LIBRERIA CALUSCA CITY LIGHTS

Via Conchetta, 18 – Milano
giovedì 14 febbraio, ore 20.30

 

 
incontro pubblico sui temi dell’opposizione al riarmo
presentazione della
LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
per liberare l’Italia da accordi segreti, basi e servitù militari

 

Nel corso degli ultimi mesi il movimento contro la guerra si è riproposto con una serie di iniziative locali ed alcune mobilitazioni nazionali e sta progressivamente liberandosi dal condizionamento delle politiche opportuniste della sinistra istituzionale.
Il rifiuto della delega ai partiti che hanno di fatto rinunciato alla difesa dell’indipendenza politica e dell’integrità territoriale del Paese, e hanno avallato o consentito il coinvolgimento nell’avventura della “guerra infinita”, si è espresso tanto con momenti di resistenza sociale, in particolare a Vicenza con azioni dirette contro l’allargamento della base USA sull’area dell’aeroporto civile Dal Molin, quanto con l’avvio di un una fase di riorganizzazione tesa a superare la dimensione localistica delle lotte.
Pure nella complessa articolazione di posizioni politiche eterogenee, comincia ad esistere un fronte unitario di opposizione al riarmo e alla militarizzazione del territorio. Un fronte coeso nel giudicare inalienabile il diritto ad agire contro qualsiasi governo che persegua politiche belliciste.
Impegno prioritario del movimento è la lotta per la soppressione delle servitù militari e per la revoca dei trattati che vincolano l’Italia all’agenda bellica statunitense.
Per dare avvio ad una vertenza nazionale contro il governo, e per aprire contraddizioni anche dentro il Parlamento, un coordinamento di organizzazioni nazionali e comitati locali attivamente impegnati nel movimento contro la guerra ha presentato un disegno di LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE per la desecretazione dei trattati militari, per porre vincoli legislativi che impediscano l'insediamento di nuove basi USA e NATO e l'ampliamento di quelle esistenti, e ne ostacoli quanto più possibile le attività.
L’intendimento non è spostare la battaglia contro le basi sul terreno istituzionale, ma è quello di dotare il movimento reale, che si espone in concrete azioni di lotta, di uno strumento rivendicativo che, imponendo l’esame di precise misure avverse al riarmo, esponga la controparte governativa, e i parlamentari della cosiddetta “sinistra” in particolare, al confronto sui temi concreti anche con quella base, contraria alla politica militarista, che è stata finora vittima della manipolazione pseudo-pacifista e narcotizzata attraverso generiche dichiarazioni di principio.
La mobilitazione di chi oppone all’interesse degli oligopoli dell’economia e della finanza, rappresentati dai governi della guerra, le armi della lotta popolare e di classe contro l’imperialismo – americano, europeo, italiano – e per la solidarietà tra proletari e popoli aggrediti non può infatti essere sostituita da un tavolo di trattative.
È invece necessario impedire l’azione mistificatoria di forze politiche, e associazioni “pacifiste”, che, introducendo pretestuosi distinguo tra missione e missione, tra resistenze “legittime” e “terrorismi”, e trascurando la centralità del problema delle servitù militari nel Paese, parlano di pace sostenendo di fatto l’impegno bellico dei governi.
È necessario aprire una vertenza nazionale che sia espressione del movimento che si batte per impedire l’installazione in Italia dello scudo missilistico, per bloccare la partecipazione italiana ai progetti di assemblaggio e acquisto degli F35, per ottenere la revoca degli accordi militari con Israele, e che si pone la prospettiva dell’espulsione delle basi USA e NATO.

 

Interverranno: Valeria Poletti (Rete Nazionale Disarmiamoli), Sergio Cararo (Rete dei Comunisti) e
                        Valter Lorenzi (Comitato smantellamento/riconversione base USA Camp Darby)

 

Promuove: RETE NAZIONALE DISARMIAMOLI

 

 

 

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Via Conchetta, 18 – Milano (MM2 Romolo, bus 90,91,47,59, tram 3)