NE' SERBIA NE' MONTENEGRO
Sono state invalidate ieri (23/12) per mancanza del quorum le elezioni
presidenziali nella Repubblica del Montenegro.
Esse dovrebbero tenersi nuovamente tra un mese, ma non ci sono ragioni
per pensare che la prossima volta la partecipazione al voto sia
superiore. Nella associata Repubblica di Serbia le elezioni
presidenziali sono fallite per due volte consecutive (l'ultima l'8/12
scorso) a causa del non raggiungimento del quorum. Nel frattempo, il
presidente della federazione dei due paesi, prevedendo la scomparsa
della sua funzione istituzionale (la Repubblica Federale di Jugoslavia
si sta infatti trasformando in una ancor piu' blanda "Unione di Serbia
e Montenegro"), e dunque per non perdere il lavoro, si era candidato a
presidente della Serbia - ma, appunto, senza esito.
Si palesa in questa maniera una crisi istituzionale devastante, che
non ha sbocchi a breve. E si esplica cosi' anche il sentimento
generalizzato della popolazione delle due repubbliche: il senso di
nausea, depressione ed impotenza per un quadro politico dominato da
mafiosi, corrotti, servi dell'Occidente, liquidatori dell'economia e
della dignita' nazionale, complici di chi li ha bombardati, degni
compari dei loro "colleghi" al potere nelle altre repubbliche
jugoslave ex-federate.
(Italo Slavo)
Sono state invalidate ieri (23/12) per mancanza del quorum le elezioni
presidenziali nella Repubblica del Montenegro.
Esse dovrebbero tenersi nuovamente tra un mese, ma non ci sono ragioni
per pensare che la prossima volta la partecipazione al voto sia
superiore. Nella associata Repubblica di Serbia le elezioni
presidenziali sono fallite per due volte consecutive (l'ultima l'8/12
scorso) a causa del non raggiungimento del quorum. Nel frattempo, il
presidente della federazione dei due paesi, prevedendo la scomparsa
della sua funzione istituzionale (la Repubblica Federale di Jugoslavia
si sta infatti trasformando in una ancor piu' blanda "Unione di Serbia
e Montenegro"), e dunque per non perdere il lavoro, si era candidato a
presidente della Serbia - ma, appunto, senza esito.
Si palesa in questa maniera una crisi istituzionale devastante, che
non ha sbocchi a breve. E si esplica cosi' anche il sentimento
generalizzato della popolazione delle due repubbliche: il senso di
nausea, depressione ed impotenza per un quadro politico dominato da
mafiosi, corrotti, servi dell'Occidente, liquidatori dell'economia e
della dignita' nazionale, complici di chi li ha bombardati, degni
compari dei loro "colleghi" al potere nelle altre repubbliche
jugoslave ex-federate.
(Italo Slavo)