I commenti sulla morte di Alija Izetbegovic

1. Muore Alija Izetbegovic. Era stato curato negli USA ed in Arabia
Saudita.

2. Il cordoglio dei leader della Turchia e della NATO.

3. Il portavoce dell'Sds: "simbolo di quella politica che ha distrutto
il precedente stato comune in cui tutti vivevamo bene e che poteva
essere trasformato in maniera pacifica''.

4. Tommaso Di Francesco: "Chissà se ora accadrà quello che accadde alla
morte del croato Tudjman, quando il procuratore dell'Aja Carla Del
Ponte si lamentò che proprio il decesso gli aveva impedito di
«formalizzarne l'incriminazione all'Aja»"
L'ANSA: "L'ex presidente bosniaco Alija Izetbegovic, deceduto
domenica scorsa, era sotto inchiesta al Tribunale penale
internazionale sulla ex Jugoslavia dell'Aja. Lo ha reso noto un
portavoce del Tpi, senza spiegare la ragione per la quale l'inchiesta
era stata aperta, sottolineando che - proprio a seguito della morte
dell'imputato - le indagini sono comunque cessate. "

5. Il funerale: delegazione al massimo livello dalla Turchia. Il
governatore coloniale Paddy Ashdown ricorda gli anni di carcere di
Izetbegovic, all'epoca del regime comunista, per ''una visione
politica che spesso e' stata distorta e incompresa'' - si riferisce
forse al suo passato nazista.

(Fonti:
i dispacci ANSA sono presi dal sito
http://www.ansa.it/balcani/bosnia/bosnia.shtml
L'articolo del "Manifesto e' preso dal sito
http://www.ilmanifesto.it/ )


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BOSNIA: MORTO EX PRESIDENTE IZETBEGOVIC

(ANSA) - SARAJEVO, 19 OTT - E' morto oggi a Sarajevo l'ex presidente
bosniaco Alija Izetbegovic. Lo ha riferito la radio bosniaca.
Izetbegovic e' morto in osepdale, dove era stato ricoverato in
settembre in seguito a una caduta. Due settimane fa era stato
trasferito nel reparto di cardiologia per una crisi cardiaca. Aveva
78 anni. (ANSA) VD 19/10/2003 16:09

BOSNIA: MORTO EX PRESIDENTE IZETBEGOVIC (2)

(ANSA) - SARAJEVO, 19 OTT - Malato da tempo di cuore Izetbegovic era
stato ricoverato il 10 settembre al centro clinico di Kosevo in
seguito ad una caduta in casa che gli aveva procurato la frattura di
tre costole e una emoraggia interna. Due settimane fa era stato
trasferito al reparto cardiologia. Si era sottoposto a trattamenti
medici negli Stati Uniti, in Arabia saudita e in Slovenia dove l'anno
scorso gli era stato impiantato un pace-maker. Anche a causa
della sua precaria salute nel 2000 si era ritirato dalla presidenza
tricefala della Bosnia-Erzegovina, due anni prima della scadenza del
suo mandato. E' rimasto comunque presidente onorario del Partito di
azione democratica (Sda) da lui fondato nel 1990.(SEGUE) VD
19/10/2003 16:39


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BOSNIA: MORTO IZETBEGOVIC; TURCHIA, IL CORDOGLIO DI ERDOGAN

(ANSA-AFP) - ANKARA, 20 OTT - Il primo ministro turco Recep Tayyip
Erdogan, una delle ultime persone ad aver visto l'ex presidente
bosniaco Alija Izetbegovic - morto ieri a Sarajevo - ha lamentato, in
un messaggio di cordoglio, la perdita di un ''eroe''. Izetbegovic
non era soltanto ''una personalita' storica, ma anche un essere
onorevole e nobile, che ci ha ispirato con il suo lavoro, e un eroe
che trasmetteva ai suoi un enorme coraggio'', afferma il messaggio di
Erdogan. Il premier turco si e' recato brevemente sabato a
Sarajevo, solo per far visita a Izetbegovic in ospedale. ''Il suo
ricordo restera' vivo da est a ovest e continuera' a illuminare le
generazioni future'', aggiunge il messaggio. Izetbegovic, morto a
78 anni per una patologia cardiaca, era molto popolare in Turchia,
Paese in maggioranza islamico, che ha appoggiato i musulmani di
Bosnia durante la guerra contro le forze serbe (1992-95). (ANSA-AFP).
DIG 20/10/2003 04:06

BOSNIA: MORTO IZETBEGOVIC; ROBERTSON, UOMO CHIAVE A DAYTON

(ANSA) - BRUXELLES, 20 OTT - ''Voglio pagare il mio tributo a questo
coraggioso statista che non solo ha fatto in modo che la Bosnia
Erzegovina esista, ma che con la sua leadership ha portato il paese
all'integrazione in Europa e nel patto euro-atlantico''. Lo ha
detto il segretario generale della Nato George Robertson in una
dichiarazione diffusa oggi. Dopo aver espresso, ''a nome
dell'Alleanza atlantica'' le sue condoglianze per la morte di Alija
Izetbegovic, Robertson attribuisce all'ex presidente il merito di
''aver lavorato per preservare l'unita' e l'indipendenza del paese''
durante la guerra e di essere poi diventato ''una delle personalita'
chiave nel negoziato che ha portato alla firma del trattato di pace
di Dayton''. (ANSA). VS 20/10/2003 12:59

BOSNIA: MORTO IZETBEGOVIC; SOLANA, LEADER CORAGGIOSO

(ANSA) - BRUXELLES, 20 OTT - ''Un vero coraggioso leader per il suo
popolo''. Cosi' l'alto rappresentante per la politica estera e di
sicurezza dell'Unione europea Javier Solana definisce Alija
Izetbegovic, l'ex presidente della Bosnia Erzegovina deceduto ieri.
''In circostanze difficili - ha aggiunto Solana - Izetbegovic ha
giocato un ruolo importante per la fine della guerra ed il suo
contributo e' stato decisivo per preparare il terreno alla pace ed
alla democrazia nella Bosnia Erzegovina''. Solana, in una
dichiarazione diffusa oggi, ha ricordato di aver avuto
''l'opportunita' di lavorare con lui in passato e ho conosciuto il
suo impegno per il futuro del suo paese. Esprimo la mia profonda
partecipazione alla famiglia ed al popolo bosniaco''.(ANSA).
VS 20/10/2003 13:28


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BOSNIA: MORTO IZETBEGOVIC, ACCUSE DEL PARTITO DI KARADZIC

(ANSA) - SARAJEVO, 20 OTT - Il Partito democratico serbo (Sds,
ultranazionalista), fondato dall'ex leader serbo bosniaco Radovan
Karadzic, ricercato per genocidio e crimini di guerra, ha accusato
oggi l'ex presidente bosniaco Alija Izetbegovic, deceduto ieri a
Sarajevo, della dissoluzione dell'ex Jugoslavia. Il portavoce
dell'Sds Dragan Stojcic, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa
Fena, ha dichiarato oggi a Banja Luka che Izetbegovic ''praticamente
lascia questo mondo come simbolo di quella politica che ha distrutto
il precedente stato comune in cui tutti vivevamo bene e che poteva
essere trasformato in maniera pacifica''. ''Nonostante solo la
storia e il tempo possano dare un giudizio totalmente imparziale - ha
aggiunto Stojcic - Izetbegovic e' comunque la personificazione della
plitica che e' responsabile delle persecuzioni, maltrattamenti,
arresti, detenzioni e uccisioni del popolo serbo nell'odierna
Federazione Bh'' (entita' a maggioranza croato musulmana della
Bosnia). ''Indipendentemente da quello che leggiamo nei giudizi di
altri - ha aggiunto il portavoce - Izetbegovic non potra' sfuggire
al giudizio imparziale della storia''. Nel 1996 le autorita' della
Republika Srpska (Rs, l'altra entita' bosniaca, a maggioranza serba)
hanno avviato a Banja Luka un processo contro Izetbegovic ''per
crimini di guerra contro civili'', inviando anche un fascicolo al
Tribunale internazionale dell'Aja (Tpi) che lo ha rimandato indietro
per mancanza di elementi. Nel novembre 2001 la procura della Rs ha
inviato al Tpi un nuovo atto d'accusa contro Izetbegovic come persona
che aveva responsabilita' di comando durante la guerra e che non
aveva impedito i crimini. Fino ad oggi il Tpi non ha commentato il
fascicolo. (ANSA). COR*VD 20/10/2003 16:04


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il manifesto - 21 Ottobre 2003

IZETBEGOVIC
La nostra memoria
TOMMASO DI FRANCESCO

Alja Izetbegovic, l'ex presidente bosniaco musulmano, è morto a 78 anni
a Sarajevo. Con Franjo Tudjman, morto nel 1999, e Slobodan Milosevic in
carcere all'Aja, esce di scena uno dei «signori della guerra»,
protagonista del sanguinoso massacro interetnico dei Balcani. Ieri la
Nato che, con l'Unione europea, è stato uno dei «gruppi etnici» di quel
massacro, ha voluto esprimere il suo cordoglio allo «statista
coraggioso». A noi piace ricordarlo come uno dei responsabili della
distruzione della Jugoslavia. A partire dalla proclamazione
d'indipendenza della Bosnia Erzegovina - cuore pulsante multietnico
dello jugoslavismo - proprio mentre i mediatori dell'Onu, Cyrus Vance e
Lord Owen, trattavano a Sarajevo per impedirla, e mentre ancora
esisteva la Federazione jugoslava con tanto di seggio all'Onu. Certo
avvenne dopo le proclamazioni etniche delle indipendenze di Slovenia e
Croazia - subito riconosciute da Germania e Vaticano - ma non fu meno
etnica, unilaterale e violenta e, anch'essa, prontamente riconosciuta
anche dagli Stati uniti. Benzina sul fuoco. I serbi di Bosnia - che
costituivano parte decisiva della Bosnia e dell'ex esercito jugoslavo -
reagirono proclamando la loro autonomia e così fecero i croati di
Erzegovina. A noi piace ricordarlo come l'uomo della «Dichiarazione
islamica» che, attaccando il nazionalismo di sinistra degli innovatori
dell'Islam, recuperava una visione integrale, a parole «aperta» alle
altre etnie, ma di fatto fondata sull'«instaurazione di un regime
islamico come atto supremo della democrazia».

A noi piace ricordarlo mentre Sarajevo è sotto assedio delle criminali
milizie serbe di Karadzic e Mladic, e mentre le criminali milizie
musulmane alle dipendenze di Izetbegovic, riempivano di indifesi civili
serbi i silos di Tarcin e il campo di Celebici. In un doppio assedio
che solo pochi videro. E che, a guerra finita, il 30 novembre 1997, su
Svijet, venne denunciato dal coraggioso Zlatko Dizdarevic, dopo le
rivelazioni del settimanale di Sarajevo Dani che in cinque puntate
raccontò l'inferno del «Dossier Kazany», le gole del Trebevic dove
vennero gettati centinaia e centinaia di corpi di civili serbi. «Chi è
il criminale? Chi è la vittima?», si chiedeva Dizdarevic. Ci piace
ricordarlo come l'uomo che autorizzò - in una triangolazione tra Tehran
e Washington favorita da Clinton - l'arrivo in Bosnia di migliaia di
mujaheddin, combattenti islamici (compreso bin Laden) dalle capitali
arabe e dall'Afghanistan. Tutti espatriati poi senza colpa, con
lasciapassare del presidente Izetbegovic.

Ci piace ricordarlo al potere a Sarajevo, dietro la sua corte di
malavitosi - che fine ha fatto quel ministro «patriota» di nome
Sacirbey?

Izetbegovic è morto. La Bosnia resta spartita in patrie etniche, nelle
mani delle stesse mafie - serbe, croate e musulmane - che hanno voluto
la guerra. Dayton e i protettorati Nato non reggono più. Chissà se ora
accadrà quello che accadde alla morte del croato Tudjman, quando il
procuratore dell'Aja Carla Del Ponte si lamentò che proprio il decesso
gli aveva impedito di «formalizzarne l'incriminazione all'Aja»?

TPI: IZETBEGOVIC ERA SOTTO INCHIESTA A CORTE AJA

(ANSA) - BRUXELLES, 22 OTT - L'ex presidente bosniaco Alija
Izetbegovic, deceduto domenica scorsa, era sotto inchiesta al
Tribunale penale internazionale sulla ex Jugoslavia dell'Aja. Lo ha
reso noto un portavoce del Tpi, senza spiegare la ragione per la
quale l'inchiesta era stata aperta, sottolineando che - proprio a
seguito della morte dell'imputato - le indagini sono comunque
cessate. Il portavoce non ha d'altra parte voluto precisare neppure
quando erano state avviate le indagini e i capi di accusa di cui
Izetbegovic poteva essere imputato. Izetbegovic, al quale proprio
oggi Sarajevo ha reso l'ultimo omaggio, e' stato il primo presidente
della Bosnia indipendente. (ANSA) RIG 22/10/2003 15:58

BOSNIA:DEL PONTE CONFERMA INDAGINE SU IZETBEGOVIC,ORA CHIUSA

(ANSA) - SARAJEVO, 24 OTT - Il procuratore capo del Tribunale
internazionale dell'Aja Carla Del Ponte ha confermato oggi a Sarajevo
che il suo ufficio aveva condotto un'inchiesta contro l'ex presidente
bosniaco Alija Izetbegovic, deceduto domenica scorsa, per i crimini di
guerra commessi dai militari dell'esercito bosniaco durante la guerra
1992-95. Lo riferisce l'agenzia di stampa Fena. ''L'inchiesta e'
stata condotta per crimini di guerra e non per crimini contro
l'umanita''', ha detto il magistrato aggiungendo che con la morte di
Izetbegovic e' cessata. Del Ponte e' arrivata ieri sera a Sarajevo,
dove ha incontrato l'Alto rappresentante Paddy Ashdown, mentre stamani
ha avuto incontri con i comandanti della Forza di stabilizzazione
della Nato (Sfor) e della Missione di polizia europea (Eupm). Con
Ashdown Del Ponte ha discusso dell'istituzione dell'apposita sezione
per crimini di guerra nel tribunale bosniaco, alla quale trasferire
dei procedimenti. Il Tpi, ha detto Del Ponte, sta conducendo
inchieste contro 48 persone, che dovrebbero essere concluse entro il
2004. Tutti i processi all'Aja, ha aggiunto, dovrebbero concludersi
entro il 2008, ma se il Tpi chiudera' i battenti, ha precisato,
dipende dalla cattura e consegna dell'ex leader politico e di quello
militare dei serbi di Bosnia, Radovan Karadzic e Ratko Mladic,
accusati di genocidio e crimini contro l'umanita'. Del Ponte,
prima di lasciare Sarajevo per recarsi a Banja Luka dove incontrera' i
dirigenti della republika Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba di
Bosnia), ha dichiarato di essere particolarmente insoddisfatta per la
mancata collaborazione delle autorita' Rs che ''non fanno nulla per
arrestare i sospetti'', e rifiutano anche di consegnare al Tpi la
documentazione richiesta. Per questo motivo, ha aggiunto il
magistrato, la Sfor ha perquisito la scorsa settimana gli uffici dei
servizi di sicurezza serbo bosniaci. I documenti sequestrati sono
all'esame ora degli inquirenti della procura. (ANSA) COR*VD
24/10/2003 14:09


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BOSNIA: FUNERALI IZETBEGOVIC, DELEGAZIONI ANCHE DALL'ESTERO

(ANSA) - SARAJEVO, 21 OTT - Una decina di delegazioni internazionali,
tra cui quelle di Stati uniti, Croazia, Slovenia, Francia e Grecia,
arriveranno domani a Sarajevo per partecipare ai funerali dell'ex
presidente bosniaco Alija Izetbegovic. Lo ha reso noto oggi il
ministero degli esteri a Sarajevo. La delegazione della Turchia e
quella dell'Iran saranno guidate dai ministri degli esteri, Abdullah
Gul e Kamal Kharazi, e altri paesi saranno rappresentati dai loro
ambasciatori in Bosnia. Non sara' presente, invece, ne' il primo
ministro ne' alcun altro rappresentante ufficiale del governo della
Republika Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba di Bosnia). Secondo
quanto ha dichiarato la portavoce Cvijeta Kovacevic all'agenzia di
stampa Fena, il governo serbo bosniaco non ha nemmeno preso in esame
la questione. Per opposizione dell'esponente serbo Borislav
Paravac, la presidenza tricefala della Bosnia non ha ieri proclamato
una giornata di lutto, anche se Izetbegovic sara' sepolto con tutti
gli onori. Oggi pomeriggio, il governo della Federazione Bh (l'altra
entita' bosniaca, a maggioranza croato musulmana) ha proclamato il
lutto sul proprio territorio. Ai funerali di domani nella capitale
bosniaca si prevede la partecipazione di 150.000 persone. Molti
arriveranno da altri centri del paese e anche dall'estero, con decine
di autobus e treni speciali. Sono gia' partiti stasera 24 autobus
dalla Slovenia e 18 dalla Croazia, con a bordo i bosniaci che vivono
in quei paesi. Izetbegovic, il primo presidente della Bosnia
indipendente, sofferente di cuore da molti anni, e' deceduto domenica
nell'ospedale di Sarajevo, all'eta' di 78 anni. (ANSA). COR*VD
21/10/2003 19:18

BOSNIA: CENTO MILA A SARAJEVO PER L'ADDIO A IZETBEGOVIC/ANSA

(ANSA) - SARAJEVO, 22 OTT - Oltre 100 mila persone, sotto una pioggia
battente, hanno partecipato oggi alla cerimonia funebre per Alija
Izetbegovic, l'ex presidente bosniaco deceduto domenica all'eta' di
78 anni. L'arrivo del feretro nella piazza antistante l'edificio
delle istituzioni statali gremita di gente, dopo l'esposizione nel
palazzo della presidenza dove a Izetbegovic hanno reso omaggio
migliaia di bosniaci arrivati da tutte le parti del paese, e' stato
accolto da molte voci che gridavano la tradizionale lode a Dio
'Allahu Akbar' (Dio e' grande). Prima che iniziasse il rito
religioso, guidato dal capo della comunita' islamica bosniaca Mustafa
Ceric, ai presenti si e' rivolto l'Alto rappresentante della
comunita' internazionale Paddy Ashdown. ''In qualche modo mi
sembra giusto che oggi pianga anche il cielo sopra la Bosnia'', ha
detto Ashdown, ricordando di aver incontrato l'ex presidente per la
prima volta nel 1992 nella Sarajevo assediata e l'ultima volta
venerdi' scorso. ''E' diventato il padre del suo popolo - ha detto -
ed ha fatto piu' di chiunque altro per la sopravvivenza dello stato
moderno bosniaco''. ''Izetbegovic ha reagito alle circostanze della
vita con decisione - ha aggiunto Ashdown - traendo la forza, come
molti suoi connazionali, dall'eredita' islamica e dall'origine
europea''. L'Alto rappresentante ha ricordato gli anni di carcere
di Izetbegovic, all'epoca del regime comunista, per ''una visione
politica che spesso e' stata distorta e incompresa''. Durante la
guerra, ha detto ancora Ashdown, e' piu' difficile persuadere la
gente a scegliere la tolleranza e rifiutare l'esclusione degli altri,
e' necessario avere coraggio. ''Neanche i piu' accesi critici - ha
detto - possono negare che Izetbegovic avesse in buona misura questa
caratteristica''. ''Ecco perche' oggi in Bosnia ci sono uomini e
donne - ha concluso Ashdown - che nella straordinaria vita di
Izetbegovic e nella tranquillita' con cui ha accettato la morte,
troveranno l'ispirazione per attenersi fortemente sia ai valori della
propria religione e che al destino europeo della Bosnia''. Il
membro musulmano della presidenza tripartita Sulejman Tihic ha
ricordato la vita di Izetbegovic, sottolineando in particolare che e'
stato un uomo di pace che la malasorte ha associato a ''dittatori''
che volevano spartirsi la Bosnia, alludendo agli ex presidenti serbo
Slobodan Milosevic e croato Franjo Tudjman. ''Non ha mai sostenuto il
revanscismo - ha detto Tihic - ed e' grazie alla sua politica che i
croati e serbi bosniaci non hanno vissuto una Srebrenica, Kozarac,
Ahmici, Brcko, Zvornik, Visegrad, Foca...''. Dopo la preghiera,
durante la quale molti presenti hanno chiuso gli ombrelli in segno di
rispetto, il feretro e' stato seguito da migliaia di persone fino
al centro storico, la piazza di Bascarsija. Da qui la salma e' stata
portata a mano fino al cimitero dei difensori di Sarajevo sulla
collina di Kovaci, dove e' stata tumulata. Alle esequie di oggi
erano presenti numerose delegazioni ufficiali dall'estero, tra cui
quelle della Turchia, Croazia, Austria, Slovenia (l'ex presidente
Milan Kucan). Non ha partecipato, invece, nessuno dei dirigenti
della Republika Srpska (Rs, entita' a maggioranza serba di Bosnia).
Due giorni fa il Partito democratico serbo (Sds, ultranazionalista),
ha nuovamente accusato Izetbegovic della dissoluzione dell'ex
Jugoslavia e di essere responsabile di crimini di guerra ai danni dei
serbi. In passato, la procura serbo bosniaca ha inviato un fascicolo
al Tribunale internazionale dell'Aja (Tpi) a suo carico. Oggi una
portavoce del Tpi ha confermato che Izetbegovic era indagato, senza
spiegare la ragione per la quale l'inchiesta e' stata aperta, ne' i
capi d'accusa, sottolineando che a seguito della sua morte le
indagini su Izetbegovic sono cessate.(ANSA). COR*VD
22/10/2003 16:57