Arrestato Ivo Sanader

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- Ex premier Sanader indagato, in fuga da Croazia
- Arrestato ex premier croato Sanader

2) Ivo Sanader, l’ex premier dietro le sbarre (Drago Hedl)


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Ex premier Sanader indagato, in fuga da Croazia
(ANSA, 9 dicembre 2010)

L'ex primo ministro croato, Ivo Sanader, e' da oggi formalmente indagato per corruzione, abuso di potere e associazione a delinquere: il parlamento di Zagabria all'unanimita' gli ha revocato l'immunita', autorizzando anche il suo arresto e la detenzione cautelare chiesti dai magistrati.
L'affare ''mani pulite'' croato, come e' stata battezzata dalla stampa la vasta campagna anti-corruzione lanciata un anno fa dalla premier, Jadranka Kosor, contro i vertici politici ed economici del Paese, ha raggiunto, secondo gli analisti, il suo ''grande capo''. Sanader sarebbe indagato in almeno tre casi di corruzione per aver ordinato o favorito, quand'era primo ministro dal 2004 al luglio 2009, il prelievo di denaro pubblico da vari ministeri e agenzie statali. Liquidi poi trasferiti nei fondi neri del suo partito o sui conti privati di politici. A suo carico ci sarebbero testimonianze di suoi ex colleghi e collaboratori, particolarmente quella dell'ex capo delle dogane e tesoriere della Comunita' democratica croata (Hdz, conservatori), Mladen Barisic, secondo la stampa uno dei pentiti-chiave.
Nel luglio del 2009 a sorpresa, senza il minimo preannuncio e senza alcuna spiegazione, Sanader si dimise dalla carica di primo ministro e leader dell'Hdz, lasciando le redini del Paese alla sua fedelissima collaboratrice, e fino ad allora vice-premier, Jadranka Kosor. Dopo un tentativo fallito nel gennaio di quest'anno di riprendere almeno una parte del potere, tra i due politici vi e' stata la rottura totale, e Sanader e' stato espulso dal partito, che per due volte aveva guidato alla vittoria elettorale, demonizzato dai suoi ex ministri e amici.
Sanader ha piu' volte detto di essere vittima di una resa dei conti politica, di essere innocente, accusando la premier di essere incapace, e di gestire il Paese in modo antidemocratico. L'annuncio di stamane non e' stata una sorpresa per l' opinione pubblica in Croazia, sopratutto dopo gli arresti eccellenti degli ultimi mesi, tra i quali quello del suo ex vice Damir Polancec e di decine di politici e uomini d'affari vicini all'ex primo ministro.
La vera sorpresa comunque e' la sua fuga, per ora apparente, messa in atto solo alcune ora prima dell'autorizzazione dell' arresto. Verso le 11:45 Sanader e' entrato in Slovenia, accompagnato da una delle due figlie. Nel pomeriggio avrebbe pero' risposto via sms ai giornalisti di essere partito per un viaggio pianificato in precedenza, ma di essere pronto a rispondere a tutte le domande della magistratura. Il presidente della repubblica Ivo Josipovic, con riferimento alla fuga di Sanader, ha parlato di ''una seria sconfitta del sistema'', chiedendo le dimissioni del ministro degli Interni, Tomislav Karamarko.

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Arrestato ex premier croato Sanader

ANDREA MARSANICH (Il Piccolo, 11 dicembre 2010)

ZAGABRIA - L’ ex premier croato Ivo Sanader, 57 anni, indagato in patria per associazione a delinquere, corruzione e abuso di potere, è stato arrestato ieri pomeriggio, poco prima delle 16, a Salisburgo, in Austria. La notizia è stata confermata dal ministero degli Interni croato, che giovedì aveva emesso un mandato di cattura internazionale nei riguardi di colui che viene ritenuto il capo della piovra della corruzione in Croazia. Il mandato era stato spiccato non appena il Parlamento croato, il Sabor, aveva deciso all’unanimità di revocare l’immunità al deputato indipendente dalmata, ex presidente della Comunità democratica croata (Hdz), chiamato in causa per una serie di scandali. Secondo voci ufficiose, l’arresto sarebbe avvenuto ai caselli autostradali in località Sankt Michael, nelle vicinanze di Salisburgo.
Sanader è stato quindi al Tribunale regionale di Salisburgo. L’estradizione dell’ ex primo ministro alla Croazia potrebbe però avere serie complicazioni nel caso in cui Sanader possedesse la cittadinanza austriaca.
Infatti la Costituzione non consente l’estradizione dei cittadini austriaci. Non stupisce dunque la scelta di Sanader, se effettivamente cittadino austriaco, di trovare rifugio nel Paese alpino. In caso contrario, Sanader dovrebbe venire estradato alla Croazia ma in tempi non brevi dato che Vienna ha la più lunga procedura d’ estradizione dei Paesi dell’ Europa comunitaria.
È stata una giornata molto concitata, quella di ieri in Croazia, con una ridda di voci sul luogo scelto da Sanader dopo aver lasciato il valico di confine croato – sloveno di Bregana. C’ era chi sosteneva fosse fuggito in aereo a Londra, altri sostenevano che fosse in Slovenia, probabilmente a Bled, e c’era anche chi propendeva per la soluzione austriaca, rivelatasi veritiera. Sia come sia, in Croazia lo attende il processo per i casi Fimimedia ed Azienda elettrica statale (Hep).
Quest’ultimo scandalo vede Sanader coinvolto nella vendita a basso costo di energia elettrica da parte dell’ Hep al Gruppo Dioki (produzione petrolchimica), di cui è proprietario Robert Jezic, titolare del quotidiano Novi List di Fiume ed ex presidente della società calcistica fiumana Rijeka. Jezic è stato arrestato giovedì sera e ieri sottoposto a lungo interrogatorio nella sede zagabrese dell’Uskok, l’Ufficio croato per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Jezic ha respinto tutte le accuse, ma il giudice ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare di 30 giorni. Intanto ieri Wikileaks ha pubblicato quattro cablogrammi dell’ambasciata americana a Zagabria inviati al Dipartimento di Stato americano. Si è così venuto a sapere che già lo scorso gennaio il procuratore capo della Croazia, Mladen Bajic, informò l’ambasciata Usa che l’ex primo ministro era indagato per corruzione in seguito alla politica di lotta alla corruzione che la premier Jadranka Kosor aveva ingaggiato nei quartieri alti della politica croata. Nei documenti, l’ambasciatore James Foley parlava di indagini contro Sanader e alti esponenti governativi, definiti intoccabili dal diplomatico.
Secondo informatori dell’ambasciata, Sanader – subito dopo essersi dimesso da primo ministro nel luglio 2009 – avrebbe tentato di bloccare alcune inchieste contro politici e imprenditori. Un atteggiamento che avrebbe finito per far litigare Sanader e la sua ex fida alleata, Jadranka Kosor. La Kosor avrebbe chiesto appoggio politico e le dovute risorse alla procura, mentre Sanader avrebbe interpretato questa linea come una minaccia a se stesso e ai suoi alleati del partito al potere, l’Accadizeta.
L’epilogo è noto: tra i due ci fu rottura totale, con Sanader espulso dall’Hdz e quindi demonizzato non solo dalla stampa ma soprattutto dai suoi ex ministri. 


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(en francais: Croatie : l’ancien Premier ministre Ivo Sanader reste détenu en Autriche


Ivo Sanader, l’ex premier dietro le sbarre


L’ex premier croato Ivo Sanader è stato arrestato la scorsa settimana dopo aver tentato la fuga all’estero. In carcere in Austria, l’ex primo ministro è accusato di essere direttamente coinvolto in numerosi casi di corruzione che stanno sconvolgendo la Croazia

L’ex premier croato Ivo Sanader aveva tentato, con una vergognosa fuga, di evitare di venire perseguito penalmente per la sottrazione di ingenti quantità di denaro pubblico, accusa che gli viene rivolta dalla magistratura croata.
Sanader è fuggito dalla Croazia giovedì scorso, subito dopo che al parlamento era giunta la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare che lo aveva protetto sino ad allora dall’arresto. Per Sanader, la richiesta della revoca è stato un chiaro segnale di cose gli sarebbe spettato, motivo per cui da Zagabria si è diretto immediatamente verso la Slovenia, in direzione del passaggio di frontiera di Bregana, a soli trenta chilometri dalla capitale croata. L’intenzione dell’ex primo ministro era di fuggire negli Stati Uniti, dove negli ultimi mesi aveva ottenuto un incarico come docente presso la prestigiosa Columbia University. Ma il suo piano è fallito.
Quando, alcune ore dopo la fuga in Slovenia, il parlamento croato gli ha definitivamente revocato l’immunità  per poter procedere al suo arresto, la polizia ha spiccato un mandato di cattura. Appena si è saputo della fuga di Sanader, gli Stati Uniti – come ha confermato più tardi l’ambasciatore a Zagabria James Foley – hanno collaborato immediatamente con la Croazia, sospendendogli il visto. Nonostante il volo prenotato da Monaco per Washington, Sanader, venendo a sapere che il visto non era più valido, ha capito subito che doveva cambiare piano. In panico è tornato dalla Germania verso l’Austria, con l’intenzione di trovare rifugio nel paese in cui, prima della sua carriera politica croata, aveva lavorato per diversi anni e dove aveva conservato parecchie conoscenze. Ma la polizia austriaca lo ha fermato sull’autostrada nei pressi di Salisburgo, comminandogli 14 giorni di carcere in attesa dell'estradizione.
Benché nelle ultime settimane si fosse largamente parlato della possibilità di arresto di Sanader, nessuno si aspettava, nel caso in cui fosse accaduto, che l’ex premier avrebbe tentato la fuga. Solo pochi giorni fa era rientrato dagli Stati Uniti e all’inizio della scorsa settimana si era fatto vedere ad una seduta del Sabor (parlamento croato, ndt.). Dalle persone a lui vicine si apprende che lui stesso non credeva lo avrebbero arrestato, ma la cosa è diventata palese appena al Sabor è giunta la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare.


Corruzione e arresti eccellenti


Nella serie di scandali di corruzione che da mesi ormai sconvolgono la Croazia, Sanader viene nominato come la testa della piovra criminale. Quando il 1° luglio dello scorso anno in modo del tutto incomprensibile e senza alcuna spiegazione aveva dato le dimissioni, si era rimasti stupiti. Si diceva glielo avesse chiesto il cancelliere tedesco Angela Merkel, cosa mai confermata, anche se secondo alcune indiscrezioni la Merkel era venuta a sapere dei casi di corruzione che coinvolgevano l’ex primo ministro. Pare che Angela Merkel si fosse offesa personalmente perché aveva appoggiato Sanader durante la sua ultima campagna elettorale, nel 2007. Angela Merkel, insieme ad una serie di altri politici europei, aveva infatti partecipato ad uno spot di propaganda elettorale che era andato in onda innumerevoli volte sulla tv croata, cosa che aveva aiutato non poco Sanader.
Dopo l’inaspettata uscita di scena di Sanader , il successore da lui stesso nominato, l’attuale premier Jadranka Kosor, ha aperto la strada alla magistratura sui numerosi scandali di corruzione . Presto in carcere sono finiti i direttori delle più grandi aziende statali, come l’Azienda elettrica croata, le Autostrade croate, la Forestale, la Banca postale croata, ma anche i vertici della grande industria alimentare Podravka di cui lo Stato è proprietario di maggioranza. In carcere è finito pure il vice premier Damir Polančec , che è in attesa di processo per gravi reati penali, mentre per quelli minori è in attesa di verdetto. All’inizio di dicembre, l’ex ministro della Difesa e degli Interni, Berislav Rončević, è stato condannato a quattro anni di carcere per la fornitura di camion militari, con cui aveva danneggiato lo Stato per circa 10 milioni di kune (1,3 milioni di euro).


Le mazzette a Sanader e l’affaire Hypo Banka


La maggior parte di questi scandali, in modo diretto o indiretto, sembra essere collegata a Sanader. La magistratura, per ora, lo accusa di aver ordinato, durante una riunione coi direttori delle aziende statali, che tutte le pubblicità di queste aziende dovessero passare attraverso la ditta Fimi Media, la cui proprietaria era la fidanzata del capo della dogana croata, Mladen Barišić. Questi era stato il tesoriere dell’HDZ (Unione democratica croata) e Fimi Media avrebbe consegnato a Barišić una parte di denaro che le aziende statali le avevano versato per finte o reali campagne pubblicitarie. Barišić proprio per questo motivo è stato arrestato quest’autunno, ed ha ammesso durante l’interrogatorio di aver portato con una borsa nella villa di Sanader la maggior parte dei 42 milioni di kune (circa 5,7 milioni di euro) che aveva ricevuto, mentre la restante parte era rimasta nelle casse del partito di governo HDZ.
Il pubblico ministero accusa Sanader anche di aver ordinato all’ex direttore dell’Azienda elettrica croata Ivan Mravak (arrestato ed in attesa di giudizio) di fornire di elettricità a basso costo l’azienda del suo amico Robert Ježić. Ježić, anch’egli sotto arresto, è il proprietario della grande azienda Dioki specializzata in materie plastiche e prodotti petrolchimici, ed anche proprietario del quotidiano di Fiume “Novi list”.
Ora Ivo Sanader, rinchiuso nel carcere austriaco, aspetta l’estradizione per la Croazia. Anche se il suo avvocato ha dichiarato che Sanader non si opporrà a quest'ultima, il che potrebbe significare che arrivi in Croazia entro un paio di settimane, già sono state avanzate varie speculazioni sul fatto che potrebbe anche non finire così. Infatti Sanader, secondo quanto scrivono i media croati, sarebbe pesantemente coinvolto anche in uno scandalo riguardante la Hypo banka di Klagenfurt, su cui in Austria si sta indagando a fondo. Non è quindi escluso che l’Austria, ora che l’ex premier croato è agli arresti, voglia sapere delle sue relazioni con politici e banchieri austriaci e dei loro affari poco puliti che hanno fatto in Croazia, motivo per cui potrebbe decidere di trattenerlo più a lungo di quanto Zagabria desideri.