(ANSA) - BELGRADO, 12 APR - Il leader del Partito Radicale Serbo (Srs, opposizione ultranazionalista e forza di maggioranza relativa nel Paese ex jugoslavo) ha chiesto oggi il ritiro dell'ambasciatore serbo da Berlino e l'allontanamento come ''persona non grata'' di quello tedesco a Belgrado. La dichiarazione di fuoco di Tomislav Nikolic, numero uno dello Srs, e' giunta dopo la pubblicazione sulla stampa serba di affermazioni attribuite allo stesso ambasciatore tedesco nelle quali si sollecita la Serbia a rivedere in fretta il suo 'no' alla proposta di indipendenza sorvegliata per la provincia secessionista a maggioranza albanese del Kosovo. E si giunge a evocare, in caso contrario, rinascita d'idee irrendentiste (al momento invero marginali) anche in altre due province autonome serbe: il Sangiaccato (ex marca di confine colonizzata dai turchi ai tempi della dominazione ottomana e abitato tuttora per quasi meta' da musulmani) e la Vojvodina, ex territorio in parte ungherese dove oggi restano minoranze magiare e croate. Affermazioni condite da pesanti critiche alle coriacee posizioni sul dossier kosovaro della odierna leadership politica di Belgrado che la sede diplomatica tedesca ha poi in parte smentito. Ma che altri partecipanti al forum a porte chiuse (organizzato da un movimento europeista serbo) laddove sarebbero state pronunciate hanno confermato nella sostanza. E che stanno suscitando oggi una tempesta di reazioni indignate, tanto da parte della stampa serba, quanto nel mondo politico, dando ulteriore fiato alla retorica patriottica. Reazioni che hanno coinvolto sia esponenti governativi, sia d'opposizione. Fino alla bellicosa richiesta di Nikolic, che non ha esitato a tirare in ballo i precedenti storici della Germania nei Balcani e a interpretare l'intervento dell'alto diplomatico come conferma d'una presunta strategia occidentale verso la totale disintegrazione della Serbia.(ANSA). LR
12/04/2007 15:11
BELGRADO - Il governo della Serbia ha annunciato oggi una nota di protesta nei termini ''piu' fermi'' nei confronti della Germania per le recenti dichiarazioni attribuite all'ambasciatore tedesco, nelle quali si critica l'opposizione di Belgrado al piano d'indipendenza sorvegliata delineato dal mediatore Onu Martti Ahtisaari per la provincia secessionista a maggioranza albanese nel Kosovo.
L'atto formale e' stato annunciato in un comunicato dell'esecutivo dopo una riunione del Consiglio dei ministri. Nel comunicato, le affermazioni dell'ambasciatore - critiche verso la leadership serba e incentrate addirittura su un ipotetico allargamento del contagio separatista a Sangiaccato e Vojvodina - vengono denunciate come ''una grossolana interferenza in questioni interne della Serbia''.
Interferenze - fa sapere il governo - riguardo alle quali Belgrado ''attende ora spiegazioni'' dalla Germania per capire se ''l'ambasciatore abbia espresso la posizione ufficiale di Berlino''
12/04/2007 15:47