"Giornata del ricordo": non chiedeteci di condividere
1. Contro il revisionismo, contro l’uso politico ed elettorale della
storia (Rifondazione Comunista, Fed. Pavia)
2. Giornata del ricordo: NON CHIEDETECI DI CONDIVIDERE (I. Canciani,
Segretario Provinciale PRC Trieste)
3. LINK
=== 1 ===
www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società -
23-02-04
Contro il revisionismo, contro l’uso politico ed elettorale della storia
Come Partito della Rifondazione Comunista abbiamo già votato contro il
“Giorno del ricordo” votato il 10 febbraio dalla Camera dei Deputati.
Solide motivazioni di coerenza politica e di analisi storica sono alla
base di questa nostra contrarietà.
Sul terreno di una macabra “par condicio” e di discutibili silenzi e
rimozioni, si vuole imprimere un’ evidente accelerazione alla
“pacificazione nazionale” ed al revisionismo che la sottende.
Banalizzando, anzi in questo caso tacendo sulle responsabilità
prioritarie del fascismo e del nazismo (ma anche del precedente
nazionalismo giuliano con l’annesso razzismo antislavo) e confondendo i
fatti del ’43 con quelli del ’45 ed il tutto con l’esodo italiano
dall’Istria, si avvalora la propaganda già esibita dall’estrema destra
neofascista sin dal primo dopoguerra. Propaganda che gonfiava a
dismisura sia i morti nelle foibe (cumulati in parte con gli scomparsi
nell’esodo istriano) e mascherava come semplici italiani i
collaborazionisti ed i gerarchi e militari attivi nella repressione
antipartigiana ed antislava.
Una solida e attiva storiografia ha ampiamente dimostrato
l’inconsistenza quantitativa e qualitativa della leggenda nera sulle
foibe. Si è arrivati perfino, è il caso del Presidente della Regione
Lazio Storace, a parlare di “Olocausto italiano”, in spregio non solo
della Shoah in genere, ma alludendo offensivamente alla Risiera di San
Sabba in quanto campo di sterminio ed effettiva appendice della Shoah
sul suolo italico.
Questa storiografia dimostra l’entità delle rimozioni. Quindi le colpe
dell’ Italia prefascista, che sotto il pretesto “irredentistico”
esercitò nei territori jugoslavi annessi un dominio di tipo
colonialista (simile a quello inglese sull’Irlanda) con oppressione
coloniale (snazionalizzazione, italianizzazione forzata,
discriminazione linguistica e occupazionale) e ancor più sociale
(sovrasfruttamento dei lavoratori in gran parte agricoli). Il fascismo
esasperò oltremodo questa oppressione sociale e nazionale. Aggiunse
infatti una più estesa “colonizzazione” con insediamento di numerosi
italiani e inasprì con veri e propri metodi di terrore la repressione
del movimento partigiano e di ogni organizzazione indipendente dei
lavoratori agricole ed industriali. Infine con il sostegno pecuniario,
militare, politico, diplomatico ed ideologico al regime ustascia croato
(un vero e proprio stato-fantoccio hitleriano) che in alcuni aspetti ha
sorpassato i suoi stessi padroni (non solo nel feroce sterminio di
comunisti, ebrei, zingari, ma anche di serbi in quanto tali). A tutto
ciò aggiungiamo la collaborazione attiva dell’esercito italiano (non
solo i volontari fascisti) alla guerra del III Reich contro la
Jugoslavia ed alle atroci repressioni contro il movimento partigiano,
per cui molti dirigenti e quadri superiori militari vennero accusati
dagli stessi inglesi di “crimini contro l’umanità”.
Senza queste importanti premesse dalla forte valenza causale non si
può inquadrare i successivi fatti sia delle foibe che dell’esodo
dall’Istria. La loro completa rimozione parla da sola di quanto agli
eredi, e non, del fascismo importi la ricerca della verità e pure del
ricordo delle sofferenze. L’uso politico o addirittura elettorale della
storia rimangono invece sul terreno della propaganda più spicciola.
Rifondazione Comunista, Fed. Pavia
=== 2 ===
www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società -
21-02-04
COMUNICATO STAMPA
Giornata del ricordo: non chiedeteci di condividere.
I fatti degli ultimi cinque giorni dimostrano inequivocabilmente che
abbiamo fatto bene a dissociarci fin dall’inizio, nel metodo e nel
merito, da quanti sono riusciti nell’ intento di portare a termine,
sulla pelle di milioni di italiane ed italiani del tutto ignari della
storia di Trieste, della Venezia Giulia, dell'Istria e del confine
orientale, un’operazione tutta ed esclusivamente ideologica e
revisionista, inspiegabilmente avallata dal centro sinistra intero e
dai DS in particolare. E’ stato tutto molto chiaro fin dalle aperture
dei TG di prima serata, lo è divenuto di più nei giorni seguenti,
assistendo alla sequela di trasmissioni televisive e radiofoniche che
possono finalmente offendere con il crisma dell’ufficialità la storia e
la verità, le coscienze ancora non del tutto sopite, il concetto di
pacificazione nazionale e di rigore storico tanto richiamati in questi
ultimi anni da destra e da ampi settori del centro sinistra. Quanto è
stato prodotto finora, in questi primi giorni purtroppo supera ogni
possibile immaginazione. La memoria “condivisa" di tutti gli italiani,
la Giornata del Ricordo è già puro e semplice evento televisivo che fa
leva sul patriottismo più retrivo che dissimula l'esodo e riporta in
auge le foibe, che grazie a Fassino riscopre tardivamente misteriosi
espansionismi slavi inesistenti e disconosce addirittura il ruolo
perseguito attivamente dopo la guerra dal PCI sul confine orientale.
Ormai nulla ha più importanza. II ricordo deve servire ad introdurre
elementi di mistificazione e confusione, a preparare generazioni
future di italiane ed italiani ad essere educate nell’oblio e nella
rimozione. E non si tratta solamente della rimozione di vent’ anni di
storia e dell'impatto che il fascismo ha avuto sui popoli - è doveroso
sottolineare il plurale - di queste terre, si tratterebbe di far luce
sull’ effetto di quarant'anni d’irredentismo e del ruolo che la
borghesia Liberal nazionalista aveva assunto dal 1880 al 1918, ben
prima dell' avvento del fascismo, ma anche dell’affermazione di quella
logica perversa che in nome dell'uso politico della storia, rende tutto
lecito.
E proprio chi per anni giustamente si opponeva ai primati della
sofferenza, al giustificazionismo ed al riduzionismo proposto da
quanti, sbagliando, giustificavano le uccisioni -anche di innocenti -
richiamandosi all’esiguità delle cifre, adesso si può parlare in
libertà, far crescere a sproposito le vittime italiane delle foibe,
gridare in televisione che si tratta di decine di migliaia, o per dirla
con Gasparri e Storace, di milioni e milioni di morti “colpevoli solo
di essere italiani".
Adesso ormai il dado è tratto. Niente e nessuno potrà più arrestare il
minuetto di menzogne al quale certamente dovremo assistere nei prossimi
mesi, forse anni. Ma almeno non chiedeteci di condividere questo
prodotto incrociato di menzogne e di revisionismo, di parzialità
elevata a valore assoluto.
Oggi noi siamo convinti e consapevoli di quanto ci ha insegnato il
passato e ci battiamo affinché la storia non abbia bisogno di alcuna
levatrice, nel contempo però non possiamo dimenticare che il fascismo
ed il nazismo sono stati generati senza alcun dolore dal ventre molle
di democrazie formali ormai svuotate di contenuti sostanziali.
Trieste, 14 febbraio 2004
Igor Canciani
Segretario Provinciale PRC
=== 3 : LINK ===
*** Sullo stesso tema vedi tutta la documentazione che abbiamo
distribuito nelle scorse settimane:
1. Un comunicato di Nuova Unita'
2. Un commento di A. Martocchia
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3211
1. Nelle foibe la falsa innocenza della patria (di Enzo Collotti)
2. «Quella tragedia non giustifica le colpe del fascismo» (intervista a
Galliano Fogar)
3. Confine orientale: le foibe tra imperialismo e resistenza (di
Antonino Marceca)
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3203
1. Lettera Aperta di Aurelio Juri al segretario DS Piero Fassino
2. "La memoria è mia, è nostra" di Babsi Jones
3. "Parliamo di fogne" di A. Tarozzi
4. Re: [JUGOINFO] Fascio, fascino, fassino. Carissimi, ma perchè
sorprendersi? Di Alessandro Di Meo
5. Lettera al giornalista del "Sole-24 ore" ed a "Prima pagina", di
Ivan Pavicevac
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3202
Fascio, fascino, fassino
1. Premessa
2. Lettere a "Liberazione"
3. La Camera inventa la giornata del ricordo
4. Foibe. Rizzo: i DS rispettino chi e' ancora antifascista
5. Intervista di Armando Cossutta al Corsera
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3187
J. Tkalec: Lettera aperta ai compagni in Italia
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3182
"Rimasi così nella foiba per un paio di ore. Poi col favore della
notte, uscii...". A proposito della propaganda bugiarda e slavofoba di
RAI3
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3171
Gli sloveni, questi inguaribili infoibatori !
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3170
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3185
1. «Il Pci con gli esuli istriani sbagliò» (da L'Unita', 06.02.2004)
2. Il commento di A. Kersevan
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3167
*** Sul dibattito interno al PRC vedi anche:
Una lettera di P. Behrens a "Liberazione"
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3179
G. Pegolo: Ma si puo' costruire qualcosa da un cumulo di macerie?
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3156
La posizione di Bertinotti sulla violenza politica
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3095
Il commento di Claudia Cernigoi sulle dichiarazioni di Bertinotti
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3088
Foibe: dalla propaganda fascista al revisionismo storico. Un opuscolo
di controinformazione
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2951
Foibe e monumenti
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2855
Spunti di discussione
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2852
Luca Casarini ed i suoi squadristi
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2838
I "Centri Sociali del Nord Est" di nuovo in azione
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/2830
*** Per un inquadramento storico complessivo vedi infine il testo di
Claudia Cernigoi OPERAZIONE FOIBE A TRIESTE:
https://www.cnj.it/FOIBEATRIESTE/index.htm
1. Contro il revisionismo, contro l’uso politico ed elettorale della
storia (Rifondazione Comunista, Fed. Pavia)
2. Giornata del ricordo: NON CHIEDETECI DI CONDIVIDERE (I. Canciani,
Segretario Provinciale PRC Trieste)
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www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società -
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Contro il revisionismo, contro l’uso politico ed elettorale della storia
Come Partito della Rifondazione Comunista abbiamo già votato contro il
“Giorno del ricordo” votato il 10 febbraio dalla Camera dei Deputati.
Solide motivazioni di coerenza politica e di analisi storica sono alla
base di questa nostra contrarietà.
Sul terreno di una macabra “par condicio” e di discutibili silenzi e
rimozioni, si vuole imprimere un’ evidente accelerazione alla
“pacificazione nazionale” ed al revisionismo che la sottende.
Banalizzando, anzi in questo caso tacendo sulle responsabilità
prioritarie del fascismo e del nazismo (ma anche del precedente
nazionalismo giuliano con l’annesso razzismo antislavo) e confondendo i
fatti del ’43 con quelli del ’45 ed il tutto con l’esodo italiano
dall’Istria, si avvalora la propaganda già esibita dall’estrema destra
neofascista sin dal primo dopoguerra. Propaganda che gonfiava a
dismisura sia i morti nelle foibe (cumulati in parte con gli scomparsi
nell’esodo istriano) e mascherava come semplici italiani i
collaborazionisti ed i gerarchi e militari attivi nella repressione
antipartigiana ed antislava.
Una solida e attiva storiografia ha ampiamente dimostrato
l’inconsistenza quantitativa e qualitativa della leggenda nera sulle
foibe. Si è arrivati perfino, è il caso del Presidente della Regione
Lazio Storace, a parlare di “Olocausto italiano”, in spregio non solo
della Shoah in genere, ma alludendo offensivamente alla Risiera di San
Sabba in quanto campo di sterminio ed effettiva appendice della Shoah
sul suolo italico.
Questa storiografia dimostra l’entità delle rimozioni. Quindi le colpe
dell’ Italia prefascista, che sotto il pretesto “irredentistico”
esercitò nei territori jugoslavi annessi un dominio di tipo
colonialista (simile a quello inglese sull’Irlanda) con oppressione
coloniale (snazionalizzazione, italianizzazione forzata,
discriminazione linguistica e occupazionale) e ancor più sociale
(sovrasfruttamento dei lavoratori in gran parte agricoli). Il fascismo
esasperò oltremodo questa oppressione sociale e nazionale. Aggiunse
infatti una più estesa “colonizzazione” con insediamento di numerosi
italiani e inasprì con veri e propri metodi di terrore la repressione
del movimento partigiano e di ogni organizzazione indipendente dei
lavoratori agricole ed industriali. Infine con il sostegno pecuniario,
militare, politico, diplomatico ed ideologico al regime ustascia croato
(un vero e proprio stato-fantoccio hitleriano) che in alcuni aspetti ha
sorpassato i suoi stessi padroni (non solo nel feroce sterminio di
comunisti, ebrei, zingari, ma anche di serbi in quanto tali). A tutto
ciò aggiungiamo la collaborazione attiva dell’esercito italiano (non
solo i volontari fascisti) alla guerra del III Reich contro la
Jugoslavia ed alle atroci repressioni contro il movimento partigiano,
per cui molti dirigenti e quadri superiori militari vennero accusati
dagli stessi inglesi di “crimini contro l’umanità”.
Senza queste importanti premesse dalla forte valenza causale non si
può inquadrare i successivi fatti sia delle foibe che dell’esodo
dall’Istria. La loro completa rimozione parla da sola di quanto agli
eredi, e non, del fascismo importi la ricerca della verità e pure del
ricordo delle sofferenze. L’uso politico o addirittura elettorale della
storia rimangono invece sul terreno della propaganda più spicciola.
Rifondazione Comunista, Fed. Pavia
=== 2 ===
www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società -
21-02-04
COMUNICATO STAMPA
Giornata del ricordo: non chiedeteci di condividere.
I fatti degli ultimi cinque giorni dimostrano inequivocabilmente che
abbiamo fatto bene a dissociarci fin dall’inizio, nel metodo e nel
merito, da quanti sono riusciti nell’ intento di portare a termine,
sulla pelle di milioni di italiane ed italiani del tutto ignari della
storia di Trieste, della Venezia Giulia, dell'Istria e del confine
orientale, un’operazione tutta ed esclusivamente ideologica e
revisionista, inspiegabilmente avallata dal centro sinistra intero e
dai DS in particolare. E’ stato tutto molto chiaro fin dalle aperture
dei TG di prima serata, lo è divenuto di più nei giorni seguenti,
assistendo alla sequela di trasmissioni televisive e radiofoniche che
possono finalmente offendere con il crisma dell’ufficialità la storia e
la verità, le coscienze ancora non del tutto sopite, il concetto di
pacificazione nazionale e di rigore storico tanto richiamati in questi
ultimi anni da destra e da ampi settori del centro sinistra. Quanto è
stato prodotto finora, in questi primi giorni purtroppo supera ogni
possibile immaginazione. La memoria “condivisa" di tutti gli italiani,
la Giornata del Ricordo è già puro e semplice evento televisivo che fa
leva sul patriottismo più retrivo che dissimula l'esodo e riporta in
auge le foibe, che grazie a Fassino riscopre tardivamente misteriosi
espansionismi slavi inesistenti e disconosce addirittura il ruolo
perseguito attivamente dopo la guerra dal PCI sul confine orientale.
Ormai nulla ha più importanza. II ricordo deve servire ad introdurre
elementi di mistificazione e confusione, a preparare generazioni
future di italiane ed italiani ad essere educate nell’oblio e nella
rimozione. E non si tratta solamente della rimozione di vent’ anni di
storia e dell'impatto che il fascismo ha avuto sui popoli - è doveroso
sottolineare il plurale - di queste terre, si tratterebbe di far luce
sull’ effetto di quarant'anni d’irredentismo e del ruolo che la
borghesia Liberal nazionalista aveva assunto dal 1880 al 1918, ben
prima dell' avvento del fascismo, ma anche dell’affermazione di quella
logica perversa che in nome dell'uso politico della storia, rende tutto
lecito.
E proprio chi per anni giustamente si opponeva ai primati della
sofferenza, al giustificazionismo ed al riduzionismo proposto da
quanti, sbagliando, giustificavano le uccisioni -anche di innocenti -
richiamandosi all’esiguità delle cifre, adesso si può parlare in
libertà, far crescere a sproposito le vittime italiane delle foibe,
gridare in televisione che si tratta di decine di migliaia, o per dirla
con Gasparri e Storace, di milioni e milioni di morti “colpevoli solo
di essere italiani".
Adesso ormai il dado è tratto. Niente e nessuno potrà più arrestare il
minuetto di menzogne al quale certamente dovremo assistere nei prossimi
mesi, forse anni. Ma almeno non chiedeteci di condividere questo
prodotto incrociato di menzogne e di revisionismo, di parzialità
elevata a valore assoluto.
Oggi noi siamo convinti e consapevoli di quanto ci ha insegnato il
passato e ci battiamo affinché la storia non abbia bisogno di alcuna
levatrice, nel contempo però non possiamo dimenticare che il fascismo
ed il nazismo sono stati generati senza alcun dolore dal ventre molle
di democrazie formali ormai svuotate di contenuti sostanziali.
Trieste, 14 febbraio 2004
Igor Canciani
Segretario Provinciale PRC
=== 3 : LINK ===
*** Sullo stesso tema vedi tutta la documentazione che abbiamo
distribuito nelle scorse settimane:
1. Un comunicato di Nuova Unita'
2. Un commento di A. Martocchia
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3211
1. Nelle foibe la falsa innocenza della patria (di Enzo Collotti)
2. «Quella tragedia non giustifica le colpe del fascismo» (intervista a
Galliano Fogar)
3. Confine orientale: le foibe tra imperialismo e resistenza (di
Antonino Marceca)
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1. Lettera Aperta di Aurelio Juri al segretario DS Piero Fassino
2. "La memoria è mia, è nostra" di Babsi Jones
3. "Parliamo di fogne" di A. Tarozzi
4. Re: [JUGOINFO] Fascio, fascino, fassino. Carissimi, ma perchè
sorprendersi? Di Alessandro Di Meo
5. Lettera al giornalista del "Sole-24 ore" ed a "Prima pagina", di
Ivan Pavicevac
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3202
Fascio, fascino, fassino
1. Premessa
2. Lettere a "Liberazione"
3. La Camera inventa la giornata del ricordo
4. Foibe. Rizzo: i DS rispettino chi e' ancora antifascista
5. Intervista di Armando Cossutta al Corsera
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3187
J. Tkalec: Lettera aperta ai compagni in Italia
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3182
"Rimasi così nella foiba per un paio di ore. Poi col favore della
notte, uscii...". A proposito della propaganda bugiarda e slavofoba di
RAI3
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/3171
Gli sloveni, questi inguaribili infoibatori !
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1. «Il Pci con gli esuli istriani sbagliò» (da L'Unita', 06.02.2004)
2. Il commento di A. Kersevan
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*** Sul dibattito interno al PRC vedi anche:
Una lettera di P. Behrens a "Liberazione"
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G. Pegolo: Ma si puo' costruire qualcosa da un cumulo di macerie?
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La posizione di Bertinotti sulla violenza politica
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Il commento di Claudia Cernigoi sulle dichiarazioni di Bertinotti
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Foibe: dalla propaganda fascista al revisionismo storico. Un opuscolo
di controinformazione
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Foibe e monumenti
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Spunti di discussione
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Luca Casarini ed i suoi squadristi
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I "Centri Sociali del Nord Est" di nuovo in azione
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*** Per un inquadramento storico complessivo vedi infine il testo di
Claudia Cernigoi OPERAZIONE FOIBE A TRIESTE:
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