L'eroica resistenza del popolo iracheno (7)
1. Guerre Psicologiche. Il ruolo degli agenti provocatori USA in Iraq
(di William Bowles)
2. L'esercito USA e l'uso di armi chimiche a Falluja
(Islamonline, 12/11/2004 - SEE THE ORIGINAL AT:
http://www.uruknet.info/?p=7015
US Troops Reportedly Gassing Fallujah (IslamOnline.net) )
=== 1 ===
http://members.fortunecity.co.uk/freebie/pswit.htm
Guerre Psicologiche
Il ruolo degli agenti provocatori USA in Iraq
di William Bowles
27 ottobre 2004
L'articolo di Kurt Nimmo intitolato Kidnapping of CARE’s Margaret
Hassan a CIA-Mossad Op?
[http://globalresearch.ca/articles/NIM410B.html%5d solleva la più vasta
questione sul ruolo degli agenti provocatori USA e sul loro ruolo nel
destabilizzare la situazione in Iraq.
Il problema per giornalisti ed investigatori naturalmente è quello di
provare oltre ogni dubbio che gli USA stiano facendo questo tipo di
furfanteria e, a meno che il Congresso od il Senato siano costretti ad
affrontarlo come il caso dei Documenti del Pentagono, vi sono poche
probabilità di una risposta definitiva che faccia venire fuori dei nomi.
Comunque, la storia è disseminata di innumerevoli esempi di operazioni
di guerra psicologica condotte dagli USA in tutto il globo, sia che si
tratti di aiuto segreto nell'invasione di Cuba nel 1961 od il loro
sostegno (ed addestramento) delle squadre della morte in Guatemala, El
Salvador e Nicaragua fino all'armamento e sostegno per decenni
dell'UNITA in Angola. Perciò non dovrebbe essere una sorpresa se gli
USA fossero dentro fino al collo in operazioni come rapimenti ed
esecuzioni, tutte presumibilmente orchestrate da un solo uomo, Abu
Masaab al-Zarqawi, che prima del discorso del febbraio 2003 all'ONU di
Colin Powell era praticamente sconosciuto.
Da allora, al-Zarqawi è stato catapultato sui titoli dei giornali da
una serie di indiscrezioni ed 'exposè' screditate o non provate che
sono provenienti dalla CIA e da altri servizi segreti occidentali.
Ironicamente, uno dei primi incarichi da parte del suo nuovo datore di
lavoro CIA per Saddam Hussein fu il fallito tentativo di assassinio
dell'allora primo ministro iracheno Gen. Abd al-Karim Qasim nel 1959.
La ragione del tentato assassinio era la decisione di Kasim di ritirare
l'Iraq dal Patto di Baghdad antisovietico e di riallineare l'Iraq con
l'Unione Sovietica. Ancora peggio, Qasim nominò dei comunisti iracheni
in posizioni chiave del suo governo. [1]
Forse è persino più rivelatoria l'ammissione dell'ex funzionario del
Consiglio per la Sicurezza Nazionale Roger Morris che
"...affermava...che la CIA aveva scelto l'autoritario ed anticomunista
partito Baath "come suo strumento"". [2]
E' l'uso della parola "strumento" che è così rivelatorio delle tattiche
utilizzate dagli USA per portare avanti le sue politiche, sia interne
che estere, poiché rivela che i pianificatori di 'operazioni coperte'
non hanno problemi nell'utilizzare (e nello scartare) chiunque o
qualsiasi organizzazione senza preoccuparsi che le loro tattiche
includano l'assassinio.
Ciò che inizialmente mi colpì riguardo all'apparizione delle
'decapitazioni' che apparivano sul web, per non menzionare la
regolarmente crescente demonizzazione di al Zarqawi, era la scelta del
momento. Invariabilmente, esse accadevano ogni qualvolta dei
fatti/rivelazioni connessi con azioni degli USA si riflettevano
negativamente sull'occupazione o sulle ragioni usate per compierla.
L'articolo di Nimmo rivela pure il ruolo delle organizzazioni 'di
facciata' nel destabilizzare la situazione in Iraq,
... I membri del gruppo, chiamato Coalizione irachena per l'unità
nazionale (ICNU), si allontanano raramente dai loro veicoli USA e dai
loro sorveglianti delle forze speciali, con enormi sorrisi per le
telecamere in cima agli Humvees ed alzando le loro armi in segno di
vittoria... Il coordinamento tra l'ICNU e le forze di terra USA a Najaf
è stretto, gestito da uomini delle forze speciali e da agenti della
CIA”. [3]
Ma essi non agiscono solamente come una diversione ma provocano anche
un grave danno di propaganda alla resistenza irachena, marchiando
coloro che combattono l'occupazione come 'fanatici', 'estremisti
assetati di sangue' e così via.
Naturalmente gli scettici derideranno tali affermazioni ma, seguendo i
provati e verificati metodi dell'investigatore, abbiamo bisogno di
chiederci se vi è un movente, SI, un'opportunità, SI, ed infine i mezzi
per eseguire operazioni coperte di questo tipo, un grande SI. A Fort
Bragg [4] gli USA mantengono un intero corpo dell'esercito dedicato
unicamente alla guerra psicologica e la Scuola delle Americhe ha
addestrato gente in tecniche di tortura a partire dagli anni '60.
Ciò che è pure evidente riguardo all'apparizione di così tanti gruppi
'terroristi legati ad al Qaeda' è che essi appaiono quasi
simultaneamente e nelle loro apparizioni pubbliche prendono tutti la
stessa forma. I siti web che presentano i granulosi video hanno
proprietari di dominio rintracciabili che permettono persino al più
incompetente dei servizi segreti di trovarli, nondimeno ciò non è
avvenuto in nessun caso e neppure i mass media, che sono abbastanza
contenti di utilizzare le immagini ed accettare senza questioni
l'accusa che si tratta di al-Zarkawi, si sono posti l'ovvia domanda:
perché i proprietari di questi siti non sono stati rintracciati e
perseguiti?
Vi è anche l'apparizione dello stesso al-Zarkawi, ammesso che sia in
realtà il 'vero' Zarkawi. Secondo un articolo del 4 marzo 2004 Zarkawi
è rimasto ucciso quando gli USA hanno bombardato il QG dell'Ansar
al-Islam dove Zarkawi si nascondeva, nel nord dell'Iraq, nell'aprile
del 2003.
"Nessuno degli ex membri di Ansar ricorda di avere mai visto o nemmeno
sentito parlare che il giordano Abu Musab Zarqawi fosse a Sargat od in
qualsiasi altro posto nel piccolo territorio dell'Ansar. Washington ha
accusato Mr. Zarqawi, la cui gamba venne amputata nel 2002 in una
clinica di Baghdad, di essere il collegamento di prima della guerra
dell'Iraq con il terrorismo”. [5]
Ed in realtà gli stessi USA non sono certi del ruolo che al-Zarkawi
presumibilmente gioca nella 'rete terroristica globale' in quanto molte
volte hanno sotto e sopravalutato il suo ruolo e le sue responsabilità.
La campagna di propaganda/disinformazione costruita attorno ad
al-Zarkawi venne lanciata da Colin Powell nella suo famigerata e
totalmente screditata presentazione all'ONU del febbraio 2003
progettata per giustificare l'imminente invasione,
"Apparentemente lo scorso inverno Zarkawi stava operando con esplosivi
e mortali tossine in un campo terrorista nel nordest dell'Iraq. Il
Segretario di Stato USA Colin Powell ha avvertito il Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite dei pericoli che presentava in una
presentazione nel febbraio dello scorso anno. Powell affermò che
Zarkawi e l'Ansar al-Islam erano il collegamento di Saddam con al
Qaeda. La "prova" dietro le affermazioni di Powell si rivelarono vuote
come quella sulle armi di distruzione di massa". [6]
Anche la natura, posizione, fedeltà, persino la stessa esistenza di
Zarkawi, quindi, sono cambiate nel tempo a seconda delle circostanze,
"Secondo le dichiarazioni dell'amministrazione USA, Zarkawi era
dapprima uno "stretto associato di [Osama] bin Laden”. Quindi, la sua
relazione con bin Laden divenne "incerta", prima che tornasse ad essere
uno "stretto associato".
"Una dichiarazione ufficiale USA che dichiara Ansar un gruppo
terrorista affermava che Zarkawi era un "operativo superiore di al
Qaeda", ma più tardi che era soltanto un "sospetto" di essere un
qualche tipo di affiliato. Fino a due settimane fa era considerato il
capo di Ansar al-Islam. Ora si ritiene sia a capo di un gruppo
estremista giordano chiamato al-Tawhid e solamente collegato ad al
Qaeda e ad altri gruppi".
“Abu Musab al-Zarqawi ha avuto una connessione di lunga durata con i
comandanti superiori di al Qaeda e pare sia altamente considerato
dentro al Qaeda ed uno stretto associato di Osama bin Laden e (del suo
principale scagnozzo) Saif al-Adel", ha detto lo scorso ottobre il
Dipartimento di Stato". [7]
La più incriminante prova della relazione degli USA con 'al-Zarkawi' è
la connessione USA con l'Ansar-al-Islam, basato nel nord dell'Iraq in
un'area kurda, un 'protettorato degli USA dal 1991.
La prima domanda da porsi è perché gli USA abbiano permesso a questo
presunto 'ramo' di al Qaeda di mantenere il suo quartier generale
nell'area controllata dagli USA e dai kurdi dove esso ha eseguito
assassini ed attacchi al PUK kurdo (apparentemente con il sostegno del
governo iracheno).
"Un sinistro nesso tra l'Iraq e la rete terrorista al Qaeda, un nesso
che combina le classiche organizzazioni terroriste ed i moderni metodi
di assassinio. L'Iraq odierno protegge una letale rete terrorista,
guidata da bu Musaab al-Zarqawi, un associato e collaboratore di Osama
bin Laden e dei suoi luogotenenti di al Qaeda". [8]
Quindi, in seguito alle 'rivelazioni' di Colin Powell all'ONU
dell'aprile del 2003 su al-Zarkawi, il quartier generale di
Ansar-al-Islam venne polverizzato da ripetuti attacchi missilistici con
il pretesto che era un centro per la produzione di armi chimiche e
biologiche, un'asserzione che in seguito si è dimostrata essere una
completa invenzione degli USA. [9]
Infatti, la portata ed il raggio d'azione delle operazioni di Abu
Musaab al-Zarqawi è alquanto impressionante per un solo uomo;
comprendenti presunte 'bombe sporche' negli USA (febbraio 2003), il
Ricin (febbraio 2003), tutti i tipi di orrori, compresi radiazioni,
germi e veleno, a quanto si dice che doveva essere usato negli USA
prima del 31 marzo 2003 (Newsweek, 24 febbraio 2003) che pure si e
rivelato essere una menzogna.
Al Zarqawi è stato anche accusato di pianificare attacchi con il Ricin
in Europa, compreso un attentato alla metropolitana di Londra nel
gennaio 2003 (che 'coincideva' con la visita di Bush). Quindi vi è
stato un asserito coinvolgimento di al-Zarkawi nella produzione di
esplosivi e di letali prodotti chimici per attentati in Spagna, ancora
una volta dimostratisi essere invenzioni. [10]
Come fa un uomo a saltare intorno al pianeta a volontà e fare tutte
queste cose ovunque, da una remota località nel nord dell'Iraq o,
alternativamente, dall'Afghanistan, a seconda di a quale parte delle
fonti di 'intelligence' USA si creda, non viene mai spiegato, eccetto
che dalla totalmente infondata pretesa che sia un "maestro del
travestimento".
In un articolo da me scritto in precedenza quest'anno su al-Zarkawi in
seguito ad una storia di prima pagina dell'Independent sulla
'decapitazione' di Berg, è venuto fuori che tutte le storie su
al-Zarkawi all'epoca apparse riguardanti l'asserita connessione
al-Zarqawi/Berg avevano un'unica fonte, un giornalista della rivista
Newsweek con presunte relazioni con l'intelligence. [11]
Con ogni probabilità, seguendo le classiche tattiche del 'dividi e
governa' dei colonizzatori, l'Ansar-al-Islam è una organizzazione
ispirata dagli USA, che se non altro spiega il fatto che la sia base
principale esisteva sotto completa veduta degli USA dal suo principio
nel 2001 fino alla sua 'opportuna' distruzione nel 2003 dopo essere
stata indicata come l'organizzazione di al-Zarkawi.
L'aspetto più importante dell'utilizzo di al-Zarkawi nella guerra della
propaganda dell'impero è la sua incontestata accettazione da parte dei
mass media, non soltanto della sua esistenza ma delle sue presunte
azioni. Una ricerca nei media non mostra un singolo riferimento
indipendente alla sua esistenza o che lo leghi alle sue presunte
azioni. Tutte le 'prove' hanno fonti non nominate o non dimostrate,
tipicamente con l'etichetta 'si presume' o 'si dice sia' o 'con ogni
probabilità' è opera di Abu Masaab al-Zarqawi. Tutti i riferimenti che
sono stati controllati si sono dimostrati essere falsi. [12] Come
Chossudovsky fa notare
[http://www.globalresearch.ca/articles/CHO405B.html%5d, dalla
presentazione di febbraio di Powell all'ONU raramente passa un giorno
senza una menzione di al-Zarkawi nei mass media in un continuo
crescendo di demonizzazione. [13]
Gli USA hanno anche desistito dalla loro identificazione di al-Zarqawi
dai nastri audio e video presumibilmente rilasciati da al-Zarqawi,
affermando prima che non era lui e poi asserendo che era al-Zarqawi
mentre ammettevano che non vi era alcun modo di identificarlo
realmente. Perciò, le pretese di utilizzare il test del DNA suonano
vuote quando si pongono si fronte alla completa assenza di prove che
l'uomo persino esista.
Nell'attuale situazione, con le forze USA distese al punto di rottura
ed essendosi potenzialmente ritirate da tutte le principali città e
paesi della nazione, elevare il profilo di 'al-Zarqawi' serve anche per
deviare l'attenzione dell'imminente invasione e conseguente distruzione
di Falluja. Etichettando Falluja come il 'centro nevralgico'
dell'organizzazione di al-Zarqawi (senza presentare un minimo di prove
a sostegno di questa affermazione) associato ai 'convenienti' rapimenti
ed esecuzioni, gli USA sperano di suscitare il sostegno del pubblico
per le loro sempre più disperate e sanguinose azioni.
Riferimenti
1. 'Saddam Key in Early CIA Plot', Newsmax Wires venerdì, 11 aprile
2003 www.newsmax.com/archives/articles/2003/4/10/205859.shtml
2. ibid
3. www.wsws.org/articles/2003/apr2003/cia-a08 .
4. www.globalspecops.com/capcom.html
5. Christian Science Monitor 16 ottobre 2003
www.csmonitor.com/2003/1016/p12s01-woiq.html
6. Asia Times, 18 febbraio 2004
www.atimes.com/atimes/Middle_East/FB18Ak04.html
7. ibid
8. Colin Powell to the UN Security Council, 15 febbraio 2003.
www.globalresearch.ca/articles/CHO405B.html
9. The Observer, 9 febbraio 2003 and ABC News, 29 marzo 2003.
10. 'Who is Abu Musab Al-Zarqawi?' by Michel Chossudovsky, 11 giugno
2004 www.globalresearch.ca/articles/CHO405B.html
11. Correspondence with Michel Chossudovsky
12. The Observer, op cit
13. op cit
© Copyright belongs to the author 2004 . For fair use only
=== 2 ===
http://www.anti-imperialism.net/lai/texte.phtml?section=&object_id=23204
Iraq
L'esercito USA e l'uso di armi chimiche a Falluja
Islamonline
Viene riferito da più fonti che l'esercito USA stia usando armi
chimiche e gas velenosi nella sua offensiva su larga scala contro
Falluja, baluardo della resistenza irachena. Un triste ricordo delle
gassazioni dei Curdi avvenute nel 1988, per mano, presumibilmente, di
Saddam Hussein.
"Le truppe di occupazione statunitensi stanno usando gas e armi
chimiche bandite a livello internazionale sui combattenti della
resistenza" hanno dichiarato alcune fonti della resistenza all'agenzia
Al-Quds Press, mercoledì 10 novembre.
"L'impiego di queste armi letali ha provocato la morte di decine di
civili, i cui corpi giacciono disseminati per strade e marciapiedi",
hanno aggiunto.
"Usano armi chimiche, spinti dalla disperazione e dal senso di
impotenza davanti alla continua, tenace resistenza della gente di
Falluja, che è riuscita a cacciare l'esercito statunitense da diversi
distretti ed a farvi di nuovo sventolare orgogliosamente la bandiera
irachena. La resistenza è anche riuscita a distruggere ed incendiare
notevoli quantità di carri armati e veicoli statunitensi".
"L'esercito USA ha inondato di gas chimici e nervini i guerriglieri,
provocando reazioni incontrollate e scene strazianti" ha dichiarato
all'agenzia Al-Quds un medico iracheno, che ha richiesto l'anonimato.
"Alcuni tra i residenti di Falluja hanno riportato gravissime ustioni,
incurabili, causate dai gas velenosi", hanno aggiunto i guerriglieri
della resistenza che hanno preso parte ai combattimenti di Golan, a
nord ovest di Falluja.
Lo scorso agosto, gli Stati Uniti ammisero l'uso di armi incendiarie al
napalm, bandite dalla normativa internazionale, in Iraq, nonostante il
Pentagono avesse precedentemente negato l'uso di quell'arma "orribile"
durante le tre settimane utilizzate per portare a compimento
l'invasione.
Al termine dell'offensiva, il 9 aprile scorso, gli Iracheni
cominciarono a lamentarsi del fatto che le loro città fossero
disseminate di bombe a grappolo inesplose.
Il Black Out dei mezzi di informazione
Le stesse fonti ci hanno dichiarato che il black out dei mezzi di
informazione, l'esclusione di Al Jazeera dal canale satellitare ed
alcuni giornalisti cosiddetti "embedded" , hanno reso un bel servizio
all'esercito USA.
"Per questo, le truppe statunitensi hanno preferito usare armi proibite
dal diritto internazionale: per piegare l'ammirevole resistenza della
gente di Falluja. Il comando militare statunitense esercita una censura
sempre più capillare sugli articoli inviati dai giornalisti "embedded"
ai loro rispettivi giornali ed agenzie di stampa" hanno aggiunto le
nostre fonti.
Il Ministro iracheno della Difesa, Hazem Al-Shaalan, ha detto martedì 9
novembre che avrebbe preso una posizione decisa al riguardo.
"La dichiarazione di Al-Shaalan non è servita a niente e si è
continuato a far uso di armi chimiche e di gas velenosi a Falluja",
hanno dichiarato alcuni osservatori all'agenzia Al-Quds.
Le denunce di uso di gas velenosi ci riportano dolorosamente alla
gassazione della comunità curda da parte, presumibilmente, di Saddam
Hussein, avvenuta nella città settentrionale di Halabja nel 1988.
Mentre l'Occidente insiste nell'affermare che Saddam fosse il
responsabile dietro le quinte di quel crimine odioso, l'ex presidente
punta il dito verso il regime iraniano.
Note:
Traduzione di Patrizia Messinese a cura di Peacelink
Articolo originale:
http://www.uruknet.info/?p=7015
US Troops Reportedly Gassing Fallujah (IslamOnline.net)
1. Guerre Psicologiche. Il ruolo degli agenti provocatori USA in Iraq
(di William Bowles)
2. L'esercito USA e l'uso di armi chimiche a Falluja
(Islamonline, 12/11/2004 - SEE THE ORIGINAL AT:
http://www.uruknet.info/?p=7015
US Troops Reportedly Gassing Fallujah (IslamOnline.net) )
=== 1 ===
http://members.fortunecity.co.uk/freebie/pswit.htm
Guerre Psicologiche
Il ruolo degli agenti provocatori USA in Iraq
di William Bowles
27 ottobre 2004
L'articolo di Kurt Nimmo intitolato Kidnapping of CARE’s Margaret
Hassan a CIA-Mossad Op?
[http://globalresearch.ca/articles/NIM410B.html%5d solleva la più vasta
questione sul ruolo degli agenti provocatori USA e sul loro ruolo nel
destabilizzare la situazione in Iraq.
Il problema per giornalisti ed investigatori naturalmente è quello di
provare oltre ogni dubbio che gli USA stiano facendo questo tipo di
furfanteria e, a meno che il Congresso od il Senato siano costretti ad
affrontarlo come il caso dei Documenti del Pentagono, vi sono poche
probabilità di una risposta definitiva che faccia venire fuori dei nomi.
Comunque, la storia è disseminata di innumerevoli esempi di operazioni
di guerra psicologica condotte dagli USA in tutto il globo, sia che si
tratti di aiuto segreto nell'invasione di Cuba nel 1961 od il loro
sostegno (ed addestramento) delle squadre della morte in Guatemala, El
Salvador e Nicaragua fino all'armamento e sostegno per decenni
dell'UNITA in Angola. Perciò non dovrebbe essere una sorpresa se gli
USA fossero dentro fino al collo in operazioni come rapimenti ed
esecuzioni, tutte presumibilmente orchestrate da un solo uomo, Abu
Masaab al-Zarqawi, che prima del discorso del febbraio 2003 all'ONU di
Colin Powell era praticamente sconosciuto.
Da allora, al-Zarqawi è stato catapultato sui titoli dei giornali da
una serie di indiscrezioni ed 'exposè' screditate o non provate che
sono provenienti dalla CIA e da altri servizi segreti occidentali.
Ironicamente, uno dei primi incarichi da parte del suo nuovo datore di
lavoro CIA per Saddam Hussein fu il fallito tentativo di assassinio
dell'allora primo ministro iracheno Gen. Abd al-Karim Qasim nel 1959.
La ragione del tentato assassinio era la decisione di Kasim di ritirare
l'Iraq dal Patto di Baghdad antisovietico e di riallineare l'Iraq con
l'Unione Sovietica. Ancora peggio, Qasim nominò dei comunisti iracheni
in posizioni chiave del suo governo. [1]
Forse è persino più rivelatoria l'ammissione dell'ex funzionario del
Consiglio per la Sicurezza Nazionale Roger Morris che
"...affermava...che la CIA aveva scelto l'autoritario ed anticomunista
partito Baath "come suo strumento"". [2]
E' l'uso della parola "strumento" che è così rivelatorio delle tattiche
utilizzate dagli USA per portare avanti le sue politiche, sia interne
che estere, poiché rivela che i pianificatori di 'operazioni coperte'
non hanno problemi nell'utilizzare (e nello scartare) chiunque o
qualsiasi organizzazione senza preoccuparsi che le loro tattiche
includano l'assassinio.
Ciò che inizialmente mi colpì riguardo all'apparizione delle
'decapitazioni' che apparivano sul web, per non menzionare la
regolarmente crescente demonizzazione di al Zarqawi, era la scelta del
momento. Invariabilmente, esse accadevano ogni qualvolta dei
fatti/rivelazioni connessi con azioni degli USA si riflettevano
negativamente sull'occupazione o sulle ragioni usate per compierla.
L'articolo di Nimmo rivela pure il ruolo delle organizzazioni 'di
facciata' nel destabilizzare la situazione in Iraq,
... I membri del gruppo, chiamato Coalizione irachena per l'unità
nazionale (ICNU), si allontanano raramente dai loro veicoli USA e dai
loro sorveglianti delle forze speciali, con enormi sorrisi per le
telecamere in cima agli Humvees ed alzando le loro armi in segno di
vittoria... Il coordinamento tra l'ICNU e le forze di terra USA a Najaf
è stretto, gestito da uomini delle forze speciali e da agenti della
CIA”. [3]
Ma essi non agiscono solamente come una diversione ma provocano anche
un grave danno di propaganda alla resistenza irachena, marchiando
coloro che combattono l'occupazione come 'fanatici', 'estremisti
assetati di sangue' e così via.
Naturalmente gli scettici derideranno tali affermazioni ma, seguendo i
provati e verificati metodi dell'investigatore, abbiamo bisogno di
chiederci se vi è un movente, SI, un'opportunità, SI, ed infine i mezzi
per eseguire operazioni coperte di questo tipo, un grande SI. A Fort
Bragg [4] gli USA mantengono un intero corpo dell'esercito dedicato
unicamente alla guerra psicologica e la Scuola delle Americhe ha
addestrato gente in tecniche di tortura a partire dagli anni '60.
Ciò che è pure evidente riguardo all'apparizione di così tanti gruppi
'terroristi legati ad al Qaeda' è che essi appaiono quasi
simultaneamente e nelle loro apparizioni pubbliche prendono tutti la
stessa forma. I siti web che presentano i granulosi video hanno
proprietari di dominio rintracciabili che permettono persino al più
incompetente dei servizi segreti di trovarli, nondimeno ciò non è
avvenuto in nessun caso e neppure i mass media, che sono abbastanza
contenti di utilizzare le immagini ed accettare senza questioni
l'accusa che si tratta di al-Zarkawi, si sono posti l'ovvia domanda:
perché i proprietari di questi siti non sono stati rintracciati e
perseguiti?
Vi è anche l'apparizione dello stesso al-Zarkawi, ammesso che sia in
realtà il 'vero' Zarkawi. Secondo un articolo del 4 marzo 2004 Zarkawi
è rimasto ucciso quando gli USA hanno bombardato il QG dell'Ansar
al-Islam dove Zarkawi si nascondeva, nel nord dell'Iraq, nell'aprile
del 2003.
"Nessuno degli ex membri di Ansar ricorda di avere mai visto o nemmeno
sentito parlare che il giordano Abu Musab Zarqawi fosse a Sargat od in
qualsiasi altro posto nel piccolo territorio dell'Ansar. Washington ha
accusato Mr. Zarqawi, la cui gamba venne amputata nel 2002 in una
clinica di Baghdad, di essere il collegamento di prima della guerra
dell'Iraq con il terrorismo”. [5]
Ed in realtà gli stessi USA non sono certi del ruolo che al-Zarkawi
presumibilmente gioca nella 'rete terroristica globale' in quanto molte
volte hanno sotto e sopravalutato il suo ruolo e le sue responsabilità.
La campagna di propaganda/disinformazione costruita attorno ad
al-Zarkawi venne lanciata da Colin Powell nella suo famigerata e
totalmente screditata presentazione all'ONU del febbraio 2003
progettata per giustificare l'imminente invasione,
"Apparentemente lo scorso inverno Zarkawi stava operando con esplosivi
e mortali tossine in un campo terrorista nel nordest dell'Iraq. Il
Segretario di Stato USA Colin Powell ha avvertito il Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite dei pericoli che presentava in una
presentazione nel febbraio dello scorso anno. Powell affermò che
Zarkawi e l'Ansar al-Islam erano il collegamento di Saddam con al
Qaeda. La "prova" dietro le affermazioni di Powell si rivelarono vuote
come quella sulle armi di distruzione di massa". [6]
Anche la natura, posizione, fedeltà, persino la stessa esistenza di
Zarkawi, quindi, sono cambiate nel tempo a seconda delle circostanze,
"Secondo le dichiarazioni dell'amministrazione USA, Zarkawi era
dapprima uno "stretto associato di [Osama] bin Laden”. Quindi, la sua
relazione con bin Laden divenne "incerta", prima che tornasse ad essere
uno "stretto associato".
"Una dichiarazione ufficiale USA che dichiara Ansar un gruppo
terrorista affermava che Zarkawi era un "operativo superiore di al
Qaeda", ma più tardi che era soltanto un "sospetto" di essere un
qualche tipo di affiliato. Fino a due settimane fa era considerato il
capo di Ansar al-Islam. Ora si ritiene sia a capo di un gruppo
estremista giordano chiamato al-Tawhid e solamente collegato ad al
Qaeda e ad altri gruppi".
“Abu Musab al-Zarqawi ha avuto una connessione di lunga durata con i
comandanti superiori di al Qaeda e pare sia altamente considerato
dentro al Qaeda ed uno stretto associato di Osama bin Laden e (del suo
principale scagnozzo) Saif al-Adel", ha detto lo scorso ottobre il
Dipartimento di Stato". [7]
La più incriminante prova della relazione degli USA con 'al-Zarkawi' è
la connessione USA con l'Ansar-al-Islam, basato nel nord dell'Iraq in
un'area kurda, un 'protettorato degli USA dal 1991.
La prima domanda da porsi è perché gli USA abbiano permesso a questo
presunto 'ramo' di al Qaeda di mantenere il suo quartier generale
nell'area controllata dagli USA e dai kurdi dove esso ha eseguito
assassini ed attacchi al PUK kurdo (apparentemente con il sostegno del
governo iracheno).
"Un sinistro nesso tra l'Iraq e la rete terrorista al Qaeda, un nesso
che combina le classiche organizzazioni terroriste ed i moderni metodi
di assassinio. L'Iraq odierno protegge una letale rete terrorista,
guidata da bu Musaab al-Zarqawi, un associato e collaboratore di Osama
bin Laden e dei suoi luogotenenti di al Qaeda". [8]
Quindi, in seguito alle 'rivelazioni' di Colin Powell all'ONU
dell'aprile del 2003 su al-Zarkawi, il quartier generale di
Ansar-al-Islam venne polverizzato da ripetuti attacchi missilistici con
il pretesto che era un centro per la produzione di armi chimiche e
biologiche, un'asserzione che in seguito si è dimostrata essere una
completa invenzione degli USA. [9]
Infatti, la portata ed il raggio d'azione delle operazioni di Abu
Musaab al-Zarqawi è alquanto impressionante per un solo uomo;
comprendenti presunte 'bombe sporche' negli USA (febbraio 2003), il
Ricin (febbraio 2003), tutti i tipi di orrori, compresi radiazioni,
germi e veleno, a quanto si dice che doveva essere usato negli USA
prima del 31 marzo 2003 (Newsweek, 24 febbraio 2003) che pure si e
rivelato essere una menzogna.
Al Zarqawi è stato anche accusato di pianificare attacchi con il Ricin
in Europa, compreso un attentato alla metropolitana di Londra nel
gennaio 2003 (che 'coincideva' con la visita di Bush). Quindi vi è
stato un asserito coinvolgimento di al-Zarkawi nella produzione di
esplosivi e di letali prodotti chimici per attentati in Spagna, ancora
una volta dimostratisi essere invenzioni. [10]
Come fa un uomo a saltare intorno al pianeta a volontà e fare tutte
queste cose ovunque, da una remota località nel nord dell'Iraq o,
alternativamente, dall'Afghanistan, a seconda di a quale parte delle
fonti di 'intelligence' USA si creda, non viene mai spiegato, eccetto
che dalla totalmente infondata pretesa che sia un "maestro del
travestimento".
In un articolo da me scritto in precedenza quest'anno su al-Zarkawi in
seguito ad una storia di prima pagina dell'Independent sulla
'decapitazione' di Berg, è venuto fuori che tutte le storie su
al-Zarkawi all'epoca apparse riguardanti l'asserita connessione
al-Zarqawi/Berg avevano un'unica fonte, un giornalista della rivista
Newsweek con presunte relazioni con l'intelligence. [11]
Con ogni probabilità, seguendo le classiche tattiche del 'dividi e
governa' dei colonizzatori, l'Ansar-al-Islam è una organizzazione
ispirata dagli USA, che se non altro spiega il fatto che la sia base
principale esisteva sotto completa veduta degli USA dal suo principio
nel 2001 fino alla sua 'opportuna' distruzione nel 2003 dopo essere
stata indicata come l'organizzazione di al-Zarkawi.
L'aspetto più importante dell'utilizzo di al-Zarkawi nella guerra della
propaganda dell'impero è la sua incontestata accettazione da parte dei
mass media, non soltanto della sua esistenza ma delle sue presunte
azioni. Una ricerca nei media non mostra un singolo riferimento
indipendente alla sua esistenza o che lo leghi alle sue presunte
azioni. Tutte le 'prove' hanno fonti non nominate o non dimostrate,
tipicamente con l'etichetta 'si presume' o 'si dice sia' o 'con ogni
probabilità' è opera di Abu Masaab al-Zarqawi. Tutti i riferimenti che
sono stati controllati si sono dimostrati essere falsi. [12] Come
Chossudovsky fa notare
[http://www.globalresearch.ca/articles/CHO405B.html%5d, dalla
presentazione di febbraio di Powell all'ONU raramente passa un giorno
senza una menzione di al-Zarkawi nei mass media in un continuo
crescendo di demonizzazione. [13]
Gli USA hanno anche desistito dalla loro identificazione di al-Zarqawi
dai nastri audio e video presumibilmente rilasciati da al-Zarqawi,
affermando prima che non era lui e poi asserendo che era al-Zarqawi
mentre ammettevano che non vi era alcun modo di identificarlo
realmente. Perciò, le pretese di utilizzare il test del DNA suonano
vuote quando si pongono si fronte alla completa assenza di prove che
l'uomo persino esista.
Nell'attuale situazione, con le forze USA distese al punto di rottura
ed essendosi potenzialmente ritirate da tutte le principali città e
paesi della nazione, elevare il profilo di 'al-Zarqawi' serve anche per
deviare l'attenzione dell'imminente invasione e conseguente distruzione
di Falluja. Etichettando Falluja come il 'centro nevralgico'
dell'organizzazione di al-Zarqawi (senza presentare un minimo di prove
a sostegno di questa affermazione) associato ai 'convenienti' rapimenti
ed esecuzioni, gli USA sperano di suscitare il sostegno del pubblico
per le loro sempre più disperate e sanguinose azioni.
Riferimenti
1. 'Saddam Key in Early CIA Plot', Newsmax Wires venerdì, 11 aprile
2003 www.newsmax.com/archives/articles/2003/4/10/205859.shtml
2. ibid
3. www.wsws.org/articles/2003/apr2003/cia-a08 .
4. www.globalspecops.com/capcom.html
5. Christian Science Monitor 16 ottobre 2003
www.csmonitor.com/2003/1016/p12s01-woiq.html
6. Asia Times, 18 febbraio 2004
www.atimes.com/atimes/Middle_East/FB18Ak04.html
7. ibid
8. Colin Powell to the UN Security Council, 15 febbraio 2003.
www.globalresearch.ca/articles/CHO405B.html
9. The Observer, 9 febbraio 2003 and ABC News, 29 marzo 2003.
10. 'Who is Abu Musab Al-Zarqawi?' by Michel Chossudovsky, 11 giugno
2004 www.globalresearch.ca/articles/CHO405B.html
11. Correspondence with Michel Chossudovsky
12. The Observer, op cit
13. op cit
© Copyright belongs to the author 2004 . For fair use only
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http://www.anti-imperialism.net/lai/texte.phtml?section=&object_id=23204
Iraq
L'esercito USA e l'uso di armi chimiche a Falluja
Islamonline
Viene riferito da più fonti che l'esercito USA stia usando armi
chimiche e gas velenosi nella sua offensiva su larga scala contro
Falluja, baluardo della resistenza irachena. Un triste ricordo delle
gassazioni dei Curdi avvenute nel 1988, per mano, presumibilmente, di
Saddam Hussein.
"Le truppe di occupazione statunitensi stanno usando gas e armi
chimiche bandite a livello internazionale sui combattenti della
resistenza" hanno dichiarato alcune fonti della resistenza all'agenzia
Al-Quds Press, mercoledì 10 novembre.
"L'impiego di queste armi letali ha provocato la morte di decine di
civili, i cui corpi giacciono disseminati per strade e marciapiedi",
hanno aggiunto.
"Usano armi chimiche, spinti dalla disperazione e dal senso di
impotenza davanti alla continua, tenace resistenza della gente di
Falluja, che è riuscita a cacciare l'esercito statunitense da diversi
distretti ed a farvi di nuovo sventolare orgogliosamente la bandiera
irachena. La resistenza è anche riuscita a distruggere ed incendiare
notevoli quantità di carri armati e veicoli statunitensi".
"L'esercito USA ha inondato di gas chimici e nervini i guerriglieri,
provocando reazioni incontrollate e scene strazianti" ha dichiarato
all'agenzia Al-Quds un medico iracheno, che ha richiesto l'anonimato.
"Alcuni tra i residenti di Falluja hanno riportato gravissime ustioni,
incurabili, causate dai gas velenosi", hanno aggiunto i guerriglieri
della resistenza che hanno preso parte ai combattimenti di Golan, a
nord ovest di Falluja.
Lo scorso agosto, gli Stati Uniti ammisero l'uso di armi incendiarie al
napalm, bandite dalla normativa internazionale, in Iraq, nonostante il
Pentagono avesse precedentemente negato l'uso di quell'arma "orribile"
durante le tre settimane utilizzate per portare a compimento
l'invasione.
Al termine dell'offensiva, il 9 aprile scorso, gli Iracheni
cominciarono a lamentarsi del fatto che le loro città fossero
disseminate di bombe a grappolo inesplose.
Il Black Out dei mezzi di informazione
Le stesse fonti ci hanno dichiarato che il black out dei mezzi di
informazione, l'esclusione di Al Jazeera dal canale satellitare ed
alcuni giornalisti cosiddetti "embedded" , hanno reso un bel servizio
all'esercito USA.
"Per questo, le truppe statunitensi hanno preferito usare armi proibite
dal diritto internazionale: per piegare l'ammirevole resistenza della
gente di Falluja. Il comando militare statunitense esercita una censura
sempre più capillare sugli articoli inviati dai giornalisti "embedded"
ai loro rispettivi giornali ed agenzie di stampa" hanno aggiunto le
nostre fonti.
Il Ministro iracheno della Difesa, Hazem Al-Shaalan, ha detto martedì 9
novembre che avrebbe preso una posizione decisa al riguardo.
"La dichiarazione di Al-Shaalan non è servita a niente e si è
continuato a far uso di armi chimiche e di gas velenosi a Falluja",
hanno dichiarato alcuni osservatori all'agenzia Al-Quds.
Le denunce di uso di gas velenosi ci riportano dolorosamente alla
gassazione della comunità curda da parte, presumibilmente, di Saddam
Hussein, avvenuta nella città settentrionale di Halabja nel 1988.
Mentre l'Occidente insiste nell'affermare che Saddam fosse il
responsabile dietro le quinte di quel crimine odioso, l'ex presidente
punta il dito verso il regime iraniano.
Note:
Traduzione di Patrizia Messinese a cura di Peacelink
Articolo originale:
http://www.uruknet.info/?p=7015
US Troops Reportedly Gassing Fallujah (IslamOnline.net)