L'UNIVERSITA' AL SERVIZIO DELL'ESERCITO E DELLA
RICOLONIZZAZIONE DELLE AREE STRATEGICHE

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La Sapienza e lo Stato Maggiore della Difesa
siglano un documento d'intenti relativo alla
cooperazione civile-militare, a livello
internazionale, nella risoluzione delle crisi
umanitarie o dei conflitti.
17 settembre 2002 ore 10.30
Sala Montezemolo - Palazzo Salviati, Piazza della
Rovere 83 - Roma

Martedì prossimo sarà firmato il primo documento
d'intenti tra il Rettore dell'Università "La
Sapienza" di Roma - prof. Giuseppe D'Ascenzo - ed
il Capo di Stato Maggiore della Difesa - Gen.
Rolando Mosca Moschini per istituzionalizzare il
comune raggio d'azione nel settore delle crisi
internazionali ed umanitarie, con la costituzione
d'una commissione permanente.
L'accordo, unico nel suo genere, prende in
considerazione la necessità di dare risposte
sempre più adeguate ai processi di pace e di
ricostruzione a seguito di crisi umanitarie e di
conflitti, prevedendo non solo di coordinare
azioni comuni, ma anche di pianificare adeguate
attività formative e di ricerca scientifica ad
approccio multidisciplinare.
Il contributo delle Forze Armate Italiane nella
gestione delle crisi internazionali per garantire
la pace , la sicurezza e la stabilità è stato ed
è molto significativo (attualmente 9000 militari
sono impegnati in operazioni all'estero), così
come ampio, consolidato ed efficace è l'impegno
nel settore della cooperazione civile e militare.
"La Sapienza ", sostenuta dalla Nazioni Unite, è
il primo Ateneo in Europa a portare avanti una
nuova strategia di cooperazione civile-militare a
favore della pace.
In questi ultimi anni "La Sapienza" ha svolto,
attraverso la Commissione per le Relazioni
Internazionali coordinata dal Prof. Dino
Guerritore, una vasta opera sia tra le
popolazioni coinvolte nel recente conflitto dei
Balcani che in Medio Oriente, valorizzando il
ruolo dell'Università a livello internazionale a
totale supporto delle forze di pace.