12 GIUGNO: ROMPERE L'EMBARGO CONTRO L'IRAQ!
10 GIUGNO: INIZIATIVA A MILANO AD UN ANNO DALLA FINE DEI BOMBARDAMENTI
16 GIUGNO: INIZIATIVA A VIENNA SULLA DISINFORMAZIONE STRATEGICA
11 LUGLIO: IN OLANDA ANTIMILITARISTI SOTTO PROCESSO


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per favore fate circolare questo messaggio: in Iraq è già morto un
milione e mezzo di persone
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LUNEDI' 12 GIUGNO LA CAMERA DEI DEPUTATI DISCUTERA' PER LA PRIMA VOLTA
DELL'EMBARGO
ALL'IRAQ
ANCHE LA PETIZIONE POPOLARE PER LA DISSOCIAZIONE UNILATERALE DELL'ITALIA
NEL
DIBATTITO
FACCIAMO PRESSIONE SUI DEPUTATI PERCHE' LA APPROVINO

La Camera dei Deputati è stata convocata per lunedì 12 giugno pomeriggio
per discutere sul tema "Revoca embargo
internazionale nei confronti dell’Iraq". Lo ha deciso la
conferenza dei capigruppo di oggi 8 giugno.
La discussione verterà su proposte di mozione presentate da numerosi
gruppi parlamentari (il testo delle mozioni in
discussione sarà disponibile sul sito di Un ponte per...:
www.unponteper.it). La discussione riprenderà e si concluderà
mercoledì 14 mattina con il voto.

Martedì scorso anche il Senato ha discusso questo tema concludendo con
una risoluzione, appovata all'unanimità,
assolutamente deludente e che si limita a chiedere al Governo di
"adoperarsi per la fine delle sanzioni". La stessa cosa era
stata chiesta con una risoluzione del Senato nell'aprile 1997, senza che
nulla di significativo ne sia poi seguito.

Chiediamo alla Camera dei Deputati di avere più coraggio!!!!
Dopo 10 anni di embargo e un milione e mezzo di morti è ora di dire
basta!!!!
Chiediamo un atto concreto di dissociazione dal genocidio.
Lo chiedono i 25.000 firmatari della petizione popolare "Per la
dissociazione unilaterale dall'embargo all'Iraq da parte
italiana" la cui raccolta si concluderà domenica 11 e che verrà
consegnata lunedì stesso al Presidente della Camera, Luciano
Violante.
Alla petizione hanno aderito, oltre a 25.000 cittadini, centinaia di
associazioni e di personalità.

ADERITE ALLA PETIZIONE - ULTIMI TRE GIORNI DI RACCOLTA FIRME
(inviare la adesione - nome.cognome e indirizzo - a:
rompere-lembargo@... )

INVIATE MESSAGGI DI PRESSIONE PER CHIEDERE LA DISSOCIAZIONE ITALIANA
DALL'EMBARGO
(tutti i messaggi che giungeranno a posta@... con oggetto:
"Caro deputato" verranno rinviati sulle caselle di
posta elettronica di tutti i 690 membri del Parlamento)

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Un ponte per...
Associazione di volontariato per la solidarietà internazionale

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10 Giugno '99

cessano i bombardamenti sulla Jugoslavia….

Con gli accordi di Kumanovo del 10 giugno 99, la NATO mette fine ai
criminali bombardamenti contro la Jugoslavia, dopo 78 giorni di guerra
aerea in cui il governo D'Alema, in spregio alla Costituzione e contro
la
volontà della maggior parte della popolazi one aveva coinvolto il Paese.
Oggi, di fronte ad una Jugoslavia distrutta nell'ambiente, nelle
strutture
produttive, nelle infrastrutture sociali, sta un''Italia in cui la
"crisi"
azzera i diritti dei lavoratori e dei cittadini, ne rende precario il
salar io e umiliante il rapporto di lavoro.

Le guerre nei Balcani hanno aperto la via per lucrose avventure
finanziarie e industriali: la rapina delle risorse petrolifere dei paesi
del Caucaso e il controllo degli oleodotti (corridoio 8), l'acquisizione
a
prezzi di saldo di ampia parte del settore industriale e bancario (come
in
Albania) il rilancio dell'apparato bellico-petrolifero USA.

II "sacrifici" imposti ai proletari italiani, che, con i tagli alla
spesa
sociale, hanno pagato le spese della guerra imperialista, invece, non
hanno ottenuto la pace e il rispetto dei diritti, ma l'impoverimento di
tutti i lavoratori, dell'Ovest come del l'Est, divenuti ostaggio del
Fondo
Monetario Internazionale e delle sue "riforme".

10 Giugno 2000
… ma la guerra continua

Dopo i bombardamenti e la guerra chimica (uranio impoverito), oggi
l'embargo e l'occupazione militare del Kosovo da parte delle truppe NATO
costituiscono un'ingerenza attiva per scatenare la guerra civile in
Montenegro e nel sud della Serbia, e, in prospe
ttiva, per altre campagne militari.

L'OCCIDENTE, dalla fine degli anni '70, ha minato l'economia della
Jugoslavia attraverso le pressioni esercitate dal Fondo Monetario
Internazionale, ha finanziato i gruppi dirigenti nazionalisti e le mafie
locali, ha incoraggiato secessioni che non poteva
no che scatenare conflitti sanguinosi, conflitti che più volte gli
"jugoslavi" hanno cercato di bloccare.
LE GUERRE NATO hanno sancito la formazione di stati su base "etnica",
stati la cui economia prevalente è divenuta quella dei traffici
criminali di armi e droga, ma in cui sta tornando in primo piano la
lotta dei lavoratori contro le oligarchie nazionalis
te e lo sfruttamento.
L'OCCUPAZIONE MILITARE DEL KOSOVO e l'accondiscendenza verso
l'espulsione violenta dei serbi, dei rom e delle altre minoranze da
parte dell' UCK, sta rendendo permanente uno stato di guerra a bassa
intensità e costituisce il "presidio" da cui partirà l'o
ccupazione del territorio jugoslavo.
L'ITALIA, con il suo contingente di 7.000 militari in Kosovo, e' in
testa allo schieramento NATO, e' in prima fila nell'accaparrarsi gli
"affari" che la ricostruzione del Kosovo ha portato, e' responsabile
come tutti gli altri paesi NATO delle vittime dal
la guerra e del genocidio causato dall'embargo.
L'EMBARGO è un'arma di distruzione di massa: significa ospedali senza
medicine, senza anestetici; blocco delle attività economiche,
disoccupazione, povertà, privazioni. Malattie, morte. Significa
soffocare la vita di una popolazione per imporle di cambiar
e il suo modello politico e di sviluppo economico con un altro
compatibile con gli interessi dei monopoli capitalistici occidentali.
Significa "armare" altre dirigenze secessioniste.


SE I POPOLI EUROPEI NON FERMERANNO I LORO GOVERNI
La guerra continuerà

L'aggressione alla Jugoslavia, condotta per la prima volta senza nemmeno
la copertura formale del mandato ONU, dimostra che la guerra è ormai
strumento normale dello sviluppo dell'economia capitalista: per le nuove
avventure belliche si stanno riorganizza ndo gli eserciti NATO, ma anche
le nuove forze armate europee e le basi NATO in Italia.

Seguendo l'esempio di dignità e di resistenza alle imposizioni
imperialiste che ci viene dal popolo jugoslavo, che e' riuscito a
ricostruire da solo e in poco tempo uno dei ponti di Novi Sad distrutti
dai bombardamenti, dobbiamo impedire al nostro governo
di continuare questa sporca guerra.

Mobilitiamoci perché

IL GOVERNO ITALIANO SI DISSOCI DALL'APPLICAZIONE DELL'EMBARGO
E RITIRI L'ESERCITO DAL kOSOVO

RAFFORZIAMO I LEGAMI DI SOLIDARIETA' CON IL POPOLO JUGOSLAVO E CON TUTTI
I
POPOLI DEI BALCANI, UNICA GARANZIA PER UNA PACE GIUSTA E DURATURA
NELL'AREA!

SABATO 10 GIUGNO ORE 15.30
PRESIDIO DI CONTROINFORMAZIONE DAVANTI ALLA PREFETTURA

promuovono: Comitato contro la guerra di Sesto San Giovanni,
Coordinamento
Comitati contro la guerra Sud Milano, Associazione Italia-Jugoslavia-
Osservatorio di Milano

Milano, giugno 2000 - fotocopiato in proprio

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Die Medien als Kriegspartei – oder wie aus 500.000 Toten 2.108 wurden
Film von und anschließende Diskussion mit Malte Olschewski

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Amerlinghaus
7., Stiftgasse 8 im Hof
Freitag, 16. Juni, 18 Uhr 30
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Ohne die tatkräftige Unterstützung der „freien Medien“ wäre der
NATO-Krieg
gegen Jugoslawien nicht möglich gewesen – zumindest darüber sind sich
die
humanitären Bombenleger und ihre Kritiker einig.

Während die Bomben, die angeblich die jugoslawische Armee vernichteten,
bis
zu 2.000 jugoslawische Zivilisten zerrissen, war die Medienfront gegen
Jugoslawien noch intakt – auch als die NATO dutzende jugoslawische
Journalisten durch Bomben tötete, weil diese nicht bereit waren, sich
der
„Medienfreiheit“ unterzuordnen. Überall stellten die Medien die
Ereignisse
im Sinne der Rechtfertigung des westlichen Angriffskrieg dar: Vom
vermutlich
inszenierten Massaker von Racak bis zu Scharpings Fötengrill und seine
nie
aufgefundenen Konzentrationslager. Von Vertriebenenmassen, die ein
vielfaches der Bevölkerung des Kosovo ergaben bis zu Zahlen von
getöteten
Albanern, die von 500.000, auf 100.000 und 10.000 revidiert werden
mussten,
um schließlich auf 2.108 Exhumierte zu sinken (und da sind sowohl
NATO-Opfer
als auch Nichtalbaner enthalten).

Erst jetzt zum Jahrestags des Angriffs – wo es schon zu spät ist –
wurden
massive Zweifel laut. Doch dabei dürfte es sich nicht um eine
grundsätzliche
Haltungsänderung, sondern vielmehr um Ehrenrettung der Medien gehen, um
beim
nächsten Mal wieder die gleiche Rolle spielen zu können.

Malte Olschewski, selbst Fernsehjournalist, hat das gesamte
TV-Rohmaterial
des Krieges gesammelt und zusammen mit Experten analysiert. Er ist Autor
von
zwei Büchern über den Balkan: „Der serbische Mythos“ und „Der Krieg um
den
Kosovo“. Er hat auf Video Beweise für die Manipulation durch vorwiegend
amerikanische Medien. Olschewski veröffentlicht demnächst im Wiener
Braumüller-Verlag sein drittes Buch über den Balkan: „Die geheime
Geschichte
des Krieges in Jugoslawien“.

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Eine umfangreiche Dokumentation über die letzten Ereignisse im Kosovo
findet
sich auf unserer Netzseite.

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Jugoslawisch-Österreichische Solidaritätsbewegung (JÖSB)
PF 217, A-1040 Wien, Österreich
Tel/Fax +43 1 924 31 61
joesb@...
www.vorstadtzentrum.net/joesb
Kto-Nr. 9282, RB Schwechat, BLZ 32823

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From: Herman de Tollenaere <hermantl@...>
To: "Globalreflexion" <office@...>
Subject: 11 July Den Bosch [The Netherlands]: peace activists on trial
for
opposing NATO bombs
Date: Thu, 08 Jun 2000 20:03:24 +0200

Sorry: I have to send this again; now with the correct address for the
court house
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On Tuesday 11 July in Den Bosch ['s Hertogenbosch; The Netherlands],
five
peace activists will be on trial for opposing NATO bombs during the 1999
war against Yugoslavia. They cut perimeter barbed wire of Volkel
military
air base, where F 16 aircraft then took off for Kosovo. In all
probability
[the public may not know], there are also still US nuclear bombs at
Volkel
air base.

The case starts Tuesday 11 July , 13.30 o'clock at the "Gerechtshof
[court
house]", Leeghwaterlaan 8 in Den Bosch. The court case is public. So,
other
peace activists are welcome.

Before the case starts, there may be a demonstration in Den Bosch;
however,
this is not certain yet.

Please pass this info on to others.

More info on the case at e-mail address: onkruit@...

Best wishes,
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Herman de Tollenaere
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My Internet site on Asian history and "new" religions:

http://stad.dsl.nl/~hermantl/

See also SIMPOS, information on occult tendencies' impact on society:

http://www.stelling.nl/simpos/simpoeng.htm


--------- COORDINAMENTO ROMANO PER LA JUGOSLAVIA -----------
RIMSKI SAVEZ ZA JUGOSLAVIJU
e-mail: crj@... - URL: http://marx2001.org/crj
http://www.egroups.com/group/crj-mailinglist/
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