ZOYA UN ESEMPIO PER TUTTI NOI

IL 29 Novembre 1941 a 70 km da Mosca in una piccola cittadina di nome
Petrisheva in un freddo pomeriggio, tutti gli abitanti notarono il
passaggio di una giovanissima ragazza che a piedi scalzi e con i
vestiti strappati scortata dai soldati tedeschi si avvicinava verso il
patibolo dove fu impiccata.

La ragazza si chiamava Zoya Kosmodemyanskaya ma per i compagni del
servizio di intelligenza della zona di Kuntsevo, in cui si era
arruolata il suo nome era TANYA. Il servizio di intelligenza di
Kuntesvo aveva l'incarico di organizzare i soldati della resistenza
sovietica per attività sovversive dietro le linee nemiche
(Germaniche-Hittleriane).

Tanya insieme a 2 suoi compagni aveva avuto l'incarico di segnalare
con esattezza nel villaggio di Petrisheva la presenza dei tedeschi in
modo che l'artiglieria centrasse per bene i bersagli nemici.I 3
compagni si divisero e purtroppo uno di loro fu arrestato dai tedeschi
e in seguito tradi Tanya e l'altro compagno. Tanya fu catturata e
ripetutamente violentata dai nazisti, alla fine fu legata ad una sedia
e picchiata per due ore con un guanto di gomma per obbligarla a
tradire l'organizzazione. Ma lei in tutti modi cerco' di dimostrare di
essere coraggiosa e mentre la picchiavano si mordeva le labbra
talmente forte da farle sanguinare. Non disse neanche una parola cosi
i nazisti la preso di forza e la trascinarono in mezzo alla neve
scalza, sanguinate e con i vestiti strappati la portarono al patibolo,
le legarono una corda intorno al collo e in quel momento la compagna
Zoya urlò con tutto la sua voce "Dovrete ucciderci tutti , tutti i 200
milioni!!!!! I miei compagni mi vendicheranno!!!! L'Unione Sovietica
Vincerà!!!!". Queste furono le sue ultime parole, che provocarono la
rabbia di un soldato tedesco che quando Tanya fu lasciata cadere, e la
corda intorno al collo le stava togliendo la vita, la infilzò con la
baionetta del suo fucile. Gli ufficiali tedeschi diedero l'ordine
di lasciare il corpo di Tanya appeso al patibolo dove rimase per più
di un mese, finche durante una contro offensiva della gloriosa armata
rossa fu finalmente sepolta. Solo un anno dopo, grazie a un
giornalista della Pravda Pyotr Lidov, si venne a conoscenza della
storia di Tanya, Lidov fece riesumare il cadavere di Tanya per cercare
di dare un volto e per trovare il vero nome di questa giovane ragazza,
ma il riconoscimento naturalmente fu impossibile. Lidov pero' trovo'
una foto e la fece pubblicare sul giornale insieme all'articolo sulla
storia di Tanya, grazie a quella foto il fratello della ragazza
Alexander Kosmodemyansky si presentò in redazione per dire che quella
foto era di sua sorella e che il suo vero nome era Zoya
Kosmodemyanskaya. Grazie a questa segnalazione il nome di
Zoya era diventato simbolo di eroismo per tutta l'Unione Sovietica.

Le ultime parole di Zoya sono diventate slogan ufficiale della
gloriosa Armata Rossa e del popolo sovietico. Il traditore
collaborazionista che tradì Zoya fu catturato e giustiziato
dall'Armata Rossa.

Suo fratello Alexander Kosmodemyansky poco piu' tardi fu dichiarato
Eroe dell'Unione Sovietica perché morì combattendo nella battaglia di
Kaliningrad.

Foto http://www.richard.clark32.btinternet.co.uk/zoya.html

Come Zoya e' bene ricordare che furono oltre 4000 le donne partigiane
uccise dai nazisti, la maggior parte di loro prima di essere impiccate
furono violentate e torturate. Le partigiane più note oltre a Zoya
furono:

Masha Bruskina partigiana di 17 anni uccisa in Bielorussa nel 26
Ottobre del 1941. Foto
http://www.richard.clark32.btinternet.co.uk/masha.html
nella foto porta un cartello al collo con la scritta in tedesco e in
russo con su scritto
"Noi siamo dei Partigiani e abbiamo sparato su un soldato tedesco".

Klava Nazarova partigiana di 24 anni uccisa per impiccagione nel 1942
insieme alla sua compagna di lotta Nura Ivanova.

Maria Kislyak partigiana di 18 anni dopo aver ucciso un ufficiale
tedesco si consegno' ai nazisti per evitare che 100 abitanti del
villaggio venissero fucilati. Foto
http://www.richard.clark32.btinternet.co.uk/kislyak.jpg


[ripreso ed adattato da un messaggio di Yassir, dell'area leninista
del PRC, che ringraziamo per la importante segnalazione]