Il seguente resoconto del viaggio di solidarietà di Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus a Kragujevac si può scaricare nella versione completa (formato Word, corredata di fotografie) al link: https://www.cnj.it/AMICIZIA/Relaz0712.doc
Anche le precedenti relazioni di Zastava Trieste / Non Bombe ma solo Caramelle - Onlus si possono scaricare alla URL: 
https://www.cnj.it/solidarieta.htm#nonbombe
Per aggiornamenti sulla questione FIAT-FAS si vedano i nostri post più recenti:
L'archivio della documentazione rilevante sulla questione FIAT-FAS è invece all'indirizzo:


Inizio messaggio inoltrato:

Da: "Gilberto Vlaic" <gilberto.vlaic @ elettra.trieste.it>
Data: 09 settembre 2012 14.45.06 GMT+02.00
Oggetto: [CNJ] Relazione viaggio a Kragujevac luglio 2012

 

Trieste, 8 settembre 2012

Care amiche, cari amici solidali,
vi mandiamo la relazione del viaggio che abbiamo compiuto a Kragujevac per la consegna degli affidi a distanza esattamente due mesi fa, all’inizio di luglio 2012.

Sono illustrati i progetti in corso e quelli futuri e abbiamo aggiunto una analisi della situazione economica della Serbia, compresi gli ultimi sviluppi degli impianti fiat a Kragujevac.

Per quanto riguarda i progetti in corso non abbiamo potuto eccedere nelle foto inserite nella relazione perche’ sarebbe divenuta troppo pesante; ne abbiamo gia' da tempo inserite molte altre nella nostra pagina facebook, al solito indirizzo:
http://www.facebook.com/nonbombemasolocaramelle

Il prossimo viaggio a Kragujevac si svolgera’ tra il 18 e il 22 ottobre, e durera’ un giorno di piu’ del viaggio precedente di luglio per permettere alla nostra delegazione di essere presente la domenica 21 alla celebrazione della Grande Lezione di Storia che ricorda la strage nazista del 21 ottobre 1941 quando a Kragujevac in una rappresaglia furono fucilate 7300 persone.

Per quanto riguarda gli affidi a distanza, durante questo viaggio consegneremo una quota semestrale poiche’, come ormai da alcuni anni, il viaggio di dicembre e’ stato abolito e quindi a ottobre si consegnano le quote autunnali ed invernali. Il viaggio successivo si terra’ verso la fine di marzo 2013.

Siamo molto contenti di informarvi che un sottoscrittore privato ci ha versato poco tempo fa una cifra molto ingente, 24300 euro (!!!), per sostenere i progetti in corso e quelli futuri, e crediamo che questo rappresenti un ottimo segnale sulla validita’ delle tante iniziative solidali portate avanti in tutti questi anni.

Un cordiale saluto a tutte/i
Per la ONLUS Non bombe ma solo caramelle
Gilberto Vlaic


ONLUS Non Bombe ma Solo Caramelle - Trieste

DI RITORNO DA KRAGUJEVAC

Viaggio del 5 – 8 luglio 2012


Introduzione

Vi inviamo la relazione del viaggio svolto un mese e mezzo fa a Kragujevac per la consegna delle adozioni a distanza che fanno capo alla ONLUS Non Bombe ma solo Caramelle e al Coordinamento Nazionale RSU CGIL.

Questi viaggi servono anche a verificare lo stato dei numerosi progetti che sono stati portati a termine e per la messa in cantiere di nuovi progetti.

Come sempre in questa relazione saranno presenti alcune fotografie per illustrare questi progetti; ne troverete molte di piu’ per ogni singolo progetto sul nostro sito

http://www.facebook.com/nonbombemasolocaramelle

Tutte le nostre informazioni vengono pubblicate regolarmente sui due siti che seguono; altri siti di tanto in tanto riportano le relazioni dei nostri viaggi oppure le schede informative che periodicamente inviamo.

Sul sito del coordinamento RSU trovate tutte le notizie sulle nostre iniziative a partire dal 1999

http://www.coordinamentorsu.it/guerra.htm

I nostri resoconti sono presenti anche sul sito del Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia, sul fondo della pagina all'indirizzo:

https://www.cnj.it/solidarieta.htm


Cronaca del viaggio; i progetti in corso


Giovedi’ 5 luglio 2012; in viaggio e l’arrivo al Sindacato

Come sempre partenza da Trieste verso le 8 e 30 del mattino.

Come ormai da molti anni a luglio i partecipanti al viaggio sono pochi ed il perche’ e’ presto detto: ci aspettano quattro giorni di fuoco, con temperature altissime.

Cosi’ partiamo solo in quattro: Gilberto, Maria e Rita da Trieste, Stefano da Fiumicello e lasciamo a Trieste il glorioso furgone della Associazione di Solidarieta’ Internazionale Triestina, che usiamo da dieci anni, ma che non ha la climatizzazione ed optiamo per una nostra vettura. Viaggiamo in assoluta tranquillita’ con tempo bello e con passaggi veloci alle varie frontiere; il traffico e’ pressoche’ assente in autostrada ed e’ ben piu’ scarso del solito; a sud di Zagabria i camion sono quasi inesistenti, a dimostrazione che in queste regioni nel cuore dell’Europa la crisi economica colpisce duramente. Anche l’attraversamento di Belgrado, che e’ sempre faticoso ed impegnativo, e’ del tutto agevole.

L’arrivo a Kragujevac ci lascia a bocca aperta: la rotonda di ingresso alla citta’ e’ dominata da un enorme logo della Fiat [ FOTO ], che a qualcuno potra’ anche piacere sia esteticamente che politicamente, ma che io trovo di pessimo gusto estetico e in perfetto stile Marchionne, sigillo padronale a definire il possesso della citta’.

Ancor peggio, dal mio punto di vista, e’ la grande scritta sul palazzo della direzione FAS che recita, in Serbo, cio’ che e’ presente anche sulle fabbriche italiane del gruppo Fiat ‘’Noi siamo quello che facciamo’’: mi innesca spiacevoli ricordi con scritte del passato.

Finalmente prima delle 6 di sera incontriamo i nostri amici del sindacato nella loro sede. L’atmostera e’ come sempre festosa, come se ci si fosse lasciati il giorno prima, ma si sente la tensione dovuta alla liquidazione della Zastava Automobili, avvenuta il 5 gennaio 2011, con la conseguente perdita del posto di lavoro per quasi 1600 lavoratori, tra cui tre delle persone (su cinque) che lavorano per il Sindacato e che si occupano dell’ufficio adozioni.

E’ chiaro che senza di loro la nostra campagna di solidarieta’ materiale con i lavoratori di Kragujevac, in piedi ormai da 13 anni, sarebbe destinata a finire molto presto, tra l’altro in una fase come questa, in cui il modesto ma concreto aiuto che periodicamente portiamo diventa ancor piu’ indispensabile.

Vi ricordo a questo proposito che tutte le associazioni italiane che intervengono a Kragujevac (una decina) hanno deciso di creare un apposito fondo, SENZA toccare il denaro destinato agli affidi, che integra almeno in parte il sussidio di disoccupazione per queste tre persone (Rajka, Dragan e Delko) permettendo quindi di continuare l’attivita’ dell’ufficio.

Prepariamo tutte le buste con gli affidi che saranno consegnati durante l’assemblea pubblica di sabato 19 marzo, organizziamo gli appuntamenti che avremo nei due giorni successivi ed infine consegnamo le tre buste con i contributi per l’ufficio adozioni, per le quali ci viene rilasciata una regolare ricevuta.

Le previsioni del tempo ci dicono che nei prossimi due giorni fara’ MOLTO caldo e cosi’ i nostri impegni vengono concentrati in due mattine.


Venerdi’ 6 luglio; la verifica dei progetti

Inizia una lunghissima mattinata; non abbiamo mai avuto una mattina con tale numero di incontri da fare.

Alle 9 ci vediamo con i funzionari e i delegati del Sindacato Samostalni per raccogliere le informazioni sulla situazione delle varie realta’ produttive in cui si articola ancora il gruppo Zastava e della Fiat Auto Serbia; leggerete nella seconda parte di questa relazione la situazione attuale degli stabilimenti auto.

Alle 10, proprio a fianco della sede del Sindacato, incontriamo i rappresentanti della associazione malati di Distrofia Muscolare.

Questa associazione ha 148 membri di cui circa la meta’ bambini, sono persone invalide, quasi tutte disoccupate, molte di loro ormai legate alla carrozzina e necessitano di aiuto di altre persone anche per le necessita’ piu’ semplici. Spesso sono persone molto povere e ai margini della societa’.

La loro sede e’ un locale di proprieta’ pubblica; ricevono dal Comune un aiuto economico con cui far fronte alle spese per elettricita’, riscaldamento e telefono.

Li avevamo conosciuti a marzo scorso perche’, dopo aver subito un furto nella loro sede (un televisore e il computer dell’ufficio), si erano rivolti al Sindacato per vedere se era possibile ricevere un aiuto economico per poter ricomprare le cose rubate.

Cio’ che potremo portargli e’ ben piu’ importante di un televisore: nel nostro viaggio di ottobre prossimo avremo con noi un pullmino capace di trasportare di due carrozzine, dotato di di sollevatore elettroidraulico, dono della Misericordia della Bassa Friulana di San Giorgio di Nogaro; non e’ un furgone nuovo, e’ stato immatricolato nel 2004, ma e’ in ottime condizioni.

I volontari della Misericordia verranno con noi per questa consegna, come hanno del resto gia’ fatto nel 2006, quando donarono una ambulanza al centro medico della Zastava e nel 2008, quando consegnarono un furgone per trasporto carrozzine alla Associazione Malati di Sclerosi Multipla.

Discutiamo di come preparare i documenti di donazione e di accettazione, secondo le indicazioni ricevute dalla Dogana di Kragujevac e dalla Guardia di Finanza di Trieste, che abbiamo interpellato per cercare di evitare i grossi problemi che abbiamo incontrato nelle precedenti donazioni del 2006 e del 2008.

C’e’ un problema ulteriore che i nostri amici ci chiedono di aiutare a risolvere: il tetto delle loro sede perde copiosamente, e ci sono molte infiltrazioni.

L’intervento non e’ molto costoso e senz’altro riusciremo a fare qualcosa.

Ci consegnano come ricordo del nostro viaggio le magliette della loro associazione e le maschere veneziane in ceramica che stanno realizzando nel loro laboratorio e un bellissimo cesto di fiori a Maria e Rita.

Ci rivedremo a ottobre e sara’ FESTA GRANDE!

Alle 10 e 30 siamo alla Scuola Primaria Dragisa Mihajlovic, nel quartiere di Male Pcelice; abbiamo gia’ parlato diffusamente di questa scuola nella relazione relativa al nostro viaggio di marzo 2012, ed abbiamo pubblicato due ampi album fotografici sulla nostra pagina facebook, rispettivamente il 28 giugno e il 21 luglio.

La scuola ha circa 150 alunni su quattro classi con doppi turni mattino-pomeriggio ed una classe di preparatoria (dai 5 ai 6 anni) con 25 bambini.

Ha una superficie di circa 600 metri quadrati. Le aule a disposizione sono sei, di cui quattro per la scuola primaria, una per la classe preparatoria ed una aula informatica attrezzata assai bene, dono di Telekom Serbia.

All’inizio di novembre 2011 la direzione e gli insegnanti della scuola e i genitori degli alunni ci avevano fatto pervenire tramite l’ufficio adozioni del Sindacato Samostalni una richiesta di collaborazione per lavori urgenti, che consistevano nel rifacimento dei pavimenti di tre aule, dei servizi igienici e infine nella sostituzione di quattro lavagne. I lavori sono iniziati a marzo ed ora sono totalmente finiti. Praticamente tutte le associazioni che agiscono in Serbia hanno deciso di partecipare alla realizzazione di questo progetto.

Eccole, in ordine alfabetico

ABC Pace e Solidarieta’ ONLUS di Roma

Aiutiamo la Jugoslavia ONLUS di Bologna

Associazione MIR SADA di Lecco

Associazione Zastava Brescia per la Solidarieta’ Internazionale ONLUS di Brescia

Non bombe ma solo Caramelle ONLUS di Trieste

Un ponte per... ONLUS di Roma

ed in questo ordine vengono riportate sulla targa che ricorda questa bellissima iniziativa di solidarieta’ materiale, che dedica questi lavori alla memoria di Laura Sordelli, del Direttivo della nostra associazione, che ci ha lasciato dopo una lunghissima malattia a gennaio scorso. Questa targa e’ a fianco della bandiera della pace, che e’ stata messa (sotto vetro) al posto d’onore all’ingresso della scuola.

[ FOTO: I pavimenti prima... ...e dopo il nostro intervento / Una toilette degli alunni Vista dei nuovi servizi igienici / La targa con la dedica a Laura La bandiera all’ingresso della Scuola ]

La nostra mattinata prosegue alle 11 e 30 con una visita al centro 21 ottobre per ragazzi Down, dove ci rechiamo ogni volte che e’ possibile; e’ stato il nostro primo importante progetto a Kragujevac ed e’ riuscito a ridare dignita’ e sicurezza ad una delle categorie sociali piu’ deboli ed emarginate, quella delle persone con disagio psichico.

Questa volta, poi, la nostra visita, ha anche un carattere speciale, perche’ siamo al settimo anniversario dell’inaugurazione del Centro, che inizio’ le sue attivita’ il 9 luglio del 2005.

Jelena, la direttrice, ci informa di tutto quello che hanno fatto negli utimi mesi, e ci consegna (come fa sempre) il resoconto fino all’ultimo centesimo di come hanno utilizzato il nostro ultimo contributo (che gli avevamo lasciato a marzo) ed una ricca documentazione fotografica.

Anche questa volta possiamo sostenerli, attraverso una donazione d 300 euro. Jelena nei suoi ringraziamenti usa un bellissimo modo di dire per quanto riguarda i sostegni che riusciamo ogni tanto a fornire a questi ragazzi: questo sostegno li aiuta ad USCIRE UGUALI NEL MONDO.

Un po’ di storia di questo Centro: a settembre 2004 avevamo ricevuto dai lavoratori della COOP Nord-Est la cifra di 14.290 euro, con la richiesta di impegnare questo denaro in uno o piu’ progetti che andassero oltre il gli affidi a distanza.

Nello stesso periodo l’associazione delle famiglie con figli con sindrome di Down della citta’ di Kragujevac ci aveva chiesto di sostenerli nella realizzazione di un centro diurno che accogliesse questi ragazzi.

Su nostra richiesta il Comune di Kragujevac aveva messo a disposizione di questo progetto un edificio pubblico di circa 350 metri quadrati, distribuiti tra un grande salone di 260 metri quadrati, due bagni, una cucina, due uffici e un magazzino e li aveva restaurati a sue spese.

Noi, da parte nostra, avevamo messo a disposizione del progetto 10.000 euro, acquistando tutto il materiale che ci era stato richiesto dalle famiglie per la realizzazione di vari laboratori e per l’arredamento.

La realizzazione di questo Centro ha inoltre creato quattro posti di lavoro.

Alle 12 e 30 visitiamo la fabbrica DES

Abbiamo pubblicato sulla nostra pagina facebook una ampia raccolta di foto su questa fabbrica il 28 giugno scorso.

Ne abbiamo gia’ parlato nella relazione relativa al viaggio di marzo scorso; come forse ricorderete, si tratta di una azienda metalmeccanica, con circa 100 dipendenti, 50 dei quali sono invalidi psichici o fisici.

E’ una impresa di proprieta’ pubblica ed e’ sottoposta alla legislazione sul lavoro nelle officine protette; le mansioni che svolgono i singoli lavoratori dovrebbero essere strettamente relazionate al loro stato di salute.

Non hanno una produzione qualificante sulla quale appoggiarsi, hanno una gamma di prodotti piuttosto semplici: tavoli, sedie, scaffalature metalliche, giochi per parchi e asili, prodotti per agricoltura. Lo Stato dovrebbe pagare meta’ degli stipendi (ma non e’ quasi mai regolare nei suoi versamenti), e il resto deve essere trovato attraverso il loro lavoro. Devono, come si dice oggi, stare sul mercato.

I lavoratori hanno salari da fame, circa 200 euro al mese; inoltre sono in arretrato di cinque mensilita’ dal 2010, per le quali non esiste alcuna soluzione economica prevedibile.

Due mesi fa hanno ricevuto un piccolo anticipo di 5000 dinari (circa 40 euro...).

La fabbrica ha tre reparti, in capannoni distinti:

uno di meccanica: benche’ con attrezzature vecchissime, non e’ molto diverso da qualsiasi officina; uno di trattamenti galvanici e uno di verniciatura.

Specialmente il reparto galvanica e’ in pessime condizioni e i lavoratori sono esposti a rischi pesanti per la loro salute, a diretto contatto con le vasche, senza sistemi di aspirazione e senza mezzi di protezione individuale.

Da poco il Ministero dell’Economia ha meso a disposizione 12 milioni di dinari (circa 105.000 euro) per la completa ricostruzione del reparto galvanica; un nuovo capannone, nuove vasche per trattamenti chimici, sistemi aspiranti e nuovi mezzi di protezione individuale per i lavoratori.

[ FOTO: Il vecchio reparto / Quello in costruzione ]

Per quanto riguarda i pasti i lavoratori si portano qualcosa da casa, ma non avevano (sino ad ora!) una sala mensa e mangiavano direttamente sul posto di lavoro.

Avevano un locale dismesso di circa 50 metri quadrati che volevano attrezzare come mensa, con trenta posti a sedere, e ci hanno chiesto di aiutarli acquistando i materiali necessari.

A maggio scorso ci avevano inviato un preventivo totale per tutti i lavori e gli arredi per un totale di 490330 dinari che, convertito in euro utilizzando il cambio di 111.44 dinari per 1 euro, ammontava a 4400 euro.

Tutte le associazioni che hanno partecipato alla esecuzione dei lavori nella scuola Mihajlovic hanno deciso di realizzare anche questo progetto, e cosi’ l’Associazione Mir Sada di Lecco durante il suo periodico viaggio a Kragujevac ha consegnato 4400 euro, necessari per i lavori edili, elettrici e idraulici, per l’acquisto degli arredi e per l’attrezzatura necessaria per un piccolo angolo cucina.

Il preventivo iniziale ha dubito durante i lavori uno sforamento di 110.000 dinari e cosi’ consegnamo 100 euro supplementari.

Come sempre riceviamo tutte le fatture in originale, intestate alla nostra ONLUS; non abbiamo dubbi sull’onesta’ dei nostri referenti sindacali, ma e’ sempre meglio cosi’... inoltre avere le fatture intestate a noi facilita la preparazione del bilancio della associazione.

Con questa nuova realizzazione non abbiamo certo cambiato le condizioni materiali di vita di questi lavoratori e delle loro famiglie, e neppure abbiamo dato loro un futuro piu’ certo, ma almeno abbiamo contributo ad aumentare la loro dignita’ sia come lavoratori che come singole persone.

[ FOTO: Due viste del locale della vecchio locale / Due viste della nuova mensa ]

Consegnamo al delegato del sindacato Samostalni della fabbrica la bandiera bilingue della Pace che in tutta Kragujevac e’ presente dove sono stati realizzati i nostri progetti e ci avviamo verso l’ultimo incontro di questa lunga e afosa giornata.

[ FOTO: Con il delegato sindacale Samostalni della fabbrica DES ]

Alle 13 e 30 arriviamo alla sede dell’associazione para- e tetraplegici di Kragujevac.

Sono circa 70 persone invalide per incidenti di vario tipo. A questa associazione fanno capo anche persone amputate a entrambe le gambe o alle mani.

Hanno una sede che gli e’ stata data dal Comune. E’ in pessime condizioni, una vera topaia; i servizi igienici sono assolutamente carenti per questo tipo di invalidita’. Devono rifare una ricostruzione totale di muri, pavimenti. impianto elettrico e idraulico, servizio igienico, infissi, ufficio, rampa di accesso. Aiutarli nella ricostruzione di questi locali sara’ uno dei nostri prossimi progetti, e si inquadra bene nella nostra logica di essere a fianco delle categorie piu’ deboli di Kragujevac e nel cercare di combattere la disgegazione sociale. Queste persone sono gli ultimi degli ultimi, e meritano tutta’ la nostra solidarieta’ materiale. Chiederemo anche a tutte le altre associazioni italiane di partecipare a questa iniziativa.

Malgrado i loro gravi problemi sono molto attivi nel campo delle attivita’ sportive per persone con disabilita’ fisiche, come dimostrano le tantissime coppe e medaglie presenti nella loro sede

[ FOTO: Lo scivolo per carrozzine all’ingresso / I servizi (ignobili per invalidi!) / Una vista dell’interno / Una parte dei trofei sportivi ]

Ci rivedremo senz’altro a ottobre, e siamo convinti che per quella data tutti i lavori saranno stati portati a termine nel migliore dei modi.


Sabato 7 luglio 2012

E’ la giornata dell’assemblea della consegna degli affidi a distanza.

Malgrado l’aria rovente, sono centinaia le persone che ci attendono ordinatamente e pazientemente davanti all’ingresso della grande sala della Zastava Kamioni dove vengono distribuite le quote di affido.

Queste persone probabilmente non leggono i giornali serbi e italiani che descrivono Kragujevac perche’ altrimenti non sarebbero qui, ma a festeggiare il magnifico Eldorado in cui l’arrivo della Fiat ha trasformato la loro citta’.

No, per loro, i nostri amici e le loro famiglie, la realta’ e’ un’altra: vivono si’ a Kragujevac, ma nella citta’ reale, dove la disoccupazione e’ quasi al trenta per cento, e se invece hano la fortuna di lavorare il loro salario non arriva a 300 euro al mese; sono senza lavoro e resteranno per sempre ai margini della sopravvivenza e nessuna vaghissima (e sempre rimandata) promessa di ingresso nella comunità europea riuscirà a tramutare in condizioni di vita dignitose le loro speranze. E tutto questo in un paese europeo che poteva aspirare ad un futuro normale, prima di essere distrutto dai bombardamenti dei civilissimi Paesi aderenti alla NATO tra cui, non dimentichiamolo mai, l’Italia.

Durante questa assemblea distribuiremo 162 quote di affido (per la maggior parte quote pari ad un trimestre) per un totale di 15415 euro; inoltre consegneremo una quota annuale di 310 euro proveniente dalla Associazione Aiutiamo la Jugoslavia di Bologna e due contributi (330 euro) provenienti da sottoscrittori della Associazione Most Za Beograd di Bari.

Dopo i 24 nuovi affidi aperti a marzo scorso anche oggi apriremo cinque nuovi affidi: due derivano da nuovi sottoscrittori che hanno raggiunto la nostra grande famiglia solidale e tre sono dovuti a sostituzioni di tre ragazzi ormai grandi che hanno finito gli studi.

Da tutti c’e’ un saluto, un abbraccio, una stretta di mano, regali da portare alle famiglie italiane; molti vogliono raccontarci dei loro problemi. Soprattutto mi colpisce un lavoratore della Fiat Auto Serbia, gia’ avanti negli anni, che con le lacrime agli occhi mi racconta di tutto il suo terrore per il futuro, perche’ non crede che riuscira’ a reggere i nuovi orari di lavoro e i nuovi ritmi di produzione, introdotti da pochissimo e di cui troverete i dettagli nella seconda parte di questa relazione.


Qui termina il nostro viaggio tra i nostri amici lavoratori serbi nel cuore dell’Europa civile...

Il giorno dopo rientriamo in Italia, e inizieremo a preparare il prossimo viaggio con la stessa determinazione e convinzione con cui abbiamo preparato tutti i precedenti.

Grazie a tutte/i voi per il sostegno che date a questa campagna solidale!



ALCUNI INDICI ECONOMICI GENERALI SULLA SERBIA E SU KRAGUJEVAC

I dati contenuti in questa relazione sono stati ricavati per la maggior parte dai bollettini periodici dell’Ufficio Centrale di Statistica; qualora la fonte sia diversa viene esplicitamente indicata.


La popolazione

Secondo il censimento tenutosi nel 2011 la popolazione serba e’ di 7.250.000 persone; dal censimento precedente la popolazione e’ scesa di circa 350.000 unita’per effetto del tasso di fertilita’ negativo; il numero dei decessi piu’ alto del numero delle nascite ha iniziato a verificarsi negli anni novanta, dapprima piu’ accentuato al Nord del Paese e via via piu’ anche nelle regioni del Sud. Se il trend non dovesse cambiare, nel 2060 il Paese potrebbe contare solo 6 milioni di cittadini. Difficile però che le cose migliorino: la crisi economica in cui si dibatte il Paese non è certo una medicina contro la “peste bianca” della denatalità. In passato questo fattore era stato “nascosto” dall’afflusso di sfollati e rifugiati durante gli anni ’90, circa 650mila in una prima fase, poi ridottisi a 300mila dopo i rimpatri o l’emigrazione verso altri Paesi.


Cambio dinaro/euro (fonte: comunicati periodici della Banca Nazionale)

La Serbia e’ un Paese con un fortissimo deficit commerciale (come vedremo tra poco) e piu’ della meta’ del commercio con l’estero si svolge con la Unione Europea, Italia e Germania in primis

Il cambio del dinaro con l’euro ha quindi una immediata e fortissima influenza sui prezzi delle merci e sulle (scarsissime) capacita’ di acquisto delle famiglie.

Ripercorriamo la variazione del cambio negli ultimi tre anni.

Al 22 ottobre 2009 era di 93.2 dinari per euro.

Un anno dopo, il 4 novembre 2010 il cambio era arrivato a a 107.5 dinari per euro.

Dopo questa data c’era stato per circa sei mesi un rafforzamento progressivo del dinaro che era giunto al valore di 96.5 dinari per un euro il 22 maggio 2011 per poi iniziare nuovamente a calare.

Questo rafforzamento momentaneo e’ stato dovuto esclusivamente a ragioni politiche interne; ha avuto vantaggi solo per chi ha aperto mutui in euro, ma ha penalizzato fortemente le gia’ scarse esportazioni, mentre i prezzi dei beni di prima necessita’ e le tariffe hanno continuato ad aumentare.

Fino alla fine del 2011 il cambio e’ poi oscillato intorno a 100-102 dinari per un euro.

Poi per tutto il 2012 la moneta ha subito un indebolimento continuo, dai 103 dinari per un euro a gennaio fino ai 119 dinari per un euro a fine agosto, malgrado la Banca Nazionale abbia speso almeno 1500 milioni di euro per sostenere il dinaro.


Prodotto interno lordo (PIL) e indice della produzione industriale

Il PIL nel primo trimestre del 2012 e’ diminuito del 1.3 % rispetto allo stesso periodo del 2011; nel secondo trimestre il calo e’ stato dello 0.6 % rispetto allo stesso periodo del 2011.

L’indice della produzione industriale nel periodo gennaio-luglio 2012 e’ diminuito del 4.0% rispetto a quello dello stesso periodo del 2012.

E’ quasi certamente destinato a diminuire ulteriormente, oltre che per la crisi generalizzata, in relazione al gravissimo problema della acciaieria di Smederevo, che ricordo in sintesi.

La US Steel aveva acquistato nel 2003 la acciaieria di Smederevo (poco a sud di Belgrado), pagandola 23 milioni di dollari. Le produzioni principali di questo complesso sono acciai speciali, per la gran parte destinati alla esportazione. Chissa’ come mai, ma nel 1999 questa fabbrica non era stata bombardata dalla NATO...

La notizia era arrivata inattesa alla fine di gennaio 2012: la US Steel si e’ ritirata dalla Serbia e lo stabilimento e’ stato rilevato dallo Stato (al prezzo simbolico di 1 dollaro), mettendo in crisi 5500 posti di lavoro diretti e circa 15000 indiretti, almeno secondo le dichiarazioni rilasciate a luglio scorso dal ex ministro dell’economia Ciric.

L’acciaieria partecipava al PIL del Paese per circa il 5% e alle esportazioni per piu’ del 10%

Fonte: Radio B92 al seguente indirizzo:

http://www.b92.net/eng/news/business-article.php?yyyy=2012&mm=07&dd=02&nav_id=81066


Commercio con l’estero

Anche nel 2011 la Serbia ha avuto un un deficit commerciale altissimo,

Ecco il consuntivo dell’anno: le esportazioni sono state pari a 8441.4 milioni di euro, con un aumento del 14.2% rispetto al 2010; le importazioni invece sono state pari a 14250.0 milioni di euro, con un aumento del 12.9% rispetto al 2010.

Il deficit della bilancia commerciale e’ dunque di 5808.6 milioni di euro, in crescita dell’11.1% in confronto al 2010.

Il rapporto tra esportazioni ed importazioni lo scorso anno e’ stato del 57.4%.

I primi sei mesi del 2012 hanno visto esportazioni per 4144.3 milioni di euro mentre le importazioni sono state pari a 7206.2 milioni di euro, rispettivamente in aumento del 0.6% e del 5.7% rispetto ai valori rilevati nello stesso periodo del 2011, con un netto peggioramento della bilancia commerciale perche’ il rapporto tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni e’ passato da 60.5% dei primi sei mesi del 2011 al 57.4% dello stesso periodo del 2012.


Prezzi

I continui aumenti dei prezzi al consumo riguardano tutti i settori merceologici, ma sono particolarmente importanti per i generi e servizi essenziali, come su puo’ riscontrare nella seguente tabella che riporta i aumenti percentuali annui per diversi settori merceologici registrati a luglio 2012 rispetto a luglio 2011; nella terza colonna sono riportati gli stessi dati confrontati con i prezzi medi nell’anno 2006 posti uguali a 100.


Merci Luglio 2012 su luglio 2011 Luglio 2012 su media 2006 posta a 100

Alimentari (tutte le voci) 104.9 174.1

Carne 115.1 158.3

Frutta 111.5 182.6

Verdura 109.1 191.8

Caffe’, te e cacao 102.9 184.7

Bevande alcooliche e tabacchi 110.9 241.4

Abbigliamento e calzature 103.6 133.8

Affitti 112.1 136.9

Acqua --- 198.7

Elettricita’ --- 168.2

Salute 102.9 143.3

Trasporti 109.4 162.0

Istruzione 101.1 142.8


Livelli occupazionali e salari

I livelli occupazionali continuano a scendere.

Gli ultimi dati percentuali diponibili sono relativi ad aprile 2012, e li riportiamo assieme a quelli degli ultimi due anni; abbiamo modificato il criterio epositivo perche’ questa volta ci si riferisce alle persone dai 15 ai 64 anni, mentrer nelle relazioni precedenti, quando riportavamo questi dati, erano relativi alle persone oltre i 15 anni di eta’.


Apr. 2010 Ott. 2010 Apr. 2011 Nov. 2011 Apri. 2012

Tasso di occupazione 47.2 47.1 45.5 45.3 44.2

Tasso di disoccupazione 20.1 20.0 22.9 24.4 26.1


Se si guardano i dati relativi alle persone con eta’ compresa tra 15 e 64 anni ci sono ovviamente delle variazioni

Nella successiva tabella il numero medio degli occupati negli ultimi cinque anni:

Anno Num. occupati

2008 (media) 1.999.000
2009 (media) 1.889.000
2010(media) 1.795.000
2011 Aprile 1.753.000
2011 Ottobre 1.740.000
2012 Aprile 1.729.000


Particolarmente drammatico e’ il calo dell’occupazione nell’industria manifatturiera, che e’ passata da 370.000 occupati nel 2008 (media dell’anno) a 292.000 a ottobre 2011 e a 288.000 a aprile 2012.

Gli occupati nel settore pubblico sono circa 440.000, di cui circa 125.000 nell’Isruzione, 104.000 nella Sanita’ e 100.000 nelle amministrazioni centrali e periferiche.


I disoccupati, secondo Servizio Nazionale per l’Impiego erano 762.575 al 31 di luglio 2012, come riportato da B92 il 7 agosto scorso all’indirizzo:

http://www.b92.net/eng/news/business-article.php?yyyy=2012&mm=08&dd=07&nav_id=81662


Salari medi in dinari:

Maggio 2009
31086

Ottobre 2009
31783

Maggio 2010
33463

Ottobre 2010
34422

Maggio 2011
35362

Ottobre 2011
38167

Maggo 2012
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Luglio 2012
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C’e da sottolineare che ci sono tra alcune decine di migliaia di lavoratori che lavorano SENZA percepire un salario, secondo quanto denuncia il sindacato Samostalni.

(vedi http://www.sindikat.rs/ENG/news.html#12)


Le pensioni

Il sistema pensionistico si trova in uno stato catastrofico.

L’evasione del pagamento dei contributi e’ diffusissima, sono circa 50.000 le aziende (di tutte le dimensioni) che non li versano.

L’invecchiamento progressivo della popolazione ed il calo degli occupati fa si’ che attualmente il numero di pensionati sia pressoche’ uguale a quello degli occupati.

A febbraio 2012 c’erano 1.687.000 pensionati, di cui 1.360.000 lavoratori dipendenti, 218.000 agricoltori, 62.000 lavoratori autonomi e 47.000 militari.

Rispetto alla tipologia 966.000 erano pensioni di vecchiaia, 350.000 di invalidita’ e 371.000 di reversibilita’.

Per quanto riguarda l’entita’, sempre a febbraio 2012, la pensione media per i laavoratori dipendenti era di 23690 dinari, per gli agricoltori era di 9369 dinari, per gli autonomi di 23219 dinari e per i militari di 42205 dinari.

Durante tutto il 2011 il totale erogato per le pensioni e stato di di 501 miliardi di dinari, e solo il 53% (pari a 265 miliardi) e’ stata pagato con i contributi pensionistici versati dai datori di lavoro e lavoratori, l’altro 47% e’ arrivato dalla fiscalita’ generale.

Con questi livelli di salari e pensioni si vive molto male...

Il quotidiano Blic, come fa periodicamente, ha pubblicato il 12 giugno scorso quali sono i bisogni fondamentali mensili per una famiglia media di quattro persone.

Si arriva ad un totale di circa 100.000 dinari al mese; in realta’ il reddito medio delle famiglie serbe e’ circa la meta’ di questa cifra di cui il 42% sono destinati all’alimentazione e il 15% alle spese per la casa (acqua, elettricita’ e combustibili vari).

Le famiglie di operai o peggio di ex operai che sono al centro delle nostre azioni solidarieta’ e della nostra amicizia sono lontani anche da questi redditi medi, come potrete vedere nelle successive informazioni che riguardano direttamente la Zastava, o cio’ che resta di questa grande realta’.


Informazioni sulla situazione di Fiat Auto Serbia (FAS)

raccolte durante il viaggio a Kragujevac del 5-8 luglio 2012


Dipendenti FAS al 6 luglio 2012 (e iscritti al Sindacato)

1500, di cui 150 assunti il 5 luglio (il giorno prima della nostra rilevazione)

Operai: 1250

Impiegati 250

Tutti a tempo indeterminato (con sei mesi di prova per i nuovi assunti)


Provenienti dalla ex-Zastava automobili: 700

Provenienti dall’Agenzia Nazionale per l’Impiego 800


Gli iscritti al Samostalni Sindikat sono attualmente 700.

Altri sindacati hanno circa 60 iscritti; sono i sindacati ASNS e Nezavisnosti, assolutamente marginali, nati dopo il 5 ottobre 2000, che non sono mai riusciti a sviluppare la loro presenza in Zastava.


La Fiat in un recente incontro con il Sindacato Samostalni di inizio luglio ha confermato che, come indicato da Marchionne il 3 luglio scorso a Torino, ci sara’ in Italia uno stabilimento Fiat di troppo (quello di Melfi), se le attuali capacità di assorbimento in Europa resteranno uguali nei prossimi 24-36 mesi.

Per quanto riguarda Kragujevac la Fiat ha indicato nello stesso incontro l’ipotesi di assumere ancora 950 persone entro la fine dell’anno, portando l’occupazione complessiva a 2450 lavoratori.


Stipendi netti mensili (in dinari)

Ricordiamo che negli ultimi mesi 2012 il cambio dinaro/euro e’ oscillato mediamente intorno a 114 dinari per un euro

Neo-assunti in periodo di prova 29.000

Operai 32.000 – 36.000

Impiegati (compresi capireparto) 35.500 – 39.000

Vi sono poi circa 50 dirigenti che contrattano personalmente lo stipendio con l’azienda. I dati sui loro stipendi sono sconosciuti.

Al momento in cui scriviamo questi dati i lavoratori sono tutti al lavoro, nessuno e’ in cassa integrazione.


Lavoratori italiani a Kragujevac

Al momento ci sono in FAS circa 450 lavoratori italiani.

Sono sia operai che dirigenti.

Gli operai hanno funzioni di formazione degli operai serbi e di supervisori della produzione, ma svolgono anche direttamente ruoli lavorativi, per esempio nelle cabine di verniciatura e sui robot in carrozzeria e lastroferratura.

Non si conosce quanto tempo si fermeranno a Kragujevac.


Produzioni

Linea di montaggio della Punto

La linea di montaggio della Punto era giunta a Kragujevac alcuni anni fa, ed e’ stata utilizzata per montare il modello Punto 188 con pezzi in arrivo da Mirafiori.

La linea e’ sempre presente a Kragujevac, ma non e’ piu’ in funzione; a dicembre 2011 erano stati utilizzati gli ultimi 250 lotti per il montaggio arrivati da Mirafiori.

I lavoratori addetti alla linea della Punto sono stati tutti spostati nei vari reparti di produzione della 500L.

Al momento ci sono ancora circa 2000 Punto invendute.


Linea della 500L

I lavori di sistemazione dei vecchi capannoni sono fi

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