USA, Balcani e "Notizie Est"
Ci e' stato segnalato un interessante articolo (All. 1) sulle
pressioni subite dai paesi balcanici in occasione della guerra in
Iraq. L'articolo riassume una serie di fatti significativi, per cui
vale la pena di leggerlo; tuttavia esso manca di fornire al lettore
una interpretazione complessiva, lasciando viceversa adito a grosse
ambiguita'. Su questo vale la pena di commentare brevemente.
L'articolo proviene dal notiziario "Notizie Est", curato da A.
Ferrario.
Nell'articolo si cita solamente di sfuggita un dato di fatto: e cioe'
che la "punta di diamante" dell'imperialismo statunitense nei Balcani,
la "base di lancio" delle operazioni USA a "difesa dei propri
interessi" in quell'area - e contro tutti gli altri paesi dell'Europa
orientale - e' l'attuale protettorato del Kosovo-Metohija.
Per potersi impiantare in Kosovo-Metohija gli USA hanno condotto la
aggressione contro la RF di Jugoslavia nella primavera 1999. In
Kosovo-Metohija gli USA hanno sostenuto - ed a loro volta sono
spalleggiati da (All. 2) - quel settore politico-criminale (il piu'
forte dell'area) identificabile nei settori nazionalisti pan-albanesi.
In Kosovo-Metohija gli USA hanno oggi una enorme base militare, la
piu' grande edificata all'estero sin dai tempi del Vietnam: si tratta
della base di Camp Bondsteel presso Urosevac, sulla quale
incredibilmente l'autore dell'articolo tace.
Altro motivo di ambiguita' nell'articolo e' il modo in cui vengono
ritratte le varie classi dirigenti balcaniche. Due sono i punti che ci
vedono in netto disaccordo con "Notizie Est", anche al di la' del
presente articolo:
Primo, la classe dirigente attuale in Serbia NON E' in continuita' con
quella passata ("di Milosevic"); essa sta viceversa operando una
rottura ed una svolta politica di 180 gradi in senso filo-occidentale.
Le tensioni - politiche e sociali - provocate da questa svolta sono
sotto gli occhi di tutti. Nonostante la posizione filoamericana
dell'attuale governo serbo, la stremata popolazione del paese rimane
per ovvi motivi la piu' acerrima oppositrice delle interferenze
statunitensi nell'area.
Si noti per inciso che "Notizie Est" ancora all'inizio del 1999
cercava di presentare alla nostra pubblica opinione il governo
socialdemocratico in Serbia come un governo filo-occidentale,
posizione che condusse infine "Notizie Est" a negare l'imminenza della
aggressione USA/UE contro la RF di Jugoslavia - cioe' di fatto a
negare l'evidenza.
Secondo, la impossibilita' per gli attuali staterelli balcanici di
esprimere una qualsivoglia posizione autonoma sullo scacchiere
internazionale, il loro status di "protettorati" e pedine di un ben
piu' ampio scontro, e' la inevitabile CONSEGUENZA DELLE SECESSIONI e
dei micronazionalismi fomentati a bella posta. Su quest'ultimo punto,
assolutamente cruciale, il notiziario "Notizie Est" nemmeno si
sofferma.
Come ben sanno i nostri iscritti - da molti anni a conoscenza dei
nostri scambi polemici con "Notizie Est" - il servizio curato da A.
Ferrario, pur presentandosi in una veste "neutra" e politicamente non
bene identificata, sin dall'inizio mostra alcuni tratti distintivi.
"Notizie Est" si presenta sin dalla sua creazione come espressione
sostanzialmente del lavoro di un singolo, tuttavia esso si appoggia ed
appoggia a sua volta quei settori tardo-trotzkisti (Bandiera Rossa,
Reds) che hanno violentemente attaccato l'unita' jugoslava. La
posizione antijugoslava di "Notizie Est" si e' esplicitata nei
contributi alla demonizzazione di alcune parti in causa e viceversa
nella benevolenza verso altre (spec. l'UCK kosovaro) miranti a
smembrare il paese multinazionale secondo criteri "etnici". Di fatto,
il lavoro essenzialmente di traduzioni presentato da "Notizie Est" e'
sempre stato basato su fonti filooccidentali, come la famigerata
rivista serba "Vreme" e tante altre di quel segno.
Dopo una fase "movimentista" - quando il sito di "Notizie Est" era
ospitato dal server dei Centri Sociali "Isole nella Rete", il suo
curatore pubblicava su "Guerre&Pace" ed era intervistato da radio "di
movimento" come Radio Sherwood - in tempi recenti "Notizie Est" si
distacca abbastanza radicalmente da quella apparenza "alternativa" ed
apre un raffinato sito internet, sul quale si presenta ai lettori come
"testata registrata presso il Tribunale di Milano" con un'ampia
redazione di persone che non e' piu' chiaro se lavorino a titolo
volontario o meno.
Alla pagina "Chi Siamo" del sito si legge: "testata online ... una
delle più autorevoli fonti in lingua italiana sui Balcani ...
totalmente indipendente e non affiliata ad alcuna organizzazione o
istituzione". Ma - allontanandosi del tutto dalla tradizione di
notiziario gratuito per i "compagni" - "Notizie Est" crea pure un
servizio commerciale: "Balcani Economia ... che ogni martedì offre a
operatori economici, istituzioni e ricercatori notizie e analisi
sull'economia e i mercati dei Balcani. Balcani Economia viene
distribuito via e-mail, in formato PDF, dietro sottoscrizione di un
abbonamento..." (Si veda: http://www.notizie-est.com/about.php ).
La nuovissima veste di "Notizie Est" viene pubblicizzata da "amici" di
un certo rilievo, come il servizio di aggiornamenti via internet di
LIMES - la rivista legata alla diplomazia italiana (All. 3) - ed
"Osservatorio Balcani".
Quest'ultimo (http://www.osservatoriobalcani.org) sembra raccogliere
in se contributi diversificati, spec. dagli ambienti delle cosiddette
ONG, ma risulta, dalle iniziative che organizza, di fatto vicino alla
diplomazia di "centrosinistra", europeista "a la Prodi". Alcuni
collaboratori di "Osservatorio Balcani" sono anche collaboratori di
"Notizie Est". Mentre il primo sito e' espressione di un sentimento
"democraticista" occidentale, il secondo servizio pare appoggiare una
"transizione" dei protettorati balcanici verso chissa' dove, ma in
ogni caso lontano il piu' possibile dai valori di Unita' e di
Fratellanza della Jugoslavia socialista. Su entrambi i siti le parole
"imperialismo" e "ricolonizzazione" sono usate molto poco ed,
eventualmente, in maniera discutibile.
Comunque, sulla questione delle pressioni USA sui Balcani invitiamo a
leggere l'articolo di A. Ferrario, pur prendendo le sue argomentazioni
con il beneficio d'inventario per tutti i motivi suddetti. Ma
attenzione: "Notizie Est" vieta "la ridiffusione dei testi e degli
altri contenuti del sito www.notizie-est.com senza la nostra previa
autorizzazione scritta". Percio', per evitare di finire in Tribunale,
siamo costretti a limitarci a segnalare il link:
http://www.notizie-est.com/article.php?art_id=776
Italo Slavo
--- Allegato 1 ---
http://www.notizie-est.com/article.php?art_id=776
N.E. BALCANI #671 - USA/BALCANI 22 maggio 2003
USA E BALCANI: GRANDI MANOVRE
di Andrea Ferrario
Una rassegna di come i singoli paesi balcanici hanno reagito alla
guerra in Iraq e alle conseguenti pressioni degli USA
--- Allegato 2 ---
KOSOVO ALBANIANS BACK US AND BRITAIN
PRISTINA, March 21 (Tanjug) - Several hundred ethnic Albanians on
Friday gathered in central Pristina to express unconditional support
to the war conducted by the United States and Britain against the
dictatorship of Saddam Hussain.
The rally was organized by associations stemming from the disbanded
Kosovo Liberation Army (KLA), as well as numerous trade unions from
Kosovo and students of the Pristina university. One of the organizers
of the rally, the president of the Association of KLA Veterans -
Sadik Halit Jaha, said that ahead of the fourth anniversary of the
NATO intervention against the Federal Republic of Yugoslavia, the
regime of Saddam Hussain can be compared to that of Slobodan
Milosevic who persecuted the ethnic Albanians. Halit Jaha said that
both then as today, ethnic Albanians sided with those who urge peace
and democracy, in this case the US and Britain. US office head Reno
Harnish sent a telegram to the organizers of today's rally expressing
gratitude on behalf of US President George Bush for the Kosovo
people's unconditional support to the US and British intervention in
Iraq.
--- Allegato 3 ---
-------- Original Message --------
Subject: Limes - L'Arabia americana
Date: 8 Nov 2002 11:38:47 -0000
From: Limes Newsletter "Novità" <tecnica@...>
To: jugocoord@...
Limes, rivista italiana di geopolitica - Newsletter Novità
8 novembre 2002
(...)
---------------------
BALCANI ECONOMIA
---------------------
Segnaliamo a tutte le persone interessate ai Balcani una nuova
iniziativa della testata Notizie Est, da anni impegnata
nell'informazione dell'area balcanica. E' online ogni martedì a
mezzogiorno "Balcani Economia", la prima newsletter settimanale
sull'economia balcanica. Notizie economiche brevi e indicatori
economico-finanziari tratti dalle fonti dei paesi dell'area.
Visita il sito di "Balcani Economia" a
http://www.notizie-est.com/baleconomia.php
(...)
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pressioni subite dai paesi balcanici in occasione della guerra in
Iraq. L'articolo riassume una serie di fatti significativi, per cui
vale la pena di leggerlo; tuttavia esso manca di fornire al lettore
una interpretazione complessiva, lasciando viceversa adito a grosse
ambiguita'. Su questo vale la pena di commentare brevemente.
L'articolo proviene dal notiziario "Notizie Est", curato da A.
Ferrario.
Nell'articolo si cita solamente di sfuggita un dato di fatto: e cioe'
che la "punta di diamante" dell'imperialismo statunitense nei Balcani,
la "base di lancio" delle operazioni USA a "difesa dei propri
interessi" in quell'area - e contro tutti gli altri paesi dell'Europa
orientale - e' l'attuale protettorato del Kosovo-Metohija.
Per potersi impiantare in Kosovo-Metohija gli USA hanno condotto la
aggressione contro la RF di Jugoslavia nella primavera 1999. In
Kosovo-Metohija gli USA hanno sostenuto - ed a loro volta sono
spalleggiati da (All. 2) - quel settore politico-criminale (il piu'
forte dell'area) identificabile nei settori nazionalisti pan-albanesi.
In Kosovo-Metohija gli USA hanno oggi una enorme base militare, la
piu' grande edificata all'estero sin dai tempi del Vietnam: si tratta
della base di Camp Bondsteel presso Urosevac, sulla quale
incredibilmente l'autore dell'articolo tace.
Altro motivo di ambiguita' nell'articolo e' il modo in cui vengono
ritratte le varie classi dirigenti balcaniche. Due sono i punti che ci
vedono in netto disaccordo con "Notizie Est", anche al di la' del
presente articolo:
Primo, la classe dirigente attuale in Serbia NON E' in continuita' con
quella passata ("di Milosevic"); essa sta viceversa operando una
rottura ed una svolta politica di 180 gradi in senso filo-occidentale.
Le tensioni - politiche e sociali - provocate da questa svolta sono
sotto gli occhi di tutti. Nonostante la posizione filoamericana
dell'attuale governo serbo, la stremata popolazione del paese rimane
per ovvi motivi la piu' acerrima oppositrice delle interferenze
statunitensi nell'area.
Si noti per inciso che "Notizie Est" ancora all'inizio del 1999
cercava di presentare alla nostra pubblica opinione il governo
socialdemocratico in Serbia come un governo filo-occidentale,
posizione che condusse infine "Notizie Est" a negare l'imminenza della
aggressione USA/UE contro la RF di Jugoslavia - cioe' di fatto a
negare l'evidenza.
Secondo, la impossibilita' per gli attuali staterelli balcanici di
esprimere una qualsivoglia posizione autonoma sullo scacchiere
internazionale, il loro status di "protettorati" e pedine di un ben
piu' ampio scontro, e' la inevitabile CONSEGUENZA DELLE SECESSIONI e
dei micronazionalismi fomentati a bella posta. Su quest'ultimo punto,
assolutamente cruciale, il notiziario "Notizie Est" nemmeno si
sofferma.
Come ben sanno i nostri iscritti - da molti anni a conoscenza dei
nostri scambi polemici con "Notizie Est" - il servizio curato da A.
Ferrario, pur presentandosi in una veste "neutra" e politicamente non
bene identificata, sin dall'inizio mostra alcuni tratti distintivi.
"Notizie Est" si presenta sin dalla sua creazione come espressione
sostanzialmente del lavoro di un singolo, tuttavia esso si appoggia ed
appoggia a sua volta quei settori tardo-trotzkisti (Bandiera Rossa,
Reds) che hanno violentemente attaccato l'unita' jugoslava. La
posizione antijugoslava di "Notizie Est" si e' esplicitata nei
contributi alla demonizzazione di alcune parti in causa e viceversa
nella benevolenza verso altre (spec. l'UCK kosovaro) miranti a
smembrare il paese multinazionale secondo criteri "etnici". Di fatto,
il lavoro essenzialmente di traduzioni presentato da "Notizie Est" e'
sempre stato basato su fonti filooccidentali, come la famigerata
rivista serba "Vreme" e tante altre di quel segno.
Dopo una fase "movimentista" - quando il sito di "Notizie Est" era
ospitato dal server dei Centri Sociali "Isole nella Rete", il suo
curatore pubblicava su "Guerre&Pace" ed era intervistato da radio "di
movimento" come Radio Sherwood - in tempi recenti "Notizie Est" si
distacca abbastanza radicalmente da quella apparenza "alternativa" ed
apre un raffinato sito internet, sul quale si presenta ai lettori come
"testata registrata presso il Tribunale di Milano" con un'ampia
redazione di persone che non e' piu' chiaro se lavorino a titolo
volontario o meno.
Alla pagina "Chi Siamo" del sito si legge: "testata online ... una
delle più autorevoli fonti in lingua italiana sui Balcani ...
totalmente indipendente e non affiliata ad alcuna organizzazione o
istituzione". Ma - allontanandosi del tutto dalla tradizione di
notiziario gratuito per i "compagni" - "Notizie Est" crea pure un
servizio commerciale: "Balcani Economia ... che ogni martedì offre a
operatori economici, istituzioni e ricercatori notizie e analisi
sull'economia e i mercati dei Balcani. Balcani Economia viene
distribuito via e-mail, in formato PDF, dietro sottoscrizione di un
abbonamento..." (Si veda: http://www.notizie-est.com/about.php ).
La nuovissima veste di "Notizie Est" viene pubblicizzata da "amici" di
un certo rilievo, come il servizio di aggiornamenti via internet di
LIMES - la rivista legata alla diplomazia italiana (All. 3) - ed
"Osservatorio Balcani".
Quest'ultimo (http://www.osservatoriobalcani.org) sembra raccogliere
in se contributi diversificati, spec. dagli ambienti delle cosiddette
ONG, ma risulta, dalle iniziative che organizza, di fatto vicino alla
diplomazia di "centrosinistra", europeista "a la Prodi". Alcuni
collaboratori di "Osservatorio Balcani" sono anche collaboratori di
"Notizie Est". Mentre il primo sito e' espressione di un sentimento
"democraticista" occidentale, il secondo servizio pare appoggiare una
"transizione" dei protettorati balcanici verso chissa' dove, ma in
ogni caso lontano il piu' possibile dai valori di Unita' e di
Fratellanza della Jugoslavia socialista. Su entrambi i siti le parole
"imperialismo" e "ricolonizzazione" sono usate molto poco ed,
eventualmente, in maniera discutibile.
Comunque, sulla questione delle pressioni USA sui Balcani invitiamo a
leggere l'articolo di A. Ferrario, pur prendendo le sue argomentazioni
con il beneficio d'inventario per tutti i motivi suddetti. Ma
attenzione: "Notizie Est" vieta "la ridiffusione dei testi e degli
altri contenuti del sito www.notizie-est.com senza la nostra previa
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Italo Slavo
--- Allegato 1 ---
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N.E. BALCANI #671 - USA/BALCANI 22 maggio 2003
USA E BALCANI: GRANDI MANOVRE
di Andrea Ferrario
Una rassegna di come i singoli paesi balcanici hanno reagito alla
guerra in Iraq e alle conseguenti pressioni degli USA
--- Allegato 2 ---
KOSOVO ALBANIANS BACK US AND BRITAIN
PRISTINA, March 21 (Tanjug) - Several hundred ethnic Albanians on
Friday gathered in central Pristina to express unconditional support
to the war conducted by the United States and Britain against the
dictatorship of Saddam Hussain.
The rally was organized by associations stemming from the disbanded
Kosovo Liberation Army (KLA), as well as numerous trade unions from
Kosovo and students of the Pristina university. One of the organizers
of the rally, the president of the Association of KLA Veterans -
Sadik Halit Jaha, said that ahead of the fourth anniversary of the
NATO intervention against the Federal Republic of Yugoslavia, the
regime of Saddam Hussain can be compared to that of Slobodan
Milosevic who persecuted the ethnic Albanians. Halit Jaha said that
both then as today, ethnic Albanians sided with those who urge peace
and democracy, in this case the US and Britain. US office head Reno
Harnish sent a telegram to the organizers of today's rally expressing
gratitude on behalf of US President George Bush for the Kosovo
people's unconditional support to the US and British intervention in
Iraq.
--- Allegato 3 ---
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Subject: Limes - L'Arabia americana
Date: 8 Nov 2002 11:38:47 -0000
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To: jugocoord@...
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(...)
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nell'informazione dell'area balcanica. E' online ogni martedì a
mezzogiorno "Balcani Economia", la prima newsletter settimanale
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