"Dal monte Triglav al fiume Vardar..."

notizie in breve dalle prime pagine dei giornali delle repubbliche
jugoslave ex-federate

A cura di Ivan Istrijan
("Voce Jugoslava" su Radio Citta' Aperta, Roma)

[Nota: notizie e commenti sono riportati in forma discorsiva, senza
distinzione tra il testo e l'interpretazione del curatore. CNJ]

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"Vecernji list" di Zagabria, del 2.3.03

LA CROAZIA E L'IRAK

I pacifisti preparano manifestazioni contro la guerra all'Irak

Marcia Vukovar - Zagabria. Sei attivisti della ONG Mirovna grupa
mladih Dunava, (MGMD) e i Verdi di Osijek, hanno iniziato ieri dalla
piazza centrale la marcia di pace da Vukovar a Zagabria. "Vogliamo in
questo modo protestare contro la politica americana contro l'Irak, ma
anche contro le decisioni del governo croato in favore della guerra
all'Irak", hanno detto i pacifisti. Hanno aggiunto che partono da
Vukovar, la cittadina che sa cosa significa la guerra, attraverso
Osijek e la magistrale della Podravina, per esser tra alcuni giorni a
Zagabria, su Markov trg, la piazza di fronte al palazzo del Governo.

Gli attivisti antiguerra pronti a bloccare il trasporto ferroviario a
causa della guerra all'Irak.

D'accordo contro la guerra americana all'Irak, vorrebbero e non
vorrebbero i soldi dei finanziatori americani.

Zagabria. Con lo striscione "Basta con le guerre!" apparso alla
galleria della sala del Sabor (Parlamento) sono state annunciate una
serie di azioni, quale dimostrazione contro la guerra, che saranno
promosse dagli attivisti contro la guerra, contrari al Governo che ha
concesso lo spazio aereo croato per il trasporto degli aerei civili
americani.
L'attenzione dell'opinione pubblica e degli attivisti è stata attirata
giorni fa al Sabor dai "quattro antiguerra" - Dorino Manzin,
dell'associazione "Iskorak", Hrvoje Juric dalla Facoltà di Filosofia,
Slavica Fribec, attivista del Movimento femminista e Dragutin
Kljucaric, anarchico.

E' interessante che i maggiori finanziatori stranieri delle ONG sono
gli americani, tra i quali "l'Academy for Educational Development" che
finanzia proprio l'iniziativa cittadina "Basta con le guerre".
Dorino Manzin ha affermato che "Iskorak" non ha e non riceverà
donazioni dagli inglesi e dagli americani.

IL SOSTEGNO AUSTRIACO ALLA CROAZIA

I media austriaci hanno informato sul nuovo programma della nuova
coalizione di governo austriaca; il sostegno dell'Austria alla Croazia
per entrare nell'Unione Europea

Tunnel sotto la la montagna Mala Kapela:
I CROATI RITIRANO LA COLLABORAZIONE CON GLI ITALIANI

Ogulin. Ritirati tutti gli undici macchinari, proprietà dell'IGM, per
decisione del proprietario e direttore Ivan Padjen, perché, nonostante
i rappresentanti della ditta italiana Coopcostruttori dichiaravano di
esser soddisfatti della cooperazione, non sono stati pagati gran parte
dei lavori. Delle 5.900.000 kune sono state pagate appena 1.700.000
kune, da cui [gli italiani] volevano detrarre ulteriori interessi.

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"Nacional", 4 marzo '03, quotidiano di Belgrado

E' STATA FORMATA L'ASSEMBLEA [PARLAMENTO] DELLA NUOVA UNIONE STATALE

La prima riunione del nuovo Parlamento federale continuerà solo
giovedì, 6 marzo. Per il presidente dell'Assemblea è stato eletto
Dragoljub Micunovic, mentre il vice è Milorad Drljevic.
L'ex presidente jugoslavo Kostunica e Srdja Bozovic sono rimasti senza
alcuna funzione.
Il primo giorno dei lavori ha dimostrato che a livello federale
funzionerà la nuova coalizione - il DOS della Serbia e il DPS, il
Partito socialdemocratico del Montenegro.

Il ministro serbo della Giustizia, Vladan Batic, leader del DHSS: "E'
inutile che avete ridipinto, tanto questa Unione crollerà", alludendo
alla aula ridipinta di fresco.

LA RICHIESTA DEL GOVERNO MONTENEGRINO DI AVERE PROPRI AMBASCIATORI A
ROMA, BRUXELLES, LONDRA...

Non meraviglia tanto l'ex ambasciatore jugoslavo a Washington, Protic:
Le ambasciate a Bruxelles e a Roma sono il più importante collegamento
all'Europa. Se Belgrado acconsente alle richieste montenegrine perché
i loro quadri guidino le ambasciate a Bruxelles e Roma, la Serbia
rimane senza il migliore aggancio all'UE.

KOSMET

Che cosa c'è dietro l'iniziativa del premier serbo Zoran Djidjic
perché l'esercito torni "alla sacra terra serba" e quali sono le
conseguenze di tale richiesta.
Ne parla l'esperto politico, collaboratore del "Nacional",
Vukadinovic.
"Il premier non ha nessuna strategia per il Kosovo e Metohija.
L'insistenza di Djindjic perche' "si apra" la questione dello status
finale del Kosmet (Kosovo e Metohija, N.d.t.) per ora ha soltanto
contribuito a che di questa regione nel sud della Serbia si parli un
pò di più nei media nazionali ed internazionali

IL GOVERNO CONTRO I GIUDICI

Zoran Ivosevic, Giudice della Corte suprema, accusa il ministro della
Giustizia:
Per colpa del ministro Batic, dal 1. marzo i Tribunali non esisteranno

(Un pò come quello che si sta facendo in Italia contro la
Magistratura!)

I cittadini già da alcuni giorni presentano le loro cause a tribunali
virtuali. Non si sa chi giudica chi ne' chi è competente per cosa.

TRIBUNALE DELL'AIA

Il Tribunale ha respinto la richiesta di Milosevic perché venga
dichiarata l'identità del testimone, implicato nell'uccisione di Arkan
[SIC!]. Il testimone, denominato K-2, ha ottenuto la protezione a vita
dal Tribunale [SIC!].

Il Tribunale dell'Aia quale prova contro l'ex presidente sfoggia la
relazione del corso dei soldi nella RF di Jugoslavia.
S. Milosevic: "I serbi nelle Krajine serbe e nella Repubblica Serba di
Bosnia sarebbero morti di fame se la Serbia non li avesse aiutati".

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"BLIC News", 5 marzo '03, settimanale di Belgrado

DECRETO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BATIC CONTRO I GIUDICI

Il controverso ministro della Giustizia ottiene dal Governo serbo mani
libere per la purga più grande nella Magistratura fin dal 1945.
Il motivo per cui la Giustizia si trova nell'occhio del ciclone del
Governo esecutivo è il tentativo del Governo serbo di scaricare da se'
le responsabilità dell'insuccesso della lotta contro la criminalità
organizzata e addossarle agli altri.

Toma Fila, noto avvocato (si è offerto anche di difendere Milosevic
all'Aia):
"Si tratta di qualcosa da cui - che Dio ci salvi!
Sostengo invece l'idea formulata dal presidente della Corte suprema,
Leposava Karamarkovic e il suo vice. Questo che sta facendo Batic è
la richiesta di una giurisprudenza servile: si deve fare diversamente
se al Ministro non va bene. Così non si può andare avanti. Sempre ho
sostenuto che quando la politica entra a far parte della
giurisdizione, la giustizia ne esce, per citare me stesso".

WESLEY CLARK ALLA CNN

Il generale americano in pensione (così giovane!!!), che comandò i
bombardamenti delle forze NATO in Europa contro la Jugoslavia nel
1999, sarà corrispondente della CNN in Kuwait, quale consulente
professionista nelle trasmissioni dedicate all'azione militare degli
USA e della Gran Bretagna contro l'Irak. W. Clark è già da più di un
anno che lavora per la CNN quale consulente militare. L'ex comandante
delle forze NATO in Europa negli ultimi mesi ha criticato la politica
di G. Bush verso l'Irak e contro gli ispettori che controllano gli
armamenti irakeni.
Inoltre si diceva che potrebbe candidarsi alle prossime presidenziali
a nome del Partito dmocratico. Ultimamente lui stesso ha affermato che
gli è stata fata tale proposta.

NICOLO' AMMANNITI OSPITE DEL FEST A BELGRADO

Entusiasta dell'ospitalità belgradese

Il giovane scrittore italiano si trova in questi giorni a Belgrado,
ospite del FEST, la Mostra del meglio del film internazionale, che si
svolge regolarmente da una ventina di anni nella capitale.
Dal suo romanzo tradotto in serbocroato "Dolazim po tebe i vodim te sa
sobom", cioè "Vengo a prenderti per portarti via con me", verrà girato
il film dal noto regista jugoslavo Goran Paskaljevic.

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Dal quotidiano "Nacional", 6 marzo 2003

Momcilo Perisic, presidente del Movimento per la Serbia democratica
(PDS), teme per la sua vita.

<<DEI LEGIONARI MI MINACCIANO DI MORTE>>

<<Mi hanno detto che mi liquideranno gli uomini dell'ex comandante dei
"berretti rossi" se non darò le dimissioni.>>
Le sue dimissioni vengono richieste anche da alcuni leader dello
stesso movimento.

DISTRUGGERE DJINDJIC COME E' STATO FATTO CON MILOSEVIC

Lo dice Slobodan Vuksanovic, leader del NDS (un ennesimo partito
"democratico" popolare), invitando a creare un blocco democratico
patriottico, invitando V. Kostunica, ex presidente, ed altri leader
dei partiti che avevano sostenuto all'epoca Kostunica.

Dal e sul Kosovo e Metohija, sempre da "Nacional":

Belgrado. La Serbia non può creare un proprio mezzo d'informazione nel
Kosovo, a differenza dell'Albania.

Pristina. Dei 200.000 profughi dal Kosmet, 180.000 sono i serbi.

Krusevac. Il rappresentante della Lega per la salvaguardia delle
proprietà privata nel settore dell'industria, Vladimir Lesic, ha
dichiarato che i serbi sono, secondo il catasto, proprietari del 90%
delle terre nel Kosmet. Lesic nega le affermazioni di alcuni leader
del governo secondo i quali la proprietà sarebbe soltanto del 62%,
citando che Djindjic e Covic non possono rappresentare gli interessi
delle famiglie dei serbi kosovari.

Francoforte. I serbi intorno a Pristina stanno svendendo in massa i
loro beni, la loro terra agli schipetari (albanesi-kosovari), scrive
un giornale francofortese. Secondo il quotidiano, il villaggio "Sedam
Jugovica" (i "sette Jugovic" descritti nel poema della storica
battaglia della Piana del Kosovo dei serbi contro gli ottomani) è
stato visitato dal capo della coalizione "Povratak" (Ritorno), Dragisa
Krstovic, che ha confermato la notizia dell'avvenuta vendita e che ci
son poche probabilità che la svendita venga fermata.

Su invito di Michael Steiner (sempre un tedesco!), capo dell'UNMIK a
Pristina, si è svolta una riunione insieme ai rappresentanti della
coalizione "Povratak". L'invito del capo missione è stata una risposta
alla lettera inviatagli da "Povratak", nella quale si lamentava la
scontentezza della popolazione serba per il lavoro finora svolto dalla
missione UNMIK.

E, dulcis in fundo...

A Pristina viene ricordato l'anniversario degli scontri dell'UCK
contro le forze dell'ordine:

IL "GOVERNO" KOSOVARO FESTEGGIA L'INIZIO DELLA GUERRA NEL SUD

Alla manifestazione "L'epopea dell'UCK" sono intervenuti il premier
del Kosovo, Bajram Redzepi e il leader del più forte partito albanese
in Macedonia, l'Unione democratica per l'integrazione, Ali Ahmeti.