CROAZIA: POLEMICHE PER INSEGNAMENTO RELIGIONE IN ASILI
(ANSA) - ZAGABRIA, 14 DIC - L'introduzione dell'insegnamento
della religione negli asili infantili sta suscitando
polemiche nel governo, nel parlamento e nell'opinione
pubblica della Croazia. L'introduzione dell'insegnamento e'
stata chiesta dalla Chiesa cattolica croata in base all'accordo
tra il governo di Zagabria e il Vaticano firmato nel 1998
in occasione della seconda visita in Croazia di Giovanni Paolo II.
La legge sara' rinviata ad una seconda lettura nel parlamento
perche' il primo esame ha portato a un nulla di fatto. Sono
contrari quasi tutti i partiti di maggioranza del governo di
centrosinistra tranne il Partito dei contadini (Hss). E'
favorevole invece la Comunita' democratica croata, Hdz, il
partito fondato dall'ex presidente Franjo Tudjman che ha firmato
nel 1998 l'accordo con il Vaticano. In base a quell'accordo la
religione viene gia' insegnata nelle scuole elementari e
superiori. Anche la gran parte dei giornali si e' espressa contro.
Il settimanale 'Globus' in un sondaggio evidenzia che il 53%
degli intervistati e' contrario. Il principale argomento usato
dal settimanale e' che si tratterebbe di una discriminazione
religiosa contro chi professa altre confessioni, come i
serbo-ortodossi e i musulmani, e anche contro i non credenti.
''Penso che uno stato moderno debba essere laico - ha dichiarato
lo scrittore Predrag Matvejevic a Globus - questo non esclude i
diritti religiosi, ma non deve escludere i diritti degli
agnostici e degli atei''. Secondo un commento pubblicato
sull'ultimo numero del giornale ufficiale della Chiesa
cattolica 'Glas koncila' si tratta di ''una campagna agressiva
e sistematica da parte dei media'' contro la Chiesa cattolica.
''E' ovvio che si tratta di una campagna orchestrata da
comunisti e volgari marxisti''. (ANSA). COR*VD
14/12/2001 19:04
> http://www.ansa.it/balcani/croazia/20011214190432078163.html
(ANSA) - ZAGABRIA, 14 DIC - L'introduzione dell'insegnamento
della religione negli asili infantili sta suscitando
polemiche nel governo, nel parlamento e nell'opinione
pubblica della Croazia. L'introduzione dell'insegnamento e'
stata chiesta dalla Chiesa cattolica croata in base all'accordo
tra il governo di Zagabria e il Vaticano firmato nel 1998
in occasione della seconda visita in Croazia di Giovanni Paolo II.
La legge sara' rinviata ad una seconda lettura nel parlamento
perche' il primo esame ha portato a un nulla di fatto. Sono
contrari quasi tutti i partiti di maggioranza del governo di
centrosinistra tranne il Partito dei contadini (Hss). E'
favorevole invece la Comunita' democratica croata, Hdz, il
partito fondato dall'ex presidente Franjo Tudjman che ha firmato
nel 1998 l'accordo con il Vaticano. In base a quell'accordo la
religione viene gia' insegnata nelle scuole elementari e
superiori. Anche la gran parte dei giornali si e' espressa contro.
Il settimanale 'Globus' in un sondaggio evidenzia che il 53%
degli intervistati e' contrario. Il principale argomento usato
dal settimanale e' che si tratterebbe di una discriminazione
religiosa contro chi professa altre confessioni, come i
serbo-ortodossi e i musulmani, e anche contro i non credenti.
''Penso che uno stato moderno debba essere laico - ha dichiarato
lo scrittore Predrag Matvejevic a Globus - questo non esclude i
diritti religiosi, ma non deve escludere i diritti degli
agnostici e degli atei''. Secondo un commento pubblicato
sull'ultimo numero del giornale ufficiale della Chiesa
cattolica 'Glas koncila' si tratta di ''una campagna agressiva
e sistematica da parte dei media'' contro la Chiesa cattolica.
''E' ovvio che si tratta di una campagna orchestrata da
comunisti e volgari marxisti''. (ANSA). COR*VD
14/12/2001 19:04
> http://www.ansa.it/balcani/croazia/20011214190432078163.html