(deutsch / francais / italiano)

Demos against western fascist occupation of the Balkans

1) Deutschland 23-24/2
2) à Genève - place des Nations - devant l’ONU - 24 février 2008 à 14h00
3) Belgrado: maxi raduno nella piazza davanti all'ex Parlamento federale jugoslavo


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Liebe Freunde, 

Am Wochenende finden zahlreiche Kundgebungen gegen die Unabhängigkeit des Kosovo von Serbien statt.
Die Angaben sind ohne Gewähr! Deshalb empfiehlt es sich vor einer Teilnahme nochmals Ort und Beginn zu erfragen. 
Eine Weiterverbreitung an Interessierte ist wie üblich sehr erwünscht!

Mit solidarischen Grüßen

Peter Betscher
Vereinigung für Internationale
Solidarität (VIS) e.V.
www.free-slobo.de

Protestkundgebungen gegen die Unabhängigkeit des Kosovo:

Samstag, den 23.02.2008, 13-15 Uhr, Paulskirche, Frankfurt am Main
Veranstalter: Zentralrat der Serben in Deutschland e.V. 

Samstag, den 23.02.2008, 15:00 Uhr, Marienplatz, München
Veranstalter: Serbische Gemeinde München 

Samstag, den 23.02.2008 15:00 Uhr Düsseldorf, Burgplatz

Samstag, den 23.02.2008, 16 Uhr, Antikriegs-Mahnmal von Alfred Hrdlicka, Dammtordamm, Hamburg
Veranstalter: Zentralrat der Serben in Deutschland e.V. 

Samstag, den 23.02.2008, 16 Uhr, Berlin, Dammtor-Damm gegenüber der U-Bahn-Station Stephansplatz

Samstag, den 23.02.2008, 17:00 Uhr, Stuttgart, Schloßplatz

Sonntag, den  24.02.2008 11.30uhr, Nürnberg, Versammlung vor der Serb. Kirche in der Kranichstr. 4 

Sonntag, den 24.02.2008 14:00 Uhr, Dortmund, Friedensplatz


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RASSEMBLEMENT DE PROTESTATION 
CONTRE L’INDEPENDANCE 
AUTOPROCLAMEE DU KOSOVO 

dimanche 24 février 2008
à Genève - place des Nations  
devant l’ONU 
à 14h00

rassemblement dès 13h30


« Cette proclamation unilatérale d’indépendance est en violation du droit international. Le Kosovo demeure formellement une partie du territoire de la Serbie sous administration internationale. La Résolution 1244 du Conseil de sécurité est claire. Aucune des parties n’a le droit d’imposer unilatéralement sa solution à l’autre. /.../ La reconnaissance internationale ne blanchit pas ces vices originaires. La Serbie peut même considérer que les Etats qui reconnaîtront le Kosovo violent leurs obligations internationales de non-ingérence et du respect de la souveraineté et de l’intégrité territoriale des autres Etats. »

Marcelo G. Kohen - Le TEMPS - lundi 18 février 2008


* KOSOVO JE SRBIJA *
Organizujemo protestni skup Srba Evrope
Odrzace se 24 februara 2008 
u Zenevi na Placu O.N.U. 
sa pocetkom u 14h00

- okupljanje u 13h30 -

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Srbski Centar Zeneve, UF Sveti Sava, Comité pour la Paix en ex-Yougoslavie, 
Kulturni Savez Srba u Svajcarskoj, Evropski pokret Dijaspore Srbije i Crne Gore, 

Info aux n° suivants: 
078 760 33 71 - Zoran 
079 750 07 82 - Olivera 
079 406 14 49 - Vesna 
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Maxi raduno nella piazza davanti all'ex Parlamento federale jugoslavo
Il premier arringa la folla: "La Russia è con noi". Poi scoppia la rivolta


Belgrado, 150.000 contro il Kosovo
Estremisti assaltano le ambasciate



BELGRADO - Belgrado scende in piazza per manifestare contro l'indipendenza del Kosovo. Protestano in centocinquanta mila, poi scoppia la rivolta. Alcune centinaia di estremisti attaccano l'ambasciata americana quando i comizi sono già terminati. Con bastoni e spranghe di ferro, spaccando due guardiole, dando fuoco alle bandiere Usa, lanciandosassi contro le vetrate. La sede diplomatica era chiusa enon era difesa. La violenza dei nazionalisti ha avuto la meglio sulla polizia di Belgrado che non ha saputo evitare l'assalto. Scavalcato il muro di cinta ed entrati negli uffici, i rivoltosi hanno lanciato oggetti e suppellettili dalle finestre. Staccato lo stemma dell'ambasciata, i giovani hanno appiccato il fuoco davanti alla facciata dell'ambasciata mentre altri gruppi hanno preso di mira le sedi diplomatiche di molti dei paesi favorevoli all'indipendenza del Kosovo. 

Danni alle finestre e bandiere strappate o bruciate sono segnalate da parte delle sedi diplomatiche di Turchia, Belgio, Croazia, Bosnia e Canada, oltre che degli Usa. L'ambasciata d'Italia è stata sgomberata dal personale civile fin dal primo pomeriggio e protetta da uno sbarramento di forze dell'ordine. Attaccati anche due ristoranti della catena McDonald's, due banche (inclusa una filiale del gruppo italiano Unicredit), mentre la tv riferisce di negozi saccheggiati. Secondo un portavoce delle forze dell'ordine, nei disordini sono rimasti feriti 60 giovani tra cui 15 poliziotti. 


Al maxi raduno nella piazza antistante la sede storica dell'ex Parlamento federale jugoslavo, il governo serbo sostiene che i manifestanti fossero addirittura mezzo milione. Sul palco, Vojislav Kostunica ha arriganto la folla che sventolava bandiere e simboli patriottici, immagini di eroi nazionali, vessilli della Chiesa ortodossa e striscioni con la scritta "Il Kosovo è Serbia"."Kosovo è il primo nome della Serbia", ha detto il premier serbo. "Il Kosovo appartiene alla Serbia e al popolo serbo. Così è stato e così sarà sempre", ha aggiunto tra le grida e gli applausi dei presenti che scandivano "Russia, Russia". "La Serbia non è sola nella battaglia per la difesa della sua sovranità sul Kosovo", ha proseguito Kostunica. "La Russia e il presidente Putin sono con noi. La Serbia non dimenticherà mai la solidarietà di Mosca né quella di tutti i Paesi che ci hanno sostenuto". 

Il primo ministro serbo se l'è presa poi con le potenze occidentali che vogliono "umiliare la Serbia" con il riconoscimento del Kosovo, a dispetto del fatto che Belgrado "ha rispettato tutti i suoi impegni internazionali". "Vogliono la nostra umiliazione e vorrebbero che la firmassimo, ma non lo faremo mai", ha proseguito Kostunica, ribadendo che "nessun governante avrà mai dal popolo serbo il mandato di accettare alcun mercato umiliante" in cambio di una resa sulla perdita della sovranità sul Kosovo. 

Accanto al primo ministro, i leader politici, gli intellettuali e gli artisti come il regista Emir Kusturica e di campioni dello sport come Dejan Bodiroga, leggenda del basket serbo e attuale dirigente della Lottomatica Roma. Previsto un messaggio telefonico di Novak Djokovic, astro nascente del tennis mondiale, la cui famiglia è originaria proprio del Kosovo. 

(21 febbraio 2008)