Gonars ed oltre: nonostante tutto la memoria vive

In seguito ai nostri piu' recenti messaggi sulla problematica dei
crimini di guerra italiani, abbiamo ricevuto due interessanti repliche
che crediamo necessario riportare:

1.

Ho letto il vostro messaggio del 10/10 "I lager in Italia", in esso non
viene menzionato il cimitero che nel paese di Gonars (Udine), raccoglie
1500 corpi di slavi deceduti nei campi di prigionia (naturalmente
escluso il lager di San Sabba).
15 anni fa era ancora vivo un vecchio che raccontava delle torture che
venivano praticate ai prigionieri di guerra raccolti nello stesso paese.
Quest'anno sono tornato a visitare il luogo ed ho notato UNA NUOVA
TARGA che specifica che nel luogo sono conservate le ossa di sloveni e
croati, mentre la parola serbi non compare. Ho letto i cognomi elencati
e molti sembrano serbi. Forse un esperto potrebbe fare meglio. 
Sperando di poter essere utile
Uberto Tommasi

2.

complimenti mia zia 90 anni diede una fetta di polenta a internati
fuggiti da campo gonars ritornarono a ringraziarla finita la guerra
s giorgio nogaro toio

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Riportiamo anche il seguente dispaccio ANSA, risalente ad alcuni mesi
fa, con la richiesta a chiunque eventualmente ne sapesse di piu' di
mettersi in contatto con noi:

ITALIA-CROAZIA: DETENUTI CAMPI FASCISTI PENSANO A INDENNIZZI

(ANSA) - ZAGABRIA, 8 MAG -Il ministro degli esteri croato Tonino Picula
ha ricevuto oggi i rappresentanti delle associazioni degli ex detenuti
dei campi di prigionia fascisti esistiti durante l'occupazione italiana
della Croazia nella seconda guerra mondiale. Lo ha reso noto un
comunicato del ministero diffuso oggi a Zagabria. Gli ex detenuti e i
familiari delle vittime dei campi, in particolare di quello dell'isola
di Molat, si sono interessati a quali siano le possibilita' di inserire
le loro richieste di risarcimento nell'agenda dei lavori della
Commissione congiunta italo-croata. Nel 1994, hanno detto, il governo
di Roma ha risposto alle loro richieste di risarcimento affermando che
la questione e' risolta con gli accordi internazionali, ma l'indennizzo
alle vittime croate non e' previsto ne' dal trattato di pace del 1947
ne' dai seguenti accordi italo- jugoslavi. Il ministro ha dichiarato
che Zagabria e Roma rispettano in pieno i principi degli accordi
internazionali e che per questo motivo la questione non puo' essere
trattata dalla Commissione congiunta, formata nell'ottobre del 2002 per
discutere la possibilita' che cittadini italiani vengano risarciti dei
beni espropriati dopo la seconda guerra mondiale dal regime comunista
jugoslavo. I rappresentanti delle associazioni croate hanno annunciato
che cercheranno il sostegno delle organizzazioni antifasciste italiane
perche' il governo di Roma istituisca eventualmente delle fondazioni per
l'indennizzo delle vittime dei campi di concentramento sul modello
della Germania. Hanno anche ipotizzato l'avvio di un procedimento
davanti alla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo. (ANSA)
COR*VD 08/05/2003 17:18

Fonte:
http://www.ansa.it/balcani/croazia/20030508171832558910.html