1993 - L'ANNO DELLE PRESSIONI E DEI RICATTI INTERNAZIONALI
CRONOLOGIA. LA JUGOSLAVIA SOTTO L'EMBARGO
All'inizio del '93 su iniziativa della Danimarca, la RF di Jugoslavia
viene estromessa dall'Organizzazione Mondiale della Sanit�. Questo in
un momento in cui il paese registrava un afflusso di circa 600000
profughi da varie parti della RFS di Jugoslavia. Alla fine dell'anno
nel paese si registrer� un'inflazione pari a circa il 300000000%.
Il '93 � anche l'anno delle �rivelazioni� di Roy Gutman - giornalista
destinato a vincere il Premio Pulitzer - sui �campi di sterminio�, e
del Ministro degli Esteri bosniaco musulmano H. Silajdzic sulle �decine
di migliaia di donne musulmane fatte oggetto di violenze sessuali a
scopo di pulizia etnica.� In effetti la disinformazione sulle questioni
bosniache, come in tutto il corso della crisi jugoslava, a partire dal
1990, non � episodica e casuale ma strategica e persistente. Sempre nel
1993 esce in Francia un libro dal titolo �Le verit� jugoslave non sono
tutte buone a dirsi�, nel quale Merlino dimostra il ruolo avuto da
agenzie specializzate come la �Ruder & Finn Global Public Affairs�, il
cui direttore afferma di aver lavorato per il governo sloveno, croato,
bosniaco-musulmano e per il governo secessionista del �Kosova�, cio�
per i secessionisti albanesi di Rugova. Su �Foreign Policy� Peter Brock
pubblica un lungo articolo in cui elenca tutta una serie di
falsificazioni, scatenando un putiferio ed una levata di scudi da parte
dei suoi colleghi giornalisti in mezzo mondo.
Il 1993 � anche l'anno in cui Slovenia, Croazia e RF di Jugoslavia
(Serbia e Montenegro) consolidano o rinnovano le loro legislazioni e
strutture istituzionali. In particolare la Croazia introduce la nuova
moneta denominata kuna - nel segno della continuit� con la moneta in
corso legale sotto Pavelic (1941\45) - le cui banconote vengono
stampate in Germania.
E importante osservare che la NATO ha cercato di inserirsi nella crisi
jugoslava fin dall'inizio. L'intervento divenne del tutto manifesto
proprio nel 1993, quando la NATO incominci� ad appoggiare le operazioni
UNPROFOR in Jugoslavia.
- 3 gennaio Ginevra. Continua la conferenza sulla Bosnia con la
partecipazione delle tre parti in causa allo stesso tavolo di
trattative.
- 23 gennaio Dalmazia settentrionale. Le truppe croate iniziano
l'attacco ai territori serbi della Dalmazia settentrionale che sono
sotto la protezione UNPROFOR e in questa occasione muoiono pi� di 800
civili.
- 2 febbraio Praga. Durante la riunione dell'OSCE la Jugoslavia, come
�membro sospeso�, viene posta di fronte all'ultimatum di �cambiare
radicalmente la sua politica o confrontarsi con un embargo ancora pi�
duro�.
- 23 marzo Bratunac. Termina l'esumazione e la sepoltura di 34 serbi di
Kravice, massacrati dai musulmani di Srebrenica.
- 31 marzo New York. Sotto la forte pressione della delegazione
americana il Consiglio di Sicurezza dell'ONU con una breve procedura
vara la risoluzione 815 sull'uso della forza militare (aerea) contro i
violatori delle zone interdette al volo nella Bosnia ed Erzegovina.
- Nell'aprile 1993 Clinton invia Belgrado Mr Ralph Reginald Bartolomew,
accompagnato da pezzi grossi del Dipartimento di Stato e delle Forze
Armate. Al loro arrivo, i delegati creano momenti di tensione cercando
di imporre incontri separati con i rappresentanti delle istituzioni e
dell'esercito, e chiedendo che si prema sui serbi di Bosnia per la
accettazione incondizionata del Piano Vance - Owen. In quella occasione
i toni della discussione sono particolarmente aspri con gli ufficiali
dell'Esercito Jugoslavo (JNA), che alludono al Vietnam. Ad un
ricevimento presso l'Ambasciata USA vengono invitati solamente i
rappresentanti dell'opposizione.
- 6 aprile Bruxelles. Il Consiglio dei Ministri dell'UE proclama un
ulteriore inasprimento dell'embargo a Serbia e Montenegro, mentre
l'Alleanza per la difesa dell'Unione dell'Europa occidentale, decide di
inviare nelle acque del Danubio una decina di battelli di controllo,
con 300 uomini per controllare le sanzioni contro la RFJ.
- 8 aprile. La FYROM (Macedonia) diventa membro dell'ONU nonostante le
gravi questioni rimaste in sospeso con la Grecia.
- 12 aprile Vicenza. Inglorioso inizio dell'azione di supervisione NATO
delle zone interdette al volo al di sopra dell'ex Bosnia Erzegovina,
con la caduta del �Mirage-2000� nell'Adriatico, decollato dalla
corazzata Theodor Roosevelt.
- 18 aprile New York. Il Consiglio di Sicurezza vara la risoluzione 820
con cui si introduce il completo embargo economico alla RFJ, nel caso
in cui i Serbi di Bosnia non firmino entro il 26 aprile il piano di
pace Vance-Owen in toto e senza alcun cambiamento.
- 28 aprile New York. Con la risoluzione 821 il Consiglio di Sicurezza
stabilisce che la RFJ non pu� continuare automaticamente ad essere
membro dell'ONU e suggerisce all'Assemblea Generale di estromettere la
RFJ dai lavori del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.
- 7 maggio New York. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU emette la
risoluzione 824, con la quale Sarajevo, Bihac, Tuzla, Zepa, Srebrenica
e Gorazde ottengono lo status di �zone protette�.
- Maggio 1993 Kosovo. Nell'attacco terroristico dei secessionisti
albanesi alle porte di Glogovac sono stati assassinati due poliziotti.
- 31 maggio / 1 giugno Belgrado. Dopo un lungo dibattito, all'una di
notte con votazione segreta nel consiglio cittadino e nel consiglio
della Repubblica su richiesta del Partito Radicale della Serbia, il
parlamento della RFJ ha revocato l'incarico al presidente Dobrica Cosic
per �abuso della Costituzione della RFJ�.
- 1 giugno Belgrado. Durante manifestazioni dinanzi al Parlamento muore
un poliziotto e tre poliziotti vengono pesantemente feriti. Vengono
feriti anche 32 manifestanti, in maggioranza appartenenti alla
coalizione DEPOS.
- 3 giugno Vranje. Nella caserma delle Brigate della Morava Sud, il
militare Jozef Mender ha ucciso otto militari dell'esercito jugoslavo.
- 8 giugno Sabac. Nella caserma �Miko Mitrovic� il militare Kis Nandor
ha ucciso il tenente Sasa Trajkovic ed ha ferito il militare Zoran
Novakovic, e poi si e' suicidato.
- 10 giugno Skopje. Nella ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia (FYROM)
giungono 300 militari statunitensi che vanno ad aggiungersi al
battaglione nordico dell'UNPROFOR, per la cosiddetta �missione
preventiva�.
- 20 giugno Copenhagen. Alla riunione dei �Dodici� viene riconosciuta
la sconfitta della politica occidentale sulla ex Jugoslavia, a causa
dei riconoscimenti affrettati di Slovenia, Croazia e Bosnia-Erzegovina.
- 27 giugno Belgrado. Sul territorio della ex Jugoslavia ci sono 3.5
milioni di rifugiati, dei quali piu' di uno e mezzo sul territorio
della RFJ.
- 12 luglio Sarajevo. Le forze fedeli ad Alija Izetbegovic hanno
inscenato un attentato ai cittadini in fila per l'acqua nel quartiere
Dobrinja, a Sarajevo, causando la morte di dodici civili ed il
ferimento di quindici.
- 29 luglio Zagabria. Il Sabor croato ha cambiato il nome alla valuta
nazionale, introducendo la kuna come nel periodo dello Stato
Indipendente Croato degli ustascia.
- 30 luglio Ginevra. Sono stati determinati i principi costituzionali
per il futuro ordinamento della Bosnia-Erzegovina come unione di tre
repubbliche.
- 6 agosto Sarajevo. Dopo l'incontro tra il comandante dell'UNPROFOR
per la Bosnia-Erzegovina ed i comandanti degli eserciti serbo e
musulmano, gli osservatori militari dell'ONU hanno preso le posizioni
serbe sui monti Igman e Bjelasnjica.
- 9 agosto Bruxelles. Il consiglio della NATO ha adottato il piano
delle opzioni operative per gli attacchi aerei in Bosnia-Erzegovina,
stabilendo che la prima azione delle forze alleate deve essere
approvata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.
- 11 agosto Mare Adriatico. Il caccia NATO F-16 e' caduto in mare per
un guasto meccanico vicino all'isola di Pag.
- 20 agosto Belgrado. In Serbia ha inizio l'approvvigionamento
alimentare con la tessera.
- 26 agosto Belgrado. Su decisione del Consiglio Supremo della Difesa,
nuovo Comandante del Quartier Generale dell'Esercito Jugoslavo e'
Momcilo Perisic. In questa occasione sono stati pensionati 43 generali.
- 28 agosto Bosnia-Erzegovina. Il parlamento serbo e quello croato
hanno accettato le misure del �pacchetto di Ginevra� per la conclusione
della guerra in Bosnia, mentre i musulmani hanno rifiutato.
- 7 settembre Belgrado. Il consiglio supremo della Difesa della RFJ ha
nominato i nuovi comandanti dell'Armata e del Korpus dell'esercito
jugoslavo.
- 17 settembre Banja Luka. E' terminata l'azione di protesta di otto
giorni di una parte dell'esercito della Repubblica Srpska contro i
profittatori di guerra, detta �del settembre '93�.
- 20 settembre. I musulmani della regione di Bihac, fedeli a Fikret
Abdic, proclamano l'indipendenza dal governo di Sarajevo. Abdic uomo
d'affari della Agrokomerc buttatosi in politica nel l99l quando aveva
ottenuto pi� voti dello stesso Izetbegovic nelle elezioni
presidenziali, aveva dovuto rinunciare all'incarico a causa di
pressioni del carattere mai chiarito. Con la proclamazione
dell'indipendenza Abdic e decine di migliaia di musulmani scelgono la
strada della collaborazione con i croati e i serbi.
- 21 settembre Mosca. Il presidente russo Boris Jetzin con un decreto
ha sciolto il parlamento ed il congresso dei deputati.
- 27 settembre Velika Kladusa. Viene proclamata la �Regione Autonoma
della Bosnia Occidentale�.
- 4 ottobre New York. Il Consiglio di sicurezza ha adottato la
Risoluzione 871, con la quale il mandato UNPROFOR nella ex-Croazia
viene prolungato fino al marzo 1994 e le sanzioni contro la RFJ vengono
direttamente messe in relazione alla crisi nelle Krajne serbe in
Croazia.
- 20 ottobre Belgrado. Il presidente della Repubblica di Serbia
Slobodan Milosevic ha sciolto il parlamento ed ha indetto nuove
elezioni per il 19 dicembre. L'Assemblea della RFJ ha scelto il nuovo
stemma della RFJ.
- 22 ottobre Belgrado. Radovan Karadzic e Fikret Abdic firmano la
Dichiarazione di pace tra la Repubblica Srpska e la Regione Autonoma
della Bosnia Occidentale.
- 4 novembre Ginevra. Il comitato per le sanzioni ha rimandato la
decisione sulla importazione del gas russo alla RFJ.
- 9 novembre Mostar. Le unita' dell'HVO (croati) durante scontri con i
musulmani hanno bombardato il Ponte, vecchio di 427 anni.
- 23 novembre Belgrado. Viene reso noto che per i primi sei mesi di
quest'anno 108 persone nella RF di Jugoslavia sono morte per malattie
infettive normalmente curabili. Nei primi dieci giorni di novembre,
nell'ospedale psichiatrico di Gornja Toponica presso Nis a causa della
mancanza di medicinali sono morti 70 pazienti. La maggiorparte dei
decessi e' causata dalla azione deleteria delle sanzioni sui neonati.
29 novembre Bruxelles. Per iniziativa degli USA il piano Juppe'-Kinkel
per la eliminazione delle sanzioni contro la RFJ, legato alla fine del
conflitto in Bosnia-Erzegovina, viene trasformato in una �riduzione
scaglionata delle sanzioni�, con tutta una serie di nuove condizioni a
scapito dei serbi.
- 21 dicembre Ginevra. La parte serba e quella croata, con le
delegazioni al completo, hanno raggiunto un accordo sulle concessioni
territoriali ai musulmani nella ex-Bosnia Erzegovina, nella misura
richiesta del 33.3 per cento.
(tratto dal periodico militare jugoslavo "Vojska", Belgrado,
13/1/1994, a firma B. Djurdjevic ed integrato con appunti a cura
del Coord. Romano per la Jugoslavia)
---
Questa lista e' curata da componenti del
Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia (CNJ).
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente
le posizioni ufficiali o condivise da tutto il CNJ, ma
vengono fatti circolare per il loro contenuto informativo al
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CRONOLOGIA. LA JUGOSLAVIA SOTTO L'EMBARGO
All'inizio del '93 su iniziativa della Danimarca, la RF di Jugoslavia
viene estromessa dall'Organizzazione Mondiale della Sanit�. Questo in
un momento in cui il paese registrava un afflusso di circa 600000
profughi da varie parti della RFS di Jugoslavia. Alla fine dell'anno
nel paese si registrer� un'inflazione pari a circa il 300000000%.
Il '93 � anche l'anno delle �rivelazioni� di Roy Gutman - giornalista
destinato a vincere il Premio Pulitzer - sui �campi di sterminio�, e
del Ministro degli Esteri bosniaco musulmano H. Silajdzic sulle �decine
di migliaia di donne musulmane fatte oggetto di violenze sessuali a
scopo di pulizia etnica.� In effetti la disinformazione sulle questioni
bosniache, come in tutto il corso della crisi jugoslava, a partire dal
1990, non � episodica e casuale ma strategica e persistente. Sempre nel
1993 esce in Francia un libro dal titolo �Le verit� jugoslave non sono
tutte buone a dirsi�, nel quale Merlino dimostra il ruolo avuto da
agenzie specializzate come la �Ruder & Finn Global Public Affairs�, il
cui direttore afferma di aver lavorato per il governo sloveno, croato,
bosniaco-musulmano e per il governo secessionista del �Kosova�, cio�
per i secessionisti albanesi di Rugova. Su �Foreign Policy� Peter Brock
pubblica un lungo articolo in cui elenca tutta una serie di
falsificazioni, scatenando un putiferio ed una levata di scudi da parte
dei suoi colleghi giornalisti in mezzo mondo.
Il 1993 � anche l'anno in cui Slovenia, Croazia e RF di Jugoslavia
(Serbia e Montenegro) consolidano o rinnovano le loro legislazioni e
strutture istituzionali. In particolare la Croazia introduce la nuova
moneta denominata kuna - nel segno della continuit� con la moneta in
corso legale sotto Pavelic (1941\45) - le cui banconote vengono
stampate in Germania.
E importante osservare che la NATO ha cercato di inserirsi nella crisi
jugoslava fin dall'inizio. L'intervento divenne del tutto manifesto
proprio nel 1993, quando la NATO incominci� ad appoggiare le operazioni
UNPROFOR in Jugoslavia.
- 3 gennaio Ginevra. Continua la conferenza sulla Bosnia con la
partecipazione delle tre parti in causa allo stesso tavolo di
trattative.
- 23 gennaio Dalmazia settentrionale. Le truppe croate iniziano
l'attacco ai territori serbi della Dalmazia settentrionale che sono
sotto la protezione UNPROFOR e in questa occasione muoiono pi� di 800
civili.
- 2 febbraio Praga. Durante la riunione dell'OSCE la Jugoslavia, come
�membro sospeso�, viene posta di fronte all'ultimatum di �cambiare
radicalmente la sua politica o confrontarsi con un embargo ancora pi�
duro�.
- 23 marzo Bratunac. Termina l'esumazione e la sepoltura di 34 serbi di
Kravice, massacrati dai musulmani di Srebrenica.
- 31 marzo New York. Sotto la forte pressione della delegazione
americana il Consiglio di Sicurezza dell'ONU con una breve procedura
vara la risoluzione 815 sull'uso della forza militare (aerea) contro i
violatori delle zone interdette al volo nella Bosnia ed Erzegovina.
- Nell'aprile 1993 Clinton invia Belgrado Mr Ralph Reginald Bartolomew,
accompagnato da pezzi grossi del Dipartimento di Stato e delle Forze
Armate. Al loro arrivo, i delegati creano momenti di tensione cercando
di imporre incontri separati con i rappresentanti delle istituzioni e
dell'esercito, e chiedendo che si prema sui serbi di Bosnia per la
accettazione incondizionata del Piano Vance - Owen. In quella occasione
i toni della discussione sono particolarmente aspri con gli ufficiali
dell'Esercito Jugoslavo (JNA), che alludono al Vietnam. Ad un
ricevimento presso l'Ambasciata USA vengono invitati solamente i
rappresentanti dell'opposizione.
- 6 aprile Bruxelles. Il Consiglio dei Ministri dell'UE proclama un
ulteriore inasprimento dell'embargo a Serbia e Montenegro, mentre
l'Alleanza per la difesa dell'Unione dell'Europa occidentale, decide di
inviare nelle acque del Danubio una decina di battelli di controllo,
con 300 uomini per controllare le sanzioni contro la RFJ.
- 8 aprile. La FYROM (Macedonia) diventa membro dell'ONU nonostante le
gravi questioni rimaste in sospeso con la Grecia.
- 12 aprile Vicenza. Inglorioso inizio dell'azione di supervisione NATO
delle zone interdette al volo al di sopra dell'ex Bosnia Erzegovina,
con la caduta del �Mirage-2000� nell'Adriatico, decollato dalla
corazzata Theodor Roosevelt.
- 18 aprile New York. Il Consiglio di Sicurezza vara la risoluzione 820
con cui si introduce il completo embargo economico alla RFJ, nel caso
in cui i Serbi di Bosnia non firmino entro il 26 aprile il piano di
pace Vance-Owen in toto e senza alcun cambiamento.
- 28 aprile New York. Con la risoluzione 821 il Consiglio di Sicurezza
stabilisce che la RFJ non pu� continuare automaticamente ad essere
membro dell'ONU e suggerisce all'Assemblea Generale di estromettere la
RFJ dai lavori del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.
- 7 maggio New York. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU emette la
risoluzione 824, con la quale Sarajevo, Bihac, Tuzla, Zepa, Srebrenica
e Gorazde ottengono lo status di �zone protette�.
- Maggio 1993 Kosovo. Nell'attacco terroristico dei secessionisti
albanesi alle porte di Glogovac sono stati assassinati due poliziotti.
- 31 maggio / 1 giugno Belgrado. Dopo un lungo dibattito, all'una di
notte con votazione segreta nel consiglio cittadino e nel consiglio
della Repubblica su richiesta del Partito Radicale della Serbia, il
parlamento della RFJ ha revocato l'incarico al presidente Dobrica Cosic
per �abuso della Costituzione della RFJ�.
- 1 giugno Belgrado. Durante manifestazioni dinanzi al Parlamento muore
un poliziotto e tre poliziotti vengono pesantemente feriti. Vengono
feriti anche 32 manifestanti, in maggioranza appartenenti alla
coalizione DEPOS.
- 3 giugno Vranje. Nella caserma delle Brigate della Morava Sud, il
militare Jozef Mender ha ucciso otto militari dell'esercito jugoslavo.
- 8 giugno Sabac. Nella caserma �Miko Mitrovic� il militare Kis Nandor
ha ucciso il tenente Sasa Trajkovic ed ha ferito il militare Zoran
Novakovic, e poi si e' suicidato.
- 10 giugno Skopje. Nella ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia (FYROM)
giungono 300 militari statunitensi che vanno ad aggiungersi al
battaglione nordico dell'UNPROFOR, per la cosiddetta �missione
preventiva�.
- 20 giugno Copenhagen. Alla riunione dei �Dodici� viene riconosciuta
la sconfitta della politica occidentale sulla ex Jugoslavia, a causa
dei riconoscimenti affrettati di Slovenia, Croazia e Bosnia-Erzegovina.
- 27 giugno Belgrado. Sul territorio della ex Jugoslavia ci sono 3.5
milioni di rifugiati, dei quali piu' di uno e mezzo sul territorio
della RFJ.
- 12 luglio Sarajevo. Le forze fedeli ad Alija Izetbegovic hanno
inscenato un attentato ai cittadini in fila per l'acqua nel quartiere
Dobrinja, a Sarajevo, causando la morte di dodici civili ed il
ferimento di quindici.
- 29 luglio Zagabria. Il Sabor croato ha cambiato il nome alla valuta
nazionale, introducendo la kuna come nel periodo dello Stato
Indipendente Croato degli ustascia.
- 30 luglio Ginevra. Sono stati determinati i principi costituzionali
per il futuro ordinamento della Bosnia-Erzegovina come unione di tre
repubbliche.
- 6 agosto Sarajevo. Dopo l'incontro tra il comandante dell'UNPROFOR
per la Bosnia-Erzegovina ed i comandanti degli eserciti serbo e
musulmano, gli osservatori militari dell'ONU hanno preso le posizioni
serbe sui monti Igman e Bjelasnjica.
- 9 agosto Bruxelles. Il consiglio della NATO ha adottato il piano
delle opzioni operative per gli attacchi aerei in Bosnia-Erzegovina,
stabilendo che la prima azione delle forze alleate deve essere
approvata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.
- 11 agosto Mare Adriatico. Il caccia NATO F-16 e' caduto in mare per
un guasto meccanico vicino all'isola di Pag.
- 20 agosto Belgrado. In Serbia ha inizio l'approvvigionamento
alimentare con la tessera.
- 26 agosto Belgrado. Su decisione del Consiglio Supremo della Difesa,
nuovo Comandante del Quartier Generale dell'Esercito Jugoslavo e'
Momcilo Perisic. In questa occasione sono stati pensionati 43 generali.
- 28 agosto Bosnia-Erzegovina. Il parlamento serbo e quello croato
hanno accettato le misure del �pacchetto di Ginevra� per la conclusione
della guerra in Bosnia, mentre i musulmani hanno rifiutato.
- 7 settembre Belgrado. Il consiglio supremo della Difesa della RFJ ha
nominato i nuovi comandanti dell'Armata e del Korpus dell'esercito
jugoslavo.
- 17 settembre Banja Luka. E' terminata l'azione di protesta di otto
giorni di una parte dell'esercito della Repubblica Srpska contro i
profittatori di guerra, detta �del settembre '93�.
- 20 settembre. I musulmani della regione di Bihac, fedeli a Fikret
Abdic, proclamano l'indipendenza dal governo di Sarajevo. Abdic uomo
d'affari della Agrokomerc buttatosi in politica nel l99l quando aveva
ottenuto pi� voti dello stesso Izetbegovic nelle elezioni
presidenziali, aveva dovuto rinunciare all'incarico a causa di
pressioni del carattere mai chiarito. Con la proclamazione
dell'indipendenza Abdic e decine di migliaia di musulmani scelgono la
strada della collaborazione con i croati e i serbi.
- 21 settembre Mosca. Il presidente russo Boris Jetzin con un decreto
ha sciolto il parlamento ed il congresso dei deputati.
- 27 settembre Velika Kladusa. Viene proclamata la �Regione Autonoma
della Bosnia Occidentale�.
- 4 ottobre New York. Il Consiglio di sicurezza ha adottato la
Risoluzione 871, con la quale il mandato UNPROFOR nella ex-Croazia
viene prolungato fino al marzo 1994 e le sanzioni contro la RFJ vengono
direttamente messe in relazione alla crisi nelle Krajne serbe in
Croazia.
- 20 ottobre Belgrado. Il presidente della Repubblica di Serbia
Slobodan Milosevic ha sciolto il parlamento ed ha indetto nuove
elezioni per il 19 dicembre. L'Assemblea della RFJ ha scelto il nuovo
stemma della RFJ.
- 22 ottobre Belgrado. Radovan Karadzic e Fikret Abdic firmano la
Dichiarazione di pace tra la Repubblica Srpska e la Regione Autonoma
della Bosnia Occidentale.
- 4 novembre Ginevra. Il comitato per le sanzioni ha rimandato la
decisione sulla importazione del gas russo alla RFJ.
- 9 novembre Mostar. Le unita' dell'HVO (croati) durante scontri con i
musulmani hanno bombardato il Ponte, vecchio di 427 anni.
- 23 novembre Belgrado. Viene reso noto che per i primi sei mesi di
quest'anno 108 persone nella RF di Jugoslavia sono morte per malattie
infettive normalmente curabili. Nei primi dieci giorni di novembre,
nell'ospedale psichiatrico di Gornja Toponica presso Nis a causa della
mancanza di medicinali sono morti 70 pazienti. La maggiorparte dei
decessi e' causata dalla azione deleteria delle sanzioni sui neonati.
29 novembre Bruxelles. Per iniziativa degli USA il piano Juppe'-Kinkel
per la eliminazione delle sanzioni contro la RFJ, legato alla fine del
conflitto in Bosnia-Erzegovina, viene trasformato in una �riduzione
scaglionata delle sanzioni�, con tutta una serie di nuove condizioni a
scapito dei serbi.
- 21 dicembre Ginevra. La parte serba e quella croata, con le
delegazioni al completo, hanno raggiunto un accordo sulle concessioni
territoriali ai musulmani nella ex-Bosnia Erzegovina, nella misura
richiesta del 33.3 per cento.
(tratto dal periodico militare jugoslavo "Vojska", Belgrado,
13/1/1994, a firma B. Djurdjevic ed integrato con appunti a cura
del Coord. Romano per la Jugoslavia)
---
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