MORTO CHE PARLA
In un articolo apparso sul "Manifesto" del primo luglio u.s.,
intitolato "Dieci anni di uranio nei Balcani", Tiziana Boari scrive tra
l'altro:
"Dalla Federazione Jugoslava oggi giungono rapporti preoccupanti sullo
stato di salute della popolazione, sempre piu' affetta da patologie
quali leucemia, malformazione dei nascituri, neoplasie di vario tipo.
Un rapporto datato 9 gennaio 2004, che denuncia la contaminazione
radioattiva del suolo, basato su campioni di terriccio prelevati nel
sudest della Serbia, e' presentato in febbraio dal professor Predrag
Polic, direttore del dipartimento di Chimica dell'Universita' di
Belgrado, in un convegno a Como."
A parte il fatto che il dramma sanitario della Serbia non e' dovuto
tanto all'uranio impoverito in se quanto piuttosto al complesso degli
effetti dei bombardamenti, ad esempio quelli sui petrolchimici,
ampiamente studiati e descritti anche da Polic nell'ambito del progetto
dell'UNEP... Alla Boari e' pero' sfuggito soprattutto il "piccolo
particolare" che il prof. Polic e' morto ammazzato nella primavera del
2003 - durante la cosiddetta "Operazione Sciabola" - per avere
denunciato malversazioni e strani traffici nella sua Universita'. Polic
e' cioe' una delle vittime del regime mafioso e corrotto instaurato in
Serbia e Montenegro il 5 ottobre 2000 per la gioia, tra l'altro,
proprio della redazione del "Manifesto", che all'epoca titolo'
entusiasticamente.
Tiziana Boari nell'articolo va oltre, tessendo le lodi della cosiddetta
"Commissione Mandelli", che fu istituita il 22 dicembre 2000 allo scopo
di studiare gli effetti dell'uranio impoverito sui militari italiani:
dopo aver menzionato la Prima e la Seconda relazione, presentate della
suddetta Commissione, la Boari sentenzia:
"A seguito dei lavori della Commissione Mandelli, il mondo delle ONG si
allarma."
In realta', se il "mondo delle ONG" avesse dovuto aspettare la
Commissione Mandelli per allarmarsi sull'uso dell'uranio impoverito,
ahivoglia ad aspettare... Le suddette relazioni prodotte dalla
Commissione Mandelli furono viceversa contestate, in primis dal
comitato Scienziate/i contro la Guerra (1), perche' minimizzavano il
rischio: la prima conteneva grossolani errori, persino negli elementari
riferimenti geografici. Solo la Terza relazione (2), uscita appena
nell'autunno 2002 ed allegramente "silenziata" da tutti i media, e'
abbastanza corretta dal punto di vista scientifico.
Andrea Martocchia
(Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia e
comitato Scienziate/i contro la Guerra)
(1) Vedi i riferimenti e le pubblicazioni del comitato suddetto, al
sito: http://www.scienzaepace.it
Il comitato Scienziate/i contro la Guerra e' stato il primo e forse
l'unico soggetto italiano, insieme a PeaceLink, ad aver svolto serie
indagini scientifiche sugli effetti dei bombardamenti della NATO e
dell'uranio impoverito.
(2) Il file e' scaricabile tra l'altro al nostro archivio:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/files/
e precisamente: Relazione_Mandelli_III.doc
In un articolo apparso sul "Manifesto" del primo luglio u.s.,
intitolato "Dieci anni di uranio nei Balcani", Tiziana Boari scrive tra
l'altro:
"Dalla Federazione Jugoslava oggi giungono rapporti preoccupanti sullo
stato di salute della popolazione, sempre piu' affetta da patologie
quali leucemia, malformazione dei nascituri, neoplasie di vario tipo.
Un rapporto datato 9 gennaio 2004, che denuncia la contaminazione
radioattiva del suolo, basato su campioni di terriccio prelevati nel
sudest della Serbia, e' presentato in febbraio dal professor Predrag
Polic, direttore del dipartimento di Chimica dell'Universita' di
Belgrado, in un convegno a Como."
A parte il fatto che il dramma sanitario della Serbia non e' dovuto
tanto all'uranio impoverito in se quanto piuttosto al complesso degli
effetti dei bombardamenti, ad esempio quelli sui petrolchimici,
ampiamente studiati e descritti anche da Polic nell'ambito del progetto
dell'UNEP... Alla Boari e' pero' sfuggito soprattutto il "piccolo
particolare" che il prof. Polic e' morto ammazzato nella primavera del
2003 - durante la cosiddetta "Operazione Sciabola" - per avere
denunciato malversazioni e strani traffici nella sua Universita'. Polic
e' cioe' una delle vittime del regime mafioso e corrotto instaurato in
Serbia e Montenegro il 5 ottobre 2000 per la gioia, tra l'altro,
proprio della redazione del "Manifesto", che all'epoca titolo'
entusiasticamente.
Tiziana Boari nell'articolo va oltre, tessendo le lodi della cosiddetta
"Commissione Mandelli", che fu istituita il 22 dicembre 2000 allo scopo
di studiare gli effetti dell'uranio impoverito sui militari italiani:
dopo aver menzionato la Prima e la Seconda relazione, presentate della
suddetta Commissione, la Boari sentenzia:
"A seguito dei lavori della Commissione Mandelli, il mondo delle ONG si
allarma."
In realta', se il "mondo delle ONG" avesse dovuto aspettare la
Commissione Mandelli per allarmarsi sull'uso dell'uranio impoverito,
ahivoglia ad aspettare... Le suddette relazioni prodotte dalla
Commissione Mandelli furono viceversa contestate, in primis dal
comitato Scienziate/i contro la Guerra (1), perche' minimizzavano il
rischio: la prima conteneva grossolani errori, persino negli elementari
riferimenti geografici. Solo la Terza relazione (2), uscita appena
nell'autunno 2002 ed allegramente "silenziata" da tutti i media, e'
abbastanza corretta dal punto di vista scientifico.
Andrea Martocchia
(Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia e
comitato Scienziate/i contro la Guerra)
(1) Vedi i riferimenti e le pubblicazioni del comitato suddetto, al
sito: http://www.scienzaepace.it
Il comitato Scienziate/i contro la Guerra e' stato il primo e forse
l'unico soggetto italiano, insieme a PeaceLink, ad aver svolto serie
indagini scientifiche sugli effetti dei bombardamenti della NATO e
dell'uranio impoverito.
(2) Il file e' scaricabile tra l'altro al nostro archivio:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/files/
e precisamente: Relazione_Mandelli_III.doc