CORTOCIRCUITO NAZISTA-SIONISTA

Dopo avere applaudito per anni di fronte allo squartamento della
Jugoslavia, in particolare sostenendo la secessione della Bosnia-
Erzegovina e facendo propaganda per il partito revanscista di
Izetbegovic, certi influenti intellettuali ebrei - ad incominciare da
Bernard Henry-Levi - potrebbero di grazia spiegarci oggi le cause,
recenti e non, dell'antisemitismo dei "Giovani Musulmani"?
Oppure - a scelta - potrebbero spiegarci la questione palestinese?
(I. Slavo)

NOTA: Lo stesso Izetbegovic, da giovane, durante la Seconda Guerra
Mondiale fece parte dell'organizzazione filo-nazista dei "Giovani
Musulmani".

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"Vecernji List", Zagabria, 4.9.2001

Na nogometnoj utakmici BiH-Izrael izljevi fasizma i antisemitizma

SIEG HEIL ! NA STADIONU KOSEVO

MOSTAR - Vec prije kvalifikacijske utakmice izmedu BiH i Izraela na
Kosevu za odlazak na Svjetsko nogometno prvenstvo u Japan i Koreju,
udruga Mladi muslimani iz Sarajeva oglasila se proglasom navijacima
za "pojacano navijanje". U proglasu je dano i objasnjenje za taj poziv.
Suparnik "ljiljanima" bila je "reprezentacija zemlje koja cini zlocine
i genocid nad Palestincima, progoni ih ubijajuci zene i djecu".
Poziv i dogadjaji na utakmici nisu u sarajevskim medijima dobili osobit
prostor, niti su popraceni kao neki drugi dogadjaji u kojima su uoceni
rasizam i fasisticke poruke. Gledatelji TV prijenosa utakmice jedva su
od silnih zvizduka s tribina mogli razaznati koji ton izrealske himne.
Jedna od provokacija izraelskim nogometasima i malabrojnim navijacima
bio je fasisticki poklic "Sieg heil !", a unatoc strogoj kontroli, na
stadion su unesene i palestinske zastave. Bilo je i zastava sa dva
lica, sa jedne strane bosanskohercegovacka, sa druge palestinska.
Priopcenjem za javnost oglasio se ministar kulture Sarajevske zupanije
Gradimir Gojer, koji je sve sto se dogadjalo na sarajevskoj utakmici
ostro osudio. No, pomalo upada u oci da su izostale osude ili barem
komentari drugih sportskih i politickih duznosnika. (M. Knezovic)


Alla partita di calcio tra Bosnia-Erzegovina ed Israele espressioni di
fascismo ed antisemitismo

SIEG HEIL! ALLO STADIO KOSEVO [di Sarajevo]

MOSTAR - Gia’ prima della partita di qualificazione tra la B-E ed
Israele a Kosevo, valida per il campionato mondiale in Giappone e
Corea, l’associazione dei Giovani Musulmani di Sarajevo ha incitato i
tifosi con una dichiarazione "per un tifo piu’ concreto". Nella
dichiarazione e’ stato chiarito anche il perche’ di questo invito.
Avversario dei "gigli" [dal simbolo della bandiera della B-E di
Izetbegovic] era la rappresentativa del "paese che effettua crimini e
genocidio a danno dei palestinesi, li scaccia ed uccide donne e
bambini".
L’invito e gli avvenimenti della partita non hanno trovato uno spazio
particolare sui media, e non sono stati nemmeno trattati come gli altri
avvenimenti in cui si evince un messaggio razzista e fascista. Gli
spettatori della trasmissione televisiva della partita a malapena
hanno potuto sentire qualche nota dell’inno nazionale di Israele a
causa dei tanti fischi partiti dalle tribune. Una delle provocazioni
verso i calciatori israeliani ed il loro piccolo numero di sostenitori
e’ stato il grido fascista di "Sieg Heil !", e malgrado il severo
controllo nello stadio sono state portate bandiere palestinesi. C’erano
anche delle bandiere a due facce, da una parte bosniaco-erzegovese e
dall’altra parte palestinese. Rivolgendosi all’opinione pubblica, il
Ministro della Cultura del Cantone di Sarajevo Gradimir Gojer ha
criticato duramente tutto quanto e’ successo nel corso della partita a
Sarajevo. Eppure salta agli occhi il fatto che siamo mancate condanne o
almeno commenti da parte di altri esponenti della politica e dello
sport. (M.K.)