IRAQ: GIORNALE CARABINIERI, NO A RINNOVO MISSIONE
ROMA, 17 FEB - Un appello a tutte le forze politiche affinché non venga
rinnovata la missione italiana in Iraq arriva da Il Giornale dei
carabinieri, Unarma e Sinacc. Tanti i motivi per dire no, spiegano le
associazioni: "dall' assenza dell' egida Onu alla mancanza di prove, di
motivazioni, di giustificazioni, che fanno apparire l' intervento
militare come un' occupazione del Paese; dalle condizioni di sicurezza
dei militari che ogni giorno rischiano la vita alla crisi economica che
investe il nostro Paese e che ci richiede una maggiore oculatezza nella
gestione, contrariamente allo sperpero di denaro del denaro pubblico
che comporta l' impegno militare in Iraq". "A quelle forze politiche
che avallano la proroga della missione, giustificandola con la
motivazione dell' impossibilità di un nostro disimpegno per questioni
di opportunità militare - sottolineano Il Giornale dei carabinieri,
Unarma e Sinacc - rispondiamo che tutto ciò è pretestuoso, in quanto
altri Paesi possono provvedere all' avvicendamento di nostri uomini con
dignità ed onore e che pertanto il prosieguo della missione è soltanto
una questione politica".
Fonte:
http://www.articolo21.com/
modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=4856
ROMA, 17 FEB - Un appello a tutte le forze politiche affinché non venga
rinnovata la missione italiana in Iraq arriva da Il Giornale dei
carabinieri, Unarma e Sinacc. Tanti i motivi per dire no, spiegano le
associazioni: "dall' assenza dell' egida Onu alla mancanza di prove, di
motivazioni, di giustificazioni, che fanno apparire l' intervento
militare come un' occupazione del Paese; dalle condizioni di sicurezza
dei militari che ogni giorno rischiano la vita alla crisi economica che
investe il nostro Paese e che ci richiede una maggiore oculatezza nella
gestione, contrariamente allo sperpero di denaro del denaro pubblico
che comporta l' impegno militare in Iraq". "A quelle forze politiche
che avallano la proroga della missione, giustificandola con la
motivazione dell' impossibilità di un nostro disimpegno per questioni
di opportunità militare - sottolineano Il Giornale dei carabinieri,
Unarma e Sinacc - rispondiamo che tutto ciò è pretestuoso, in quanto
altri Paesi possono provvedere all' avvicendamento di nostri uomini con
dignità ed onore e che pertanto il prosieguo della missione è soltanto
una questione politica".
Fonte:
http://www.articolo21.com/
modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=4856