"LA DEA BALCANICA CHE AMA LA PISTOLA"


Subject: Ceca
Date: Thu, 20 Mar 2003 00:09:39 +0100
From: Jugoistrijan
To: redazione@..., jugocoord@...



A Silvia Boschero,
e all'attenzione della
Redazione dell'Unità

Signora Silvia Boschero,

Le scrivo "a caldo" dopo aver letto il suo articolo "La dea balcanica
del turbo folk, che ama la pistola" (sic!), apparso su "l'Unità" oggi
18 marzo.
L'articolo denota tutta la sua ignoranza, culturale e politica, ed
anche una grande volgarita' gia' a partire dal titolo, che e'
veramente di pessimo gusto. Lei come donna per prima si dovrebbe
vergognare di allusioni cosi' stupide, ed il suo giornale come
quotidiano "di sinistra" dovrebbe vergognarsi di ospitare titoli ed
articoli del genere. E' evidente la sua intenzione di essere faziosa,
e non sorprende che le diano spazio sullo stesso giornale che ospita
il solito "Professor Prezzemolo", Predrag Matvejevic, a commentare gli
stessi avvenimenti.

Matvejevic e' un trasformista, uno capace di adattarsi a "tutte le
stagioni" per promuovere sempre e solamente se stesso (i suoi scritti
sono una unica sequela di autocitazioni!). E' capace di farsi
candidare alle Europee nelle fila di Cossutta, e poi di andare a
Zagabria dal Presidente Mesic a ritirare la piu' alta onoreficenza
dello Stato revanscista croato (la "Stella Polare") dichiarando con
sarcasmo per l'occasione: "no, questo distintivo rosso che porto
all'occhiello non è un residuo del comunismo"... Prima jugoslavo, ora
croato oppure bosniaco oppure "bosgnacco" - chi lo sa? -, ora
cattolico, malgrado il padre ortodosso: era un russo bianco, dunque un
anticomunista come dimostra di essere tuttora suo figlio.

Ma torniamo al suo articolo. Premetto che non sono un accanito fan di
Ceca "la vedova Arkan", ma bisogna riconoscere che Ceca è una bella,
avvenente signora, e che il suo genere di musica si addice ai momenti
di svago, quando ci si "abbandona" alla gioia, insieme agli amici. A
lei, invece, questo sembra strano e "lontano"... Per esempio lei
scrive: "Sembra di raccontare la trama di un film morboso di serie B,
ma è pura verità: oggi la Serbia è stravolta, nessuno riesce a
capacitarsi dell'arresto di una vera eroina nazionale, cantante di
punta di un genere ibrido e bizzarro a dire il vero, frutto di una
paccianissima mescolanza di confusi echi etnici (balcanici, turchi,
greci, zingari e quant'altro) e ritmica techno e dance sintetica che
ricorda i peggiori anni Ottanta".
Ma quali anni Ottanta??? Lei può gradire o meno il genere di musica e
il modo di cantare di Ceca, ma quando parla di "confusi echi etnici"
denota tutta la sua ignoranza in materia, perché i "confusi echi
etnici" sono propri della musica folk popolare balcanica - greca,
zingara, turca, persino ebrea - insomma della musica mediterranea ed
orientale. Si tratta tra l'altro di ritmi che hanno entusiasmato gli
spettatori italiani dei film di Emir Kusturica! Dai suoi giudizi
emerge dunque solamente un profondo, atavico disprezzo per queste
culture "diverse".

Continuo a citare dal suo articolo: "Quella del turbo-folk infatti è
la scelta della vecchia e inquietante storia della musica di regime
imposta a tavolino, come punto programmatico di governo (sic!), non
meno importante delle strategie in fatto di politica estera (sic!!!).
E' a partire dai primi anni Novanta che i pochi media controllati da
Slobodan Milosevic cominciano a martellare il pubblico serbo ... con
trasmissioni radiofoniche e sfarzose apparizioni televisive (TV Palma
e TV Pink, su tutte...)".
Ecco dunque dove si vuole andare a parare! "U tom grmu lezi zec"
diciamo dalle nostre parti - tradotto in italiano: "è in questo
cespuglio che si nasconde la lepre"... Cosicche' scopriamo che
Milosevic è responsabile persino del successo di una cantante folk!

Ecco a quali assurdita' vi conduce il vostro odio fanatico
antijugoslavo ed il vostro razzismo serbofobo.

Ma come non si vergognano certi italiani come lei, con il sistema
radiotelevisivo che avete - tutto in mano al *vostro* despota
Berlusconi - di andare a criticare gli altri? TV Palma e TV Pink sono
sempre state Tv private, con le quali Milosevic aveva ben poco da
spartire, e non sono niente in confronto ai tre canali della Mediaset
- ora pero' Berlusconi controlla anche quelli nazionali, mi sembra...
La quale Mediaset, tra l'altro, all'epoca fece un bel servizio su
Zeljko "Arkan" e sulla moglie Ceca, in occasione delle loro nozze,
sempre per la felicità di "grandi e piccini", frustrati e non, curiosi
e morbosi...
Quanto poi alle presunte dichiarazioni di Ceca, da lei riportate
nell'articolo... Si sa, e ne sa qualcosa il sottoscritto: i
giornalisti sono soliti "mettere in bocca" all'intervistato quello che
avrebbero voluto dire loro stessi! Ceca ha ben altre "armi" da
sfoggiare, invece di una pistola.

Saluti
Ivan