NOTIZIE PER I BAGNANTI


Da "Il messaggero veneto" di mercoled� 6 giugno 2001:

Era stata trovata in un relitto del '700 dagli archeologi
subacquei del nucleo Nausicaa. Stavano cercando cannoni d'epoca

Allarme per una bomba fatta esplodere a Bibione

Gli ospiti di Lignano non sapevano che l'ordigno al fosforo
sarebbe stato fatto brillare. Moltissime le telefonate ai carabinieri

LIGNANO - SABBIADORO - Il boato provocato dall'esplosione di un
ordigno bellico, fatto brillare poco lontano della foce del
Tagliamento, unita alle numerose segnalazioni di turisti ignari
delle cause della deflagrazione, hanno fatto scattare nel tardo
pomeriggio di ieri, a Lignano Sabbiadoro, la macchina dei soccorsi
e della sicurezza. Ad accrescere la paura � stata la colonna di
fumo biancastro, levatasi alta dalla sponda veneta del Tagliamento.

Immediate sono scattate le telefonate al pronto soccorso, alla
protezione civile e ai carabinieri.
Dalle prime ipotesi, sembrava si trattasse di un'imbarcazione in
difficolt� alle prese con un incendio a bordo. Ma giunti sul posto,
la protezione civile con i gommoni e i carabinieri
con la motovedetta non hanno notato nulla di strano e soltanto
dopo qualche tempo, tramite l'ufficio di capitaneria di Porto
di Lignano, l'episodio � stato collegato con il brillamento
dell'ordigno bellico da parte della Marina militare. Si trattava di
una moderna bomba al fosforo di quasi una tonnellata, probabilmente
"perduta" da un aereo in viaggio per una una missione nell'ex
Jugoslavia. Un ordigno finito proprio dentro il relitto di una nave
del '700, e trovato da un gruppo di giovani archeologi della
soprintendenza di Venezia qualche giorno fa.
Ieri la bomba � stata trainata sulla riva di un poligono militare,
una porzione di spaggia riservata agli usi militari sulla costa
di Bibione, e quindi fatta brillare poco prima delle 20 dagli
artificieri del nucleo Sdai della Marina militare. Al largo due
motovedette dell'ufficio circondariale marittimo di Grado e una
della Capitaneria di porto di Caorle seguivano le operazioni.

�Questa avventura - ricordano gli archeologi che si sono trovati
faccia a faccia con l'ordigno - ci ha fatto perdere dieci anni di
vita. Stavamo ispezionando la zona con un "sonar" a
scansione - racconta il subacqueo Francesco Dossola - quando lo
strumento ha segnalato una massa ferrosa. Credevamo fosse un altro
cannone, come quelli gi� trovati nei resti della nave di linea
francese "Mercure", affondata oltre 200 anni fa con tutto il suo
carico dopo uno scontro con i vascelli inglesi in quella che per
gli storici � "la battaglia di Grado". Cos� ci siamo messi a scavare.
A un certo punto ci siamo trovati faccia a faccia con la sagoma
inconfondibile di una bomba�. Immediato l'allarme alla guardia
costiera di Caorle e Grado, che ha allertato gli artificieri della
marina militare che ieri hanno imbragato l'ordigno e trasportato
fino davanti la riva del poligono di tiro, in localit� Lama del
Revelin, e l'hanno fatto brillare.
Il relitto, in cui � stata trovata la bomba, � stato localizzato per
caso in febbraio. Il peschereccio della famiglia Scala aveva perso
alcuni ramponi mentre raccoglieva capesante.
Durante il recupero aveva "tirato su" anche pentole di rame di una
nave antica. Avvertito, il nucleo di archeologia subacquea del centro
e alto Adriatico (Nausicaa) aveva quindi iniziato le ricerche che
avevano portato al colpo fortunato: due cannoni navali della fine del
'700. Nei giorni scorsi le ricerche sono riprese. Proprio durante una
di queste immersioni � stata trovata la bomba al fosforo. M.D.B.

(Scrive Gian: "...Una bomba al fosforo era destinata alla Jugoslavia
ed � invece esplosa il 6 giugno in una spiaggia, a Bibione. Ne ha
parlato il Messaggero Veneto e chi altri?... Mi sembra nessuno...
La notizia in realt� � anche un altra, un ordigno umanitario al
fosforo doveva colpire la Jugoslavia. Il fosforo veniva usato durante
la guerra in Vietnam dagli americani perch� incendiandosi in aria
bruciava tutto ci� che trovava al suolo, civili compresi ovviamente.
Gli stessi impuniti che parlavano d'armi intelligenti tacciono oggi
sulle bombe al fosforo recuperate e fatte brillare all'insaputa di
tutti, anzi no, quasi tutti, visto che il Messaggero Veneto con
involontaria leggerezza ci illustra la sua presenza nei nostri
litorali...
PS. quanto alla modernit� della "bomba al fosforo", di cui parla
l'incauto autore dell'articolo sul Messaggero Veneto, il suo primo
utilizzo in grande scala � nel bombardamento di Dresda (1945) che
cost� 135.000 vittime...")

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