Bielorussia / Belarus

1. La politica della sicurezza e la collocazione internazionale della
Bielorussia (trad. dal russo di Mauro Gemma)

2. Lukashenko vs. US (by Vasily Bubnov)


=== 1 ===

LA POLITICA DELLA SICUREZZA E LA COLLOCAZIONE INTERNAZIONALE DELLA
BIELORUSSIA

Il 26 dicembre, al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza
della Repubblica di Belarus (Bielorussia), l’ufficio stampa del
presidente Aleksandr Lukashenko ha diffuso una nota, in cui si fa cenno
anche allo stato attuale dei rapporti del piccolo stato ex sovietico
con gli USA e alle scelte che ne derivano per Minsk sul terreno della
politica della sicurezza e delle alleanze internazionali.

A tal proposito, si propone la traduzione di uno stralcio del documento
in questione.

M.G.


(…) Avendo ben presenti le pericolose tendenze geopolitiche in corso,
la Bielorussia si vede costretta alla vigilanza e a prestare
particolare attenzione alla propria sicurezza, al rafforzamento dei
suoi dispositivi di difesa e alla creazione di un sistema adeguato e
moderno di organizzazione militare dello stato. L’analisi dell’attuale
situazione internazionale dimostra che il mondo sta regredendo ad una
condizione in cui la guerra e la pressione militare rappresentano gli
strumenti concreti della politica estera. Il diritto e le istituzioni
internazionali in pratica non sono più in grado di garantire pienamente
la sovranità e l’integrità territoriale dei singoli paesi. E’ evidente
la persistente aspirazione dei governi di alcuni stati all’egemonia, al
dominio esclusivo, alla formazione di un nuovo ordine mondiale. Il
leader bielorusso ha indicato come esempio di questa tendenza gli Stati
Uniti che, a suo avviso, rivendicano il particolare diritto all’uso
della forza militare nei confronti degli stati che trovano il coraggio
di condurre una politica interna ed estera indipendente, non soggetta
al loro controllo. “Inoltre, (gli USA) riescono ad ottenere che i
propri militari non vengano richiamati alle proprie responsabilità, e,
purtroppo, con il consenso di molte organizzazioni internazionali”, -
ha constatato Aleksandr Lukashenko.

Il presidente ha inteso sottolineare che la Bielorussia conduce con
coerenza una politica estera, indirizzata al rafforzamento della
sicurezza internazionale. Noi rimaniamo fedeli alle idee del disarmo
nucleare generalizzato, della non proliferazione delle armi di
distruzione di massa e delle tecnologie correlate. Va consolidandosi la
partecipazione della Bielorussia all’attività delle organizzazioni
internazionali e regionali, in materia di sicurezza e controllo degli
armamenti. La nostra repubblica aspira a portare il proprio contributo
alla definizione di una nuova architettura della sicurezza europea e
intende sviluppare una collaborazione reciprocamente vantaggiosa anche
con la NATO. Occupiamo una posizione significativa nell’
“Organizzazione del Trattato sulla sicurezza collettiva” (che raggruppa
alcuni paesi della Comunità degli Stati Indipendenti), siamo parte
costituente di uno spazio integrato di difesa con la Russia, e
contribuiamo a rafforzarlo.

Ma le misure indicate non sono sufficienti. A parere del presidente,
occorre realizzare una serie di misure in grado di garantire il
duraturo ed efficace funzionamento dell’organizzazione militare dello
stato (…)


Traduzione dal russo di Mauro Gemma      


=== 2 ===

http://english.pravda.ru/printed.html?news_id=11666

Lukashenko vs. US - 12/29/2003 11:53

It is perfectly known that the president may turn any event into
denunciation of something or somebody

  On December 26, Belarus President Alexander Lukashenko spoke at a
session of the Belarus Security Council. Sessions of the Council are
routine as a rule, however it is perfectly known that the president may
turn any event into denunciation of something or somebody.

  This time the US, Washington's foreign policy to be exact, was in the
focus of Alexander Lukashenko. The president of Belarus stated that
nowadays the whole of the world once again turned war and armed
pressure into actual leverage of policies of some countries. He said:
"Today, international institutions cannot guarantee territorial
integrity of any state. Leaders of some countries obviously seek
hegemony and monopolism." One can easily guess what country Alexander
Lukashenko means. The Belarus president says that "the US openly states
it enjoys the particular right of using force with respect to those
countries which political lines are not controlled by America."
International organizations, in their turn, are being pushed around by
this policy.

  The Belarus leader thinks the geopolitical phenomena are extremely
dangerous and make Belarus pay particular attention to its defence. The
session of the Security Council on December 26 was devoted to approval
of a program meant to guarantee security of the country. Alexander
Lukashenko emphasized he meant defence of the country in extraordinary
situations if some were to occur.

  However, the Belarus leader declared that the issue was of top
priority for Belarus and documents on the problem had been developed
for a long period already. "Belarus makes no attempts to conceal
weapons, to intimidate someone; we should avoid making the situation
tenser," Alexander Lukashenko said.

  It is hardly likely that Washington will pay any attention to
Lukashenko's statements. The Belarus leader is in fact not the only
person blaming the US for striving for hegemony. It sometimes even
seems that the US Administration itself makes no secret of this.

  This is not for the first time that Belarus president criticizes the
US policy. The Iraqi war, in Lukashenko's words, is "the most cynical
aggression since WWII." Washington in its turn has several times blamed
Belarus for weapons supplies to Iraq, Libya, Syria and North Korea. As
a rule, the US brought the charges against Belarus unsupported with any
evidence.

Vasily Bubnov
Pravda.Ru