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PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI DELLA CROAZIA

Zagabria, 22 marzo 2008

COMUNICATO

SUL RICONOSCIMENTO DEL KOSOVO DA PARTE DELLA REPUBBLICA DI CROAZIA

La secessione del distretto della Regione Autonoma di Kosovo e Metohija dal resto del paese di cui è parte, secondo le direttive di USA, NATO ed UE, è da considerarsi flagrante violazione della Legge internazionale, della Dichiarazione ONU nonché della Risoluzione della Commissione Badinter ed è perciò da valutare come un precedente serio e minaccioso che potrebbe dar luogo a nuovi conflitti nella regione, così come in altre zone nevralgiche, ovunque essa venga presa a modello per questioni nazionali irrisolte e per realizzare in modo forzoso aspirazioni territoriali.

La secessione del Kosovo potrebbe non essere vista come espressione del diritto dei popoli all'autodeterminazione ed alla secessione, poichè gli albanesi hanno già un loro Stato, e gli albanesi che vivono in Kosovo hanno i loro legittimi diritti esercitati nel quadro di un'ampia autonomia. L'indipendenza del Kosovo potrebbe eventualmente essere accettata con il consenso di ambo le parti, ma non certo come atto unilaterale.

Inoltre la secessione del Kosovo è una ovvia conseguenza delle tendenze imperialistiche, e soprattutto degli interessi economici e politici degli USA, che si atteggiano a poliziotto mondiale e a padroni dell'ordine mondiale capitalistico; e perciò un tale Stato frutto di imposizione e vassallaggio non può garantire la realizzazione di interessi legittimi del popolo albanese.

Per questi motivi riteniamo che il Kosovo-Metohija sia una parte inalienabile della Repubblica di Serbia e neghiamo valore alla Risoluzione della Repubblica di Croazia che riconosce questa creazione recente, con implicazioni potenzialmente assai negative sulle mutue relazioni nazionali e regionali anche all'interno della stessa Croazia. 

Il Responsabile per le Relazioni Internazionali: Vladimir Kapuralin                                                                          

Il Presidente: Ivan Plješa      



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From: Vladimir Kapuralin 
Date: April 6, 2008 12:23:28 PM GMT+02:00
Subject: Statement of SWP of Croatia


SOCIJALISTICKA RADNICKA PARTIJA HRVATSKE

SOCIALIST WORKERS' PARTY OF CROATIA

Zagreb, 22. III 2006


STATEMENT

REGARDING THE REPUBLIC OF CROATIA´S RECOGNITION OF KOSOVO

 

The Autonomous Kosovo and Metohia District´s secession from the main country in accordance with directives issued by the USA, NATO and EU, is considered glaring violant of International law, the OUN Declaration, as well as the Badminter Committee´s Resolution and therefore is percepted as a serioous and threatening precedent that could erupt in new conflicts within the region, as well as in other neuralgic zones wherever it might get patterned aiming at unsolved national issues and territorial aspirations enforced realization.

Kosovo secession could not be regarded as peoples right to selfdetermine and secede, since Albanians have alredy had their country, and Albanians living in Kosovo have their legitimate rights fully effectuated through wide autonomy. The independence of Kosovo could be eventually accepted by both poples´ consent, but unilaterally by no means.

Besides the secession of Kosovo is obviously a consequence of imperialistic tendences, but above all the economical and political interest of the USA, casting the world´s policeman and the patron of international capitalist order, therefore that obtruded and vassal state can not trusty guarantee Albanian people legitimate interests´ accomplishment.

Thereupon our consideration is that Kosovo and Metohia is an inalineable part of the Republic of Serbia and we deny Resolution of the Republic of Croatia on that recent creation´s recognition, anticipating that act could bring some negative implications onto mutual national and regional relations within Croatia itself too.

 

Responsible for International Relations                                           President

Vladimir Kapuralin                                                                           Ivan Plješa