Foibe: revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica

presentazione del libro:
“Foibe: revisionismo di Stato
e amnesie della Repubblica”

dagli Atti del Convegno 'Foibe: la verità
Contro il revisionismo storico'
tenuto il 9 febbraio ’08 a Sesto S. Giovanni (Mi)

Ne discutiamo con

Alessandra Kersevan

coordinatrice del gruppo "Resistenza Storica"

Paolo Consolaro (Pol Vice)

autore di La foiba dei miracoli, indagine sul mito dei "sopravvissuti"


mercoledì 25 febbraio 2009 - ore 20.30

VICENZA sala riunioni circoscrizione 3, Villa Tacchi

viale della Pace 29 (ingresso a fianco del supermercato Billa)

 

Spesso i funzionari del potere mediatico usano la falsificazione della storia come una potente arma per manipolare le coscienze e orientare la cosiddetta "opinione pubblica" a favore dei propri scopi politici. In Italia da alcuni anni si stanno diffondendo in modo sempre più virulento e sfacciato le campagne finalizzate a diffondere stereotipi razzisti e nazionalisti, sostenute anche ai massimi livelli istituzionali.

Non sono cose di poco conto. Il ritorno prepotente della propaganda sui concetti di "patria", di "difesa", di "sicurezza" ecc., accanto a scelte politiche quali i "salvataggi" dei bancarottieri, gli investimenti in settori "strategici" come gli armamenti e le "grandi opere" di distruzione ambientale, le "missioni" neocoloniali a sostegno degli interessi imperialisti, la diffusione della povertà e lo sfruttamento bestiale del lavoro (non solo migrante), le strette repressive e la deriva autoritaria con gli scontri istituzionali e il progressivo accentramento dei poteri… Tutto ciò indica chiaramente la sostanziale continuità dell’attuale classe dirigente italiana con quella del ventennio fascista: infatti le risposte alla crisi incombente del sistema capitalistico sono le stesse (sia pure "aggiornate" nella forma e nelle alleanze) di quelle adottate negli anni Trenta - con le ben note catastrofiche conseguenze!

Entro questo quadro si situa la campagna di strumentalizzazione del tema storiografico delle "foibe", con le sue specificità, che ha dato luogo all’istituzione della Giornata del Ricordo. Al di là delle giustificazioni ufficiali, da anni constatiamo che essa serve alla peggiore propaganda neofascista e neo irredentista, invece che a serie riflessioni sulle tragiche conseguenze delle guerre e delle politiche espansioniste, specialmente sulle popolazioni "di frontiera".

Contro ogni semplificazione "a senso unico", dunque, crediamo che solo una verità integrale permetta di fare un passo avanti per riappropriarci della nostra storia e cominciare a costruire un futuro migliore.


 

Comitati antifascisti e antimperialisti vicentini