Original English version:
> http://emperors-clothes.com/articles/choss/eco1.htm
Traduzione italiana di Curzio Bettio di Soccorso Popolare, Padov


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In Yugoslavia, il Fondo Monetario Internazionale � diventato la stabile
burocrazia finanziaria dell'Alleanza Militare dell'Occidente, operando
in
stretta connessione con la NATO e il Dipartimento di Stato degli Usa


IL TERRORISMO ECONOMICO DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE ( FMI )


di
Michel Chossudovsky,
Professore di Economia, Universit� di Ottawa


Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) � noto per la sua azione di
interferenza
prepotente sullo sviluppo dei Paesi, imponendo forti dosi di "medicina
mortale
per l'economia" mentre grava i governi con la spirale del debito estero.
In complicit� con Washington, il FMI spesso interviene nelle riunioni di
Gabinetto dei governi delle nazioni debitrici.

In Corea nella turbolenza della crisi Asiatica del 1997, il Ministro
delle
Finanze --congedato per supposti " intralci ai negoziati " con il FMI --
� stato rimpiazzato da uno che in precedenza era stato funzionario del
FMI.

In Turchia, proprio alla vigilia di una fusione finanziaria sullo
stile-FMI
(marzo 2001), il Ministro dell'Economia � stato sostituito dal
Vice-Presidente
della Banca Mondiale.( 2 )

Ma quello che � capitato in Yugoslavia segna un nuovo record nelle
pratiche
abusive della burocrazia finanziaria internazionale che fa riferimento a
Washington: l'arresto di un Capo di Stato di una nazione debitrice --
richiesto
dai suoi stessi creditori -- � divenuto "la pre-condizione" per ottenere
negoziazioni di un prestito.

Mentre il 31 marzo 2001 era la data di scadenza imposta al Governo della
DOS da Washington per l'arresto del Presidente Slobodan Milosevic, un
altro
ultimatum era posto per trasferire il precedente Capo di Stato sotto la
giurisdizione della NATO-sponsor del Tribunale Internazionale dell'Aja
per
i Crimini di Guerra (ICTY). E questo nelle parole del Segretario di
Stato
Colin Powell: " Il sostegno dell'amministrazione degli USA per una
Conferenza
internazionale di Stati elargitori, dove la Yugoslavia spera su un
prestito
di un miliardo di dollari ($1 billion) per aiutare la ricostruzione,
dipende
dai continui progressi in una totale cooperazione con il Tribunale
dell'Aja."
( 3 )

Il portavoce del Dipartimento di Stato, in pi�, chiarifica "che gli
Stati
Uniti hanno il potere di fermare la conferenza che dovrebbe avere corso
nella prossima estate, se Washington non fosse soddisfatta." ( 4 )

Nel frattempo, il Tribunale dell'Aja ha minacciato di prendere decisioni
prima del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, se il Presidente Milosevic
non
viene rapidamente trasferito sotto la sua giurisdizione. ( 5 )

"AIUTO" FINANZIARIO NEGATO

Veramente al momento opportuno!? A ridosso delle elezioni presidenziali
in Yugoslavia (settembre 2000), una "legislazione ad hoc" veniva
costruita
d'improvviso dalla Camera dei Rappresentanti degli USA. Washington aveva
avvertito Kostunica --in seguito ad un Atto del Congresso (HR 1064)--
che
se il suo governo non si fosse interamente conformato ai diktats USA,
l'"aiuto"
finanziario sarebbe stato negato. Quindi il FMI e la Banca Mondiale
hanno,
a tempo debito, notificato attraverso il loro pi� importante azionista,
vale a dire il Governo degli USA, che:

"il Segretario USA del Tesoro potrebbe bloccare il pagamento della quota
degli Stati Uniti di ogni aumento nel capitale versato di una quantit�
uguale
alla quantit� del prestito, o per altra assistenza, alla Yugoslavia." (
6 )

Intanto, Washington ha richiesto l'apertura di un ufficio del Tribunale
dell'Aja (ICTY) a Belgrado, ed inoltre modifiche agli statuti legali
dell'
Yugoslavia. Gli statuti modificati --con il timbro di avallo del
Parlamento--
dovrebbero porre il Tribunale ICTY sopra la giurisdizione del sistema
legale
nazionale della Yugoslavia. Con ci� si vuole mettere il Tribunale sotto
il comando della NATO, e quindi provocare l'arresto di migliaia di
persone
inventando accuse.

IL RILASCIO DEI TERRORISTI DELL'UCK

Funzionari USA hanno inoltre intimato l'immediato rilascio dei
"combattenti
per la libert�" dell'UCK, e la risoluzione dei termini della
carcerazione
in Serbia dei terroristi era da considerarsi come una "addizionale
pre-condizione"
per la concessione di assistenza finanziaria:

"Funzionari del Dipartimento di Stato dichiaravano che, fra le diverse
fasi
del cambiamento, gli Stati Uniti si aspettavano che il Presidente
Yugoslavo
Vojislav Kostunica cominciasse a restituire al Kosovo gli Albanesi
catturati
durante il conflitto in Kosovo del 1999 ed accettasse la giurisdizione
del
Tribunale per i Crimini di Guerra all'interno della Serbia, in modo che
molti sospetti accusati potessero tranquillamente ottenere l'immunit�."
( 7 )

Una "Legge di Amnistia" veniva prontamente approvata dal Parlamento
Yugoslavo
appena un mese prima della data del 31 marzo, scadenza dell'ultimatum di
Washington del 31 marzo. ( 8 )

Mentre le vittime della guerra sono perseguitate e indicate come
criminali
di guerra, il regime di Kostunica --su istruzioni di Washington-- ha
rilasciato
criminali dell'Armata di Liberazione del Kosovo (UCK), collegata alla
mafia
della droga, che hanno commesso atrocit� in Kosovo.

Inoltre questi criminali si sono ricongiunti ai ranghi dell'UCK, ora
coinvolti
in una nuova ondata di assalti terroristici nel Sud della Serbia e nella
vicina Macedonia. L'evidenza ampiamente conferma che questi attacchi
terroristici
sono appoggiati e finanziati da Washington. ( 9 )

"NORMALIZZAZIONE ECONOMICA"

Senza un ulteriore esame critico della situazione, i media Occidentali
sollecitano lo svolgimento di una Conferenza dei paesi disposti al
prestito
come "il passo necessario" verso la "normalizzazione economica" e la
"reintegrazione"
della Yugoslavia nella "famiglia delle Nazioni".

La pubblica opinione � lasciata credere che questi paesi "donatori"
vogliano
"aiutare" la Yugoslavia nella ricostruzione. Il termine "donatore" � una
denominazione non appropriata. Nei fatti, la conferenza dei donatori �
una
riunione di banchieri e di creditori, soprattutto dei Paesi che hanno
bombardato
la Yugoslavia. Il loro intento non � solo di raccogliere denaro dalla
Yugoslavia,
ma anche di conseguire il pieno controllo e il possesso dell'economia
Yugoslava.

Nel frattempo, le leggi nazionali sono state riviste per facilitare una
totale privatizzazione. Il vasto complesso industriale della Serbia e
gli
edifici pubblici devono essere ristrutturati e messi all'incanto del
capitale
straniero. In altre parole, pi� che "aiutare la Yugoslavia", la
conferenza
dei donatori --organizzata in consultazioni riservate fra Washington e i
quartieri generali della NATO a Brussels--vuole porre le basi per la
trasformazione
della Yugoslavia in una colonia dell'Alleanza militare dell'Occidente.

Il debito estero della Yugoslavia supera i 14 miliardi di $, dei quali
5 miliardi di $ sono dovuti al Parigi Club ( costituito in modo largo
dai
governi dei Paesi della NATO ), e 3 miliardi di $ al Londra Club.
Quest'ultimo
� costituito da un cartello di Banche private, che nel caso della
Yugoslavia
include qualcosa come 400 Istituti di Credito.

Comunque, la larga parte del debito commerciale della Yugoslavia �
sostenuto
da 16 Banche Americane ed Europee, che sono membri di un "Comitato
Internazionale
di Coordinamento" (ICC) scaturito da Citigroup America e dal gigante
della
Germania WestDeutsche Landesbank. Altri grandi membri di ICC includono
J.
P. Morgan-Chase e Merrill Lynch.

L'ICC --che opera discretamente dietro la scena --alla fine invita i
pezzi
grossi a ben considerare i negoziati sul debito, le privatizzazioni e la
terapia macro-economica.

D'altro canto, la burocrazia del FMI, agendo nell'interesse dei
creditori
commerciali e pubblici, ha consigliato per "una ristrutturazione del
debito
estero della Repubblica Federale Yugoslava su termini appropriati "
sottolineando
il fatto che pu� essere approvata la concessione di denaro pronta cassa
"solo dopo la regolarizzazione degli arretrati." ( 10 ) Questo significa
che Belgrado sar� obbligata a riconoscere in pieno questi debiti, come
la
condizione per negoziare un nuovo prestito, come pure a tener conto di
sviluppi verso la secessione, considerando la possibilit� di divisione
del
debito estero della Repubblica Federale Yugoslava con le sue
"Repubbliche
successivamente eredi."

DENARO FITTIZIO

Mentre sono sbandierati i prestiti per la "ricostruzione", una vasta
quantit�
di denaro e di risorse vengono portate fuori dalla Yugoslavia. Nei
fatti,
la gran parte del denaro promesso per la "ricostruzione" risulta
completamente
fittizio.

Il prestito di 208 milioni di $, un "prestito ponte", garantito da
Svizzera
e Norvegia (gennaio 2001) viene usato per rimborsare il FMI. Inoltre, il
FMI ha garantito a Belgrado un debito di 151 milioni di $ nella forma di
una cosiddetta "assistenza post-conflitto". Ma questo "aiuto" era
collegato
a rimborsare Svizzera e Norvegia, che avevano sputato il denaro
principalmente
per saldare gli arretrati al FMI:

"Il Consiglio del FMI approva il prestito di 151 milioni di $ USA,
secondo
la politica emergenziale del FMI di assistenza post-conflitto, in
supporto
al programma di stabilizzare l'economia della Yugoslavia e di aiuto per
la ricostruzione delle sue capacit� amministrative. Di questo ammontare,
le autorit� di Belgrado dovranno separare 130milioni di $ USA per
ripagare
il debito ponte che hanno ricevuto dalla Svizzera e dalla Norvegia per
eliminare
gli arretrati dovuti al FMI." ( 11 )

Viene indotta l'illusione che "denaro sia in arrivo" e che "il FMI stia
aiutando la Yugoslavia."
Nei fatti, ci� che rimane, dopo che il FMI "ha ottenuto rimborsi per se
stesso", � un magro afflusso di 21 milioni di dollari. E certamente lo
stesso
movimento di denaro fittizio � stato posto in essere dalla Banca
Mondiale,
che ha ingiunto che 1.7 miliardi di $ di arretrati "siano chiarificati"
prima di garantire altri debiti freschi.

A questo riguardo, Belgrado accetter� un cosiddetto "prestito di
consolidamento"
dalla Banca Mondiale per rimborsare il debito di 1.7 miliardi di $ alla
stessa Banca Mondiale. In realt� in Yugoslavia entrer� poco denaro, per
non
dire nulla.

Nelle parole del Governatore della Banca Centrale Mladan Dinkic:

"questo preparer� la via per il ritorno della Yugoslavia alla Banca
Mondiale.
Nei primi tre anni, riceveremo il cosiddetto status AIDA, che la Banca
Mondiale
assegna ai Paesi pi� poveri; questo � l'accomodamento pi� favorevole
possibile,
con un pi� lungo periodo di grazia e interessi al minimo, che consentir�
alla nostra economia di pagare il debito di 1.7 miliardi di $ e di
creare
le condizioni per ricevere nuovi prestiti." ( 12 )

Pi� generalmente, il denaro per la "ricostruzione" riempir� le tasche
dei
creditori internazionali e delle corporations multinazionali (con
regali-gingillo
per i vecchi amici della DOS), mentre l'intera economia Yugoslava viene
disposta in blocco all'incanto. Le risorse verranno messe in vendita al
prezzo pi� basso sotto la supervisione del FMI e della Banca Mondiale. I
magri ricavati della privatizzazione forzata --in cui solo "investitori"
esteri avranno la concessione di partecipare--verranno allora usati per
ripagare i creditori, che si d� il caso essere la stessa gente che si
accaparrer�
le risorse della Yugoslavia.

E chi valuter� il "listino valori " delle risorse industriali della
Yugoslavia
e supervisioner� l'asta delle propriet� di questo Stato? Le grandi
banche
mercantili dell'Europa e degli USA e societ� finanziarie, che inoltre
stanno
mettendosi in azione per curare corporativamente gli interessi dei loro
clienti, consigliandoli alla partecipazione dell'asta.

MEDICINA ECONOMICA MORTALE

Sicuramente il denaro (fittizio!) per la ricostruzione � garantito solo
alla condizione che la Yugoslavia implementi la " terapia shock"
economica.
Il programma di donazioni e di garanzie si sviluppa su una
"destrutturazione"
pi� che sulla "ricostruzione".

Sotto la maschera di "normalizzazione economica", il FMI, la Banca
Mondiale
e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD), con base a
Londra, hanno avuto il mandato di smantellare attraverso bancarotta e
privatizzazioni
forzate quello che ancora non � stato distrutto dai bombardieri.

In questo processo, il terrore politico e il " terrore economico " vanno
di pari passo. L'evidenza ampiamente conferma che le riforme economiche
letali del FMI e della Banca Mondiale, imposte in pi� di 150 Paesi in
via
di sviluppo, hanno portato all'impoverimento di milioni di persone.

Per crudele ironia, l'amara medicina economica e la simbolica assistenza
finanziaria vengono presentate come "le ricompense ", dopo il
trasferimento
del Presidente Milosevic sotto la giurisdizione del Tribunale dell'Aja.
Sebbene il presente programma del FMI sia la "continuazione" delle
insopportabili
riforme economiche imposte alla Repubblica Federale di Yugoslavia nel
1980,
(e quindi alle sue "repubbliche eredi"), questo promette di essere alla
lunga pi� devastante. ( 13 )

Il Gruppo di 17 economisti (G-17) -- che controlla il Ministero delle
Finanze
e la Banca Centrale di Yugoslavia (NBJ) -- � in permanente
contatto con il FMI, la Banca Mondiale e il Ministero del Tesoro degli
USA.
Una "lettera di Intenti", che sottolineava
nei dettagli la terapia economica che doveva essere imposta alla
Yugoslavia
dal governo della DOS, � stata di fatto compilata in negoziati segreti
con
i creditori prima delle elezioni Presidenziali del settembre 2000.

Mladjan Dinkic --che ora occupa la posizione di Governatore della Banca
Nazionale di Yugoslavia (NBJ) (Banca Centrale)--aveva stabilito che uno
dei primi argomenti che doveva essere sottoposto al Presidente Kostunica
era di mettere in atto la "terapia shock " economica:

"Immediatamente dopo essere entrato in carica, il nuovo governo deve
abolire
tutti i tipi di sussidio. Questa misura deve essere adottata senza
rammarico
o esitazioni, poich� sar� difficile, se non impossibile, applicarla pi�
in avanti, in vista del fatto che nel frattempo possono manifestarsi
forti
interessi, che possono fare del loro meglio per bloccare tali misure.
Questo
primo passo nella liberalizzazione economica deve essere intrapreso come
una "terapia shock" e la sua radicale natura non deve lasciar spazio a
gradualismi di ogni tipo. " ( 14 )

Il G-17 non deve nascondere il fatto che uno dei suoi principali
obiettivi
consiste nello spezzare la resistenza sociale al programma di
ristrutturazione
economica:

"Qualsiasi regime democratico futuro � per opporre una sostanzialmente
uguale
pubblica resistenza alle privatizzazioni e alle riforme socio-economiche
che dovranno accompagnarlo. In poche parole,
l'insolvenza e la ristrutturazione delle imprese in Serbia genereranno
parimenti
disoccupazione o tagli salariali per molti impieghi. Il controllo del
debito
pubblico e gli aggiustamenti fiscali richiedono ugualmente tagli nella
spesa
pubblica e l'introduzione di nuove tasse e imponibili potenzialmente
impopolari.
L'acquisto di imprese Serbe da parte di ricchi investitori nazionali e
stranieri
pu� anche generare risentimenti, specialmente perch� ci� rappresenta una
radicale rottura con la precedente tradizione Yugoslava della propriet�
dell'impresa da parte dei lavoratori o "sociale". Anche gruppi
nazionalisti
e anti-riformisti possono mobilitare la resistenza popolare per
sfruttare
queste problematiche.Queste forme di opposizione politica tendono a
limitare
gli scopi dell'introduzione di effettive riforme economiche e delle
privatizzazioni."
( 15 ).

SALARI CONGELATI

Il programma del FMI --presentato nel pieno delle attivit� alla vigilia
delle elezioni del settembre 2000--esige l'adozione di "prudenti
politiche
macro-economiche e audaci riforme strutturali"; nel gergo del FMI,
"audace"
invariabilmente significa l'applicazione di un "trattamento curativo
shock"
mentre "prudente" significa misure di austerit� attentamente designate e
prive di compromessi.( 16 ) Appena � entrato nel pieno delle sue
funzioni,
il governo Kostunica --sotto le indicazioni del FMI --
ha deregolato i prezzi dei beni di consumo essenziali e congelato i
salari
dei lavoratori. ( 17 )

Una nuova Legge per il Lavoro, stabilendo che il salario minimo fosse il
35% della media salariale, aveva l'approvazione del Parlamento
Yugoslavo.
In altre parole, con l'aumento dei prezzi accompagnato alla
deindicizzazione
dei salari ordinata dal FMI, la nuova legislazione fa in modo che il
salario
minimo reale sia scivolato a livelli abissalmente bassi. ( 18 )

Il credito � stato congelato per gli imprenditori locali e i
coltivatori.
I tassi di interesse sono gi� balzati alle stelle. Con la fine delle
sanzioni
economiche, il FMI ha anche imposto che i blocchi delle importazioni
siano
rimossi per facilitare l'esportazione del surplus estero di merci a
prezzi
stracciati sul mercato Yugoslavo, portando cos� alla bancarotta i
prodotti
locali. In aggiunta, i prezzi energetici sono stati totalmente
deregolati,
prima delle privatizzazioni dei servizi pubblici, delle raffinerie
statali
di petrolio, delle miniere di carbone e delle aziende elettriche.

Inoltre, vengono considerati tagli drastici alla previdenza sociale e ai
fondi pensione della Repubblica di Serbia, che praticamente produrranno
il loro collasso (Vedi il Programma del FMI, op cit). La
ristrutturazione
dei programmi sociali � copia-carbone di quella imposta alla vicina
Bulgaria,
dove le pensioni pagate ai cittadini anziani precipitano a capofitto nel
1997 a 3 dollari al mese.

PROGETTANDO IL COLLASSO DEL DINARO

Il componente pi� letale del programma del FMI, comunque, � la
cosiddetta
"fluttuazione controllata" del rapporto di cambio che --in accordo con
il
Consigliere Delegato Aggiunto del FMI Stanley Fischer-- viene introdotta
"per riflettere meglio le condizioni di mercato". ( 20 )

Le riserve di cambio con l'estero della Banca Centrale di Yugoslavia
sono
dell'ordine di 500 milioni di $, il debito estero supera i 14 miliardi
di $.
Con il parere positivo del FMI, moneta ( in forma di "prestito
cautelativo")
dovrebbe essere garantita a riempire le riserve di cambio con l'estero
della
Banca Centrale, con lo scopo di supportare il dinaro.

Nel contempo, seguendo il modello Brasiliano, il dinaro dovr� anche
essere
artificialmente sostenuto da un governo che prenda prestiti da istituti
bancari privati a rapporti di interesse esorbitanti, e perci�
alimentando
il debito pubblico interno. ( 21 )

In assenza di controlli di cambio che restringano la fuga di capitali,
le
riserve di cambio con l'estero della Banca Centrale alla fine
risulteranno
impoverite. In altre parole, quando le "riserve prese a prestito " non
sono
sostenute pi� a lungo dalla moneta corrente, il dinaro collassa. Nella
logica
della "fluttuazione controllata", i dollari prestati con un
aggiustamento
di capitali cautelativo del FMI, rientreranno in possesso dei creditori
e degli speculatori al momento della caduta del dinaro, causando
l'ulteriore
espansione del debito estero della Yugoslavia.

Nei fatti, questa politica � largamente strumentale a far scattare una
iperinflazione.
La moneta corrente nazionale diventer� totalmente priva di valore. In
altre
parole, i prezzi voleranno alle stelle come conseguenza del collasso
della
moneta corrente nazionale. In pi�, i salari dovranno essere congelati su
indicazioni del FMI come parte di un "programma anti-inflattivo" e lo
standard
di vita piomber� a livelli sempre pi� bassi. Cos� gli Yugoslavi si
troveranno
alla fine impoveriti per due terzi della popolazione (in accordo con
fonti
ONU a conoscenza del rapporto del FMI) con redditi pro capite sotto ai 2
dollari al giorno.

E' la stessa truffa finanziaria che il FMI ha imposto in Corea,
Indonesia,
Russia, Brasile e pi� recentemente in Turchia. ( 22 )

In questo processo, sono messi in atto vari strumenti speculativi (
inclusa
"l' improvvisa vendita" di moneta corrente) da parte di banche
internazionali
e istituti finanziari in modo da scatenare il collasso della stessa
moneta.

In Corea, la spirale del debito � aumentata come prodromo della crisi
monetaria.
Come risultato, i beni economici nella loro globalit� venivano messi
all'incanto
e diversi potenti blocchi economici della Corea erano acquisiti dal
capitale
Americano a prezzi ridicolmente bassi.

In Russia, il rublo si � ridotto totalmente privo di valore, dopo aver
seguito
la strategia del programma del FMI. La fluttuazione del rublo, applicata
nel 1992 per i consigli del FMI, ha contribuito in meno di un anno ad un
progressivo ed enorme aumento (9900%) dei prezzi dei generi di prima
necessit�.
I salari nominalmente venivano aumentati di circa il 900%, e quindi il
crollo
degli stipendi reali nel 1992 veniva ad essere dell'ordine dell'86%.
Negli
anni seguenti, i salari reali continuarono a scendere a precipizio,
inducendo
la rovina del popolo Russo e la sua estrema povert�. ( 23 )

Pi� generalmente, il programma del FMI crea una struttura per far
accumulare,
cos� come far estendere, il debito attraverso la manipolazione dei
mercati
valutari. E' opportuno ricordare, a questo riguardo, che appena poche
settimane
prima dell'arresto del Presidente Milosevic, la Turchia � stata
soggetta--in
seguito alla destabilizzazione della sua moneta corrente-- alla pi�
brutale
delle riforme economiche che ha causato praticamente nel giro di una
notte
al collasso dello standard di vita. Sotto i consigli e le cure del FMI,
i tassi di interesse in Turchia sono saliti di un modesto 550%.

(1/2 - continua)

---

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