GIORNALE DI BELGRADO - SABATO 7 OTTOBRE.
MICHEL COLLON
Questi prossimi dodici mesi saranno quelli che decideranno le sorti
della Jugoslavia
Delle novit� importanti sono ci sono state ieri sera. Quella di cui
parlano tutti i media occidentali. Milosevic ha riconosciuto la
vittoria di Kostunica alle presidenziali.
E quella di cui invece non parlano ma che potrebbe rivelarsi ancora pi�
importante negli otto mesi cruciali che verranno. Il tentativo
dell'opposizione di corrompere alcuni parlamentari montenegrini per
formare una maggioranza di governo di ricambio � fallito.
Ancora con il beneficio del dubbio, il prossimo governo jugoslavo
dovrebbe dunque essere formato dal SPS, il partito di Milosevic, il suo
alleato tradizionale YUL ed i deputati montenegrini del SNP di Momir
Bulatovic. Ci troveremmo in una situazione quindi di doppio potere? No,
perch� quello del presidente � meno importante di quello del governo
jugoslavo, e meno importante ancora di quello del governo serbo che
dispone della maggioranza del budget economico.
Kostunica presidente e Milosevic primo ministro?
Kostunica presidente e Milosevic primo ministro? Questo scenario
surrealista che abbiamo prefigurato da qualche giorno, questo scenario
sarebbe l'incubo di Washington. Ed � per questo che l'Occidente si
prepara a fare di tutto per eliminare definitivamente dalla vita
politica Milosevic ed il suo partito.
Da Belgrado, ho visto la BBC, la CNN e una TV tedesca. Tutte
presentavano un'immagine caricaturale: un popolo intero unito contro un
dittatore. La realt� � differente. Milosevic conserva un sostegno
importante - l'opposizione non contesta i risultati delle elezioni
parlamentari - e ci si trova piuttosto di fronte ad un paese diviso in
due campi, dopo mesi di pressioni e di campagne estere enormi.
Come ho scritto ieri, i dirigenti dell'opposizione hanno tentato di
creare una "sindrome di Bucarest". Milosevic ha fatto di tutto per
evitare di cadere in questa trappola, ha atteso in una guerra di
logoramento, una guerra di nervi, come ai tempi dei precedenti scontri
lanciati dall'opposizione ('91 e '96-'97) ai quali era
sopravvissuto: "In ogni caso, noi non intendiamo inviare l'esercito e
provocare un bagno di sangue", m'hanno detto dei responsabili del
governo.
Non sarebbe stato meglio riconoscere da subito la vittoria di
Kostunica? Molti, anche nel suo schieramento, lo pensano: "La gente ha
creduto che si stesse tentando qualche manovra e questo non gli �
piaciuto", mi spiega Ivana, che ha comunque votato Milosevic.
Ma sullo schieramento di Kostunica, ci si pu� porre un'altra domanda:
perch� hanno rifiutato il secondo turno che sembravano sicuri di
vincere? Noi pensiamo che Washington ed i dirigenti dell'opposizione
hanno cercato di provocare la "sindrome di Bucarest" per tentare di
eliminare definitivamente Milosevic dalla scena politica.
Ma si tratta solamente di Milosevic? No. Si tratta di tutta una
corrente della societ� jugoslava che resiste alla presa del controllo
delle multinazionali. Il 17 novembre '98, l'agenzia ufficiale
britannica Reuter menzionava un sondaggio su circa 300 societ�, secondo
il quale "la privatizzazione non suscita entusiasmo in Serbia, i
lavoratori hanno paura di licenziamenti di massa. Alcune compagnie non
sono ancora state privatizzate dopo la nuova legge di privatizzazione
adottata da un mese."
Inoltre, la volont� di eliminare Milosevic non riguarda solamente la
Jugoslavia. Perch� Milosevic � la bestia nera di Washington?
"Perch� simbolizza la resistenza al Nuovo Ordine Mondiale e potrebbe
dare delle cattive idee ad altre forze nei Balcani, mi spiega
Ljliljana, funzionaria in ministero. Agli occhi di Washington,
Milosevic � un virus pericoloso che pu� contagiare i Balcani."
Clinton e la demonizzazione dei Serbi
Al momento, Kostunica si trova di fronte a due problemi. Uno immediato:
l'incendio del parlamento non � stato approvato e compreso neanche dai
suoi stessi sostenitori. "La stessa Nato aveva risparmiato questo
simbolo, � indegno questo. Hitler aveva incendiato il Reichstag come
provocazione prima della Seconda Guerra Mondiale. E la televisione RTS
era stata bombardata dalla Nato: 16 vittime. Queste ferite sono ancora
fresche. E' indegno."
Secondo problema: le ingombranti felicitazioni degli USA. Ieri sera,
stavo ascoltando il discorso di Bill Clinton. In sintesi: "Questa
vittoria � la nostra, � la consacrazione delle battaglie degli Stati
Uniti in questi dieci anni. Noi abbiamo impedito a Milosevic di
continuare ad attaccare la Croazia, la Bosnia ed altri paesi. Con la
manifestazione di Belgrado, abbiamo messo fine alla minaccia di un uomo
che aveva fatto centinaia di migliaia di vittime."
Ah, si? Milosevic avrebbe ucciso tanta gente? Ah, lui tutto da solo?
Clinton pu� essere rassicurato che nessun serbo pensa questo.
Praticamente tutti continuano a pensare che il loro paese � stato
attaccato dalle grandi potenze che hanno sostenuto degli estremisti
come Tudjman ed Izetbegovic e si sono dimostrate ingiuste contro i
Serbi. Alcuni - anche tra gli elettori dell'opposizione - rimproverano
a Milosevic persino di non essere stato troppo fermo fino in fondo.
Comunque sia, questo discorso di Clinton mira alla demonizzazione dei
Serbi presentati come dei mostri poich� � evidente che se ci
sono "delle centinaia di migliaia di vittime", un gran numero di Serbi
sono criminali, e la caccia alle streghe prosegue con tutta la
selettivit� e l'arbitrariet� di cui Washington � capace.
Inoltre, Washington non pensa assolutamente a dare giustizia ai Serbi,
per esempio in Kosovo. Bernard Kouchner ha appena annunciato che
bisogner� rimanere laggi� una generazione e che le truppe americane ci
resteranno "almeno dieci anni." (Washington Times, 30 settembre)
Con lo stesso Kostunica, i Serbi non vedranno il colore della pace
perch� gli USA hanno bisogno di una situazione di conflitto di "bassa
intensit�" permanente. Una situazione che gli permette di mantenere la
tensione in questa regione, e la pressione contro un paese. Credere che
gli USA siano in Kosovo per ristabilire la pace ed aiutare gli
Albanesi, � come credere che Hitler era andato ad occupare la
Cecoslovacchia per amore delle minoranze sudete tedesche. Pretesti,
pretesti...Tutto quello che conta per le grandi potenze, � di occupare
delle regioni strategiche.
I dodici mesi che verranno, prima delle elezioni in Serbia, saranno
decisivi. La Jugoslavia diventer� o no una colonia del FMI e della
Nato? Se vorranno ribaltare la tendenza elettorale attuale -
soprattutto tra i giovani - Milosevic ed i suoi alleati dovranno
condurre una politica ancora pi� attenta alle problematiche sociali,
una lotta pi� ferma contro i privilegi. Ed una strategia di
comunicazione pi� efficace, soprattutto verso i giovani. Ma le forze
progressiste del mondo intero avranno anche loro un ruolo da giocare
per smascherare l'azione di Washington dietro queste elezioni veramente
poco libere.
Traduzione a cura del
Bollettino d'Informazione Antimperialista http://www.bollettino.it
Per contatti: bollettino@...
---
Bollettino di controinformazione del
Coordinamento Nazionale "La Jugoslavia Vivra'"
> http://digilander.iol.it/lajugoslaviavivra
I documenti distribuiti non rispecchiano necessariamente le
opinioni delle realta' che compongono il Coordinamento, ma vengono
fatti circolare per il loro contenuto informativo al solo scopo di
segnalazione e commento ("for fair use only")
Per contributi e segnalazioni: jugocoord@...
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della Jugoslavia
Delle novit� importanti sono ci sono state ieri sera. Quella di cui
parlano tutti i media occidentali. Milosevic ha riconosciuto la
vittoria di Kostunica alle presidenziali.
E quella di cui invece non parlano ma che potrebbe rivelarsi ancora pi�
importante negli otto mesi cruciali che verranno. Il tentativo
dell'opposizione di corrompere alcuni parlamentari montenegrini per
formare una maggioranza di governo di ricambio � fallito.
Ancora con il beneficio del dubbio, il prossimo governo jugoslavo
dovrebbe dunque essere formato dal SPS, il partito di Milosevic, il suo
alleato tradizionale YUL ed i deputati montenegrini del SNP di Momir
Bulatovic. Ci troveremmo in una situazione quindi di doppio potere? No,
perch� quello del presidente � meno importante di quello del governo
jugoslavo, e meno importante ancora di quello del governo serbo che
dispone della maggioranza del budget economico.
Kostunica presidente e Milosevic primo ministro?
Kostunica presidente e Milosevic primo ministro? Questo scenario
surrealista che abbiamo prefigurato da qualche giorno, questo scenario
sarebbe l'incubo di Washington. Ed � per questo che l'Occidente si
prepara a fare di tutto per eliminare definitivamente dalla vita
politica Milosevic ed il suo partito.
Da Belgrado, ho visto la BBC, la CNN e una TV tedesca. Tutte
presentavano un'immagine caricaturale: un popolo intero unito contro un
dittatore. La realt� � differente. Milosevic conserva un sostegno
importante - l'opposizione non contesta i risultati delle elezioni
parlamentari - e ci si trova piuttosto di fronte ad un paese diviso in
due campi, dopo mesi di pressioni e di campagne estere enormi.
Come ho scritto ieri, i dirigenti dell'opposizione hanno tentato di
creare una "sindrome di Bucarest". Milosevic ha fatto di tutto per
evitare di cadere in questa trappola, ha atteso in una guerra di
logoramento, una guerra di nervi, come ai tempi dei precedenti scontri
lanciati dall'opposizione ('91 e '96-'97) ai quali era
sopravvissuto: "In ogni caso, noi non intendiamo inviare l'esercito e
provocare un bagno di sangue", m'hanno detto dei responsabili del
governo.
Non sarebbe stato meglio riconoscere da subito la vittoria di
Kostunica? Molti, anche nel suo schieramento, lo pensano: "La gente ha
creduto che si stesse tentando qualche manovra e questo non gli �
piaciuto", mi spiega Ivana, che ha comunque votato Milosevic.
Ma sullo schieramento di Kostunica, ci si pu� porre un'altra domanda:
perch� hanno rifiutato il secondo turno che sembravano sicuri di
vincere? Noi pensiamo che Washington ed i dirigenti dell'opposizione
hanno cercato di provocare la "sindrome di Bucarest" per tentare di
eliminare definitivamente Milosevic dalla scena politica.
Ma si tratta solamente di Milosevic? No. Si tratta di tutta una
corrente della societ� jugoslava che resiste alla presa del controllo
delle multinazionali. Il 17 novembre '98, l'agenzia ufficiale
britannica Reuter menzionava un sondaggio su circa 300 societ�, secondo
il quale "la privatizzazione non suscita entusiasmo in Serbia, i
lavoratori hanno paura di licenziamenti di massa. Alcune compagnie non
sono ancora state privatizzate dopo la nuova legge di privatizzazione
adottata da un mese."
Inoltre, la volont� di eliminare Milosevic non riguarda solamente la
Jugoslavia. Perch� Milosevic � la bestia nera di Washington?
"Perch� simbolizza la resistenza al Nuovo Ordine Mondiale e potrebbe
dare delle cattive idee ad altre forze nei Balcani, mi spiega
Ljliljana, funzionaria in ministero. Agli occhi di Washington,
Milosevic � un virus pericoloso che pu� contagiare i Balcani."
Clinton e la demonizzazione dei Serbi
Al momento, Kostunica si trova di fronte a due problemi. Uno immediato:
l'incendio del parlamento non � stato approvato e compreso neanche dai
suoi stessi sostenitori. "La stessa Nato aveva risparmiato questo
simbolo, � indegno questo. Hitler aveva incendiato il Reichstag come
provocazione prima della Seconda Guerra Mondiale. E la televisione RTS
era stata bombardata dalla Nato: 16 vittime. Queste ferite sono ancora
fresche. E' indegno."
Secondo problema: le ingombranti felicitazioni degli USA. Ieri sera,
stavo ascoltando il discorso di Bill Clinton. In sintesi: "Questa
vittoria � la nostra, � la consacrazione delle battaglie degli Stati
Uniti in questi dieci anni. Noi abbiamo impedito a Milosevic di
continuare ad attaccare la Croazia, la Bosnia ed altri paesi. Con la
manifestazione di Belgrado, abbiamo messo fine alla minaccia di un uomo
che aveva fatto centinaia di migliaia di vittime."
Ah, si? Milosevic avrebbe ucciso tanta gente? Ah, lui tutto da solo?
Clinton pu� essere rassicurato che nessun serbo pensa questo.
Praticamente tutti continuano a pensare che il loro paese � stato
attaccato dalle grandi potenze che hanno sostenuto degli estremisti
come Tudjman ed Izetbegovic e si sono dimostrate ingiuste contro i
Serbi. Alcuni - anche tra gli elettori dell'opposizione - rimproverano
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sono "delle centinaia di migliaia di vittime", un gran numero di Serbi
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per esempio in Kosovo. Bernard Kouchner ha appena annunciato che
bisogner� rimanere laggi� una generazione e che le truppe americane ci
resteranno "almeno dieci anni." (Washington Times, 30 settembre)
Con lo stesso Kostunica, i Serbi non vedranno il colore della pace
perch� gli USA hanno bisogno di una situazione di conflitto di "bassa
intensit�" permanente. Una situazione che gli permette di mantenere la
tensione in questa regione, e la pressione contro un paese. Credere che
gli USA siano in Kosovo per ristabilire la pace ed aiutare gli
Albanesi, � come credere che Hitler era andato ad occupare la
Cecoslovacchia per amore delle minoranze sudete tedesche. Pretesti,
pretesti...Tutto quello che conta per le grandi potenze, � di occupare
delle regioni strategiche.
I dodici mesi che verranno, prima delle elezioni in Serbia, saranno
decisivi. La Jugoslavia diventer� o no una colonia del FMI e della
Nato? Se vorranno ribaltare la tendenza elettorale attuale -
soprattutto tra i giovani - Milosevic ed i suoi alleati dovranno
condurre una politica ancora pi� attenta alle problematiche sociali,
una lotta pi� ferma contro i privilegi. Ed una strategia di
comunicazione pi� efficace, soprattutto verso i giovani. Ma le forze
progressiste del mondo intero avranno anche loro un ruolo da giocare
per smascherare l'azione di Washington dietro queste elezioni veramente
poco libere.
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