ZastavA annoZERO
foto di bruno maran
camera del lavoro brescia
via folonari venti
dal nove al ventitre dicembre
collaborazione:
associazione zastava brescia - cgil camera del lavoro - samostalni sindikat kragujevac
camera del lavoro brescia
via folonari venti
dal nove al ventitre dicembre
collaborazione:
associazione zastava brescia - cgil camera del lavoro - samostalni sindikat kragujevac
La Zastava è stata fondata nel 1862, già produttrice di cannoni per l’impero ottomano e austro-ungarico, divenne nel secondo dopoguerra la più importante realtà industriale dei Balcani. Produsse per anni auto derivate da modelli Fiat, da ricordare l’equivalente della 600, prodotta in quasi un milione di esemplari. Produsse poi modelli elaborati direttamente dagli uffici tecnici interni, la più famosa fu la Yugo, esportata anche negli Stati Uniti.
Durante la guerra “umanitaria “ del 1999 fu pesantemente bombardata con 36 missili Cruise. Colpiti tra l’altro il centro elaborazione dati e la centrale termica, che produceva energia per la città, provocando una preoccupante situazione ambientale con pericolosi effetti, ancora presenti, nella popolazione oltre che negli operai.
I pochi operai oggi impiegati montano il modello Punto con motori e materiali provenienti da Italia e Polonia. La situazione economica è ulteriormente complicata dai problemi di capitalizzazione della nuova Fiat Auto Srbija, in cui Torino sta giocando un pericoloso braccio di ferro complice la crisi mondiale dell’auto.
Questa inchiesta fotografica porta la testimonianza sulla fabbrica dopo i bombardamenti, sullo smantellamento degli impianti delle ”vecchie” linee, ancora formalmente di proprietà degli operai per gli effetti dell’auto-gestione jugoslava e la situazione del lavoro nei reparti di montaggio. Stimolare il dibattito sulle condizioni operaie, sui rapporti sindacali, affinché certe manovre aziendali vengano alla luce, sollevando il velo di oblio che è calato sulla realtà serba.
Durante la guerra “umanitaria “ del 1999 fu pesantemente bombardata con 36 missili Cruise. Colpiti tra l’altro il centro elaborazione dati e la centrale termica, che produceva energia per la città, provocando una preoccupante situazione ambientale con pericolosi effetti, ancora presenti, nella popolazione oltre che negli operai.
I pochi operai oggi impiegati montano il modello Punto con motori e materiali provenienti da Italia e Polonia. La situazione economica è ulteriormente complicata dai problemi di capitalizzazione della nuova Fiat Auto Srbija, in cui Torino sta giocando un pericoloso braccio di ferro complice la crisi mondiale dell’auto.
Questa inchiesta fotografica porta la testimonianza sulla fabbrica dopo i bombardamenti, sullo smantellamento degli impianti delle ”vecchie” linee, ancora formalmente di proprietà degli operai per gli effetti dell’auto-gestione jugoslava e la situazione del lavoro nei reparti di montaggio. Stimolare il dibattito sulle condizioni operaie, sui rapporti sindacali, affinché certe manovre aziendali vengano alla luce, sollevando il velo di oblio che è calato sulla realtà serba.
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sulle altre iniziative di questi giorni e per informazioni sulla situazione alla Zastava vedi anche: