Sulla giornata del 25 Aprile a Firenze si veda:
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/6003
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Il testo del saluto di Vladimir Kapuralin
responsabile relazioni internazionali del Partito Socialista Operaio
della Croazia:
Oggi, mentre festeggiamo l’Anniversario della Liberazione, unitamente
alla fine di una terribile guerra, dobbiamo ricordare con rispetto
tutti quelli che lottando hanno dato la propria vita, ma anche tutte
le vittime civili del terrore nazifascista. Inoltre dobbiamo
esprimere un ringraziamento a tutti i sopravvissuti che hanno
combattuto contro quelli che hanno voluto imporre il cosiddetto Nuovo
Ordine Mondiale.
Dopo ogni grande guerra la gente crede ingenuamente che la
distruzione e l’orrore che la guerra ha lasciato dietro a se
rimarranno di monito e stimolo sufficiente alla coscienza, perche’
niente di tanto irrazionale possa mai più ripetersi.
Purtroppo questo non si e’ mai avverato, nemmeno dopo la terribile
Seconda Guerra Mondiale. E non si avvererà mai, fintantoche’ vivremo
in una societa divisa in classi. Perche’ la guerra e’ il disegno
della societa’ dominante contro la classe sfruttata.
Oltre al fatto che il genere umano non ha tratto nessun insegnamento
finora dagli scontri bellici, questi scontri sono diventati ormai
sempre piu’ cruenti, mentre il numero delle perdite civili a
confronto con quelle militari è sempre crescente.
Non posso in questa sede citare esempi relativi a tutto il mondo. Ma
la guerra nei Balcani, cioe’ la barbara aggressione degli USA e della
NATO contro la Jugoslavia, nella primavera del 1999, dimostra tutta
la crudelta’ di un metodo usato nella conduzione della guerra. Lo
ripeto: una guerra condotta per il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale.
È stata questa guerra una tra le piu’ impari condotte nella nuova era
dell’umanita’. Il rapporto tra la popolazione della Repubblica
Federale di Jugoslavia e quella dei paesi della NATO era di 1 a 70.
Con l’aggressione sono stati calpestati i principi fondamentali del
sistema giuridico di ogni Stato, ed i principi su cui si basa il
Diritto internazionale, come anche la Carta delle Nazioni Unite.
Concretamente, e’ stato violato il documento di Helsinki, la
Convenzione di Ginevra, ed altri principi dell’Atto conclusivo sulla
sicurezza e la cooperazione in Europa, come anche l’Accordo
costitutivo della NATO, il quale definisce questa alleanza
“un’alleanza di difesa” che si attiva soltanto per la difesa dei
paesi membri.
Gli obiettivi dell’attacco, durato 78 giorni, sono stati non soltanto
militari ma anche, e molti di piu’, quelli civili. Sono state
bombardate scuole, ospedali, mercati, ponti. Sono morti circa in
3500, per lo piu’ civili. Durante i bombardamenti e’ stata distrutta
pesantemente l’infrastruttura economica, come anche le istituzioni
sanitarie, dell’educazione, case editrici, TV, molti monumenti e
tesori culturali. Il danno materiale si aggira sui 100 miliardi di
dollari. Le perdite militari sono state irrisorie - 13 carri armati
distrutti nel Kosovo-Metohija e un centinaio di soldati.
L’atto piu’ criminale in questa aggressione e’ stato l’uso
dell’uranio impoverito, che ha contaminato il suolo e sta
distruggendo a lungo termine la salute della gente. Testimonianza
della vera pericolosità di queste azioni sono le digrazie vissute dai
soldati dell’aggressore che sono stati a contatto con manufatti
contaminati.
L’assurdita’ del punto d'approdo della civilizzazione del XXI Secolo
e’ che quelli che si riempiono la bocca di liberta’, democrazia,
diritti civili e cosi’ via, danno vita e partecipano a simili
aggressioni in tutto il mondo. E le popolazioni che si oppongono,
sovente vengono brutalmente attaccate. E come potete constatare,
anche qui a Firenze vengono condannati a 7 anni di carcere, 13
coraggiosi giovani compagni perche’ hanno protestato contro
l’aggressione alla Jugoslavia nel 1999.
Ma non si e’ protestato soltanto a Firenze. Tutta l’Italia si e’
sollevata. Decine di migliaia di persone protestavano
quotidianamente. Le piu’ grandi manifestazioni sono state ad Aviano,
da dove gli aggressori partivano per questa barbara aggressione. Ho
avuto l’onore di partecipare personalmente due volte alle
manifestazione di Aviano, su invito dei compagni di Rifondazione di
Trieste. La prima volta era il 17 aprile 1999. Sono stato
piacevolmente sorpreso dell’ottima organizzazione e della grande
partecipazione di manifestanti. La seconda volta sono stato con l'ora
defunto Stipe Suvar, fondatore e primo presidente del Partito
Socialista Operaio di Croazia, il quale e’ stato l’unico presidente
di uno dei 90 partiti allora in Croazia, e sicuramente anche di tutto
il territorio della Jugoslavia, ad essere presente. In nome di
questo, da questo luogo, voglio ringraziare tutte le realtà italiane,
ma anche non italiane, di qualunque appartenenza politica esse siano,
per l’organizzazione e la partecipazione a queste manifestazioni.
I crimini commessi dagli USA e dalla NATO contro la Jugoslavia, sono
la continuazione di crimini analoghi commessi al servizio dell’
imperialismo, ed essi continuano tutt’oggi in Afganistan, in Irak e
altrove. Ed essi continueranno anche in futuro, fintantoche’, ripeto,
vivremo in una societa’ divisa in classi.
Percio’ la lotta per la pace mondiale va intesa come lotta contro lo
sfruttamento dell’uomo sull'uomo, per un mondo migliore e piu’
giusto, nel quale i produttori liberi saranno padroni del proprio
destino.
In altre parole il futuro del mondo e’ il socialismo, oppure la
barbarie.
Firenze, 25 aprile 2008
Vladimir Kapuralin
http://it.groups.yahoo.com/group/crj-mailinglist/message/6003
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Il testo del saluto di Vladimir Kapuralin
responsabile relazioni internazionali del Partito Socialista Operaio
della Croazia:
Oggi, mentre festeggiamo l’Anniversario della Liberazione, unitamente
alla fine di una terribile guerra, dobbiamo ricordare con rispetto
tutti quelli che lottando hanno dato la propria vita, ma anche tutte
le vittime civili del terrore nazifascista. Inoltre dobbiamo
esprimere un ringraziamento a tutti i sopravvissuti che hanno
combattuto contro quelli che hanno voluto imporre il cosiddetto Nuovo
Ordine Mondiale.
Dopo ogni grande guerra la gente crede ingenuamente che la
distruzione e l’orrore che la guerra ha lasciato dietro a se
rimarranno di monito e stimolo sufficiente alla coscienza, perche’
niente di tanto irrazionale possa mai più ripetersi.
Purtroppo questo non si e’ mai avverato, nemmeno dopo la terribile
Seconda Guerra Mondiale. E non si avvererà mai, fintantoche’ vivremo
in una societa divisa in classi. Perche’ la guerra e’ il disegno
della societa’ dominante contro la classe sfruttata.
Oltre al fatto che il genere umano non ha tratto nessun insegnamento
finora dagli scontri bellici, questi scontri sono diventati ormai
sempre piu’ cruenti, mentre il numero delle perdite civili a
confronto con quelle militari è sempre crescente.
Non posso in questa sede citare esempi relativi a tutto il mondo. Ma
la guerra nei Balcani, cioe’ la barbara aggressione degli USA e della
NATO contro la Jugoslavia, nella primavera del 1999, dimostra tutta
la crudelta’ di un metodo usato nella conduzione della guerra. Lo
ripeto: una guerra condotta per il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale.
È stata questa guerra una tra le piu’ impari condotte nella nuova era
dell’umanita’. Il rapporto tra la popolazione della Repubblica
Federale di Jugoslavia e quella dei paesi della NATO era di 1 a 70.
Con l’aggressione sono stati calpestati i principi fondamentali del
sistema giuridico di ogni Stato, ed i principi su cui si basa il
Diritto internazionale, come anche la Carta delle Nazioni Unite.
Concretamente, e’ stato violato il documento di Helsinki, la
Convenzione di Ginevra, ed altri principi dell’Atto conclusivo sulla
sicurezza e la cooperazione in Europa, come anche l’Accordo
costitutivo della NATO, il quale definisce questa alleanza
“un’alleanza di difesa” che si attiva soltanto per la difesa dei
paesi membri.
Gli obiettivi dell’attacco, durato 78 giorni, sono stati non soltanto
militari ma anche, e molti di piu’, quelli civili. Sono state
bombardate scuole, ospedali, mercati, ponti. Sono morti circa in
3500, per lo piu’ civili. Durante i bombardamenti e’ stata distrutta
pesantemente l’infrastruttura economica, come anche le istituzioni
sanitarie, dell’educazione, case editrici, TV, molti monumenti e
tesori culturali. Il danno materiale si aggira sui 100 miliardi di
dollari. Le perdite militari sono state irrisorie - 13 carri armati
distrutti nel Kosovo-Metohija e un centinaio di soldati.
L’atto piu’ criminale in questa aggressione e’ stato l’uso
dell’uranio impoverito, che ha contaminato il suolo e sta
distruggendo a lungo termine la salute della gente. Testimonianza
della vera pericolosità di queste azioni sono le digrazie vissute dai
soldati dell’aggressore che sono stati a contatto con manufatti
contaminati.
L’assurdita’ del punto d'approdo della civilizzazione del XXI Secolo
e’ che quelli che si riempiono la bocca di liberta’, democrazia,
diritti civili e cosi’ via, danno vita e partecipano a simili
aggressioni in tutto il mondo. E le popolazioni che si oppongono,
sovente vengono brutalmente attaccate. E come potete constatare,
anche qui a Firenze vengono condannati a 7 anni di carcere, 13
coraggiosi giovani compagni perche’ hanno protestato contro
l’aggressione alla Jugoslavia nel 1999.
Ma non si e’ protestato soltanto a Firenze. Tutta l’Italia si e’
sollevata. Decine di migliaia di persone protestavano
quotidianamente. Le piu’ grandi manifestazioni sono state ad Aviano,
da dove gli aggressori partivano per questa barbara aggressione. Ho
avuto l’onore di partecipare personalmente due volte alle
manifestazione di Aviano, su invito dei compagni di Rifondazione di
Trieste. La prima volta era il 17 aprile 1999. Sono stato
piacevolmente sorpreso dell’ottima organizzazione e della grande
partecipazione di manifestanti. La seconda volta sono stato con l'ora
defunto Stipe Suvar, fondatore e primo presidente del Partito
Socialista Operaio di Croazia, il quale e’ stato l’unico presidente
di uno dei 90 partiti allora in Croazia, e sicuramente anche di tutto
il territorio della Jugoslavia, ad essere presente. In nome di
questo, da questo luogo, voglio ringraziare tutte le realtà italiane,
ma anche non italiane, di qualunque appartenenza politica esse siano,
per l’organizzazione e la partecipazione a queste manifestazioni.
I crimini commessi dagli USA e dalla NATO contro la Jugoslavia, sono
la continuazione di crimini analoghi commessi al servizio dell’
imperialismo, ed essi continuano tutt’oggi in Afganistan, in Irak e
altrove. Ed essi continueranno anche in futuro, fintantoche’, ripeto,
vivremo in una societa’ divisa in classi.
Percio’ la lotta per la pace mondiale va intesa come lotta contro lo
sfruttamento dell’uomo sull'uomo, per un mondo migliore e piu’
giusto, nel quale i produttori liberi saranno padroni del proprio
destino.
In altre parole il futuro del mondo e’ il socialismo, oppure la
barbarie.
Firenze, 25 aprile 2008
Vladimir Kapuralin