(The english original at:
http://www.apisgroup.org/article.html?id=1388 )

The Center for an Informed America

CNN – La voce della CIA: Come opera?

Dave McGowan

A febbraio, una cosa già apparsa sulla stampa
europea fu riportata da Alexander Cockburn -
co-editore di Counterpunch – riguardante l’uso nella
CNN di specialisti militari della guerra psicologica.

Come altri articoli di Cockburn, ed i numeri di 'Action
Alert' del gruppo per il controllo dei media FAIR
(Fairness and Accuracy in Reporting), il rapporto fu
ignorato dalla stampa USA.
Come riportato in origine da Abe de Vries sulla
rivista olandese Trouw, la storia era: "Negli
ultimi anni, la CNN ha assunto militari specialisti
di 'operazioni psicologiche' (psyops). Questo
è stato confermato a Trouw dal portavoce della
U.S. Army. I militari hanno influenzato i servizi
della CNN sulla crisi nel Kosovo." (1)

Possibile? La parola 'duh' può essere usata qui...
Infatti ecco un flash d’agenzia: I militari influenzavano
le notizie di tutti i media che riguardavano il
bombardamento del Kosovo. Le sole notizie al riguardo
provenivano dalla NATO e dal Pentagono. Quando si è
la sola fonte di informazione, si tende a imporre la
propria influenza.
Ma non è questa la notizia qui. Il problema riguarda
piuttosto il coinvolgimento dei militari nel confezionare
le notizie della CNN destinate agli organi di
informazione e presentate come 'notizie' da altri
militari. Questo appare come un meccanismo
pesantemente disturbato, e suppongo, non tanto per
il fatto che i media USA siano infestati da interessi
strategici, visto che è difficile capire quale
differenza farebbero pochi altri interessi mirati in
più... Certo, molti si presentano come reporter,
editorialisti, pubblicisti, analisti, produttori, editori, ecc.

La differenza qui è che tali particolari figure sono
apertamente usate dalla CNN, senza una copertura giornalistica. Il
Maggiore Thomas Collins, del U.S. Army Information Service, ci informa
che:

"Il personale per le Psyops, soldati e ufficiali, ha
lavorato nel quartier generale della CNN di Atlanta
tramite il nostro programma 'addestra nell’industria'.
Lavoravano come comuni impiegati della CNN.
Probabilmente, hanno lavorato sulle notizie
riguardanti la guerra del Kosovo. Hanno favorito la
produzione di nuovi tipi di notizie." (2)

L'espressione "produzione di notizie" è assai ambigua
quando usata in tale contesto. Potrebbe facilmente
definire la fabbricazione di notizie. Fabbricazione,
infatti, è ciò che gli specialisti di 'operazioni
psicologiche' fanno. De Vries nota:

"Il personale militare della CNN proviene dal 4°
Gruppo aeromobile per le Operazioni Psicologiche
(airmobile Fourth Psychological Operations Group),
stanziato a Fort Bragg, North Carolina. Uno dei
principali compiti di tale gruppo di circa 1200
soldati e ufficiali, è diffondere 'informazioni
scelte'. [Dobbiamo fermarci qui un attimo per notare
che in tale contesto, la frase 'informazioni scelte'
significa, generalmente, distorsione volontaria e
bugie vergognose].
Le truppe di psyops USA tentano, con varie tecniche,
di influenzare i media e l’opinione pubblica nei
conflitti in cui gli ‘interessi degli USA’ sono
presenti. [Dobbiamo fermarci, ancora, per notare che
‘interessi degli USA’ significa interessi finanziari
dei monopoli capitalisti degli USA.] Il gruppo di
propaganda e' stato coinvolto nella Guerra del Golfo,
nella guerra bosniaca e nella crisi del Kosovo." (1)

In altre parole, durante la guerra in Kosovo hanno
fatto... quello che hanno sempre fatto. Oggi, tuttavia,
essi operano più apertamente. Ciò prova una maggiore
complicità della CNN, con operazioni tese a screditare
e ad incutere imbarazzo nei concorrenti. Ma ciò che si
richiede, oggi, è un simulacro di “libertà di
informazione”.

Di fatto, ciò che è successo è che questa storia ha avuto
un paio di brevi menzioni nella stampa alternativa ed è
stata poi del tutto trascurata. E questo è il solo articolo
a riguardo, dopo che il pezzo tradotto è apparso su
internet, soprattutto sul sito "Emperor's Clothes". Ma,
tranne pochi altri casi, la storia non è venuta a galla su
questi lidi. Né vi è stato un seguito all’articolo di de Vries
Sulla stessa pubblicazione, nei giorni seguenti.
De Vries riporta che il comandante del Fourth
Psychological Operations Group, Colonnello Cristopher
St. John, descrive la cooperazione con la CNN come
"esempio da manuale del tipo di legami che vi devono
essere tra forze armate USA e media." (2)
Un tipo di legami che permetta di “diffondere
informazioni scelte e tenerne nascoste altre... per
controllare internet, condurre la guerra elettronica
contro i media disobbedienti, e controllare i
satelliti commerciali." (2) Molte cose, si deve
notare, che le intelligence già fanno in vario modo.
Quindi, il controllo non basta.
De Vries spiega che il personale psyops non era
completamente soddisfatto delle operazioni in Kosovo:
"Secondo loro, molte informazioni sulle conseguenze
non previste dei bombardamenti sono venute a galla.
[Fermiamoci ancora, e notiamo che 'conseguenze non
previste dei bombardamenti' si riferisce alla ben prevista
carneficina di civili.]
Il Contrammiraglio Thomas Steffens dell’U.S. Special
Operations Command (SOCOM) afferma che egli
avrebbe la capacità di mettere sotto “un cono di
silenzio” le informazioni nelle aree interessate da
operazioni speciali. Ciò significa, in realtà, ciò che
ha dimostrato il bombardamento della
televisione di Stato della Serbia, RTS, a Belgrado." (2)

Inoltre, a proposito dei bombardamenti della stazione
della televisione di Stato della Serbia, vi è un'altra
cosa che circola nella stampa europea, e che
mette sotto una cattiva luce la CNN - molto più della
storia riportata dalla pubblicazione olandese.
Significativamente, questa cosa non e' stata
ripresa negli USA. E' apparsa, tuttavia, nel Regno
Unito, in una corrispondenza di Robert Fisk su The
Independent. L’articolo afferma che:

"Due giorni prima che la NATO bombardasse la sede
della televisione di Stato della Serbia a Belgrado, la
CNN ricevette una nota dal suo quartier generale di
Atlanta che diceva che la sede della RTS sarebbe stata
distrutta. Dissero di togliere le loro attrezzature al
più presto dal bersaglio. Cosa che fecero." (3)

Apparentemente, l’aiuto venne dagli specialisti di
psyops. Fisk ricorda ciò che il giorno dopo gli disse
Aleksandar Vucic, il Ministro dell’Informazione serbo,
e cioè che ricevette un invito a apparire al “Larry King
Live show” [della CNN] allo scopo di dare una audience,
via satellite, presso Larry, al punto di vista serbo sul
conflitto. Vi erano due seri problemi relativamente al
suo invito, tuttavia. Primo, il fatto che la CNN avrebbe
invitato un dirigente serbo per trasmetterne il punto di
vista, alquanto “differente”. Ma, più importante, lo
studio che avrebbe ospitato Vucic sarebbe dovuto
essere deserto. Tuttavia gli fu chiesto di essere
presente per il trucco alle 2:00 per l’apparizione
alle 2:30.

"Vucic arrivò in ritardo, giusto per salvarsi dal missile
NATO che colpì l’edificio alle 2:06. Esso esplose
nella stanza del trucco dove la giovane assistente
morì carbonizzata. La CNN disse che era una
coincidenza, affermando che il Larry King show,
trasmesso dalla divisione intrattenimento, non
conosceva le istruzioni della divisione notizie,
riguardo lo sgombero dell’edificio di Belgrado." (3)

Le spiegazioni della CNN sono, certo, fasulle.
Infatti, l'idea che esista un qualche tipo di distinzione
tra divisione intrattenimento della CNN e divisione
notizie è altrettanto fasulla. La verità appare essere
che la CNN fu direttamente coinvolta nel crimine di
guerra. Tale atto fu, senza ombra di dubbio, un crimine
di guerra. Il deliberato attacco e tentativo di assassinio
di un ministro straniero – anche in tempo di guerra –
è un crimine di guerra e basta. Dunque pare che i nostri
media abbiano varcato la linea della complicità nel
coprire i crimini di guerra degli USA – che per
decenni era un limite invalicabile della stampa:
un’altra seria trasgressione, voluta ed accuratamente
trascurata dai media USA. Ciò è certamente dovuto al
fatto che l’intelligence ed i media dei monopoli USA
hanno uno stretto controllo su tutti i media. Ecco
perché, quando storie come il rapporto CNN/Psyops
emergono nei media 'progressisti', anche se in modo
assai limitato, esse sono accompagnate da commenti
divertiti e analisi intese a mascherare il significato
dell’incidente.
Per esempio, Cockburn si meraviglia: "Potrebbe essere
che la CNN sia stata presa di mira da una penetrazione
di psyops, ma è troppo naïf farla apparire al di fuori degli
eventi." (4) Al contrario, sembra che la CNN fosse ben
consapevole di partecipare attivamente ad un
“evento”...
Analogamente, per FAIR ciò che "sconvolge in modo
particolare è il fatto che il network permetta
all’esercito di propagandisti occulti di lavorare nel
suo Quartier generale, dove imparano i trucchi delle
operazioni della CNN. Persino gli ufficiali delle psyops lavorano negli
studi, senza influenzare i notiziari. Il
network ha permesso ai militari di condurre una missione,
di raccolta dati e d’intelligence, contro la stessa CNN?" (5)

O, magari, è la stessa CNN una operazione di
"intelligence", ed ha compiuto la sua prima missione?
La CNN che andrebbe ridenominata, avendo precorso
il concetto di conflitti armati come una mini-serie –
completa di colonne sonore e di titoli – fin dalla
Guerra del Golfo. Questo è, certo, lo schema che è stato
seguito, fin da allora, dai media, con una ampia
copertura delle azioni militari USA.
Uno dei compiti specifici che la CNN sembra avere è la
presentazione delle conquiste imperialiste militari
come missioni umanitarie. In altre parole, "diffondere
‘notizie scelte’ " allo scopo di "influenzare media e
opinione pubblica sui conflitti in cui gli interessi
degli USA sono coinvolti." La glorificazione delle
sofisticate armi USA, la demonizzazione dei nemici
degli USA, la santificazione di leader militari
genocidi, consigliati dalla linea NATO/Pentagono/
Dipartimento di Stato, il deliberato inganno nel
riportare, "ripuliti", casi di brutalità statunitense e
crimini di guerra – il tutto indicativo di un programma
di psyops, non di una presunta agenzia d’informazione
indipendente.

Come nota il gruppo FAIR: "La CNN ha sempre avuto
una stretta relazione con il Pentagono, dando accesso
agli alti ufficiali, secondo la necessità di un network che
basa la sua reputazione sull’essere sempre presente
nelle guerre e in altre operazioni belliche." (5)
Essere sempre presente nelle guerre e in altre
operazioni belliche è, certamente, una buona cosa se si
è un reporter. È anche una buona cosa se si è, come si
è visto, appartenenti alla comunità degli spioni.
Che la CNN sia nata come uno dei fronti
dell’intelligence probabilmente non è noto se non
come un fatto insignificante, come pure sin dalla guerra
del Kosovo è stato annunciato che essa è divenuta
parte della famiglia AOL. E AOL, come dice un recente
articolo di Spin Cycle (Sony's Magic Cameras), fa
un dannato lavoro nel presentarsi come un fronte
di intelligence.

Cosi, se la CNN non era stata concepita all’inizio
come entità per la guerra psicologica (anche se appare
esserlo, nonostante lo status di servitù dell’infantile
Ted Turner, marito di Jane Fonda), certamente lo è
divenuta poi. E, nel frattempo, nessuno ricorda quando
Jane era ritenuta essere una brava ragazza? Basta
controllare.

Note:
1. Abe de Vries "U.S. Army 'Psyops' Specialists Worked
for CNN," Trouw, February 21, 2000.
2. Abe de Vries "The American Army Loves CNN," Trouw,
February 25, 2000.
3. Robert Fisk "Taken In By the NATO Line," The
Independent, July 2, 1999.
4. Alexander Cockburn "CNN And Psyops," Counterpunch,
March 26, 2000.
5. "Why Were Government Propaganda Experts Working On
News At CNN?," FAIR Action Alert, March 27, 2000.

30 agosto 2003

Traduzione di Alessandro Lattanzio
Email: alexlattanzio@...
Sito: http://members.xoom.it/sitoaurora

Revisione del testo italiano a cura del CNJ