I Cattolici evangelizzano il Kosmet. Con l'arma in pugno

"Scacciati i cattivi "fratelli separati" ortodossi (serbi), avanti per
Cristo.
Come in Croazia.
Con i soldi nostri, anche quelli degli atei."
F.R. (Roma)

1. Gli uomini della Sassari costruiscono una chiesa (9/2/2003)

2. KOSOVO: SERBIA DENUNCIA, DISTRUTTO UN TERZO PATRIMONIO ARTE
(21/1/2003)
3. KOSOVO: GOVERNO ALBANESE VUOLE DEMOLIRE CATTEDRALE SERBA
(21/1/2003)
4. CONTINUA LA DEVASTAZIONE DEI CIMITERI ORTODOSSI (29/11/2002)
5. Generale Mini chiarisce che la KFOR non intende proteggere tutte le
chiese ortodosse (21/11/2002)

6. LINK IMPORTANTI per documentazione ulteriore


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da: La Nuova Sardegna - 9 febbraio 2003

Gli uomini della Sassari costruiscono una chiesa

ROMA. A Jakovica, nel Kosovo occidentale, il quartier generale della
task force Falco, l'unità operativa italiana che dal '99 sotto
bandiera Kfor controlla la parte centrale della brigata italo-tedesca,
ha da ieri una chiesa cattolica interamente costruita dai nostri
militari. L'edificio, in legno e muratura, opera degli uomini del 152º
reggimento della Sassari guidati dal colonnello Giorgio Scarchilli, è
stata consacrata dall'ordinario militare monsignor Giuseppe Mani,
spiega Andrea Angeli, portavoce della missione Onu in Kosovo.
È dedicata alla Sacra Famiglia, e alla cerimonia religiosa è
intervenuto il generale Alberto Ficucciello, comandante delle forze
terrestri, accompagnato dalla consorte Berta per simboleggiare
idealmente tutte le famiglie dei soldati italiani impegnati
all'estero.
Presenti anche il generale tedesco Marcus Bentler, il vice colonnello
degli alpini Franco Primicery e il rappresentante diplomatico italiano
in Kosovo Pasquale Salzano.
Durante l'imponente cerimonia, alla quale hanno preso parte alcune
centinaia di militari dell'esercito e dell'aeronautica oltre che a
decine di carabinieri, poliziotti e finanzieri integrati nella polizia
dell'Onu, hanno ricevuto la cresima 15 dei presenti, soldati e civili.
La chiesa è stata costruita in meno di due mesi. I lavori sono stati
seguiti dal cappellano del contingente sardo padre Mariano Asunis,
presente nei Balcani con le forze Nato dal '96.
La croce della chiesa e' stata donata dalla famiglia leccese di
Stefano Rugge, il capitano dei guastatori morto in un incidente
saltando su una mina in Macedonia nel 2002. La Sacra Famiglia di
Jacovika è il secondo luogo di culto edificato dai militari italiani
nei Balcani. Lo scorso giugno lo stesso frate francescano aveva
consacrato la chiesa di San Pio da Pietralcina alla base militare
italiana all'aeroporto di Skopje.

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KOSOVO: SERBIA DENUNCIA, DISTRUTTO UN TERZO PATRIMONIO ARTE

(ANSA) - BELGRADO, 21 GEN - Un terzo del patrimonio culturale ksovaro,
per lo piu' quello legato alla cultura ortodossa serba, e' stato
distrutto o danneggiato dopo la fine del conflitto nella provincia,
denuncia il Centro serbo di coordinamento per il Kosovo in una
dichiarazione pubblicata dal quotidiano belgradese 'Blic'. Stando ai
dati del centro, dei 179 monumenti serbi e serbo- ortodossi dell'area,
alcuni risalenti all'alto medio evo, almeno 52 sono stati rasi al
suolo fra l'estate del 1999 -dopo l'esodo delle forze jugoslave e il
rientro dei profughi albanesi- e il maggio del 2001. Sono stati anche
distrutti tre dei 78 monumenti turchi e due dei 38 monumenti albanesi
censiti nella provincia. Il documento sottolinea come il vandalismo
abbia colpito non solo gli edifici storici, ma ''oltre la meta' delle
chiese ortodosse nelle quali si celebrava messa o che erano in
costruzione''. Il fenomeno, a parere degli estensori della
dichiarazione, dimostra come ''il carattere di queste violenze sia non
solo etnico, ma religioso''. Il Centro ha chiesto all'amministrazione
dell'Onu per il Kosovo (Unmik) e alle forze internazionali (Kfor) di
adottare misure di protezione coordinate, piu' che ricorrere a
interventi tampone. Ha poi invitato l'Unesco, l'organizzazione delle
Nazioni unite per la protezione del patrimonio culturale mondiale, a
fornire aiuto tecnico per la ricostruzione e il restauro dei beni
distrutti o danneggiati. (ANSA). OT 21/01/2003 13:55
http://www.ansa.it/balcani/kosovo/20030121135532448231.html

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KOSOVO: GOVERNO ALBANESE VUOLE DEMOLIRE CATTEDRALE SERBA

(ANSA) - PRISTINA, 21 GEN - Il Ministero dell'Istruzione del governo
del Kosovo ha chiesto che venga demolita la cattedrale ortodossa
dedicata a ''Cristo salvatore'' che sorge nel centro di Pristina e la
cui costruzione, iniziata nel 1991, e' ferma dall'inizio della guerra
(1999). In una dichiarazione diffusa a Gracanica, il vescovo
serbo-ortodosso Artemje ha condannato con sdegno quello che ha
definito ''un esempio senza precedenti di violenza istituzionale
contro il popolo serbo''. ''Le nuove istituzioni del Kosovo -prosegue
il capo della chiesa serba locale- vogliono proseguire la campagna
contro i nostri luoghi di culto gia' intrapresa dagli estremisti
albanesi usando la copertura della legge e della democrazia, mentre la
barbara distruzione di quel che rimane delle chiese serbo-ortodosse
sta continuando sotto gli occhi del mondo democratico''. Secondo la
stampa del Kosovo, il governo avrebbe chiesto la demolizione della
cattedrale, che ha subito negli ultimi anni ripetuti attentati
dinamitardi, affermando che la costruzione e' cominciata senza
permesso su un terreno appartenente al vicino Campus universitario.
Sulla vicenda e' intervenuta anche la missione delle Nazioni Unite che
amministra il Kosovo (Unmik), il cui portavoce, Andrea Angeli, ha
detto all'Ansa che la stessa Unmik non permettera' che la chiesa venga
distrutta. Secondo la diocesi serbo-ortodossa, dall'arrivo della Nato
in Kosovo sono state gia' distrutte o danneggiate con attentati 110
chiese. (ANSA). BLL 21/01/2003 18:01
http://www.ansa.it/balcani/kosovo/20030121180132448754.html

KOSOVO AUTHORITIES ANNOUNCE DEMOLITION OF CHURCH IN PRISTINA

PRISTINA, Jan. 20 (Beta) - The Kosovo Education Ministry and the
Pristina local authorities have announced the possible demolition of a
partly constructed Orthodox Christian Church dedicated to Christ the
Savior in downtown Pristina. On Jan. 20, the Albanian press in Kosovo
quoted the education ministry and the Pristina local authorities'
explanation as being that the church was built on land belonging to
Pristina University and that the builders had no building permit for
this church.

SERBIAN ORTHODOX CHURCH: WE HAVE PROPER DOCUMENTATION

PRISTINA, Jan. 20 (Beta) - Raska and Prizren Bishop Artemije announced
on Jan. 20, that the Serbian Orthodox Church possessed the necessary
and proper documentation for the construction of the Church dedicated
to Christ the Savior in downtown Pristina. He described as absolutely
unacceptable claims that the church was built "on land belonging to
Pristina University." Bishop Artemije also said that if the Pristina
local authorities allowed the demolition of the Orthodox Christian
church, it would "be the clearest message to the Serb people that the
Albanian authorities want an ethnically pure, Muslim Kosovo." "Now,
the new Kosovo institutions have publicly taken over the campaign from
extremist groups of destroying Orthodox Christian churches.
The barbaric vandalization of Orthodox Christian churches is
continuing in alleged democracy and law, right before the very eyes of
the democratic world," Bishop Artemije said. He added that the church
dedicated to Christ the Savior existed in Pristina in the 14th
century, but was destroyed by the Turks, who then built the Pirinez
Mosque at the same place. Bishop Artemije went on to say that the
Pristina Serbs had long intended to reconstruct the ancient shrine on
another site, but the former communist authorities had refused to
issue permission. A building permit was finally obtained in the early
nineties.

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CONTINUA LA DEVASTAZIONE DEI CIMITERI ORTODOSSI

ORTHODOX CEMETERY IN DECANI DESECRATED AGAIN
GRACANICA, Nov 29 (Tanjug) - Unknown perpetrators have once
again desecrated the Serb orthodox cemetery close to the Visoki
Decani Monastery, the Serbian Orthodox Church press service announced
on Friday. During a visit to the cemetery on Thursday, the Decani
monks, escorted by the Italian KFOR troops, found desecrated graves
and trees which were cut down. The cemetery has been razed and
almost
all monuments smashed.
The Decani orthodox cemetery is about one kilometer away from the
monastery and only some 100 metres from the Italian checkpoint and
KFOR base. "The Bishopric of Raska and Prizren regretfully notes
the continuation of the desecration of orthodox cemeteries in
Kosovo-Metohija and the fact that no-one is capable of stopping these
barbaric acts which threaten to erase the last vestiges of the Serb
nation in this region," a statement said.

+++ ALBANER SCHÄNDEN CHRISTLICHEN FRIEDHOF
DECANI. Zum wiederholten Male haben Albaner den
christlich-orthodoxen Friedhof in Decani
geschändet und verwüstet. Wie der
Informationsdienst der Serbischen Orthodoxen
Kirche berichtet, besuchten Mönche des Klosters
Visoki Decani vorgestern unter Bewachung
italienischer KFOR-Soldaten den Friedhof. Auf dem
Friedhof ist praktisch jedes Grabmal zerstört und
die gesamte Anlage völlig verwüstet. STIMME
KOSOVOS +++
Balkan-Telegramm, 30. November 2002 - http://www.amselfeld.com

=== 5 ===

Generale Mini chiarisce che la KFOR non intende proteggere tutte le
chiese ortodosse

<<Lunedì da Pristina è arrivata una nota del comando Kfor-Nato diffusa
proprio nel giorno dell'arrivo di Kofi Annan, segretario Onu. Nella
nota - emessa dopo la distruzione con attentati al tritolo di
due chiese ortodosse che non avevano protezione militare - si
giustificava la disattenzione dei militari atlantici annunciando anzi
che la Kfor-Nato in Kosovo d'ora in poi proteggerà solo «siti
religiosi d'importanza storico-artistica e attivi al culto», perché
«quelle chiese erano da tempo abbandonate e non avevano rilevanza
artistica, una era stata costruita nel 1940 e l'altra nel 1997 e non
contenevano arredi di alcun genere».
Essendo la Kfor-Nato in Kosovo comandata dal generale italiano Fabio
Mini, l'incredibile «nota» non può che essere sua. Ed è vergognoso. >>
(da: "Un Mini-generale da icona", di T. Di Francesco. "Il Manifesto"
del 21/11/2002)


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LINK IMPORTANTI per documentazione ulteriore:

Genocide or a ''Multi-Ethnic Society''?
The Systematic Destruction of Orthodox Christian Churches and
Cemeteries in Kosovo-Metohija and Macedonia (by Carl Savich)
http://www.serbianna.com/columns/savich/037.shtml

WAR AGAINST THE DEAD
Systematic Post-war Desecration of Serb Orthodox Cemeteries
by Kosovo Albanian Extremists and Vandals
http://www.decani.yunet.com/wad.html

Bishop Artemije: New Kosovo institutions now taking over the campaign
of destroying Serb Orthodox heritage
http://www.kosovo.com/default4.html