LUBIANA - La Chiesa cattolica slovena si e' rivolta alla Corte europea dei diritti dell'Uomo per ottenere la proprieta' dell'isolotto del famoso lago di Bled, uno dei piu' incantevoli parchi naturali della Slovenia. La decisione di ricorrere alla Corte europea e' stata presa dopo il rifiuto del governo di restituirla nell'ambito della procedura di privatizzazione dell'isolotto. Lo scrive oggi la stampa di Lubiana. ''Dopo che la Corte suprema ci ha negato il diritto di proprieta' sull'isolotto, abbiamo deciso di fare ricorso a Strasburgo poiche' riteniamo profondamente ingiusta la decisione del governo di non restituirci la nostra proprieta''', ha detto il parroco di Bled, Janez Ambrovich, spiegando la posizione della Chiesa cattolica. Il governo di centro destra dell'attuale premier Janez Jansa ha accelerato quattro anni fa il processo di restituzione dei beni della Chiesa cattolica confiscati e nazionalizzati dal regime comunista del maresciallo Tito dopo la sua salita al potere nel 1945. In tal senso la chiesetta sull'isolotto del famoso lago e' stata ridata dalla Chiesa alcuni anni fa. L'isolotto di Bled invece e' considerato patrimonio culturale e naturale di valore nazionale, che lo Stato in nessun caso puo' vendere o privarsi del diritto di proprieta'. Il problema e' nato dalla circostanza che la legge alla quale si e' appellato il governo risale al periodo socialista, mentre nel 1991, con la caduta del regime comunista, il nuovo governo sloveno aveva deciso la privatizzazione di tutti i beni confiscati. La chiesa ha pertanto chiesto alla Corte europea di sciogliere questo nodo legale. Dall'altra parte il sindaco di Bled Janez Fajfar si dice ''molto sorpreso da questa ostinazione legale della Chiesa'' perche' ritiene che la soluzione secondo la quale l'edificio sacro viene restituito alla Chiesa, mentre l'isolotto resta di proprieta' pubblica ''un buon compromesso''.
10/03/2008 18:40