OPERAZIONE GEHLEN:
LA RADICI NAZISTE DELLA CIA E DELLA NATO

Original URL for this article:
http://emperors-clothes.com/docs/gehlen2.htm
Alternative address is
http://emperor.vwh.net/docs/gehlen2.htm

Sull'argomento si veda anche:
http://groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/952

Traduzione inviataci da Alessandro Lattanzio

IL PEGGIOR SEGRETO DELL'ORSO GOFFO
di Jared Israel
[2 Dicembre 2001]

L'articolo seguente, tratto dal 'San Francisco Bay
Guardian', intitolato, 'The
CIA's Worst-Kept Secret.' Riguarda alcuni documenti di
recente declassificati della CIA. Tali documenti,
18.000 pagine, confermano il reclutamento e il
salvataggio, da parte dell'intelligence USA, di
nazisti, a aprtire dalla fine della seconda guerra
mondiale.

Ho scritto questo articolo per due motivi. Primo,
include delle informazioni notevoli sul matrimonio
Nazisti-CIA. Secondo. Presenta informazioni da un
prospettiva che considero sia ingannevole che diffusa,
che merita comunque una discussione.

L'articolo è stato scritto da Martin Lee. Lee
argomenta che dopo la seconda guerra mondiale, le spie
naziste ingannarono gli USA, nascondendole, e, quindi
salvando dalle persecuzioni, se stesse e la loro rete
spionistica.

Cita il caso del Generale Reinhard Gehlen. Gehlen era
stato il capo dell'intelligence nazista in URSS e
nell'Europa Orientale. Secondo Lee, Gehlen ingannò il
capo delle spie Allen Dulles, che più tardi divenne
direttore della CIA, nel modo seguente:

"Gehlen venne rapidamente spedito a Fort Hunt.
L'immagine che proiettava durante i dieci mesi di
negoziati a Fort Hunt era, in gergo dello spionaggio,
una "leggenda", uno che incardinava la falsa
affermazione di Gehlen che egli non fosse mai stato un
nazista, ma si era sempre dedicato alla lotta al
Comunismo.
Tra coloro che vennero ingannati, vi era il futuro
direttore della CIA Allen Dulles, che divenne il
maggiore sostenitore di Gehlen tra i gli incerti
politici statunitensi." (dal testo seguente)

C'è qualche problemino qui

Iniziando più di dieci anni prima, Allen Dulles, un
importante diplomatico e spia, e suo fratello, John
Foster, un insider di Wall Street, creò un apparto
finanziario-spionistico per assistere i nazisti.
Dulles ebbe un lungo periodo di relazioni amichevoli
con i nazisti. Perché, rimanendo sul caso, Dulles fu
turbato quando apprese che Gehlen (capo delle spie
naziste) era un nazista? (1)

Comunque, Gehlen non era una spia qualsiasi. Il suo
lavoro non era solo coordinare la raccolta di
informazioni. Ma era il responsabile chiave del lavoro
dei gruppi fascisti, nei paesi occupati dell'Est, come
la Guardia di Ferro in Romania, i Vanagi lituani e gli
Ustashi croati. Questi gruppi commisero le più
efferate atrocità contro gli 'Untermenschen', ebrei,
zingari, serbi e altri slavi e cristiani ortodossi,
cosi come contro anti-nazisti, sia comunisti cje non,
inclusi vari gruppi nazionalisti che resistevano ai
nazisti. Gehlen era un importante criminale di guerra.

Allen Dulles sapeva tutto ciò? Certo che lo sapeva.
Era stato direttore delle spie USA con almeno tre
decenni di esperienza e che aveva lavorato con la
leadership nazista per venti anni. Dulles tentò di
portare segretamente Gehlen negli USA, precisamente
per evitare che cadesse in mano dei sovietici, che lo
processassero come criminale di guerra, e che lo
impiccassero.

Una volta messo Gehlen al sicuro negli USA, Allen
Dulles e altri direttori dell'Intelligence USA,
incontrarono Gehlen e pianificarono una operazione da
incubo: un vasto apparato di spionaggio e sovversione
europeo, controllato da Washington ma pieno di
migliaia di criminali di guerra nazisti. I nazisti
avevano perso la guerra, ma il nazismo aveva trovato
nuova vita. (6)

Quando Allen Dulles conobbe Gehlen come comandante
dell'esercito di una mostruosa guerra criminale in
Europa Orientale e in Russia, come faceva Dulles a
supporre che Gehlen non fosse un nazista(cosa
francamente incredibile)?

Il suggerimento di Lee, che il salvataggio e la nomina
di Gehlen da parte di Dulles, potrebbe essere meno
mostruoso poiché venne ingannato sul credo nazista di
Gehlen, è tipico del modo con cui mass media abbia
ripuliscono la politica estera americana dal 1945.

Secondo tale ragionamento, è un crimine se un nazista
(o un terrorista islamista) commette della atrocità da
parta sua. Ma se commette delle atrocità per conto dei
leaders degli USA, questi ultimi sono a) ingenui
riguardo ai nazisti (o terroristi islamisti) e sono b)
hanno solo usato i nazisti o i terroristi nel
perseguire i buoni valori americani, allora è OK.
Queste minacciano il sistema della politica estera
degli USA come se fossero un ragazzino eterno che è
stato traviato da una pessima compagnia, ma, certo,
crescerà e ne uscirà fuori. in

Pochi di noi hanno mai letto i documenti
declassificati sui rapporti Nazisti-CIA. Articoli come
quello di Lee del 'San Francisco Bay Guardian', un
quotidiano di sinistra, può plasmare la nostra
visione. Attraverso l'articolo, Lee traccia Washington
come una ingenua, intrappolata dalla mentalità della
guerra fredda, nel reclutare i nazisti (o suggerisce
alla fine dell'articolo, reclutando molti di loro,
sai, i nazisti sono OK, ma solo se presi con
moderazione..)

Può un ragazzo intelligente come Lee credere veramente
che gli assai sofisticati uomini, che forgiavano la
politica estera degli USA nei precedenti 50 anni,
siano inconsapevolmente andati a letto con i peggiori
macellai del secolo? Non dico, ma con questa idea
assurda presentata nell'articolo, Lee il ciritco,
giustifica quelle cose che sembra attaccare.

"PUO' ESSERCI UN CONNUBIO NAZISTI-CIA A CAUSA DELLA
MENTALITA' DELLA GUERRA FREDDA"?

Tale nozione, portata avanti da Lee, è contraddetto da
due fatti:

Fatto 1 - No, perché inizio assai presto

Washington iniziò a lavorare con alti ufficiali nel
Vaticano alla fine della guerra per sistemare le vie
di fuga dei nazisti. Alcuni nazisti che salvarono che
erano delle spie. Altri erano solo macellai nazisti.

Le vie di fuga, appropriatamente dette 'ratlines',
iniziavano in Europa Orientale e nei Balkani,
soprattutto in Croazia, e finivano negli USA, Canada,
Australia, America Latina, ecc. Come può essere vero
che gli USA organizzassero le ratlines per via della
mentalità da guerra fredda, quando non era ancora
iniziata? (2)

Mr. Lee sa che gli USA iniziarono a salvare i nazisti
prima che la guerra fredda iniziasse. Puntualizza ciò:

"...è falsa la prevalente nozione occidentale che
l'aggressiva politica sovietica fosse la causa
primaria dell'inizio della guerra fredda."

Ottima puntualizzazione. Ma allo stesso tempo Lee
scrive:

"La precoce corte di Gehlen da parte dell'intelligence
USA, suggerisce che Washington entra nella guerra
fredda assai prima di quanto si sappia."

Cosa significa ciò? Sa l'aggressiva politica sovietica
non ha provocato la guerra fredda, perché Lee dice che
"Washington era [già]nell'era della guerra fredda"
alla fine della seconda guerra mondiale? La Guerra
Fredda non richiede due avversari?

Ciò che Lee probabilmente vuole dire è che alla fine
della 2° G.M. Washington stava attaccando la Russia!"
. Insomma era precisamente una azione criminale e
bellica di Washington, come il salvataggio di
criminali di guerra nazisti, che creò il clima di
ostilità internazionale e divenne nota come Guerra
Fredda.

Nei quindici anni dopo la 2° G. M., Washington e Wall
Street, inclusi i fratelli
Dulles e il nonno e il bisnonno del Presidente Bush,
giocarono un ruolo pericoloso. Aiutarono i nazisti
quando erano al potere e poi, li rimisero al potere.
Con il loro aiuto, l'industria bellica tedesca, già
danneggiata, venne ricostruita in tempo di record.

Perché Dulles e la famiglia Walker/Bush e altri
personaggi dell'Establishment USA finanziarono la
creazione di una potente Germania fascista? Lo fecero
per potere pianificare l'attacco nazista contro la
Russia Sovietica.

Come dice il poeta, i migliori piani di topi e uomini
spesso falliscono. Invece di attuare il loro ruolo
assegnato, la conquista della Russia, i nazisti
tedeschi decisero di conquistare tutti. Washington e
Londra risposero a questa inaccettabile ambizione in
modo adeguato. Primo permettere ai nazisti di
infliggere il massimo danno all'URSS. Allora avrebbero
aperto il secondo fronte (l'invasione della Normandia)
allo scopo di prevenire la liberazione sovietica
dell'Europa e assicurare la totale distruzione dei
nazisti.

Dopo la 2° G.M., Washington non poteva iniziare la
Guerra Fredda. Semplicemente continuarono il loro
piano di impiego dei nazisti e della Germania contro
l'URSS. Eccetto l'apparato attuale dei nazisti
esistente in tutta l'Europa Orientale e sudorientale
(Russia compresa), l'influenza sovietica era assai più
ampia.

Fatto 2 - No, poiché l'Establishment della politica
estera degli USA, non usarono i nazisti solo per
spiare.

Gli assassini nazisti che gli USA salvarono. In
violazione delle leggi e della decenza, non erano solo
della spie. molti di essi erano dei criminali di
guerra mostruosi. E queste spie/criminali di guerra
non sarebbero stati salvati semplicemente. Rifugiati
in vari paesi, e quindi dimenticati.

Invece gli USA mantennero una grande rete di
"rifugiati" e di loro contatti in tutta l'Europa, per
tre scopi:

* spiare;

* accrescere la rete di fascisti dedicata
all'infiltrazione, sovversione e il sabotaggio dei
paesi socialisti o non dell'Europa, una rete legata
all'intelligence USA (e tedesca);

*a preparare una forza che avrebbe rovesciato i paesi
socialisti, specialmente gli strategici stati baltici
di Lituania, Lettoni e Estonia, e dei paesi Balcanici,
specialmente la Jugoslavia, quando il tempo sarebbe
venuto.

I rifugiati nazisti e filo-nazisti, erano mantenuti a
spese dei contribuenti USA, attraverso i programmi
come l'Assemblea dei paesi sottomessi.(3)

Tra la fine degli anni '80 l'inizio degli anni '90,
molti criminali di guerra nazisti, protetti dagli USA
(e i loro figli) ritornarono in Europa orientale e nei
Balcani dove aiutarono a lanciare i movimenti
secessionisti, installando governi fantoccio filo-USA
e filo-tedeschi, assassinare coloro che si opponevano
e spargere odi etnici. Per esempio, il ritorno dei
fascisti aiutò il gruppo neo-nazista di Franjo
Tudjman, l'Unione Democratica Croata o HDZ, prese il
potere in Croazia e iniziò la guerra secessionista
contro la Jugoslavia nel 1991. (4)

LA TEORIA DELL'ORSO GOFFO NELLA POLITICA ESTERA USA

Perché criticare la politica estera degli USA se
spesso Washington viene presentata come una forza
passiva ? perché parlare costantemente di USA
utilizzati come rifugio dagli esiliati cubani per i
loro scopi, o che gli USA si accordavano ancira una
volta per aiutare l'UCK e che presto o tardi gli USA
avrebbero scoperto quali mostri fossero i
secessionisti alabnesi, ecc. (5)

Due spiegazioni vengono in mente.

Primo, volente o non volente, la gente tende a
autocensurarsi davanti al potere sprezzante.

Quando si critica l'Establishmentche bombarda una
fabbrica di pillole, poiché non glipaive il governo
(come ha fatto gli USA con il Sudan), che bombarda la
Bosnia, il Kosovo e l'Iraq con armi radioattive e
spedisce migliaia di soldati propri e alleati in aree
contaminate, che rifiuta di punire il comandante del
sottomarino che ha ucciso dei pescatori giapponesi
mentre faceva acrobazie con il sottomarino nucleare,
criticare l'Establishment è una esperienza che la
tentazione dell'esercizio limita.

Se per esempio, si argomenta che Washington era
coinvolta con i lavori dei nazisti, si deve sentire
ragionevolmente sicuro. Non si sfida la legittimità di
fondo dell'asse Wall Street-Washington. Ma se uno dice
che gli incubi della politica estera USA sono stati,
come nelle attività umane a grande scala, pianificate,
allora viene accusato di cospirazionismo, di
estremismo, o peggio. Una volta si trovavano certe
porte, già aperte, adesso sono fermamente chiuse, o
peggio..

Secondo, la TV e i films statunitensi, visti dalle
persone di tutto il mondo, proiettano un'immagine
ufficiale di una America innocente: gentile, potente e
anche buona; facilmente manipolabile e ingannabile.
Ciò gioca un grande ruolo nel condizionare il pensiero
del governo USA come un orso impacciato.

I film sono parzialmente responsabili per questa
immagine senza senso dei leaders statunitense,
lasciatemi parafrasare un famoso film a mo di
confutazione:

"non sono molto sicuro se siamo ingenui come si
suppone. Questo tipo di reputazione può essere un buon
affare, abbatte le critiche e rende più facile fare
affari con il nemico" (con scuse a Sam Spade nel
'Maltese Falcone' che si può vedere su
http://www.filmsite.org/malt.html)

Washington era stato un innocente spettatore della 2°
G.M.? Ciò non è vero di sicuro. L'OSS, predecessore
della CIA, era stata impegnata in tutta l'Europa. Gli
operativi dell'OSS sanno, e riportano, che crimini
mostruosi furono commessi dai nazisti, i seguito
Washington reclutava gli stessi nazisti nella nascente
organizzazione coperta, il braccio più sensibile del
governo USA.

Pensate questo. L'OSS era una piccola organizzazione.
L'apparto nazista era enorme e ben organizzato.
Assorbendo i nazisti nell'intelligence USA come un
serpente quando ingoia un topo. Che significa ciò?
Significa che le forze più potenti degli USA avevano
deciso l'esistenza della CIA, i sostanza una
organizzazione nazista.

Scopo di Washington, era distruggere l'URSS e gli
altri stati socialisti e portarli sotto il dominio
degli USA. Nel modo con cui i pianificatori di
Washington vedevano le cose, i nazisti avevano
parecchie virtù. Rispettavano il capitalismo.
disprezzavano i gruppi che volevano resistere alla
dominazione USA (inclusi i serbi e altri slavi,
zingari, altri popoli dalla "pelle scura". Ecc.).
Inoltre, l'intensità del loro odio diede energia al
loro lavoro. Erano esperti nella demagogia,
sovversione, assassinio e nella tortura.

Numerose virtù; solo una macchia: una pessima
reputazione, riguardo la quale, nessun problema fin
quando arriva la verità. E quando dovesse arrivare
(che oggi trapela) la cosa importante per il punto di
vista di Washington era ed è assicurarsi che la
inevitabile critica avesse la propria risposta
menzognera.
Lasciatemi criticare che era tutto terribile, stupido,
spietatamente fasullo, e noi dobbiamo imparare la
'nostra' lezione e mai, mai far succedere ancora
queste cose.

Meglio essere attaccati per la efferata stupidità che
per un efferato male. Per questo scopo finale, il
Presidente Clinton istituì il 'Gruppo di Lavoro
Interagenzia'(IWG), fece si che "allievi, ufficiali
pubblici, ex-ufficiali dell'intelligence che avevano
aiutato la CIA a preparare i documenti per la
declassificazione." Sembra che Lee abbia accettato la
visione dell'IWG sulla connessione nazisti-CIA.

Sotto l'articolo del 'San Francisco Bay Guardian'.

In seguito a questo articolo ho messo delle note di
dissenso

Jared Israel, 21 Maggio 2001


Il peggior segreto della CIA
'San Francisco Bay Guardian', Maggio 7, 2001

Documenti recentemente declassificati confermano la
collaborazione tra USA e nazisti
Martin A. Lee


"Onesto e idealista ... amante del buon cibo e del
buon vino... mente spregiudicata..."

Ecco come, nel 1952, la Central Intelligence Agency
descriveva l'ideologo nazista Emil Augsburg,
professore dell'infame istituto Wannsee, il centro
studi delle SS, coinvolto nella pianificazione della
soluzione finale. L'unità SS di Augsburg attuò
"compiti speciali", un eufemismo per dire sterminio
degli ebrei e altri "indesiderabili" durante la
Seconda Guerra Mondiale.

Sebbene ricercato in Polonia per crimini di guerra,
Augsburg s'ingraziò la CIA, che lo impiegò alla fine
degli anni '40 come esperto di questioni sovietiche. I
documenti della CIA Recentemente rilasciati, indicano
che Augsburg era uno dei peggiori criminali di guerra
reclutati dall'intelligence USA, subito dopo la resa
tedesca agli alleati.

Grazie al Congresso che, tre anni fa, approvò il Nazi
War Crimes Disclosure Act
documenti una volta estremamente riservati della CIA,
confermano che uno dei peggiori segreti della guerra
fredda, l'impiego da parte della CIA, di una estesa
rete spionistica nazista per attuare una campagna
clandestina contro l'URSS.

I documenti della CIA mostrano che ufficiali USA
sapevano di aiutare parecchi veterani nazisti che
avevano commessi crimini orrendi contro l'umanità, ma
tali atrocità vennero giustificate come crociata
anti-comunista vigente al momento. Per i nazisti, che
inoltre, erano stati accusati di crimini di guerra, la
CIA fece in modo di far loro evitare la prigione.

"I veri vincitori della guerra fredda furono i
criminali di guerra nazisti, parecchi di essi
sfuggirono alla giustizia poiché est e ovest subito
dopo la guerra si contrapposero", dice Eli Rosenbaum,
direttore dell'Ufficio delle investigazioni speciali
del Dipartimento della Giustizia e capo cacciatore di
nazisti americano. Rosenbaum ha lavorato pressso la
Interagency Working
Group Committee, costituito da Clinton, cui studenti,
pubblici ufficiali, professori e ex-agenti
dell'intelligence aiutarono la CIA a preparare i
documenti da declassificare.

Parecchi nazisti ricevettero blande punizioni, o
nessuna punizione, o ricevettero compensi, poiché la
agenzie spionistiche dell'occidente li ritenevano
utili per la futura guerra fredda. L'IWG affermò, dopo
il rilascio di 18.000 pagine di materiale della CIA (
altri ancora sono da declassificare.)

"Non sono solo documenti storici", insiste
l'ex-congressista Elizabeth Holtzman, membro del
gruppo di studio della documentazione CIA. Ciò che
preoccupava Holtzman era la nascita di domande
critiche, sulla base dei documenti della CIA,
riguardanti la politica estera degli USA e le origini
della guerra fredda.

La decisione di reclutare spie naziste ebbe un impatto
negativo sulle relazioni URSS-USA e permise la
tolleranza da parte degli USA, riguardo alla
violazione dei diritti umani e di altri crimini,
commessi in nome dell'anti-comunismo. L'abbraccio
fatale renderà la morte una sfumatura della litania
anticomunista dell'interventismo della CIA nel mondo.

L'organizzazione Gehlen

La figura chiave della parte tedesca della rete
nazisti-CIA, era il generale Reinhard Gehlen, che era
stata la maggiore spia anti-sovietica di Adolf Hitler.
Durante la 2° G.M., coordinò tutte le operazioni
tedesche d'intelligence militare in URSS e in Europa
orientale.

Quando la guerra stava per finire, Gehlen prevedeva la
rapida rottura delle relazioni sovietico-statunitensi.
Comprendendo che gli USA avrebbero avuto bisogno di
una struttura spionistica in Europa Orientale, Gehlen
si arrese agli americani e dipinse se stesso come uno
che avrebbe dato un contributo determinante nella
prossima guerra ai comunisti. Inoltre avrebbe
condiviso il suo vasto archivio spionistico sull'URSS,
promettendo che avrebbe risuscitato una rete occulta
di agenti ferocemente anticomunisti, che erano
dislocati in modo da provocare stragi nei paesi
dell'Europa Orientale e in URSS.

Sebbene il trattato di Yalta affermasse che gli USA
avrebbero consegnato ai sovietici tutti gli ufficiali
tedeschi che erano stati coinvolti "in azioni sul
fronte orientale", Gehlen venne rapidamente spedito a
Fort Hunt. L'immagine che proiettava durante i dieci
mesi di negoziati a Fort Hunt era, in gergo dello
spionaggio, una "leggenda", uno che incardinava la
falsa affermazione di Gehlen che egli non fosse mai
stato un nazista, ma si era sempre dedicato alla lotta
al Comunismo.
Tra coloro che vennero ingannati, vi era il futuro
direttore della CIA Allen Dulles, che divenne il
maggiore sostenitore di Gehlen tra i gli incerti
politici statunitensi.

Gehlen ritornò in Germania occidentale, nell'estate
del 1946 con lo scopo di ricostruire la sua
organizzazione spionistica e riesumare lo spionaggio
all'est a vantaggio dell'intelligence USA. La data è
significativa, è precedente a quella dell'inizio della
guerra fredda, che secondo gli storici, non iniziò
prima di un anno dopo. La precoce corte di Gehlen da
parte dell'intelligence USA, suggerisce che Washington
entra nella guerra fredda assai prima di quanto si
sappia. Lo stratagemma di Gehlen si basava sulla
prevalente nozione occidentale che l'aggressiva
politica sovietica avrebbe condotto inevitabilmente
alla guerra fredda.

Basatosi vicino Monaco, Gehlen iniziò a reclutare
migliaia di veterani della Gestapo, della Wehrmacht, e
perfino i più vili dei vili, i vecchi burocrati che
avevano condotto l'apparato amministrativo centrale
dell'Olocausto, furono i benvenuti nella "Gehlen Org,"
come era chiamata, incluso Alois Brunner, superiore di
Adolf Eichmann. Il maggiore della SS Emil Augsburg e
il capitano della Gestapo Klaus Barbie, noto anche
come il "Macellaio di Lione" erano tra coloro che
lavoravano sia per Gehlen che per l'intelligence USA.
"Sembrava che nel quartier generale di Gehlen, la SS
preparasse il luogo affinché l'élite di Himmler avesse
una felice luogo riunione" riporta la Frankfurter
Rundschau, nei primi anni '50.

Inserito ben dentro, depositato e stoccato nella CIA,
l'apparato di Gehlen, infestato di spie naziste,
funzionò come gli occhi e le orecchie segrete degli
USA nell'Europa centrale. L'Organizzazione giocherà un
ruolo ancor più importante nella NATO, fornendo i
due/terzi delle informazioni sul Patto di Varsavia.
Sotto gli auspici della CIA, e più tardi a capo del
servizio segreto della Germania Ovest, fino al ritiro
nel 1968, Gehlen esercitò una considerevole influenza
sul politica USA verso il Blocco sovietico. Quando i
capi spia degli USA desideravano controllare una
nazione, si volgevano alla sempre disponibile Org, che
serviva da fornitrice di operazioni di guerriglia
senza speranza e di lanci aerei oltre la cortina di
ferro, e altre cervellotiche operazioni della CIA.

Sistemare anatre da disinformazione

...i veterani del Terzo Reich, erano spesso provati
adepti dello smercio di notizie, spesso false, in
cambio di danari e sicurezza, conclude l'IWG panel.
Molti nazisti facevano il doppio gioco, alimentando i
timori in entrambi i contendenti del conflitto
est-ovest e predicando la reciproca diffidenza che
emergeva dalle rovine della Germania di Hitler.

Il Generale Gehlen spesso esagerava la minaccia
sovietica, allo scopo di esacerbare la tensione tra le
superpotenze, a un certo punto ebbe successo nel
convincere il Generale Lucius Clay, governatore
militare della zona di occupazione USA in Germania,
che la maggiore mobilitazione di guerra sovietica era
iniziate in Europa orientale. Ciò spinse Clay a
inviare un disperato telegramma top-secret a
Washington, nel Marzo 1948, avvertendo che la guerra
"stava per esplodere".

La strategia di disinformazione di Gehlen era basata
su una semplice premessa, la guerra fredda dava un
maggior spazio di manovra ai seguaci di Hitler. La Org
poteva fiorire solo sotto le condizioni della guerra
fredda; come un istituto cui fosse assegnato il
compito di perpetuare il conflitto
sovietico-statunitense.

"L'agenzia amava Gehlen poiché gli dava ciò che voleva
sentire. Ci imbrogliò costantemente, e noi lo pagavano
sempre, il Pentagono, la Casa Bianca, i giornali.
Amavano tutto ciò. Ma ci dava solo spazzatura russa, e
ciò provoco parecchi danni alla nazione" così dice,
all'autore, un ex-agente in pensione della CIA
Christopher Simpson, che ha lavorato presso l'IWG
panel e autore di "Blowback:America's Recruitment of
Nazis and Its Effects on the Cold War."

CONSEQUENZE INASPETTATE

Membri della Gehlen Org aiutarono migliaia di fascisti
a fuggire, via "ratlines", verso porti sicuri
all'estero, spesso con l'aiuto di ufficiali
dell'intelligence USA.

Gli espatriati del Terzo Reich e i collaboratori
fascisti, in qualità di "consiglieri alla sicurezza",
invasero, di conseguenza, il Medio Oriente e l'America
Latina, dove gli squadroni della morte di estrema
destra hanno lasciato tuttora la loro eredità. Klaus
Barbie, per esempio, aiutò parecchi regimi militari in
Bolivia, dove insegnava ai soldati le tecniche della
tortura e aiutava a proteggere il florido commercio di
cocaina, tra gli anni '70 e gli anni '80.

Gli agenti della CIA, infine, compresero che la
vecchia rete nazista, interna alla Gehlen Org avrebbe
arrecato problemi inattesi. Finanziando Gehlen la CIA
inconsapevolmente dava alle spie sovietiche la
possibilità di ingannare l'intelligence USA.
L'abitudine di Gehlen di impiegare ex-nazisti
compromessi, e la CIA non voleva sanzionare questa
pratica, permise all'URSS di infiltrare il sevizio
segreto della Germania ovest, inserendovi parecchi
agenti.

...Riconoscendo lentamente che i loro nazisti in
affitto mostravano solo una fedeltà di facciata verso
l'alleanza occidentale, mantenuta fin quando sarebbe
stata tatticamente vantaggiosa, la CIA investì
parecchio nei trucchi da baraccone dei nazisti di
Gehlen. "Era un orrendo inganno, moralmente,
politicamente e anche nei termini di vera pragmatica
intelligence" afferma il professore universitario
statunitense Richard Breitman, presidente dell'IWG
panel.

Poco più di una frivola spia pasticciona, la débacle
Gehlen si svela quale morale della favola in un
momento in cui il trionfalismo post-guerra fredda, e
un arrogante unilateralismo afferra i dirigenti USA.
Se non altro ciò dimostra la necessità per gli USA di
confrontarsi con i propri demoni, adesso che i
sempiterni guerrieri freddi stanno di nuovo risalendo
ai vertici di Washington.

(C) 'San Francisco Bay Guardian,' Reprinted for Fair
Use Only

(1/2, continua)