Subject: testo di Collon
Date: Fri, 14 Mar 2003 19:20:49 +0100
From: "Enrico Giardino" <forumdac@...>


Cari amici,
Credo di fare cosa utile nell'allegarvi una mia traduzione-sintesi
dell'ultimo documento di Collon (14-3-03) sulla situazione balcanica.

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Chi ha ucciso Djindjic?

...si chiede M. Collon - un acuto ed attento osservatore della
geopolitica mondiale nei Balcani - nel suo documento del 14 marzo
2003 (diffuso in rete in inglese); e quali saranno ora le
ripercussioni nella regione?
Sherlock Holmes avrebbe molto da fare nel trovare l'assassino, dal
momento che è difficile trovare amici di Djindjic. Seselj aveva detto
di avere le prove che Djindjic era il capo della mafia.


Chi ha portato al potere Djindjic? Non certo il popolo come ci dicono
i media occidentali (era molto impopolare per aver sostenuto
l'aggressione Nato), ma l'Occidente. Esso - dopo 9 anni di embargo,
dopo altri 9 anni di campagna mediatica antiserba, dopo 78 giorni di
bombardamenti - aveva condotto una campagna antiMilosevic a suon di
milioni di dollari. Lo stesso sta accadendo con Chavez in Venezuela.
Nessuno ci parla più della situazione tragica dei Balcani, ma là i
lavoratori stanno resistendo al tradimento ed alla privatizzazione-
demolizione dello Stato - anche sociale.
Questa lotta sta mettendo in crisi il gruppo di potere messo su dagli
occidentali.
L'uccisione di Djindjic non è opera di un patriota che si vendica per
il suo tradimento. Due sono le ipotesi più plausibili:
1. rivalità interne alla cricca dominante
2. omicidio mafioso.
Djindjic aveva rovesciato Milosevic capeggiando una coalizione di 18
partiti il cui unico collante era l'opportunismo. Una volta al potere
aveva favorito i suoi amici scontentando i più. Aveva impedito una
indagine sulla mafia, provocando le dimissioni di alcuni Ministri di
Kostunica.
Tutti i protetti dell'Occidente sono legati al traffico illegale
(droga, armi e prostituzione). Il clan di Izetbegovic in Bosnia
rubacchiò milioni di dollari sugli "aiuti internazionali". L'UCK -
secondo le stesse fonti occidentali - ha ridotto il Kosovo ad un
mercato di droga, armi e prostituzione.
Nel video "I dannati del Kosovo" viene denunciato il connubio
Nato-mafia.
Djindjic è anche responsabile di una serie di atti illegali contro
Kostunica ed i suoi Ministri, da lui allontanati dal Governo
illegalmente e nonostante il giudizio della Corte Suprema. Analoga
illegalità - condannata inutilmente dalla Suprema Corte - riguarda il
rapimento di Milosevic ed il suo trasferimento alla Corte dell'Aja. Si
può dire quindi che l'uomo di fiducia dell'Occidente era
semplicemante un gangster politico. Ma l'uccisione di Djindjic può
derivare da uno stato di conflitto tra USA e Germania, datato 1991.
Ecco tre indizi al riguardo :
1.La Germania forzò nel 1991 la disgregazione della Jugoslavia
assumendo il controllo dei regimi di Slovenia, Croazia e Bosnia.
L'obiettivo tedesco è quello di trasportare il petrolio mediante il
Reno ed il Danubio. Gli USA invece vogliono trasportarlo con un
oleodotto più a sud che attraversi Bulgaria, Macedonia ed Albania
(perciò la loro grande base militare di Camp Bondsteel). Sorpresi
dalla "rapidità tedesca", gli USA avevano bisogno di tempo per
rientrare in gioco. Così - promettendo ad Izetbegovic una sua vittoria
militare - gli chiesero di non firmare il piano di pace "europeo":
questo allungò di due anni la guerra con relativo aumento delle
vittime e dei disastri.
2. Gli USA nel 2000 avevano promesso a Djindjic crediti ed aiuti, poi
mai corrisposti: il destinatario se ne era lamentato pubblicamente,
inviando un "avvertimento" a Washington.
3. Perché potenze prima alleate si trovano oggi divise sull'Irak? Da
un lato USA ed U.K., dall' altro Francia e Germania. La ragione sta
negli interessi opposti delle compagnie petrolifere in Irak - ESSO, BP
e SHELL contro la Total (Francia) - ed in Iran , dove la Germania è il
primo competitore delle compagnie USA. La eliminazione della
"stampella tedesca " in Jugoslavia (Djindjic) sarebbe allora una
"ritorsione" contro Francia e Germania contrarie alla aggressione USA
in Irak.
Cosa potrà succedere ora nei Balcani? Tre ipotesi:
1. Kostunica potrebbe riguadagnare il potere perduto;
2. Un regime reazionario e fascista potrebbe agire contro
l'opposizione dei lavoratori e popolare;
3. I Balcani cadono in una nuova e più caotica destabilizzazione.
Tutto ciò è il risultato catastrofico della "missione umanitaria" di
stabilizzazione. Nel 2001 si è avuta una guerra in Macedonia, la
regione del Sandzak potrebbe infiammarsi per cause "esterne". In
Kosovo l'UCK - protetto dagli USA - fa fuggire serbi, rom ed ebrei.
Una situazione - sobillata da USA - che infastidisce Germania e
Francia: queste hanno bisogno di "stabilità". Un gioco pericoloso da
guerra mondiale.
E la sinistra europea emergerà dal silenzio? Saprà riconsiderare la
catastrofe in atto nei Balcani?