD U BEOGRADU
21.09.2.0. godine
BEOGRAD

SAOPSTENJE ZA JAVNOST

U krivicnom postupku protiv William Clintona, Madeleine Albright,
William Cohena, Antony Blaira, Robin Cooka George Robertsona, Jacques
Chiraca, Hubert Vedrina, Alain Richarda, Gerhardt Schroedera, Joseph
Fischera, Rudolf Scharpinga, Xavier Solane i Wesley Clarkea, Okruzni
sud u Beogradu posle odrzanog glavnog pretresa u periodu od l8. Do 20.
Septembra 2.000.godine, doneo je i 21. Septembra 2.000. godine i javno
objavio

U IME NARODA
sledecu
PRESUDU

Optuzeni :
l. William CINTON, rodjen l9.8.1946. godine u mestu Hope, drzava
Arkanzas, SAD.
2. Madeleine Albright, rodjena l5.5.l937. godine u Pragu, Cehoslovacka
3. William Cohen, rodjen augusta l940. U mestu Bangore, drzava Main,
SAD
4. AntonyBlair, rodjen 6.5.l953. godine u Edinbourgu, Velika Britanija
5. Robin Cook, rodjen 28.2.l946.
6. George Robertson, rodjen l946 u Port Elain, Skotska
7. Jacques Chirac, rodjen 29.11.l932. u Parizu
8. Uber Vedrin,rodjen 31.7.1947. u Saint Sivan Belegard, Francuska
9. Alain Richard, rodjen 29.8.1945. u Parizu
10. Gerhard Shroeder, rodjen 7.4.1944. u Mosenbergu, Njemacka
11. Josef Fisher, rodjen l2.4.1948. u Gebabronu, Njemacka
12. Rudolf Sharping, rodjen 2.12.1947. u Indelbergu, Njemacka
13. Xavier Solana, rodjen 14.7.1942. u Madridu
14. Wesley Clarck, rodjen 23.12.l944. u Little Rocku, Cansas,
SAD


KRIVI SU

Sto su :

W. Clinton kao predsednik Sjedinjenih Americkih Drzava, M. Allbright
kao drzavni sekretar SAD, W. Cohen kao sekretar za obranu SAD, A.
Blair, kao premijer Velike Britanije, Robin Cook kao ministar
inostranih poslova Velike Britanije, G.Robertson, kao ministar odbrane
Velike Britanije, J. Chirac kao predsednik Francuske, Uber Vedrin kao
ministar inostranih poslova R. Francuske, Gerhard Shroeder kao kancelar
Savezne Republike Nemacke, J. Fisher, kao ministar inostranih poslova
S.R. Nemacke, R. Sharping kao ministar odbrane S.R.Nemacke, X.Solana,
kao generalni sekretar Severno-atlantskog pakta i W.Clarck kao
komandant oruzanih snaga Severno-atlantskog pakta za Evropu, tokom l999
godine,

zbog ekonomskih, politickih i vojnih interesa tih drzava da povredom
suvereniteta Savezne Republike Jugoslavije rasporede svoje oruzane
snage na njenoj teritoriji, preuzmuupravljanje njenom privredom i
prilagode svojim potrebama njeno drustveno-ekonomsko uredjenje,
pruzili politicku, finansijsku, tehnicku i drugu pomoc albanskim
teroristima na Kosovu i Metohiji u pokusaju da upotrebom sile promene
ustavno uredjenje S.R. Jugoslavije i na tom delu njene teritorije
ustanove rezim koji bi im omogucio ostvarenje navedenih ciljeva, cime su
intervenisali u unutrasnje poslove S.R.Jugoslavije, sto je suprotno
Povelji Ujedinjenih Nacija (glava I, clan 2, tacka 4) i Deklaraciji o
nedopustivosti mesanja u unutrasnje poslove drzava i o zastiti
nezavisnosti i suvereniteta (clan l), koja je prihvacena Rezolucijom
Generalne skupstine UN 2131 XX od 21. Decembra l965. Godine, dok su

koristeci sva sredstva propagande, ucinili da se dezinformisanjem
javnosti o dogadjajima na Kosovu i Metohiji, legalna borba snage
bezbednosti S.R.Jugoslavije protiv labanskih terorista prikaze kao
teror nad albanskim stanovnistvom i stvori predstava o njegovoj
ugrozenosti, pa su

organizovali pregovore u Ramboulleu (Francuska) gde su, preteci
upotrebom sile zahtevali da predstavnici S.R.Jugoslavije potpisu
dokument sacinjen u formi sporazuma, kojim bi se S.R.Jugoslavija
obavezala da odmah povuce sa Kosova i Metohije sve svoje vojne i
policijske snage ; dozvole da se tu rasporede oruzane snage Severno-
atlantskog pakta ; omoguci nihovo neograniceno kretanje po citavoj
teritoriji S.R.Jugoslavije, nesmetano i besplatno koriscenje aerodroma,
puteva i luka : obezbedi potpuni imunitet njihovih pripadnika u svim
pravnim stvarima i dopusti mesanje u privredne tokove na Kosovu i
Metohiji, cime je

Saveznoj Republici Jugoslaviji postavljen neprihvatljiv ultimatum, koji
je kao takav odbijen, pa su

u nameri da isti cilj postignu upotrebom sile protiv suvereniteta,
teritorijalnog integriteta i politicke nezavisnosti S.R. Jugoslavije,
sto je suprotno Povelji UN (glava I clan 2 stav 4),
zajednicki odlucili da njihove drzave kao clanice Severno-atlantskog
pakta izvrse bombardovanje teritorije SRJ sto predstavlja akt agresije
prema Definiciji agresije (clan 3 tac.B), koja je prilozena Rezoluciji
Generalne skupstine UN 3314 XXIX od l974. godine i pri tome

isplanirali predmete, sredstva, nacine i faze napada koje su sracunali
tako da, uz svesno krsenje pravila medjunarodnog prava, dovedu do
razaranja prirodnih, ekonomskih i kuturnih dobara ; unistavanje
oruzanih snaga ; nanosenje patnji civilnom stanovnistvu ; lisavanje
zivota predsednika SRJ i ugrozavanje njenog ustavnog uredjenja i
bezbednosti dok su

radi prikrivanja stvarnih razloga vec osplanirane agresije, njenog
opravdaanja pred javnoscu i pridobijanja pristalica, iznosili u
sredstvima javnog informisanja i na javnim skupovima da je neophodno
preduzeti vazdusne napade na SRJ zbog sprecavanja humanitarne
katastrofe izazvane represijom njenih snaga nad albanskim stanovnistvom
na Kosovu i Metohiji i zbog odbijanja njenih organa da prihvatanjem
zahteva postavljenih u Rambouilleu obustave represiju, pa su

nalozili predstavnicima svojih drzava u Severno-atlantskom savetu, koji
su im zbog polozaja, ovlascenja i polticke moci okrivljenih bili
fakticki podredjeni, da na sednici tog organa glasaju zvanicnu odluku
da se izvrse napadi na Saveznu Republiku Jugoslaviju, a istovremeno

kao celnici vodecih i najmocnijih clanica Severno-atlantskog pakta,
svojim stavom sugestijama izvrsili uticaj na predstavnike ostalih
drzava u Severno-atlantskom savetu da glasaju na isti nacin, pa je

Severno-atlantski savet dana 30.l.1999. godine doneo takvu odluku i
ovlastio Xaviera Solanu da donese izvrsnu odluku o preduzimanju napada,
sto je on dana 23.3.l999. godine ucinio i ovlastio W. Clarcka da odedi
momenat otpocinjanja napada, koji je odmah potom naredio da se, prema
ranije utvrdjenom planu, izvrse vazdusni napadi na ciljeve u Saveznoj
Republici Jugoslaviji, na osnovu cega su, uz znanje okrivljenih,
njihovo pracenje i kontrolu vojnih operacija,
u vremenu od 24.3. do l0.7.l999. godine pripadnici SAP-a vrsenjem
25.119 naleta borbenih aviona i lansiranjem 600 krstarecih raketa,
prodrli na teritoriju SRJ i napali vojne i civilne ciljeve, koristeci
pri tome i nedozvoljena sredstva borbe sto je imalo za posledicu smrt i
telesnu povredu velikog broja lica, unistavanje prirodne ikoline i
veliku materijalnu stetu, te su

na taj nacin

I
Pozivali na agresivni rat, jer su se pre i tokom vazdusnih napada na
SRJ, zalagali u svojim javnim istupanjima za upotrebu sile, iznoseci
tvrdnje o neophodnosti humanitarne vojne intervencije, koje su bile
sracunate na dobijanju podrske javnosti za vodjenje rata.

II
Krseci pravila medjunarodnog prava - Povelje Ujedinjenih nacija,
naredili oruzanim snagama SAP-a da prodru na teeritoriju SRJ, sto su
one u periodu od 24.3. do 10.6.l999. i ucinile na taj nacin sto su
upotrebom krstarecih raketa i borbenih aviona, u vise navrata presle
granicu SRJ iz pravca susednih drzava i napali pored civilnih objekata,
objekte i i sredstva vojske Jugoslavije i Ministarstva unutrasnjih
poslova Republike Srbije, sto je imalo za posledicu pogibiju 546 i
ranjavanje 1457 pripadnika vojske Jugoslavije i pogibiju 138 i
ranjavanje 523 pripadnika Ministarstva unutrasnjih poslova R. Srbije,
kao i materijalnu stetu na velikom broju objekata i sredstava vojske
Jugoslavije i Ministarstva unutrasnjih poslova Republike Srbije, pa su
tako, pored ostalih, izvrseni napadi
a) na objekte vojske Jugoslavije i
b) na objekte Ministarstva unutrasnjih poslova R. Srbije, blize opisane
u tacki V dispozitiva optuznice, usled cega su poginuli i povredjeni
a) pripadnici vojske Jugoslavije po spiskovima poginulih i povredjenih
navedeni u aktu Okruznog javnog tuzillastva u Beogradu Kt.br.420/99 od
19.9.2000. godine i
b) pripadnici Ministarstva unutrasnjih poslova R. Srbije po
spiskovima poginulih i povredjenih navedeni u aktima Okruznog javnog
tuzilastva u Beogradu Kt.br.420/99 od l5.9.2000. godine.

III
U nameri ugrozavanja ustavnog uredjenja i bezbednosti SRJ naredili
oruzanimsnagama SAP-a da lise zivota predsednika SRJ Slobodana
Milosevica, sto su oni dana 22.4.l999. godine oko 3,10 casova i
pokusale da ucine, na taj nacin sto su lansirale tri krstarece rakete
tipa BGM-109 tomahawk koje su pogodile i razorile Rezidenciju
predsednika SRJ u Beogradu u ulici Uzicka br.ll5.

IV
Krseci pravila Medjunarodnog prava - Zenevske konferencije o zastiti
gradjanskih lica za vreme rata od 12.8.l949., dopunskog protokola uz
Zenevske konvencije o zastiti gradjanskih lica za vreme rata od
12.8.l949. godine (protokoll) i obicaja rata, naredili da se izvrse
a) Napadi na civilno stanovnistvo i naselja koji su imali za posledicu
smrt i teske telesne povrede ljudi blize navedeni u tacki II A
dispozitiva optuznice, jer su premet napada bile i kolone izbeglica,
gusto naseljena mesta i pojedini objekti u kojima se nalazio velik broj
civila.
b) Napadek kojima se pogadja civilno stanovnistvo, koji su imali za
posledicu gubitke civilnih zivota,povrede civila, stete na civilnim
objektima ukljucujuci i objekte posebno zasticene medjunarodnim pravom,
sve blize opisano u tacki II B dispozitiva optuznice.
c) Protivzakonito i samovoljno unistavanje u velikim razmerama imovine
sa ciljem da se time nanese sto veca steta, pri cemu su napadnuti i
unisteni ili znatno osteceni gradjevinski, privredni komunalni i drugi
objekti kapitalne vrednosti, a veci broj gradjana usmrcen i zadobio
telesne povrede, sve blize opisano u tacki II C dispozitiva optuznice.
d) Napadi na objekte posebno zasticene medjunarodnim pravom,jer su
predmet napada bile civilne bolnice i objekti neophodni da civilno
stanovnistvo prezivi - postrojenja za masovno snabdevanje vodom,
elektricnom i toplotnom energijom, cijim unistavanjem i
onesposobljavanjem je veliki broj civila lisen egzistencijalnih uslova,
kojom prilikom su izgubili zivote i pretrpeli povrede veci broj lica,
sve blize opisano u tacki II D dispozitiva optuznice.
e) Dugotrajno i velikih razmera ostecenje prirodne okoline koje moze
da steti zdravlju i opstanku stanovnistva buduci da je doslo do obimne
kontaminacije zivotne sredine i styvaranja uslova za nastanak i razvoj
malignih i drugih oboljenja, jer su predmet napada bila industrijska
postrojenja, skladista opasnih i stetnih materija, kao i drugi objekti
cije plansko razaranje je dovelo do oslobadjanja velike kolicine
toksickiih supstanci kojom prilkom je veci broj civila izgubilo zivote
i pretrpelo povrede, sve blize opisano u tacki II E dispozitiva
optuzncie.

V


Naredili da se upotrebe borbena sredstva koja su zabranjena pravilima
medjunaropdnog prava usled cega je nastupila materijalna steta, a veci
broj gradjana je izgubio zivote i zadobio povrede sve blize opisano u
tacki III pod A i B dispozitiva optuznice.
Cime su se kao saizvrsioci izvrsili krivicna dela :
I
podsticanje na agresivni rat iz cl.l52 u vezi cl. 22 krivicnog zakona
SRJ.
II
Povreda teritorijalnog suvereniteta iz cl.135 u vezi cl.22 krivicn.
zakona SRJ.
III
Ubistvo predstavnika najvisih drzavnih organa, u pokusaju, iz cl.122 a
u vezi cl.l9 i 22 krivic. zakona SRJ.
IV
Ratni zlocin protiv civilnog stanovnistva iz cl.l42 st.1 i 2 a u vezi
cl.22 krivicnog zakona SRJ.
V

Upotreba nedozvoljenih sredstava borbe iz cl. 148 st. 2 u vezi cl.22
krivic. zakona SRJ.
Pa ih sud primenom navedenih zakonskih propisa i odredbi cl. 5, 33, 38,
41 i 48 KZ SRJ, a posto im prethodno za svako od izvrsenih krivicnih
dela utvrdio pojedinacne kazne
OSUDJUJE
NA JEDINSTVENE KAZNE ZATVORA I TO :
Williama Clintona na kaznu zatvora u trajanju od 20 (dvadeset) godina,
Madeleine Albright na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina
Williama Cohena na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Antony Blaira na kaznu u trajanju od 20 godina,
Robina Cooka na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Georgea Robertsona na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina
Jacquesa Chiraca na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Huberta Vedrina na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Alaina Richarda na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Gerharda Schroedera na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Josefa Fischera na kaznu zatvora u trajanju od 20 godina,
Rudolfa Scharpinga na kaznu zatvora od 20 godina,
Xaviera Solanu na kaznu zatvora od 20 godina,
Wesleya Clarka na kaznu zatvora od 20 godina,
koja ce se kazna okrivljenima racunati od dana i casa lisenja slobode.
Osteceni se za ostvarovanje imovinsko pravnog zahteva upucuju na
parnicu.
Obavezuju se okrivljeni da sudu plate troskove krivicnog postupka i
pausala sve u roku od 15 dana od dana pravosnaznosti presude pod
pretnjom prinudnog izvrsenja.

Za ovim u smislu odredbi cl. 353 st. 1 ZKP-a, Vece donosi sledece :
RESENJE
Prema okrivljenima : W. Clintonu, sa l.p. kao prethodno.
M. Albright, sa l.p. kao prethodno. W. Cohenu, sa l.p. kao prethodno.
A. Blairu, sa l.p. kao prethodno. R. Cooku, sa l.p. kao prethodno. G.
Robertsonu, sa l.p. kao prethodno.J. Chiracu, sa l.p. kao prethodno. H.
Vedrinu, sa l.p. kao prethodno. A. Richardu, sa l.p. kao prethodno. G.
Schroederu sa l.p. kao prethodno, J. Fischeru, sa l.p. kao prethodno.
R. Scharpingu, sa l.p. kao prethodno. X. Solani, sa l.p. kao prethodno.
W. Clarku, sa l.p. kao prethodno.

ODREDJUJE SE PRITVOR
Koji ce se okrivljenima racunati od dana i casa lisenja slobode. Zalba
na ovo resenje ne zadrzava izrsenje istog.
U smislu odredbi cl. 551 st. 1 i 2 ZKP-a
NAREDJUJE SE IZDAVANJE POTERNICE PREMA OKRIVLJENIMA.


OBRAZLOZENJE

Povelja Ujedinjenih nacija, kao najvisi pravni akt ujedinjenih naroda u
cl. 2 st. 4 izricito propisuje da ce se "svi clanovi uzdrzavati u
svojim medjunarodnim odnosima od pretnje ili upotrebe sile protiv
teritorijalnog integriteta ili politicke nezavisnosti bilo koje drzave
ili ponasanja nesaglasno ciljevima Ujedinjenih nacija".
Ista Povelja u cl. 53 utvrdjuje da se "nikakva akcija na osnovu
regionalnih aranzmana ili od strane regionalnih organizacija ne moze
preduzimati bez dozvole Saveta bezbednosti".
Opste je poznata stvar da dozvolu ili saglasnost za primenu sile prema
Jugoslaviji clanice Severno-atlantskog pakta ne samo da nije bilo nego
ona nikada nije ni trazena, sto svedoci o nameri da se ilegalna primena
sile protiv jedne suverene drzave izvrsi zaobilazenjem jedino nadleznog
organa atlantskog pakta, uz prethodne opsezne pripreme i raznovrsne
pritiske na nasu zemlju, postavljanjem neprihvatljivih uslova,
zapocinju bez najave i objavljivanja rata zlocinacku agresiju
24.3.l999. godine koja traje neprekidno do l0.6.l999. Takvom akcijom
clanice severno-atlantskog pakta predvodjene SAD pogazile su osnovne
odredbe Povelje Ujedinjenih nacija na kojima pociva citav savremeni
medjunarodni pravni i politicki poredak.
"Legalna oruzana humanitarna intervencija", kako je akteri iste
nazivaju, ne moze se drukcije kvalifikovati do nedozvoljenom,
nelegalnom, oruzanom agresijom na jednu suverenu i nezavisnu zemlju.
Upotrebom najsavremenijh sredstava borbe, koristeci najveca umna
dostignuca covecanstva u razvoju nauke i tehnologije, oni su ih
zloupotrebili u ratne svrhe. Koristeci ta sredstva izvrsili su preko
25.000 naleta sa najsavremenijim borbenim avionima opremljenim
najubojitijim i najsavremenijim borbenim avionima opremljenim
najubojitijim i najsavremenijim naoruzanjem uz lansiranje oko 600
krstarecih raketa usmeravajuci ih na unistavanje vojnih i civilnih
ciljeva, na unistavanje sredstava rada i opstanka stanovnistva, na
unistavanje svih vojnih i privrednih potencijala, vojnih efektiva i
civlnog stanovnistva, ne birajuci ni sredstva ni nacine da ostvare svoj
cilj.
Pokusali su ubistvo predsednika drzave, upotrebljavali su sredstva
borbe koja je medjunarodnim aktima zabranjena, a koja ostavljaju
dalekosezne i nesagledive teske posledice na prirodu, sadasnje i buduce
generacije.
U svojoj "humanitarnoj intervenciji" ubili su 546 vojnika, l38
policajaca i 504 civila medju kojima 88 dece koja nisu docekala da
dozive blagodeti zivota. Nanete su povrede teske i lake prirode mnogim
gradjanima, vojncima i policajcima. Takvih je oko 3.000.
Mnogi od njih su trajni invalidi.
Ostavili su iza sebe pustos tamo gde su nekada bile savremene fabrike,
skole, bolnice, obdanista, izvori toplotne energije, mostovi koji su
spajali obale reka. Unesrecene su i u crno zavijene porodice, a veliki
broj gradjana ostao bez krova nad glavom i radnog mesta. Posledice
agresije trpe svi gradjani Srbije i Jugoslavije optuzene smo pozvali da
licno ili preko svojih odabranih branilaca prisustvuju glavnom pretresu
i iznesu svoju odbranu. Postavljeni su im i branioci po sluzbenoj
duznosti da u duhu naseg krivicnog zakonodavstva i zakona o krivicnom
postupku izloze odbranu sto su oni i ucinili. Medjutim optuzeni su
ignorisali da dodju pred sud ili su se mozda plasili da se suoce sa
stvarnoscu i svojom savescu.
U ovoj krivicno-pravnoj stvari na glavnom pretresu izvedeni su dokazi u
odnosu na svako pojedinacno krivicno delo koje se optuzenima stavlja na
teret.
Brizljivom ocenom svakog dokaza pojedinacno, a u edostaku odbrana
optuzenih, ovaj sud je utvrdio da su optuzeni izvrsili napred navedena
krivicna dela. Pojedinacna ocena svakog dokaza i svih zajedno u odnosu
na svako krivicno delo bit ce izvrsena u naknadno uradjenom pisanom
obrazlozenju presude, a sada ukazujem samo na sledece.
Bombardovanje nase zemlje izvsile su snage Severno-atlantskog pakta, a
svi optuzeni su po svojim funkcijama bili najodgovorniji ljudi zemalja
koje su clanice NATO pakta, odnosno najodgovorniji ljudi u organima tog
pakta.
Oni su zajednicki ucestvovali u donosenju svih odluka u pripremama
vojne intervencije, vrsenjem propagande i raznovrsnih pritisaka vojne
intervencije na SRJ, odredjivanjem nacina te vojne akcije, odabiru
ciljeva i sredstava koja su upotrebljena, a ciji su rezultati dobro
poznate posledice ogromnog broja usmrcenih i unistenih materijalnih
dobara.
Nema dokaza da se bilo ko od optuzenih usprotivio takvim odlukama iz
cega proizlazi zkljucak da su te odluke donosene zajednicki i
jednoglasno, pa otuda proizlazi i njihova pojedinacna odgovornost za
svaku pojedinacnu radnju iz koje proizlazi obelezje krivicnih dela za
oglaseni krivim.
Zakljucak je ovog suda da su svi optuzeni bili svesni onoga sto cine,
da su se za takvu akciju pripremali i planirali je u jednom duzem
vremenskom intervalu, da su odabirali ciljeve i dejstva, pa imajuci u
vidu upotrebljena sredstva oni su hteli posledice koje su u konkretnom
slucaju nastupile.
Izvodeci dokaze bili smo ocevici brutalnih posledica agresije,
usmrcenih ljudi, zena, a posebno dece, unistenih materijalnih dobara.
Stradali su neduzni ljudi, zene i deca na svojim radnim mestima, u
svojim stanovima i kucama, na spavanju, na ulici, na mostovima, a sve
to nicim nisu izazvali.
Po oceni vog suda ni u jednom krivicnom zakonu u svetu, a ni u nasem
krivicnom zakonu nema i nemoze biti propisa po osnovu koga bi se
iskljucila krivicna odgovornost optuzenih koji su ucestvovali u
donosenju odluka za preduzimanje ovakvih radnji i za posledice koje su
nastupile. Zakljucak je ovog suda da svako ko nelegalno preduzima takve
radnje i donosi odluke preuzima na sebe i odgovornost da bude oglasen
krivim i kaznjen po zakonu.Sa tog razloga je i ovaj sud utvrdio da su
optuzeni odgovorni za sve radnje za koje su oglaseni krivim.
Krivicna dela za koja su optuzeni oglaseni krivim izvrsena su u
sticaju. Po tom osnovu ovaj sud im je prilikom odluke o kazni a u
smislu cl. 48 KZJ prethodno utvrdio pojedinacne kazne za svako krivicno
delo, a potom izrekao napred navedene jedinstvene kazne. Prilikom
donosenja odluke o kaznama u odnosu na svakog optuzenog ovaj sud je
imao u vidu opsta pravila o odmeravanju kazne predvidjena u cl. 41 KZJ.
Optuzeni su oglaseni krivim da su izvrsili po pet pojedinacnih dela.
Radi se o krivicnim delima protiv ustavnog uredenja i bezbednost SRJ i
protiv covecnosti i medjunarodnog prava. To su drustveno najopasnija
krivicna dela. Za ta dela predvidjene su kazne zatvora u dva slucaja,
do deset, a za preostal 3 krivicna dela do dvadeset godina zatvora.
Nase humano krivicno zakonodavstvo nije prdvidjalo vece kazne jer se
nioje moglo predvideti da ce se dogoditi ovako tezak zlocin da bi se za
ta krivinca dela predvidele zakonske kazne u duzem vremenskom trajanju.
Zbog toga je ovaj sud pri utvrdjivanju jedinstvenih kazni za svakog
optuzenog utvrdio zakonske kazne u vremenskom trajanju od po 20 godina
nalazeci da se jedino takvom kaznom moze ostvariti svrha kaznjavanja.


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