> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020315200932162562.html

JUGOSLAVIA: 'SPY STORY' A BELGRADO, ARRESTATO VICEPREMIER

(ANSA) - BELGRADO, 15 MAR - Si e' guadagnato la stima dei suoi
concittadini grazie al coraggio con cui, unico fra i vertici
militari del pasato regime, si e' opposto all'avventura militare
di Slobodan Milosevic in Kosovo: ora l'ex capo di stato maggiore e
attuale vicepremier serbo Momcilo Perisic rischia l'accusa piu'
infamante per un ex militare, quella di spionaggio a favore di altri
paesi. Perisic e' stato arrestato la notte scorsa da agenti
in borghese, secondo l'agenzia Beta. Fonti del Dos, la coalizione
democratica al potere in Serbia, hanno detto al quotidiano 'Danas'
in edicola domani che l'ordine di arresto e' stato dato dal
consigliere per la sicurezza del presidente federale Vojislav
Kostunica, Rade Bulatovic, ed eseguito da militari. La stessa sera, un
funzionario dell'ambasciata americana che stando a radio B-92
segue le vicende del Tribunale penale internazionale, e' stato
arrestato in un ristorante della capitale ''mentre era in compagnia
di un alto funzionario del governo serbo'', hanno informato i
portavoce della sede diplomatica Usa a Belgrado annunciando una
protesta formale. I portavoce non hanno precisato se il
funzionario serbo fosse Perisic ne' hanno fornito altri dettagli,
a parte il fatto che l'americano e' stato trattenuto per 15 ore e
malmenato. Secondo 'Danas', del cui articolo l'agenzia Beta pubblica
un estratto, addosso al funzionario Usa e' stata trovata una
cassetta contenente la registrazione di una seduta dello stato
maggiore convocata dal comandante Nebojisa Pavkovic. Perisic e'
stato accompagnato oggi da quattro automobili della polizia
militare nella sede del governo, tanto che si e' parlato di una sua
liberazione. Ma pare che non sia andata cosi' e che il vicepremier sia
per lo meno agli arresti domiciliari, dato che le forze armate
affermano di tenerlo ''sotto controllo'' e che i suoi avvocati
hanno protestato per una ''detenzione illegale che dura da oltre 20
ore''. Il partito di Perisic, il Movimento per una Serbia democratica,
ha duramente condannato l'arresto chiedendo l'immediata
liberazione del suo leader. Il governo serbo e' stato altrettanto
fermo, anche se piu' cauto: ha parlato di ''illogicita' e omissioni
nell'attivita' dei servizi militari''. Perisic e' stato condannato
a 20 anni di reclusione in contumacia a Zagabria per il bombardamento
di Zara del 1991, quando era comandante della zona. Nel novembre
del 1998 ha ingaggiato una polemica con Milosevic sulla guerra
kosovara, e' stato cacciato da capo di stato maggiore e ha fondato
il suo partito aderendo all'opposizione democratica e al Dos.
Alcuni media inquadrano la misteriosa accusa di spionaggio nei
confronti di Perisic nella lunga telenovela del braccio di ferro fra
Kostunica, che controlla l'esercito, e il premier serbo Zoran
Djindjic che guida l'esecutivo serbo e ha l'appoggio della polizia.
(ANSA). OT
15/03/2002 20:09

> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020315222532162680.html

JUGOSLAVIA: DIPLOMATICO FERMATO, 'ENERGICA' PROTESTA USA

(ANSA) - WASHINGTON, 15 MAR - Gli Stati Uniti si sono detti
oggi ''indignati'' per la detenzione e il maltrattamento di un
diplomatico americano Belgrado da parte della polizia militare
jugoslava. Il diplomatico stava cenando in un ristorante della capitale
jugoslava con il vice-primo ministro Momcilo Perisic quando gli
agenti militari hanno fatto irruzione nel locale, malmenando i due
uomini e trascinandoli poi in un luogo sconosciuto, dove sono
rimasti segregati per 15 ore. ''Un funzionario dell'ambasciata
americana che si e' incontrato con Perisic in un ristorante
pubblico, e' stato arbitrariamente arrestato, aggredito fisicamente,
detenuto e isolato dal mondo per 15 ore da ufficiali militari'',
ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Richard Boucher. Il
diplomatico e' stato alla fine rilasciato e condotto all'ambasciata
senza avere avuto bisogno di cure mediche. ''Gli Stati Uniti sono
indignati per questa detenzione ingiustificata di un diplomatico
statunitense'', ha detto il portavoce, rendendo noto che
Washington ha protestato ''energicamente'' presso le autorita' di
Belgrade e la presidenza jugoslava. Boucher ha espresso la
preoccupazione di Washington non solo per la detenzione del
diplomatico, ma anche per quella di ''un dirigente eletto del governo
civile jugoslavo''. Secondo una fonte anonima, l'obiettivo
dell'operazione della polizia militare era proprio Perisic, ex capo
di stato maggiore dell'esercito licenziato dall'ex presidente Slobodan
Milosevic in seguito alle sue critiche alla politica di Belgrado in
Kosovo. (ANSA). FS
15/03/2002 22:25

> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020316172032163090.html

JUGOSLAVIA: RILASCIATO VICEPREMIER SOSPETTATO SPIONAGGIO

(ANSA-AFP-REUTERS) - BELGRADO, 16 MAR - Il viceprimo ministro
serbo Momcilo Perisic, arrestato giovedi' notte a
Belgrado assieme a un diplomatico americano per sospetto di
''spionaggio e rivelazione di segreti militari'' - iniziativa che ha
provocato polemiche tra le autorita' di Belgrado e una irata
reazione di Washington - e' stato rilasciato oggi dalla magistratura
militare. Perisic e' uscito dal tribunale militare nel primo pomeriggio
e si e' allontanato su un'auto in compagnia del figlio Igor, senza
rilasciare dichiarazioni. Il tribunale militare ha annunciato, in un
comunicato diffuso dall'agenzia Tanjug, di aver rilasciato Perisic - un
ex generale gia' capo di stato maggiore dell'esercito jugoslavo -
e altri due uomini, che erano stati arrestati assieme a lui e al
diplomatico statunitense dai servizi di informazione dell' esercito in
un ristorante della capitale. Il diplomatico era stato liberato ieri,
dopo 15 ore di detenzione. Nel comunicato, il tribunale precisa che,
in seguito all' interrogatorio, il giudice istruttore ha concluso
che ''non c' erano basi giuridiche'' perche' la detenzione dei tre
venisse prolungata ''in questa fase della procedura''. Il procuratore
militare - aggiunge il tribunale - decidera' sul seguito da dare al
procedimento giudiziario, sul quale nello stadio attuale ''non e'
possibile comunicare altri fatti ed elementi'' a causa del segreto
istruttorio. Raggiunto dall'agenzia Beta, Perisic ha confermato di
essere stato rilasciato e ha detto di ''non sentirsi colpevole'', ma
di non poter dire ''niente di piu'''. Il presidente jugoslavo Vojislav
Kostunica aveva dichiarato stamani di essere ''pronto a fare di tutto
per stabilire l' intera verita''' sugli arresti, prospettando una
convocazione del Consiglio supremo dell'esercito, pur aggiungendo
di ritenere che ''la legalita' della procedura di arresto non
dovrebbe essere messa in discussione''. Kostunica aveva definito
la vicenda ''assai delicata, considerate le nostre relazioni delicate
con gli Stati Uniti''. Kostunica, che e' anche comandante supremo
delle Forze armate jugoslave, si era incontrato ieri sera con il
procuratore militare e con il capo dei servizi di informazione
dell' esercito, generale Aca Tomic. Gli Stati Uniti hanno protestato,
dicendosi ''indignati'' per la ''detenzione ingiustificata'' del
loro diplomatico. Il primo ministro serbo Zoran Djindic ha accusato la
dirigenza militare jugoslava di aver fabbricato ad arte uno scandalo
per imbarazzare il Paese, sostenendo che i servizi di
informazione militari, che non avrebbero informato degli arresti ne'
i superiori ne' le autorita' politiche, sono fuori controllo. La
vicenda ha esacerbato la tensione tra il governo Djindjic, riformista
filo-occidentale, e Kostunica, un nazionalista moderato. Il
giornale 'Danas', senza citare fonti, ha scritto che nella '24 ore'
del diplomatico sono state trovate registrazioni audio di riunioni
svoltesi allo stato maggiore dell'esercito. Secondo il ministro
dell'Interno serbo Dusan Mihajlovic, il diplomatico - identificato come
John David Neighbor, primo segretario d'ambasciata - ha detto che
il nastro e' stato messo a sua insaputa nella valigetta.
(ANSA-AFP-REUTERS). DIG
16/03/2002 17:20

> http://www.ansa.it/balcani/jugoslavia/20020316201432163242.html

JUGOSLAVIA: RILASCIO PERISIC, ESERCITO RIBADISCE ACCUSE

(ANSA-AFP-REUTERS) - BELGRADO, 16 MAR - Le Forze armate jugoslave
hanno difeso l'arresto del vicepremier serbo Momcilo Perisic - poi
rilasciato oggi pomeriggio dopo quasi 48 ore di detenzione -
accusandolo di aver consegnato allo straniero documenti segreti,
mentre il ministro degli Esteri Goran Svilanovic si e' scusato con
gli Stati Uniti per la vicenda. In un comunicato citato dall'agenzia
Tanjug, lo stato maggiore del'esercito afferma che i servizi di
informazione militari hanno proceduto agli arresti dopo aver seguito,
''per un lungo periodo'', le attivita' del colonnello Miodrag Sekulic,
uno dei fermati. Questi ''offriva senza autorizzazione'' documenti
militari segreti a Perisic, che a sua volta ''aveva consegnato alcuni
di questi (...) a un cittadino straniero''. ''Durante una di queste
azioni, il 14 marzo alle 19:35, gli organi di sicurezza dell'esercito
jugoslavo hanno interrotto tale attivita' illegale'', aggiunge lo
stato maggiore. Quanto ai rapporti con Washington, inaspriti dalla
vicenda, il ministro degli Esteri Goran Svilanovic ha detto alla
radio B-92: ''Ho espresso (all'ambasciatore americano William
Montgomery) le mie scuse personali e quelle del governo jugoslavo
per la procedura contro il diplomatico americano''. Alcuni mezzi
di informazione belgradesi hanno avanzato l' ipotesi che i documenti
asseritamente sequestrati al diplomatico fossero prove contro l'ex
presidente Slobodan Milosevic, sotto processo all'Aja davanti al
Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (Tpi) per genocidio,
crimini di guerra e contro l'umanita'. Tra due settimane, inoltre - il
31 marzo - scade il termine entro il quale, secondo il Congresso degli
Stati Uniti, le autorita' di Belgrado devono consegnare altri
sospettati e dimostrare concretamente la loro cooperazione con il
Tpi, pena la cessazione degli aiuti finanziari Usa. Secondo Ivan
Jankovic, giurista e presidente del Centro di azione anti-guerra di
Belgrado, dietro la vicenda ci sarebbe il tentativo di ambienti
militari di ostacolare la giustizia internazionale. ''I servizi
segreti hanno guidato questo Paese per decenni e ora non vogliono
perdere la loro posizione. Sono pronti a tutto e anche capaci di
causare un incidente internazionale'', ha detto Jankovic all'agenzia
Reuters. Momcilo Perisic e' stato capo di stato maggiore dell'esercito
jugoslavo dal 1994 al novembre 1998, quando Milosevic lo
destitui' dopo le sue critiche sull'operato delle forze serbe in
Kosovo. Il generale fondo' quindi un suo partito, che si uni' alla
coalizione che rovescio' Milosevic nell'ottobre 2000. Nel gennaio
2001 fu nominato viceprimo ministro del governo serbo,
incaricato delle questioni di sicurezza. (ANSA-AFP-REUTERS). DIG
16/03/2002 20:14


>http://www.stratfor.com/fib/topStory_view.php?ID=203509
>
>Serb Arrest Points to Coup Against Djindjic
> 16 March 2002
> Summary
>
>Yugoslav military security service personnel arrested
>Serbian Deputy Prime Minister Momcilo Perisic March 14 on charges of
>espionage. The move was likely part of an effort by Serb
>nationalists to depose pro-Western Serbian Prime
>Minister Zoran Djindjic. Djindjic will probably be able
>to foil the plot, if he can survive the weekend.