* I Quaderni di SOS Yugoslavia
* Sito RESISTENZE - http://www.resistenze.org/
* Aggiornamento sito Forum D.A.C. - http://www.romacivica.net/forumdac
* 17/02 Carpi (MO): pranzo di solidarieta'
* CD Murales
===*===
Associazione "S.O.S. Yugoslavia"
V. S. Anselmo 13 - 10155 Torino
338/1755563 - 328/7366501
Disponibile il "QUADERNO YUGOSLAVIA N. 1"
Informiamo che a cura dell'Associazione "S.O.S. Yugoslavia"
è stato prodotto un fascicolo contenente la raccolta di
documenti sull'aggressione alla Repubblica Federale Jugoslava
(1999-2001).
Si tratta di una raccolta di materiali utilizzati ed in parte
diffusi nell'ambito delle attività dell'Associazione durante
il conflitto del Kosovo.
L'Associazione torinese, costituita nella primavera del 99
sulla spinta solidaristica di un gruppo di persone sensibili
alle vicende patite dai popoli jugoslavi, con una parte della
comunità slava di Torino, ha sviluppato un progetto d'aiuto
concreto che si è concretizzato nell'invio di materiali umanitari
là dove il soccorso internazionale era quasi assente, Voivodina,
area di Kragujevac e Belgrado. Il lavoro solidaristico si è
sviluppato efficacemente ed è tuttora in corso, validamente
impegnato nella campagna di adozioni a distanza.
La natura particolare del recente conflitto balcanico, la
cosiddetta "guerra umanitaria", mobilitava le coscienze e
costringeva a scelte di carattere morale, tali scelte, però,
avvenivano nel frastuono di un martellamento mediatico finalizzato
a giustificare i bombardamenti che sistematicamente colpivano
le infrastrutture civili dell'intera Repubblica Federale Jugoslava:
fabbriche, centrali energetiche, ponti, ferrovie (treni e passeggeri
inclusi), abitazioni civili, ambasciate, il palazzo della televisione
(operatori inclusi), autobus, profughi. Questo strano umanitarismo
costellato di "errori" ed "effetti collaterali" era sostenuto da un
sistema informativo troppo contraddittorio e fazioso per celare la
sua vera natura di autentica propaganda di guerra. La tragica
situazione imponeva lo sforzo di oltrepassare la versione
superficiale dei fatti per andare al di là dell'immagine del
nemico mostruoso e crudele, sicché per tutto il corso del conflitto
e anche dopo, parallelamente all'opera solidaristica umanitaria,
l'associazione raccoglieva una ricca documentazione sugli
aspetti più gravi delle vicende in cui erano coinvolti i civili
jugoslavi; la campagna di demonizzazione del popolo serbo già
avviata durante il conflitto in Bosnia, la strumentalizzazione
della questione profughi, il ruolo dell'UCK e la pericolosità delle
armi all'uranio impoverito. Questi argomenti sono stati trattati
avendo cura di citare le fonti e di fornire un quadro preciso sulla
base di documenti oggettivi, perché lo scopo era quello di superare
i pregiudizi e capire quanto accadeva senza lasciarci trasportare
da facili odi verso il nemico di turno, in una parola, per
promuovere finalmente una solidarietà cosciente, indispensabile
oggi più che mai dato il contesto internazionale, attraverso un
lavoro di informazione, puntuale, corretta e documentata.
L'isolamento in cui si è condotta l'attività dell'associazione,
così come l'ostilità da parte di certe aree del movimento pacifista
durante la guerra, sono oggi controbilanciate dalla verità venuta
infine a galla; i tormentoni che per mesi hanno alimentato il mito
della "guerra giusta" sono scomparsi, inghiottiti da nuove campagne
mediatiche che contraddicevano o sorvolavano disinvoltamente le
precedenti (i soldati italiani intossicati dall'uranio impoverito
e subito dopo la "mucca pazza"), travolti dalla disinformazione
(le fosse comuni non esistevano o le poche ritrovate contenevano
tanto serbi che albanesi), cancellati dall'indifferenza dei media
verso la "pulizia etnica" condotta dall'UCK, e dimenticati,
semplicemente caduti nell'oblio generale.
Quanto al dopo, conclusosi il conflitto calava il sipario, eppure
le conseguenze del profondo cambiamento portato nella società di
quei popoli è causa di sofferenze la cui portata si coglie soltanto
se si conosce direttamente. Ora che il "bene" ha vinto sul "male"
la nostra solidarietà continua, concreta e cosciente come prima,
consentendoci di affermare senza dubbi che quella guerra nulla
ha avuto di giusto, molto di neocoloniale, moltissimo di falso e
propagandistico, proprio come la pubblicità.
Riteniamo utile mettere il materiale di documentazione raccolto in
questi anni a disposizione di quanti fossero interessarti, a questo
scopo stiamo curando la pubblicazione di alcuni dossier tematici che
abbiamo chiamato "Quaderni Jugoslavia". Il numero uno è disponibile
prendendo contatto con l'associazione, altri ne seguiranno fino ad
esaurimento dell'archivio.
Per contatti: i numeri sopra indicati, oppure per email:
posta@...
===*===
http://www.resistenze.org/
Resistenza significa soprattutto
stare fermi, saldi e dal greco
antistatis vuole etimologicamente
dire stare contro. Per resistere
infatti, bisogna soprattutto
individuare bene coloro contro
cui stiamo, e poi organizzarci
bene per stare contro. Prima di
proporre, infatti, occorre che
siano maturate le condizioni
storiche, economiche, politiche
e culturali perché ciò che si
propone abbia un minimo di
possibilità di realizzazione.
Prima di questo, è necessario
che passi l'idea per cui bisogna
innanzi tutto resistere, cioè
essere saldi e essere contro.
Oggi lo spazio pubblico della
resistenza si configura
immediatamente come resistenza
alla doppia dittatura
dell'economia e del
politicamente corretto.
CENTRO DI CULTURA E DOCUMENTAZIONE POPOLARE
Via S.Anselmo 13
10155 Torino
tel. 3393204016
posta@...
http://www.resistenze.org/
===*===
SITO D.A.C. AGGIORNATO
In allegato segnalo l'avvenuta riorganizzazione del nostro sito DAC:
http://www.romacivica.net/forumdac.
Saluti, Enrico Giardino <forumdac@...>
Alle persone sensibili al tema dei diritti comunicativi
Come forse sapete, il Forum DAC - associazione apartitica nata a
Roma nel 1990 - si batte per i diritti comunicativi dei popoli,
dei cittadini-utenti e dei lavoratori della comunicazione.
Non ha mai ricevuto contributi istituzionali o partitici, è
ospite della rete di civica di Roma - unica associazione "no profit"
della voce "comunicazioni".
In questi giorni, il nostro sito WEB è stato completamente
riorganizzato e ristrutturato: nell?area DOCUMENTI troverete una
articolazione per "argomenti" commentati, nonché una sintesi dei
documenti più significativi prodotti, in gran parte propositivi e
progettuali.
Riferimenti principali del nostro impegno sono: le lotte contro il
cosiddetto "neoliberismo" ed i suoi slogan; Il principio del
Diritto A Comunicare (UNESCO); la nostra Costituzione.
L?approccio è scientifico, di matrice sociale: partendo dai diritti
di conoscenza, informazione e comunicazione di massa, si proietta
sull?organizzazione statuale delle società moderne (ad. es. con
l?idea della comunicazione di massa come 4^ funzione costituzionale
di sovranità popolare).
Molte delle soluzioni proposte riguardano l?attualità politica
(la RAI, la riorganizzazione del sistema comunicativo, le "guerre",
i sistemi elettorali, la comunicazione politica, ecc. ).
La vastità e la complessità dei temi che solleviamo eccedono
largamente le nostre forze, ma essi sono parte decisiva dell?agenda
politica e culturale di tutti i movimenti detti "no global".
Vi chiedo perciò di visitare il nostro sito e, se credete, di
inviarci commenti, critiche, proposte.
Potremo così attivare una specifica rete di comunicazione e di
mobilitazione su questioni di reciproco interesse (anche con link
telematici).
Nei prossimi giorni, il sito DAC sarà completato con brevi
documenti video - spot dei nostri documentari - e con brevi
inserti audio.
Grazie per la sensibilità e la collaborazione,
Enrico Giardino (Forum DAC) - Roma
===*===
Subject: 17/02 Carpi (MO): PRANZO DI SOLIDARIETA'
Date: Tue, 5 Feb 2002 19:34:29 +0100
From: Antonia Mascioli
To: balcani@...
COMITATO CARPI CONTRO LA GUERRA
Domenica 17 Febbraio 2002
ore 12,30
presso il Circolo ARCI ARCOBALENO
Via Giliberti n.1 S.Croce (Carpi)
PRANZO DI SOLIDARIETA'
(cucina locale, assaggio di cibi balcanici e dolci fatti in casa)
a favore dei ragazzi dell'orfanatrofio di
BANJA KOVILIACA
(località sul fiume Drina, al confine tra la Bosnia e la Jugoslavia
settentrionale)
gli stessi ragazzi che, l'estate scorsa,
sono stati ospiti a Guastalla e, per un giorno, a Carpi.
menù a prezzo fisso: 15,00 euro
(7,00 euro per i bambini)
dopo il pranzo
immagini, racconti, giochi, eventi, ...
insieme ai compagni dell' Associazione Un Bambino per Amico di
Guastalla,
a volontari ICS e agli amici del Circo Abusivo di Como
la prenotazione è obbligatoria!
telefonare a uno dei seguenti numeri:
Circolo ARCI Arcobaleno, tel. (059) 664589.
Comitato Carpi contro la guerra, tel. (059) 680672.
Associazione Un bambino per amico, tel. (0522) 838778;
cell. 339-3098128.
per informazioni: cell. 347-1487450
===*===
Subject: murales
Date: Mon, 10 Dec 2001 15:00:02 +0100
From: campomarzo editrice
To: jugocoord@...
La musica è viva e lotta insieme a noi, a volte,
quando se lo ricorda.....
il CD "Murales", contenente "Canzone di Guerra", manifesto di
protesta contro la NATO in Serbia.
il CD "Murales" i cui ricavi di vendita finanzieranno progetti di
solidarieta' in Serbia realizzati dal Gruppo Volontariato Civile
(GVC) di Bologna, per la risoluzione non-violenta dei conflitti, la
tutela dei diritti umani e ambientali.
Per richieste:
tel. 349-6100407
e-mail: murales2OO1@...
* Sito RESISTENZE - http://www.resistenze.org/
* Aggiornamento sito Forum D.A.C. - http://www.romacivica.net/forumdac
* 17/02 Carpi (MO): pranzo di solidarieta'
* CD Murales
===*===
Associazione "S.O.S. Yugoslavia"
V. S. Anselmo 13 - 10155 Torino
338/1755563 - 328/7366501
Disponibile il "QUADERNO YUGOSLAVIA N. 1"
Informiamo che a cura dell'Associazione "S.O.S. Yugoslavia"
è stato prodotto un fascicolo contenente la raccolta di
documenti sull'aggressione alla Repubblica Federale Jugoslava
(1999-2001).
Si tratta di una raccolta di materiali utilizzati ed in parte
diffusi nell'ambito delle attività dell'Associazione durante
il conflitto del Kosovo.
L'Associazione torinese, costituita nella primavera del 99
sulla spinta solidaristica di un gruppo di persone sensibili
alle vicende patite dai popoli jugoslavi, con una parte della
comunità slava di Torino, ha sviluppato un progetto d'aiuto
concreto che si è concretizzato nell'invio di materiali umanitari
là dove il soccorso internazionale era quasi assente, Voivodina,
area di Kragujevac e Belgrado. Il lavoro solidaristico si è
sviluppato efficacemente ed è tuttora in corso, validamente
impegnato nella campagna di adozioni a distanza.
La natura particolare del recente conflitto balcanico, la
cosiddetta "guerra umanitaria", mobilitava le coscienze e
costringeva a scelte di carattere morale, tali scelte, però,
avvenivano nel frastuono di un martellamento mediatico finalizzato
a giustificare i bombardamenti che sistematicamente colpivano
le infrastrutture civili dell'intera Repubblica Federale Jugoslava:
fabbriche, centrali energetiche, ponti, ferrovie (treni e passeggeri
inclusi), abitazioni civili, ambasciate, il palazzo della televisione
(operatori inclusi), autobus, profughi. Questo strano umanitarismo
costellato di "errori" ed "effetti collaterali" era sostenuto da un
sistema informativo troppo contraddittorio e fazioso per celare la
sua vera natura di autentica propaganda di guerra. La tragica
situazione imponeva lo sforzo di oltrepassare la versione
superficiale dei fatti per andare al di là dell'immagine del
nemico mostruoso e crudele, sicché per tutto il corso del conflitto
e anche dopo, parallelamente all'opera solidaristica umanitaria,
l'associazione raccoglieva una ricca documentazione sugli
aspetti più gravi delle vicende in cui erano coinvolti i civili
jugoslavi; la campagna di demonizzazione del popolo serbo già
avviata durante il conflitto in Bosnia, la strumentalizzazione
della questione profughi, il ruolo dell'UCK e la pericolosità delle
armi all'uranio impoverito. Questi argomenti sono stati trattati
avendo cura di citare le fonti e di fornire un quadro preciso sulla
base di documenti oggettivi, perché lo scopo era quello di superare
i pregiudizi e capire quanto accadeva senza lasciarci trasportare
da facili odi verso il nemico di turno, in una parola, per
promuovere finalmente una solidarietà cosciente, indispensabile
oggi più che mai dato il contesto internazionale, attraverso un
lavoro di informazione, puntuale, corretta e documentata.
L'isolamento in cui si è condotta l'attività dell'associazione,
così come l'ostilità da parte di certe aree del movimento pacifista
durante la guerra, sono oggi controbilanciate dalla verità venuta
infine a galla; i tormentoni che per mesi hanno alimentato il mito
della "guerra giusta" sono scomparsi, inghiottiti da nuove campagne
mediatiche che contraddicevano o sorvolavano disinvoltamente le
precedenti (i soldati italiani intossicati dall'uranio impoverito
e subito dopo la "mucca pazza"), travolti dalla disinformazione
(le fosse comuni non esistevano o le poche ritrovate contenevano
tanto serbi che albanesi), cancellati dall'indifferenza dei media
verso la "pulizia etnica" condotta dall'UCK, e dimenticati,
semplicemente caduti nell'oblio generale.
Quanto al dopo, conclusosi il conflitto calava il sipario, eppure
le conseguenze del profondo cambiamento portato nella società di
quei popoli è causa di sofferenze la cui portata si coglie soltanto
se si conosce direttamente. Ora che il "bene" ha vinto sul "male"
la nostra solidarietà continua, concreta e cosciente come prima,
consentendoci di affermare senza dubbi che quella guerra nulla
ha avuto di giusto, molto di neocoloniale, moltissimo di falso e
propagandistico, proprio come la pubblicità.
Riteniamo utile mettere il materiale di documentazione raccolto in
questi anni a disposizione di quanti fossero interessarti, a questo
scopo stiamo curando la pubblicazione di alcuni dossier tematici che
abbiamo chiamato "Quaderni Jugoslavia". Il numero uno è disponibile
prendendo contatto con l'associazione, altri ne seguiranno fino ad
esaurimento dell'archivio.
Per contatti: i numeri sopra indicati, oppure per email:
posta@...
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http://www.resistenze.org/
Resistenza significa soprattutto
stare fermi, saldi e dal greco
antistatis vuole etimologicamente
dire stare contro. Per resistere
infatti, bisogna soprattutto
individuare bene coloro contro
cui stiamo, e poi organizzarci
bene per stare contro. Prima di
proporre, infatti, occorre che
siano maturate le condizioni
storiche, economiche, politiche
e culturali perché ciò che si
propone abbia un minimo di
possibilità di realizzazione.
Prima di questo, è necessario
che passi l'idea per cui bisogna
innanzi tutto resistere, cioè
essere saldi e essere contro.
Oggi lo spazio pubblico della
resistenza si configura
immediatamente come resistenza
alla doppia dittatura
dell'economia e del
politicamente corretto.
CENTRO DI CULTURA E DOCUMENTAZIONE POPOLARE
Via S.Anselmo 13
10155 Torino
tel. 3393204016
posta@...
http://www.resistenze.org/
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SITO D.A.C. AGGIORNATO
In allegato segnalo l'avvenuta riorganizzazione del nostro sito DAC:
http://www.romacivica.net/forumdac.
Saluti, Enrico Giardino <forumdac@...>
Alle persone sensibili al tema dei diritti comunicativi
Come forse sapete, il Forum DAC - associazione apartitica nata a
Roma nel 1990 - si batte per i diritti comunicativi dei popoli,
dei cittadini-utenti e dei lavoratori della comunicazione.
Non ha mai ricevuto contributi istituzionali o partitici, è
ospite della rete di civica di Roma - unica associazione "no profit"
della voce "comunicazioni".
In questi giorni, il nostro sito WEB è stato completamente
riorganizzato e ristrutturato: nell?area DOCUMENTI troverete una
articolazione per "argomenti" commentati, nonché una sintesi dei
documenti più significativi prodotti, in gran parte propositivi e
progettuali.
Riferimenti principali del nostro impegno sono: le lotte contro il
cosiddetto "neoliberismo" ed i suoi slogan; Il principio del
Diritto A Comunicare (UNESCO); la nostra Costituzione.
L?approccio è scientifico, di matrice sociale: partendo dai diritti
di conoscenza, informazione e comunicazione di massa, si proietta
sull?organizzazione statuale delle società moderne (ad. es. con
l?idea della comunicazione di massa come 4^ funzione costituzionale
di sovranità popolare).
Molte delle soluzioni proposte riguardano l?attualità politica
(la RAI, la riorganizzazione del sistema comunicativo, le "guerre",
i sistemi elettorali, la comunicazione politica, ecc. ).
La vastità e la complessità dei temi che solleviamo eccedono
largamente le nostre forze, ma essi sono parte decisiva dell?agenda
politica e culturale di tutti i movimenti detti "no global".
Vi chiedo perciò di visitare il nostro sito e, se credete, di
inviarci commenti, critiche, proposte.
Potremo così attivare una specifica rete di comunicazione e di
mobilitazione su questioni di reciproco interesse (anche con link
telematici).
Nei prossimi giorni, il sito DAC sarà completato con brevi
documenti video - spot dei nostri documentari - e con brevi
inserti audio.
Grazie per la sensibilità e la collaborazione,
Enrico Giardino (Forum DAC) - Roma
===*===
Subject: 17/02 Carpi (MO): PRANZO DI SOLIDARIETA'
Date: Tue, 5 Feb 2002 19:34:29 +0100
From: Antonia Mascioli
To: balcani@...
COMITATO CARPI CONTRO LA GUERRA
Domenica 17 Febbraio 2002
ore 12,30
presso il Circolo ARCI ARCOBALENO
Via Giliberti n.1 S.Croce (Carpi)
PRANZO DI SOLIDARIETA'
(cucina locale, assaggio di cibi balcanici e dolci fatti in casa)
a favore dei ragazzi dell'orfanatrofio di
BANJA KOVILIACA
(località sul fiume Drina, al confine tra la Bosnia e la Jugoslavia
settentrionale)
gli stessi ragazzi che, l'estate scorsa,
sono stati ospiti a Guastalla e, per un giorno, a Carpi.
menù a prezzo fisso: 15,00 euro
(7,00 euro per i bambini)
dopo il pranzo
immagini, racconti, giochi, eventi, ...
insieme ai compagni dell' Associazione Un Bambino per Amico di
Guastalla,
a volontari ICS e agli amici del Circo Abusivo di Como
la prenotazione è obbligatoria!
telefonare a uno dei seguenti numeri:
Circolo ARCI Arcobaleno, tel. (059) 664589.
Comitato Carpi contro la guerra, tel. (059) 680672.
Associazione Un bambino per amico, tel. (0522) 838778;
cell. 339-3098128.
per informazioni: cell. 347-1487450
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Subject: murales
Date: Mon, 10 Dec 2001 15:00:02 +0100
From: campomarzo editrice
To: jugocoord@...
La musica è viva e lotta insieme a noi, a volte,
quando se lo ricorda.....
il CD "Murales", contenente "Canzone di Guerra", manifesto di
protesta contro la NATO in Serbia.
il CD "Murales" i cui ricavi di vendita finanzieranno progetti di
solidarieta' in Serbia realizzati dal Gruppo Volontariato Civile
(GVC) di Bologna, per la risoluzione non-violenta dei conflitti, la
tutela dei diritti umani e ambientali.
Per richieste:
tel. 349-6100407
e-mail: murales2OO1@...