(Per la cronaca della crisi politica in Croazia si vedano ad esempio
i dispacci ANSA, raccolti alla URL:
http://www.ansa.it/balcani/croazia/croazia.shtml )
Sulla crisi di governo in Croazia
di Vladimir Kapuralin
La crisi di governo formalmente è incominciata con il rigetto, da parte
del HSLS (Partito Social-Liberale Croato), uno dei 5 partiti di
coalizione al governo, dell'accordo sulla [chiusura della] centrale
elettrica termonucleare di Krsko in Slovenia, che e' proprieta' comune
di Slovenia e Croazia. In realtà l'accordo è a svantaggio della Croazia
perché ad essa, con la chiusura della elettrocentrale, sono assegnate
la metà delle scorie nucleari, mentre da alcuni anni la Croazia non
viene rifornita di elettricità da questa centrale, ed in futuro dovrebbe
pagarla ad un prezzo maggiore di quello vigente sul mercato mondiale.
La crisi in verità è stata provocata dal presidente del HSLS Drazen
Budisa, "enfant terrible" della politica croata. Si tratta di una
persona altamente frustrata, che inizio' la sua carriera politica gia'
nel 1971
quando, essendo uno dei 4 leader studenteschi, si lego' alle forze
nazionaliste che volevano attuare la secessione della Croazia e che
all'epoca non riuscirono nell'intento per via del contesto geopolitico,
sul piano esterno, e del ruolo attivo del presidente Tito e della Lega
dei Comunisti sul piano interno.
Il famigerato Budisa è stato per alcuni anni in carcere, ma il suo
momento è arrivato nel 1990, dopo la vittoria delle forze contro-
rivoluzionarie. Allora fondò l'HSLS, un partito nazionalista che ha
contribuito alla distruzione della Jugoslavia. Nella prima metà degli
anni 90, alla guida del partito lo sostitui' il defunto Vlado Gotovac.
Nelle seguenti elezioni politiche si mise di nuovo alla guida del
Partito, allorche' si arrivo' alla divisione al suo interno e parte dei
membri insieme a Gotovac fondarono il Partito liberale.
Alle elezioni del 2000, l'HSLS insieme al SDP e ad altri 4 partiti
formano il principale blocco di coalizione e vincono sull'HDZ.
Budisa aiutò allora Ivica Racan [attuale primo ministo, ndT] ad
assurgere al ruolo di premier, contando di arrivare, alle successive
elezioni presidenziali, ad essere eletto presidente dello Stato.
La sconfitta alle presidenziali è stata un ulteriore colpo per la già
labile psiche di questo eterno scontento. Di natura presuntuoso,
dedito a cambiamenti in continuazione, smette di guidare l'HSLS,
per poi, nelle successive elezioni politiche, essere di nuovo eletto
suo presidente. Ma non si limita a questo e richiede che alcuni
ministri del suo partito si dimettano dal governo con la motivazione
di non esprimere gli interessi del partito, anche se alcuni di essi
soddisfacevano i criteri posti dal governo.
Il culmine delle sue esibizioni politiche arriva con la richiesta
di essere nominato vicepremier, cosa che gli riesce pure. Soddisfatto,
per un certo periodo si calma, per poi, ora, provocare la crisi di
governo, ma con grandi perdite, dal suo punto di vista, perché una parte
dei delegati al Parlamento che sostenevano il precedente governo fanno
lo stesso anche con il nuovo.
Conformemente alla sua facoltà costituzionale, il presidente Mesic si è
consultato con i partiti parlamentari ed ha conferito il mandato per la
creazione del nuovo governo allo stesso Ivica Racan. E' poco probabile
che il governo nel prossimo periodo, fino alle elezioni che
dovrebbero svolgersi nel 2004, riesca a recuperare in quello che ha
mancato, le promesse della campagna preelettorale precedente, in base
alle quali aveva ottenuto il sostegno plebiscitario degli elettori.
E così sicuramente continuerà ad aggravarsi la situazione dell'economia
e quella sociale. Allo stesso tempo non si può affermare che si arriverà
ad elezioni anticipate. E questo per una ragione pragmatica: perché
nessuno è certo di essere rieletto in Parlamento, posizione che implica
concreti privilegi.
(Pola, 10.7.02)
Vladimir Kapuralin : Kriza vlade u Hrvatskoj
Kriza vlade nastala je formalno odbijanjem HSLS - Hrvatske socijalno
liberalne stranke kao jedne od pet vladajuce koalicije, da prihvati
sporazum o termonuklearnoj elektrani Krsko u Sloveniji koja pripada
Hrvatskoj i Sloveniji zajedno, a koji je u stvari stetan za Hrvatsku,
jer ce nakon zatvaranja elektrane Hrvatskoj pripasti polovica nuklearnog
otpada, a vec nekoliko godina ne dobivamo iz nje,struju, a ubuduce
trebali bi je placati po visoj cijeni od one na svijetskom trzistu.
Ustvari krizu je izazvao predsjednik HSLS-a Drazen Budisa enfant
terrible hrvatske politike. Radi se o jednoj visokofrustriranoj osobi
koji je svoju politicku karijeru zapoceo jos 1971. Godine kada je kao
jedan od 4 studentskih lidera stao uz nacionalisticke snage koje su
namjeravale sprovesti secesiju Hrvatske, sto im tada nije uspjelo zbog
geopolitickih odnosa na vanjskom planu i aktivne uloge predsjednika TITA
i Saveza komunista na unutrasnjem planu.
Famozni Budisa bio je nakon toga nekoliko godina u zatvoru, a njegovo
vrijeme doslo je 1990. Nakon pobjede kontrarevolucionarnih snaga. Tada
osniva HSLS, nacionalisticku stranku na desnoj politickoj sceni, koja je
dala svoj doprinos u rusenju Jugoslavije. U prvoj polovici 90-tih
godina na celu stranke smjenjuje ga pokojni Vlado Gotovac. Na slijedecim
stranackim izborima ponovo staje na celo stranke i tada dolazi do
rascijepa, te dio clanova sa Gotovcem osniva LS-liberalnu stranku.
Na izborima 2000. Godine HSLS sa SDP-om cini glavni koalicioni blok i sa
jos 4 stranke pobijedjuje HDZ. Budisa je tada pomogao Ivici Racanu da
dodje do mijesta premijera racunajuci sigurno da ce na predsjednickim
izborima proci za predsjednika drzave. Poraz na predsjednickim izborima
bio je dodatni udarac za vec uzdrmanu psihu vjecitog nezadovoljnika.
Po prirodi tast, uobrazen i sklon cestim promjenama raspolazenja nakon
toga prestaje voditi HSLS. Da bi na zadnjim stranackim izborima ponovo
bio izabran za predsjednika stranke. Na tome ne ostaje, vec trazi da
vladu napuste neki ministri iz njegove stranke uz obrazlozenje da ne
vode racuna o stranackim interesima iako su pojedini zadovoljavali
kriterije koje je pred njih postavila vlada. Vrhunac politicke
egzibicije sastoji se u zahtjevu da bude imenovan zamjenikom premijera
sto mu je i uspjelo. Nakon toga, zadovoljan neko se vrijeme primirio, da
bi sada konacno prouzrocio krizu vlade, ali uz uvjetno receno velike
gubitke, jer jedan dio zastupnika u parlamentu iz redova HSLS- podrzao
je prethodnu vladu, a to ce uciniti i sa novom.
U skladu sa ustavnim ovlastenjima, predsjednik Mesic obavio je
konsultacije sa predstavnicima parlamentarnih stranaka i mandat za
sastav nove vlade povijerio dosadasnjem premijeru Racanu. Malo je
vjerovatno da ce vlada u preostalom razdoblju do redovnih izbora, koji
bi trebali biti 2004., nadoknaditi propusteno i ispuniti obecanje dato u
predizbornoj kampanji, na osnovu cega je i dobila gotovo plebiscitarnu
podrsku biraca. Tako da ce se pet ( ?) pozicija hrvatske privrede i
stanja u drustvu najvjerovatnije nastaviti. Isto tako u ovom trenutku
nemoze se sa sigurnoscu ustvrditi da ce biti prijevremenih izbora. I to
zbog pragmaticnog razloga sto nitko nije siguran da bi ponovno bio
izabran u Parlament sto sa sobom donosi sasvim konkretne privilegije.
(U Puli, 10.7.2002)
i dispacci ANSA, raccolti alla URL:
http://www.ansa.it/balcani/croazia/croazia.shtml )
Sulla crisi di governo in Croazia
di Vladimir Kapuralin
La crisi di governo formalmente è incominciata con il rigetto, da parte
del HSLS (Partito Social-Liberale Croato), uno dei 5 partiti di
coalizione al governo, dell'accordo sulla [chiusura della] centrale
elettrica termonucleare di Krsko in Slovenia, che e' proprieta' comune
di Slovenia e Croazia. In realtà l'accordo è a svantaggio della Croazia
perché ad essa, con la chiusura della elettrocentrale, sono assegnate
la metà delle scorie nucleari, mentre da alcuni anni la Croazia non
viene rifornita di elettricità da questa centrale, ed in futuro dovrebbe
pagarla ad un prezzo maggiore di quello vigente sul mercato mondiale.
La crisi in verità è stata provocata dal presidente del HSLS Drazen
Budisa, "enfant terrible" della politica croata. Si tratta di una
persona altamente frustrata, che inizio' la sua carriera politica gia'
nel 1971
quando, essendo uno dei 4 leader studenteschi, si lego' alle forze
nazionaliste che volevano attuare la secessione della Croazia e che
all'epoca non riuscirono nell'intento per via del contesto geopolitico,
sul piano esterno, e del ruolo attivo del presidente Tito e della Lega
dei Comunisti sul piano interno.
Il famigerato Budisa è stato per alcuni anni in carcere, ma il suo
momento è arrivato nel 1990, dopo la vittoria delle forze contro-
rivoluzionarie. Allora fondò l'HSLS, un partito nazionalista che ha
contribuito alla distruzione della Jugoslavia. Nella prima metà degli
anni 90, alla guida del partito lo sostitui' il defunto Vlado Gotovac.
Nelle seguenti elezioni politiche si mise di nuovo alla guida del
Partito, allorche' si arrivo' alla divisione al suo interno e parte dei
membri insieme a Gotovac fondarono il Partito liberale.
Alle elezioni del 2000, l'HSLS insieme al SDP e ad altri 4 partiti
formano il principale blocco di coalizione e vincono sull'HDZ.
Budisa aiutò allora Ivica Racan [attuale primo ministo, ndT] ad
assurgere al ruolo di premier, contando di arrivare, alle successive
elezioni presidenziali, ad essere eletto presidente dello Stato.
La sconfitta alle presidenziali è stata un ulteriore colpo per la già
labile psiche di questo eterno scontento. Di natura presuntuoso,
dedito a cambiamenti in continuazione, smette di guidare l'HSLS,
per poi, nelle successive elezioni politiche, essere di nuovo eletto
suo presidente. Ma non si limita a questo e richiede che alcuni
ministri del suo partito si dimettano dal governo con la motivazione
di non esprimere gli interessi del partito, anche se alcuni di essi
soddisfacevano i criteri posti dal governo.
Il culmine delle sue esibizioni politiche arriva con la richiesta
di essere nominato vicepremier, cosa che gli riesce pure. Soddisfatto,
per un certo periodo si calma, per poi, ora, provocare la crisi di
governo, ma con grandi perdite, dal suo punto di vista, perché una parte
dei delegati al Parlamento che sostenevano il precedente governo fanno
lo stesso anche con il nuovo.
Conformemente alla sua facoltà costituzionale, il presidente Mesic si è
consultato con i partiti parlamentari ed ha conferito il mandato per la
creazione del nuovo governo allo stesso Ivica Racan. E' poco probabile
che il governo nel prossimo periodo, fino alle elezioni che
dovrebbero svolgersi nel 2004, riesca a recuperare in quello che ha
mancato, le promesse della campagna preelettorale precedente, in base
alle quali aveva ottenuto il sostegno plebiscitario degli elettori.
E così sicuramente continuerà ad aggravarsi la situazione dell'economia
e quella sociale. Allo stesso tempo non si può affermare che si arriverà
ad elezioni anticipate. E questo per una ragione pragmatica: perché
nessuno è certo di essere rieletto in Parlamento, posizione che implica
concreti privilegi.
(Pola, 10.7.02)
Vladimir Kapuralin : Kriza vlade u Hrvatskoj
Kriza vlade nastala je formalno odbijanjem HSLS - Hrvatske socijalno
liberalne stranke kao jedne od pet vladajuce koalicije, da prihvati
sporazum o termonuklearnoj elektrani Krsko u Sloveniji koja pripada
Hrvatskoj i Sloveniji zajedno, a koji je u stvari stetan za Hrvatsku,
jer ce nakon zatvaranja elektrane Hrvatskoj pripasti polovica nuklearnog
otpada, a vec nekoliko godina ne dobivamo iz nje,struju, a ubuduce
trebali bi je placati po visoj cijeni od one na svijetskom trzistu.
Ustvari krizu je izazvao predsjednik HSLS-a Drazen Budisa enfant
terrible hrvatske politike. Radi se o jednoj visokofrustriranoj osobi
koji je svoju politicku karijeru zapoceo jos 1971. Godine kada je kao
jedan od 4 studentskih lidera stao uz nacionalisticke snage koje su
namjeravale sprovesti secesiju Hrvatske, sto im tada nije uspjelo zbog
geopolitickih odnosa na vanjskom planu i aktivne uloge predsjednika TITA
i Saveza komunista na unutrasnjem planu.
Famozni Budisa bio je nakon toga nekoliko godina u zatvoru, a njegovo
vrijeme doslo je 1990. Nakon pobjede kontrarevolucionarnih snaga. Tada
osniva HSLS, nacionalisticku stranku na desnoj politickoj sceni, koja je
dala svoj doprinos u rusenju Jugoslavije. U prvoj polovici 90-tih
godina na celu stranke smjenjuje ga pokojni Vlado Gotovac. Na slijedecim
stranackim izborima ponovo staje na celo stranke i tada dolazi do
rascijepa, te dio clanova sa Gotovcem osniva LS-liberalnu stranku.
Na izborima 2000. Godine HSLS sa SDP-om cini glavni koalicioni blok i sa
jos 4 stranke pobijedjuje HDZ. Budisa je tada pomogao Ivici Racanu da
dodje do mijesta premijera racunajuci sigurno da ce na predsjednickim
izborima proci za predsjednika drzave. Poraz na predsjednickim izborima
bio je dodatni udarac za vec uzdrmanu psihu vjecitog nezadovoljnika.
Po prirodi tast, uobrazen i sklon cestim promjenama raspolazenja nakon
toga prestaje voditi HSLS. Da bi na zadnjim stranackim izborima ponovo
bio izabran za predsjednika stranke. Na tome ne ostaje, vec trazi da
vladu napuste neki ministri iz njegove stranke uz obrazlozenje da ne
vode racuna o stranackim interesima iako su pojedini zadovoljavali
kriterije koje je pred njih postavila vlada. Vrhunac politicke
egzibicije sastoji se u zahtjevu da bude imenovan zamjenikom premijera
sto mu je i uspjelo. Nakon toga, zadovoljan neko se vrijeme primirio, da
bi sada konacno prouzrocio krizu vlade, ali uz uvjetno receno velike
gubitke, jer jedan dio zastupnika u parlamentu iz redova HSLS- podrzao
je prethodnu vladu, a to ce uciniti i sa novom.
U skladu sa ustavnim ovlastenjima, predsjednik Mesic obavio je
konsultacije sa predstavnicima parlamentarnih stranaka i mandat za
sastav nove vlade povijerio dosadasnjem premijeru Racanu. Malo je
vjerovatno da ce vlada u preostalom razdoblju do redovnih izbora, koji
bi trebali biti 2004., nadoknaditi propusteno i ispuniti obecanje dato u
predizbornoj kampanji, na osnovu cega je i dobila gotovo plebiscitarnu
podrsku biraca. Tako da ce se pet ( ?) pozicija hrvatske privrede i
stanja u drustvu najvjerovatnije nastaviti. Isto tako u ovom trenutku
nemoze se sa sigurnoscu ustvrditi da ce biti prijevremenih izbora. I to
zbog pragmaticnog razloga sto nitko nije siguran da bi ponovno bio
izabran u Parlament sto sa sobom donosi sasvim konkretne privilegije.
(U Puli, 10.7.2002)