Ho letto con piacere la lettera di Jean M.T.V. Ivan
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Original Message -----
From: Coord. Naz. per la Jugoslavia
To:
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Sent:
Monday, November 24, 2008 9:15 PM
Subject: [JUGOINFO] Re: Lettera
Raccomandata ad Osservatorio Balcani
Studio Avvocato Enzo Lepre
Corso Venezia, 12 – 20122 Milano – tel. 02.76013175
RACCOMANDATA RR
Al Direttore di Osservatorio Balcani
LUCA
RASTELLO
Piazza S. Marco, 7
38068 Rovereto (TN)
Milano, 21 novembre 2008
Egregio Direttore,
prendo atto della
sua lettera del 21 ottobre u.s. con le scuse della sua testata. Accetto
che pubblichiate la mia lettera, la vostra risposta e la mia replica.
Apprezzo la vostra politica di favorire il dibattito aperto, quando
questo, però, rimane nell’ambito dello scambio di opinioni e non si
trasforma in un’aggressione personale, fantasiosa. Questa è una forma
di reazione primitiva di fronte a tesi non conformi a quelle imposte ma
pur sempre realistiche, parlo del Dossier Srebrenica da me tradotto.
Ho letto Gente di Srebrenica di Azra Nuhefendić, da voi inviatomi.
Questo articolo ha apparentemente scatenato la polemica e il commento
punitivo nei miei confronti. Mi sento quindi autorizzata a commentarlo.
L’articolo, ovviamente soggettivo, ha un tono simile a quello che
impiegherebbe un bosniaco serbo o un bosniaco croato. E’ triste che
tredici anni dopo la fine della guerra civile in Bosnia gli animi siano
ancora pieni di rancore e rabbia verso l’altro, quando in realtà sono
stati tutti pedine di una politica imposta da fuori.
Rilevo alcuni
punti dell’articolo. Quando l’autrice parla del comandante Nenad, che
ha abbandonato i Serbi di Ilijaš e si è comportato da profittatore di
guerra, – curioso, è la stessa accusa fatta a me – dimentica che Naser
Orić, comandante della 28a Legione Musulmana di stanza a Srebrenica ha
abbandonato la città pochi giorni prima del fatidico 11 luglio 1995 con
tutto il suo stato maggiore. La difesa di Srebrenica è stata lasciata
ad ufficiali di grado inferiore spaventati ed impreparati. Orić vive
felicemente a Tuzla o lì presso e non ha subito alcun giudizio per i
circa 3500 civili serbi depredati e uccisi per suo ordine nei villaggi
della regione dal 1992 al 1995.
L’autrice parla anche di fanatici
ultrà serbi che sfilano per Srebrenica. E i gruppuscoli di violenti
patrocinati dalla linea dura del SDA (Partito d’Azione Democratica di
cui era presidente il defunto Aljia Izetbegović) come l’AIO (Aktivna
Islamska Omladina - Gioventù Islamica Attiva)? E i wahabiti? E il
sottogruppo dell’AIO chiamato Kvadrat formato da ragazzi orfani
allenati alle tecniche d’assalto?
Per ritornare a Srebrenica, sono
convinta che, quando il vento della politica internazionale cambierà,
avremo delle sorprese sulla storia di quel tragico avvenimento.
Nel
maggio del 1996 fui io ad essere sorpresa. A Milići gli americani
della IFOR avevano arrestato dieci Musulmani armati, sospettati di aver
trucidato tre Serbi. I dieci uomini erano stati consegnati alla polizia
serba di Pale. Dato che non c’erano prove evidenti della loro
colpevolezza vennero schedati e rilasciati. I dieci uomini risultarono
appartenere a Laste, un gruppo di estremisti, e i nomi di otto di loro
figuravano nella lista degli scomparsi di Srebrenica depositata dalla
Croce Rossa Internazionale al Tribunale di Zvornik. Possiedo copia
della documentazione.
Aggiungo che importanti uomini di governo
come Haris Silajdžić e Hasan Muratović hanno dichiarato pubblicamente
il loro proposito di trasformare la Bosnia-Erzegovina in uno stato
islamico dalla Croazia alla Drina. Questo non contribuisce certo a
tranquillizzare le altre due nazionalità presenti nel paese!
Come
scrisse nel 1993 il giornalista francese Jacques Merlino Le verità
jugoslave non sono tutte belle da raccontare e chi cerca di riportarle
nel modo più oggettivo finisce per essere calunniato.
Con i miei
migliori saluti.
Jean Toschi Marazzani Visconti
Il giorno
20/ott/08, alle ore 16:39, Coord. Naz. per la Jugoslavia ha scritto:
>
> Studio Avvocato Enzo Lepre
> Corso Venezia,12 -20122 Milano-
tel. 02.76013175
>
> RACCOMANDATA RR
>
> Al Direttore di
Osservatorio Balcani
> LUCA RASTELLO
> Piazza s. Marco, 7
> 38068 Rovereto (TN)
>
> Milano, 12 ottobre 2008
>
> Egregio Direttore,
> ho
appreso casualmente un commento che tale Asra Nehufendic, a me
sconosciuta, ha fatto su di me sulla sua testata il 16 maggio 2008 e
tutt’ora in rete (*):
>
> Autore: azra
> Data e ora: 16.05.2008
14:18
> gente di Srebrenica
> Sulla credibilità di J. T.J.
Visconti: T.Visconti fu pagata dai serbi Bosniaci per fare la
propaganda per i loro scopi. Fu molto amica di Radovan Karadjic e Ratko
Mladic e altri accusati per i crimini contro l'umanità. Girava per la
Serbia e la parte occupata della Bosnia insieme con un giovane, un tale
Daniel Shifer, che si presentava come "umanista". I loro "datori" di
lavoro erano scontenti. Furono licenziati presto. Di loro due scriveva
in modo peggiorativo persino la stampa Serba. I giornalisti italiani
che "coprivano" la guerra in Bosnia, anche loro, ne sanno qualcosa su
questi due "umanisti". J.T. Visconti non ha mai messo piede ne a
Sarajevo, ne in nessun altra parte della Bosnia che non era controlatta
dai Serbi. Questo tipo di gente, di solito, si definisce come
approfittatori dalla guerra.
>
> Reputo fuori luogo che la sua
testata permetta simili sfoghi dettati da odio cieco ed ottuso verso
qualcuno che ha semplicemente tradotto il Dossier Srebrenica dal
francese, testo a sua volta tradotto dall’associazione Verité Justice
dall’originale del gruppo di ricercatori statunitensi.
> Ho scritto
per diverse testate italiane ed estere fra cui Il Manifesto e Limes.
Sono arrivata a Sarajevo la prima volta con Elie Wiesel nel novembre
1992.
> Ritengo il contenuto dell’allegato altamente calunnioso e
mendace.
> Ho conferito mandato ai miei legali di procedere nelle
sedi opportune contro la sua testata.
> Attendo comunque scuse
ufficiali per lettera e sull’Osservatorio Balcani da quanti si sono
resi responsabili del commento in questione.
>
> Jean Toschi
Marazzani Visconti
>
> ---
>
> (*) http://www.
osservatoriobalcani.org/forum/messagelist/9417
>
> Sulla attività
di saggista e giornalista di Jean Toschi Marazzani Visconti si veda ad
esempio:
>
> LA DISINFORMAZIONE in EX JUGOSLAVIA E IN KOSOVO
>
https://www.cnj.it/documentazione/jtmv06.htm
>
> IL CORRIDOIO.
Viaggio nella Jugoslavia in guerra
> http://www.cnj.
it/INIZIATIVE/jeantoschi.htm
>
> Sul testo tradotto da Jean Toschi
Marazzani Visconti
> Il Dossier nascosto del "genocidio" di
Srebrenica
> si veda ad esempio:
> http://www.cnj.
it/documentazione/srebrenica.htm#dossier
>
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Raccomandata ad Osservatorio Balcani
Studio Avvocato Enzo Lepre
Corso Venezia, 12 – 20122 Milano – tel. 02.76013175
RACCOMANDATA RR
Al Direttore di Osservatorio Balcani
LUCA
RASTELLO
Piazza S. Marco, 7
38068 Rovereto (TN)
Milano, 21 novembre 2008
Egregio Direttore,
prendo atto della
sua lettera del 21 ottobre u.s. con le scuse della sua testata. Accetto
che pubblichiate la mia lettera, la vostra risposta e la mia replica.
Apprezzo la vostra politica di favorire il dibattito aperto, quando
questo, però, rimane nell’ambito dello scambio di opinioni e non si
trasforma in un’aggressione personale, fantasiosa. Questa è una forma
di reazione primitiva di fronte a tesi non conformi a quelle imposte ma
pur sempre realistiche, parlo del Dossier Srebrenica da me tradotto.
Ho letto Gente di Srebrenica di Azra Nuhefendić, da voi inviatomi.
Questo articolo ha apparentemente scatenato la polemica e il commento
punitivo nei miei confronti. Mi sento quindi autorizzata a commentarlo.
L’articolo, ovviamente soggettivo, ha un tono simile a quello che
impiegherebbe un bosniaco serbo o un bosniaco croato. E’ triste che
tredici anni dopo la fine della guerra civile in Bosnia gli animi siano
ancora pieni di rancore e rabbia verso l’altro, quando in realtà sono
stati tutti pedine di una politica imposta da fuori.
Rilevo alcuni
punti dell’articolo. Quando l’autrice parla del comandante Nenad, che
ha abbandonato i Serbi di Ilijaš e si è comportato da profittatore di
guerra, – curioso, è la stessa accusa fatta a me – dimentica che Naser
Orić, comandante della 28a Legione Musulmana di stanza a Srebrenica ha
abbandonato la città pochi giorni prima del fatidico 11 luglio 1995 con
tutto il suo stato maggiore. La difesa di Srebrenica è stata lasciata
ad ufficiali di grado inferiore spaventati ed impreparati. Orić vive
felicemente a Tuzla o lì presso e non ha subito alcun giudizio per i
circa 3500 civili serbi depredati e uccisi per suo ordine nei villaggi
della regione dal 1992 al 1995.
L’autrice parla anche di fanatici
ultrà serbi che sfilano per Srebrenica. E i gruppuscoli di violenti
patrocinati dalla linea dura del SDA (Partito d’Azione Democratica di
cui era presidente il defunto Aljia Izetbegović) come l’AIO (Aktivna
Islamska Omladina - Gioventù Islamica Attiva)? E i wahabiti? E il
sottogruppo dell’AIO chiamato Kvadrat formato da ragazzi orfani
allenati alle tecniche d’assalto?
Per ritornare a Srebrenica, sono
convinta che, quando il vento della politica internazionale cambierà,
avremo delle sorprese sulla storia di quel tragico avvenimento.
Nel
maggio del 1996 fui io ad essere sorpresa. A Milići gli americani
della IFOR avevano arrestato dieci Musulmani armati, sospettati di aver
trucidato tre Serbi. I dieci uomini erano stati consegnati alla polizia
serba di Pale. Dato che non c’erano prove evidenti della loro
colpevolezza vennero schedati e rilasciati. I dieci uomini risultarono
appartenere a Laste, un gruppo di estremisti, e i nomi di otto di loro
figuravano nella lista degli scomparsi di Srebrenica depositata dalla
Croce Rossa Internazionale al Tribunale di Zvornik. Possiedo copia
della documentazione.
Aggiungo che importanti uomini di governo
come Haris Silajdžić e Hasan Muratović hanno dichiarato pubblicamente
il loro proposito di trasformare la Bosnia-Erzegovina in uno stato
islamico dalla Croazia alla Drina. Questo non contribuisce certo a
tranquillizzare le altre due nazionalità presenti nel paese!
Come
scrisse nel 1993 il giornalista francese Jacques Merlino Le verità
jugoslave non sono tutte belle da raccontare e chi cerca di riportarle
nel modo più oggettivo finisce per essere calunniato.
Con i miei
migliori saluti.
Jean Toschi Marazzani Visconti
Il giorno
20/ott/08, alle ore 16:39, Coord. Naz. per la Jugoslavia ha scritto:
>
> Studio Avvocato Enzo Lepre
> Corso Venezia,12 -20122 Milano-
tel. 02.76013175
>
> RACCOMANDATA RR
>
> Al Direttore di
Osservatorio Balcani
> LUCA RASTELLO
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>
> Milano, 12 ottobre 2008
>
> Egregio Direttore,
> ho
appreso casualmente un commento che tale Asra Nehufendic, a me
sconosciuta, ha fatto su di me sulla sua testata il 16 maggio 2008 e
tutt’ora in rete (*):
>
> Autore: azra
> Data e ora: 16.05.2008
14:18
> gente di Srebrenica
> Sulla credibilità di J. T.J.
Visconti: T.Visconti fu pagata dai serbi Bosniaci per fare la
propaganda per i loro scopi. Fu molto amica di Radovan Karadjic e Ratko
Mladic e altri accusati per i crimini contro l'umanità. Girava per la
Serbia e la parte occupata della Bosnia insieme con un giovane, un tale
Daniel Shifer, che si presentava come "umanista". I loro "datori" di
lavoro erano scontenti. Furono licenziati presto. Di loro due scriveva
in modo peggiorativo persino la stampa Serba. I giornalisti italiani
che "coprivano" la guerra in Bosnia, anche loro, ne sanno qualcosa su
questi due "umanisti". J.T. Visconti non ha mai messo piede ne a
Sarajevo, ne in nessun altra parte della Bosnia che non era controlatta
dai Serbi. Questo tipo di gente, di solito, si definisce come
approfittatori dalla guerra.
>
> Reputo fuori luogo che la sua
testata permetta simili sfoghi dettati da odio cieco ed ottuso verso
qualcuno che ha semplicemente tradotto il Dossier Srebrenica dal
francese, testo a sua volta tradotto dall’associazione Verité Justice
dall’originale del gruppo di ricercatori statunitensi.
> Ho scritto
per diverse testate italiane ed estere fra cui Il Manifesto e Limes.
Sono arrivata a Sarajevo la prima volta con Elie Wiesel nel novembre
1992.
> Ritengo il contenuto dell’allegato altamente calunnioso e
mendace.
> Ho conferito mandato ai miei legali di procedere nelle
sedi opportune contro la sua testata.
> Attendo comunque scuse
ufficiali per lettera e sull’Osservatorio Balcani da quanti si sono
resi responsabili del commento in questione.
>
> Jean Toschi
Marazzani Visconti
>
> ---
>
> (*) http://www.
osservatoriobalcani.org/forum/messagelist/9417
>
> Sulla attività
di saggista e giornalista di Jean Toschi Marazzani Visconti si veda ad
esempio:
>
> LA DISINFORMAZIONE in EX JUGOSLAVIA E IN KOSOVO
>
https://www.cnj.it/documentazione/jtmv06.htm
>
> IL CORRIDOIO.
Viaggio nella Jugoslavia in guerra
> http://www.cnj.
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>
> Sul testo tradotto da Jean Toschi
Marazzani Visconti
> Il Dossier nascosto del "genocidio" di
Srebrenica
> si veda ad esempio:
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>
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