... Viva il 25 Aprile! ...
I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
1) Storie e memorie di una vicenda ignorata (scheda del libro)
2) Presentazione del libro a Sarnano (MC) l'8 maggio, ed altre in programma
Vedi anche:
Il sito internet: http://www.partigianijugoslavi.it
La scheda del libro sul sito di Odradek: http://www.odradek.it/Schedelibri/partigianijugoslavi.html
La scheda del libro sul sito di CNJ-onlus: https://www.cnj.it/documentazione/bibliografia.htm#partigiani2011
La scheda del libro su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=103675256383363
Ordina il libro: http://www.odradek.it/html/ordinazione.html
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=== 1 ===
I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
Storie e memorie di una vicenda ignorata
di Andrea Martocchia
con contributi di Susanna Angeleri, Gaetano Colantuono, Ivan Pavičevac
Prefazione di Davide Conti
Introduzione di Giacomo Scotti
Roma : Odradek, 2011
pp.348 - euro 23,00 - ISBN 978-88-96487-13-6
Che ci facevano questi Jugoslavi in Italia? Da tale domanda, apparentemente ingenua e disarmante, prende le mosse una minuziosa ricostruzione delle attività militari accadute sull'Appennino e sul versante del basso-adriatico, grazie a testimonianze e documenti la cui dispersione ha accompagnato la rimozione dell'intera vicenda.
Non erano certo invasori. Questi jugoslavi erano i prigionieri rinchiusi nei quasi duecento campi di detenzione fascisti in Italia (Renicci, Colfiorito, Corropoli...) fino all’8 Settembre del 1943 e che, una volta liberatisi, dettero un contributo efficace e decisivo alla Resistenza antifascista e antinazista italiana, irradiandosi dalla Toscana, all'Umbria, alle Marche, all'Abruzzo fino alla Puglia.
La ricerca inoltre individua il ruolo strategico della Puglia come “duplice retrovia” anche in relazione alle parallele vicende belliche nei Balcani; ruolo finora noto solo a pochi specialisti e in modo frammentario. Infatti, mentre in Puglia si costituivano brigate dell’EPLJ - Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia -, gli evasi jugoslavi dai lager della penisola animavano la lotta di Liberazione proprio nelle sue prime fasi lungo la dorsale appenninica, con episodi rilevanti, soprattutto in Umbria e nelle Marche, lasciando sul campo più di mille tra morti e dispersi. (...)
Nella ricerca sono inoltre discusse le ragioni politico-storiografiche di questa rimozione, così da fornire un importante contributo al dibattito metodologico sulla storia della Resistenza poiché si oltrepassa la chiave di lettura nazionale, solitamente schiacciata sul rapporto CLN-monarchia-Alleati. (dalla quarta di copertina)
Non erano certo invasori. Questi jugoslavi erano i prigionieri rinchiusi nei quasi duecento campi di detenzione fascisti in Italia (Renicci, Colfiorito, Corropoli...) fino all’8 Settembre del 1943 e che, una volta liberatisi, dettero un contributo efficace e decisivo alla Resistenza antifascista e antinazista italiana, irradiandosi dalla Toscana, all'Umbria, alle Marche, all'Abruzzo fino alla Puglia.
La ricerca inoltre individua il ruolo strategico della Puglia come “duplice retrovia” anche in relazione alle parallele vicende belliche nei Balcani; ruolo finora noto solo a pochi specialisti e in modo frammentario. Infatti, mentre in Puglia si costituivano brigate dell’EPLJ - Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia -, gli evasi jugoslavi dai lager della penisola animavano la lotta di Liberazione proprio nelle sue prime fasi lungo la dorsale appenninica, con episodi rilevanti, soprattutto in Umbria e nelle Marche, lasciando sul campo più di mille tra morti e dispersi. (...)
Nella ricerca sono inoltre discusse le ragioni politico-storiografiche di questa rimozione, così da fornire un importante contributo al dibattito metodologico sulla storia della Resistenza poiché si oltrepassa la chiave di lettura nazionale, solitamente schiacciata sul rapporto CLN-monarchia-Alleati. (dalla quarta di copertina)
Le altre riflessioni che emergono dalla lettura del testo riguardano da un lato la questione della mancata punizione degli esponenti fascisti e dei vertici del regio esercito italiano responsabili di crimini di guerra contro le popolazioni civili occupate e dall’altro la completa assenza nella sfera pubblica nazionale di una lettura critica del passato, capace di fare i conti con le responsabilità dell’Italia rispetto agli eventi della seconda guerra mondiale.
Sul piano internazionale, la collocazione in campi geopolitici contrapposti di Italia e Jugoslavia consentì al governo di Roma, grazie al sostegno degli Alleati anglo-americani, di evitare la consegna dei principali criminali di guerra al governo di Tito, ma parallelamente offrì l’opportunità di non riconoscere il peso e la valenza storico-militare del contributo jugoslavo alla Resistenza antifascista nella Penisola. (dalla Prefazione di Davide Conti)
Sul piano internazionale, la collocazione in campi geopolitici contrapposti di Italia e Jugoslavia consentì al governo di Roma, grazie al sostegno degli Alleati anglo-americani, di evitare la consegna dei principali criminali di guerra al governo di Tito, ma parallelamente offrì l’opportunità di non riconoscere il peso e la valenza storico-militare del contributo jugoslavo alla Resistenza antifascista nella Penisola. (dalla Prefazione di Davide Conti)
I dittatori possono seminare odio e guerre, divisioni, distruzioni, morte e dolori (ed altro non sanno fare), ma i popoli alla fine sanno riconoscersi fratelli ed operare insieme, anche combattendo, per abbattere le dittature, costruire la democrazia e la pace. Come fecero i combattenti accorsi in Spagna in difesa della Repubblica combattendo contro Franco, italiani e jugoslavi insieme in alcuni reparti comuni; come fecero circa quarantamila soldati italiani passati nelle file dell’Esercito popolare di Liberazione jugoslavo dopo il settembre del Quarantatre trasformandosi da occupatori in combattenti della libertà col nome di garibaldini; come fecero quasi tutti gli jugoslavi finiti nei campi di internamento creati dal “duce” dando vita ai primi reparti della Resistenza in Italia già nel settembre di quel Quarantatre della svolta. (dalla Introduzione di Giacomo Scotti)
Al sito http://www.partigianijugoslavi.it è possibile consultare ulteriore documentazione sui temi qui trattati: si tratta della documentazione che non è rientrata nella presente edizione, assieme agli aggiornamenti e alle integrazioni che lo sviluppo ulteriore della ricerca e i suggerimenti dei lettori potranno fornire. Per contatti e contributi invitiamo a scrivere all'indirizzo: partigiani7maggio@... .
Odradek edizioni
via san Quintino 35
00185 Roma
tel/fax 06 70451413
odradek@...
www.odradek.it
http://www.odradek.it/blogs/index.php
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=== 2 ===
domenica 8 maggio
Piobbico di Sarnano (MC)
PER NON DIMENTICARE
In un periodo storico in cui c'è gente che vuole rifondare il partito fascista;
in cui i revisionisti vogliono correggere i libri di storia;
in cui i mass media vengono utilizzati per far proganda al regime;
in cui la Costituzione viene messa a rischio ogni giorno;
NON POSSIAMO DIMENTICARE CHI HA COMBATTUTO PER LIBERARE IL NOSTRO PAESE DALL' OPPRESSORE
Ti aspettiamo Domenica 8 Maggio a Piobbico di Sarnano (MC)
Ore 09.00
Ritrovo all’Abbadia di Piobbico e partenza per la camminata lungo il sentiero partigiano
Ore 11.30
Arrivo dei camminanti e commemorazione presso l’ex scuola elementare di Piobbico
Ore 12.30
Rientro all’Abbadia e pasta offerta dall’organizzazione
Ore 14.30
Presentazione del libro
I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
"Storie e memorie di una vicenda ignorata”
incontro con gli autori Andrea Martocchia e Susanna Angeleri
ore 16.00
Concerto
GANG IN DUO
- i fratelli Severini -
Marino e Sandro - due sedie e due chitarre
organizza: ANPI Sarnano
Piobbico di Sarnano (MC)
PER NON DIMENTICARE
In un periodo storico in cui c'è gente che vuole rifondare il partito fascista;
in cui i revisionisti vogliono correggere i libri di storia;
in cui i mass media vengono utilizzati per far proganda al regime;
in cui la Costituzione viene messa a rischio ogni giorno;
NON POSSIAMO DIMENTICARE CHI HA COMBATTUTO PER LIBERARE IL NOSTRO PAESE DALL' OPPRESSORE
Ti aspettiamo Domenica 8 Maggio a Piobbico di Sarnano (MC)
Ore 09.00
Ritrovo all’Abbadia di Piobbico e partenza per la camminata lungo il sentiero partigiano
Ore 11.30
Arrivo dei camminanti e commemorazione presso l’ex scuola elementare di Piobbico
Ore 12.30
Rientro all’Abbadia e pasta offerta dall’organizzazione
Ore 14.30
Presentazione del libro
I PARTIGIANI JUGOSLAVI NELLA RESISTENZA ITALIANA
"Storie e memorie di una vicenda ignorata”
incontro con gli autori Andrea Martocchia e Susanna Angeleri
ore 16.00
Concerto
GANG IN DUO
- i fratelli Severini -
Marino e Sandro - due sedie e due chitarre
organizza: ANPI Sarnano
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SONO IN CORSO DI ORGANIZZAZIONE ANCHE PRESENTAZIONI NELLE LOCALITA' SEGUENTI:
# Perugia, 13 maggio 2011
# Roma, 18 maggio 2011
# Arezzo, 20 maggio 2011
# Terni, 21 maggio 2011
# Bari, 27 maggio 2011
# Orvieto, Firenze, Teleambiente (emittente locale del Lazio), ...
# Roma, 18 maggio 2011
# Arezzo, 20 maggio 2011
# Terni, 21 maggio 2011
# Bari, 27 maggio 2011
# Orvieto, Firenze, Teleambiente (emittente locale del Lazio), ...