I NOSTALGICI DEL KAISER

Il serbo-bosniaco Gavrilo Princip - l'autore dell'attentato contro
l'Arciduca Francesco Ferdinando, che forni' il pretesto per lo scoppio
della Prima Guerra mondiale - e' sempre stato una figura molto odiata
in Austria e Germania. Ma recentemente, nel contesto della riscrittura
della storia che sta accompagnando il processo di revisione delle
frontiere interne dell'Europa, la figura di Princip sta diventando
controversa anche tra i popoli Slavi del Sud. Poiche' infatti a
questi, con lo scippo del loro paese (la Jugoslavia unitaria) e' stata
sottratta anche la memoria del loro Risorgimento nazionale, una figura
come quella di Princip, simbolo della liberazione e della identita'
comune, puo' diventare molto scomoda.
<<A Sarajevo i serbi, i croati e i musulmani ricordano l'evento in
modo molto diverso. Almeno a giudicare dalle conseguenze della
decisione delle autorita' cittadine di affiggere sul luogo
dell'attentato una targa di bronzo dedicata a Princip: non c'e'
accordo su cosa scriverci sopra. L'ipotesi piu' probabile, che non
dovrebbe indispettire nessuno, e' una placca neutra: ''In questo
posto, il 28 giugno 1914, Gavrilo Princip uccise l'arciduca Francesco
Ferdinando e sua moglie Sofia'', hanno detto i responsabili del
comune. Sicuramente i serbi preferirebbero una targa che mettesse in
luce Princip come ''l'espressione della rivolta dei popoli contro la
tirannia''. Scritta che peraltro campeggiava sul luogo dell'attentato
prima del 1992, data in cui la ex-jugoslavia si sfascio' sotto i colpi
della guerra. Per i croati di Bosnia, d'altra parte, Princip altro non
e' che un assassino.>> Come se in Italia la Carboneria fosse definita
"organizzazione terroristica" e Garibaldi "brigante sanguinario".
(Benche', con i tempi che corrono, tra il rientro dei Savoia, la Lega
al governo ed il baciamano al papa nel Parlamento della Repubblica,
noi italiani abbiamo ben poco da insegnare agli altri. I.S.)

(Fonte: Sito ANSA Balcani,
http://www.ansa.it/balcani/bosnia/20030102194632430828.html )